Studio delle prestazioni mnestiche con soggetti in età scolare

Premessa
Il nostro studio prende avvio da una
precedente ricerca da noi effettuata sul
Realismo Lessicale.
Premessa
Nello studio corrente le nostre ipotesi mirano a
verificare se la differenza di età può influire
sulla memoria, nel ricordo di un certo numero
di eventi, e se questi eventi ricordati sono reali
o distorti e quindi erroneamente attribuiti ad un
personaggio.
Metodologia
Obiettivi
Il nostro obiettivo principale è valutare se l’età
incide sulla qualità e sulla quantità del ricordo
durante l’infanzia.
A nostro giudizio, con l’aumentare dell’età c’è un
conseguente aumento delle capacità attentive per cui i
soggetti migliorano la loro prestazione mnestica sia
qualitativamente che quantitativamente. Per quanto
riguarda il sesso, ci è sembrato interessante verificare se
ci fosse un’incidenza.
Metodologia
Premessa
Il campione e la procedura sono stati mutuati dalla precedente ricerca sul Realismo
Lessicale.
Campione
I soggetti utilizzati nella ricerca erano 96 bambini frequentanti alcune scuole elementari,
pubbliche e private, della provincia di Milano, ripartiti in tre fasce a seconda
dell'età (fascia 1 6,0 anni ca.; fascia 2 8,0 anni ca.; fascia 3 10,0 anni ca.) e
del sesso.
Procedura
L’intervista veniva effettuata singolarmente ed erano previsti i seguenti momenti:

Lettura della storia adattata al soggetto in base ai nomi ricavati da precedenti
disegni

Richiesta di un riassunto della storia

Domande aperte relative alla piacevolezza degli eventi e dei personaggi.
Metodologia
Variabili
I dati che sono stati considerati sono i seguenti:





sesso
età (fascia 1 6,0 anni ca.; fascia 2 8,0 anni ca.; fascia 3 10,0 anni
ca.)
unità ricordate totali: sono tutte le unità della storia ricordate dal
soggetto. In totale erano 32.
unità correttamente assegnate: sono tutte le unità correttamente
assegnate ai personaggi “p” ed “s”
unità indebitamente assegnate: sono tutte le unità indebitamente
assegnate ai personaggi “p” ed “s”
Si ricordi che “p” indica il personaggio familiare ed “s” il personaggio
sconosciuto.
Metodologia
Ipotesi
Le ipotesi formulate risultano essere le seguenti:
1. Nelle tre fasce, all’aumentare dell’età:

accresce la quantità di ricordo.

migliora la qualità degli eventi ricordati.
2. Ci sarebbe una tendenza più marcata in un sesso
piuttosto che nell’altro nel ricordare gli eventi.
Metodologia
Risultati
Incidenza dell’età sulla quantità del ricordo:
MEDIA
Unità ricordate totali
6 ANNI
7,50
8 ANNI
15,59
10 ANNI
18,75
Confronto fra medie (post hoc)
Differenza fra medie (I-J) Errore std.
(I) ETA‘ (J) ETA‘
6 ANNI
8 ANNI
10 ANNI
8 ANNI 6 ANNI
10 ANNI
10 ANNI 6 ANNI
8 ANNI
-8,09
-11,25
8,09
-3,16
11,25
3,16
1,55
1,55
1,55
1,55
1,55
1,55
Sig.
,000
,000
,000
,045
,000
,045
La tabella mostra come alcuni valori siano
fortemente significativi, (F=.000, p<001)
Grafico della media delle unità
ricordate totali per età e per sesso.
40
30
20
10
SESSO
FEMMINA
0
MASCHIO
6 ANNI
ETA'
8 ANNI
10 ANNI
Verifica ipotesi
La seconda parte delle nostre ipotesi erano
relative alla qualità del ricordo, cioè
all’assegnazione corretta delle unità ai
giusti personaggi da parte delle tre fasce
di età in modo diversificato.
UNITA' TOTALI INDEBITAMENTE
ASSEGNATE
Media
6 ANNI
8 ANNI
10 ANNI
1,28
1,28
1,00
Analisi della varianza
Nemmeno dai confronti post hoc il risultato risulta significativo
(F=.887, p>.05).
ANOVA univariata
UNITA' TOTALI INDEBITAMENTE
ASSEGNATE
Unità indebitamente assegnate per
età e per sesso
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
SESSO
,5
FEMMINA
0,0
MASCHIO
6 ANNI
ETA'
8 ANNI
10 ANNI
Incidenza della variabile sesso
Applicando il test T è stato dimostrato
che la differenza tra le medie nei due
sessi, non è significativa (t=.685,
p>.05)
Conclusioni
Dall’analisi statistica emerge che:
Esiste una differenza significativa nel ricordare
degli eventi nelle diverse età, ovvero l’età
influisce sulla quantità di memoria.
Per quanto riguarda, invece, la qualità del ricordo
non sembra esserci un cambiamento rilevante
con l’aumentare dell’età.
L’ipotesi relativa alla predominanza di un sesso
rispetto all’altro nella qualità e quantità del
ricordo non è stata confermata, inducendo a
pensare che in effetti è solo l’età il fattore più
importante a livello mnestico e non il sesso.