XII CERTAME LETTERARIO “NICOLA ZINGARELLI” a.s. 2016-2017 TESTI DELLE POESIE FINALISTE UN POMERIGGIO (Biancardi Michele) A non far nulla iniziai a pensare, lì, sdraiato nel vuoto, pian piano a ricordare. Mi ricordo di una strada: terra battuta e frastagliata. Mi ricordo di quei fiori: gialli, rossi e altri colori, di quel calore improvviso, di una carezza sul mio viso sotto la luce gialla del sole perfetto contrasto col campo di viole. Ricordo l’odore di qualche anno fa, quelli normali, lì trovi in città: odor di abbracci fra bambini, di lavanda e poi sorrisi. Ricordo i rumori di periferia: piatti lavati, grida e così via. Ricordo il ritmo del suo profondo respiro e al solo udire la testa va in giro. Ricordo di questo, di un pomeriggio… mentre adesso tutto mi par grigio. Così mi alzo, sul prato verde mi trovo scalzo, mi guardo attorno con lo sguardo perso, cerco la luce, lo faccio al più presto. Strappo quel velo di sofferenza ridando alla mia anima la sua trasparenza, trasparenza di un bambino: cuore grande, corpo piccino. Vivo di questo, di un pomeriggio… e pian piano svanisce quel grigio. ***** NEVER MORE (Chiappinelli Adriano) Né più mai II mio labbro assaporerà La dolcezza del tuo Né più mai Il mio cuore esulterà Alla visione del tuo tenero viso E sempre Tacite E amare lacrime Bagneranno le gote E il guanciale Di chi t'ama ***** L'INGANNO (Granata Evelina Anna) Nelle tasche cercavo i miei sogni pensavo fossero lì ma li avevo smarriti. Volgendomi allora, lungo la via, come scaglie di vetro li ho veduti brillare. Avrei voluto fermarmi. Avrei voluto tornare. Col suo fiato di gelido vento il tempo mi diceva di andare che non era più tempo di fermarmi a sognare. Senza più sogni ora col tempo che spinge continuo il mio viaggio col freddo nel cuore, maledicendo ad ogni passo l'inganno feroce di chi mi diede il vestito con le tasche bucate e me che senza cervello, fidandomi troppo, l'avevo indossato. ***** UN PO' PIÙ SU (Guglielmi Monica) Su uno sfondo bianco ti immagino Mentre dolce e delicato Mi stai parlando E le tue parole Come al suono di mille violini Ruvide Mi accarezzano il viso Dove sei? Nei sogni che ogni notte vivo Che mi bloccano il respiro? Oltre quella linea che Nell'azzurro del mattino Segna la fine del cielo? Dove sei? Nel posto degli angeli che Come un film Guardano il mondo Inestimabile ricordo? Dove non svaniscono amori Non si spengono candele Non soffia il vento E non è mai buio? Non riesco a vederti Ti percepisco Così vicino e irraggiungibile Sei ad un passo da me Ad un battito di ciglia dal mio cuore Dove sei? Sulle nuvole O un po' più su? ***** SENZA ESITARE (Tocci Addamiana Cosma) Non mi piace ballare, suonare, giocare, provare, cucire, mancare, tentare, buttare, parlare. Neanche nuotare, muovermi, spostarmi, spostare, spostarti, quadrare, entrare, uscire, restare. Mi piace fiorire, pensare, sognare, cercare, riuscire, trovare, trovarti, pulsare. Sembrare un po’, mostrare no, rivelar sì! Ma se c’è una cosa che mi piace, ma così tanto che non riesco a farne a meno, è essere, appena appena, una sola piccola minuscola mente che esiste senza esitare.