Epistemologia dell’archiviazione: archeologia dei database
Perché un seminario sull’epistemologia dell’archiviazione?
1) una problematica personale (ancora lontana dall’essere risolta) …
M ESSA IN FASE DI
DATA
COM PILATO DA
DATA
si appoggia a
riempie
interpretazione
taglia
copre
si lega a
gli si appoggia
Context
riempito da
Descrizione
Copre
Coperto da
Taglia
Tagliato da
Riempie
Riempito da
Si lega a
Uguale a
Planimetrie
Sezioni
tagliato da
Elenco contexts uguale
- Lavagnone
a
coperto da
RAPPORTI STRATIGRAFICI
DIAGRAM M A
SCHIZZI ILLUSTRATIVI
INTERPRETAZIONE FINALE
INTERPRETAZIONE PRELIM INARE
OSSERVAZIONI
cm.
spessore massimo
CONSISTENZA
CODICE M UNSELL
AFFIDABILITA'
COLORE M UNSELL
ELEM ENTI DATANTI
cm.
asse minore
RISPETTO A
CRITERI DI DISTINZIONE
cm.
selce
ceramica
osso/corno
pietra
el.edilizi
corno
semi/frutti
osso
altri
REPERTI
malacof.
BIOLOGICI
DESCRIZIONE
asse maggiore
bronzo
carboni
ARTIFICIALI
legno
limo
ciottoli
argilla
ghiaia
GEOLOGICI
sabbia
DATI QUANTITATIVI SUI REPERTI
altri
FOTO
ciottoloni
DIGITALI
COLORI
B/N
DIAPO
altri
FASE
N.
DEFINIZIONE
STRUTTURA
DATA
RILEVATO DA
DISEGNATA DA
N.
PLANIM ETRIE
DATA
PROVINCIA
SETACCIATURA
CAM PIONI
QUADRATO
US
ES
SIGLA
COM UNE
?
archiviazione
LOCALITA'
SETTORE
ANNO
AREA
DATA
RILEVATO DA
REPERTI RILEVATI
FLOTTAZIONE
SCAVATO DA
N U M ER O
…
SEZIONI
DISEGNATA DA
Perché un seminario sui database?
2) basi dati come uno dei concetti di più consolidata tradizione nell’ambito dell’informatica:
modello gerarchico (fine anni ’60)  modello relazionale (inizio anni ’70)  altri modelli (es. database a oggetti)
3) Data Base Management Systems come una delle applicazioni di maggior successo:
DB di scavo – Università di Siena
Aladino – Università di Bologna
Giasone – Università di Pisa
Nike – Scuola Normale superiore di Pisa
Cos’è un’archeologia dei database?
Senso comune:
• accezione negativa: cose polverose, questioni obsolete e inutili, troppo estranee alle drammatiche tensioni del mondo moderno
• accezione positiva: romantico entusiasmo per un idoleggiato e sempre un po’ misterioso passato, al quale accostarsi con l’avventura
dell’esplorazione.
Tucidide (I, 8, I):
• Arkcaiologia come discorso, indagine, sulle cose del passato, antiche
• esempio di deduzione storica da un dato archeologico:
I Fenici ed i Carii erano i pirati che abitavano in età remota la maggior parte delle isole dell’Egeo “ed eccone
la prova. Quando, durante questa guerra gli Ateniesi purificarono Delo e tolsero tutte le tombe dall’isola,
oltre la metà delle salme apparvero di Carii, riconoscibili dall’armatura sepolta con essi e dal sistema col
quale seppelliscono ancora adesso” (I, 8, 1)
Attualmente:
Le archeologie: versante “tradizionale” (periodi, culture, aree geografiche, …); versante teorico e metodologico
Nel nostro caso:
• cercare di rintracciare se nel passato dell’uomo c’è qualche evidenza (cultura materiale) dell’esistenza di meccanismi cognitivi,
organizzativi e di rappresentazione delle informazioni che possano essere avvicinati per analogia ad alcuni fondamenti concettuali
dei data base.
Alcuni spunti per un’archeologia dei database (1)
“Noi diamo per scontato il nostro mondo tecnologico, e i sistemi di memoria di cui in esso ci serviamo. Lasciamo
messaggi per amici assenti a segreterie telefoniche o a computer, consultiamo le nostre agende per sapere se in certi
giorni e in certe ore siamo liberi da impegni, e scriviamo biglietti a colleghi per organizzare un pranzo, una serata a
teatro o un convegno; guardiamo in frigorifero e prepariamo una lista per la spesa. Ognuna di queste cose è un atto di
memoria individuale, ma un atto in cui abbiamo manipolato tecnologie esterne a noi stessi per aiutare, o
integrare, o sostituire il nostro sistema interno della memoria cerebrale.”
S. Rose, La fabbrica della memoria. Dalle molecole alla mente, p. 81
Alcuni spunti per un’archeologia dei database (2)
“Nello svolgimento di ogni attività, sia a livello individuale sia in organizzazioni di ogni dimensione, sono essenziali la
disponibilità di informazioni e la capacità di gestirle in modo efficace; ogni organizzazione è dotata di un
sistema informativo, che organizza e gestisce le informazioni necessarie per perseguire gli scopi dell’organizzazione
stessa.
L’esistenza di un sistema informativo è in parte indipendente dalla sua automazione.
[…]
Nelle attività umane più semplici, le informazioni vengono rappresentate e scambiate secondo le tecniche naturali
tipiche delle attività stesse: la lingua, scritta o parlata, disegni, figure, numeri. In alcune attività, può addirittura non
esistere una rappresentazione esplicita dell’informazione, che viene ricordata a memoria, in maniera più o meno
precisa. In ogni caso possiamo dire che, a mano a mano che le attività si sono andate sistematizzando, sono
state individuate opportune forme di organizzazione e codifica delle informazioni.
Nei sistemi informatici, per ragioni che in parte sono tecnologiche e in parte sono legate alla semplicità dei meccanismi
di gestione, il concetto di rappresentazione e codifica viene portato all’estremo: le informazioni vengono rappresentate
per mezzo di dati, che hanno bisogno di essere interpretati per fornire informazioni.
[…]
Varie accezioni sono possibili per questo termine [basi di dati]; secondo la più generale di esse, una base dati è una
collezione di dati, utilizzati per rappresentare le informazioni di interesse per un sistema informativo.
P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone, Basi di dati. Concetti, linguaggi, architetture, cap. 1.1
Alcuni spunti per un’archeologia dei database (3)
• ma un atto in cui abbiamo manipolato tecnologie esterne a noi stessi per aiutare, o integrare, o sostituire il nostro sistema
interno della memoria cerebrale
• la disponibilità di informazioni e la capacità di gestirle in modo efficace
• indipendente dalla sua automazione
• a mano a mano che le attività si sono andate sistematizzando
• organizzazione e codifica
• dati
• una base dati è una collezione di dati, utilizzati per
rappresentare le informazioni di interesse per un sistema
informativo
Archeologia dei db
• quando posso osservare per la prima volta l’uso di una
tecnologia esterna per aiutare, integrare o sostituire il sistema
interno della memoria cerebrale?
• riesco a rintracciare un momento nella storia umana in cui
posso affermare che le attività si sono sistematizzate ed hanno
richiesto l’organizzazione e la codifica delle informazioni?
• quando le informazioni cominciano ad avere un ruolo
centrale?
• quando posso osservarne una gestione efficace?
• efficace all’interno di quale contesto?
• da quando posso parlare di dati?
• da quando posso parlare di un sistema informativo?
• se lo trovo, esistono collezioni di dati che rappresentino, per
esso, informazioni di interesse?