La civiltà
micenea
Francesco Toscano
I più importanti siti micenei
(1400 – 1200 a. C.)
Le fonti per la civiltà micenea
 tre sono i tipi di fonti di cui disponiamo
1) le fonti
archeologiche
3) i poemi di
Omero
(800-700 a. C.)
2) le tavolette in lineare B provenienti dai palazzi
La civiltà micenea
 fiorisce in Grecia intorno al 1400-1200 a. C.
 popolazione indoeuropea
 sono città in
buona parte
autonome
fra loro
 arroccate in
cima a
colline e
militarmente
organizzate
e fortificate
La Porta dei Leoni (Micene)
La città micenea
 i Micenei restano sempre guerrieri
 le città dell' Argolide, il cui nucleo è come sempre
il palazzo (in cui risiedeva la famiglia reale: re,
figli, nuore, domestici, guerrieri, ecc.) con gli
annessi locali ad uso religioso, amministrativo e di
rappresentanza, tombe comprese, sorgono
sempre su di un'ardua altura (acropoli) e son
cinte di bellissime mura, formate da immensi
blocchi di calcare, le cui porte di accesso incutono
ancora oggi timore per le loro proporzioni
Ricostruzione della cinta muraria di Micene
La città micenea
 ai piedi del palazzo, lungo le pendici si addensa la
popolazione, si forma la città. In basso, in
pianura, sorgono poveri borghi di contadini
Ricostruzione della cinta muraria di Tirinto
La struttura sociale e politica
 sulla popolazione micenea regna




maschera di Agamennone
un wànaka, signore
è affiancato un rawakèta, capo
militare del làos, aristocrazia
altre figure sono gli eqèta, i
cavalieri, i teletài o dipendenti
del Palazzo (artigiani, sacerdoti,
...),
i qasirèu sono bronzieri, che con il tempo
divennero sempre più importanti (nel greco
classico il termine re si dice basilèus) e si
radunavano in una gherousìa, consiglio degli
anziani
abbiamo schiavi pubblici e sacri
La struttura economica
 solo il wànaka e il
rawakèta hanno diritto
alla proprietà privata
 le tavolette in lineare B ci
parlano di un accurato
sistema di tributi e servizi
prestati, da cui possiamo
supporre che il palazzo
fosse il centro di un
apparato di riscossione e
ridistribuzione di
manufatti e materie prime
anfora micenea (XIV sec. a. C.)
L’espansione micenea
 dai loro palazzi i Micenei cominciarono ad
espandersi per ampliare il raggio di azione
dei loro commerci
L’espansione micenea
 ben presto arrivarono a conquistare i luoghi
in cui commerciavano
La conquista di Troia
 nel 1870 gli studiosi concordavano sul fatto
che la guerra di Troia non fosse mai accaduta
ed era soltanto frutto di una mente
ingegnosa, quella di Omero, divenuto famoso
per l’Iliade e l’Odissea
 Heinrich Schliemann (1822 – 1890) però
scoprì, con stupore di tutti, la città di Troia in
Asia Minore e quella di Micene in Grecia
 oggi molti studiosi sono d'accordo sul fatto
che la guerra di Troia sia un fatto realmente
accaduto, un conflitto fra Greci e Troiani (è
dubbio che Omero abbia narrato fedelmente
la vicenda)
La conquista di Troia
 il conflitto ebbe inizio a causa del rapimento di
Elena, moglie di Menelao, re di Sparta, da
parte del principe troiano Paride
 Menelao, grazie all'aiuto del fratello
Agamennone, radunò un incredibile esercito,
formato dai maggiori comandanti dei regni
greci e dai loro sudditi, muovendo così guerra
contro Troia
 l’Iliade ci narra il conflitto che durò all'incirca
dieci anni, con gravi perdite da ambo i lati, ma
si conclude con lo scontro fra Achille ed Ettore
 in altri poemi (il «ciclo troiano») si descrive
che Troia viene distrutta e i soldati greci
tornano in patria
La conquista di Troia
 è ancora oggetto di studi e controversie la
questione sulla veridicità storica degli
avvenimenti della guerra di Troia
 alcuni studiosi pensano che vi sia un fondo di
verità dietro gli scritti di Omero, altri pensano
che l'antico poeta abbia voluto raggruppare
diversi avvenimenti accaduti durante guerre e
assedi, nel periodo miceneo, in un unico
conflitto, quello fra greci e troiani appunto
 quelli che ritengono che la guerra di Troia sia
stato un fatto realmente accaduto collocano
cronologicamente i fatti verso la fine dell'età
del Bronzo, intorno 1300-1200 a.C.
La conquista di Troia
 i Greci che presero parte all’impresa furono i
re di molte città, che parteciparono con i loro
sudditi alla spedizione
 pur riconoscendo tutti Agamennone come
capo supremo, non sempre gli obbedirono o
gli furono fedeli
 Achille, ad esempio, per vari motivi, nutriva
un odio profondo contro di lui e solo per
ragioni personali parteciperà alla guerra
 è la trasposizione letteraria della società
micenea: un gruppo di re che si unisce per
un’azione comune e che si ridividono appena
tornati in patria
Il ritorno da Troia
 l’Odissea ci racconta uno dei nòstoi, i ritorni
degli eroi greci presso le proprie città: Ulisse,
colui che aveva escogitato lo stratagemma del
cavallo, torna ad Itaca
 sulla sua strada incontra però, proprio a causa
della maledizione di Poseidone, molti naufragi,
scontri con mostri ed esseri straordinari,
prigionia, morte dei compagni e dolore, oltre
alla nostalgia di casa. il viaggio dura così dieci
anni
 alla fine Ulisse torna e fa strage di coloro che
insidiavano sua moglie Penelope per
impadronirsi del suo regno
La fine della civiltà micenea
 intorno al 1200 a. C. le principale rocche
micenee furono distrutte e date alle fiamme
(le tavolette vengono cotte)
 le cause?
 la letteratura parla dell’arrivo dal nord dei
Dori
 le tavolette ci parlano di un pericolo
proveniente dal mare (i ‘popoli del mare’?)
 carestie e siccità provocarono rivolte interne
 i palazzi non furono ricostruiti, la scrittura
scomparve, l’arte si immiserì
Il frazionamento del mondo greco
 il territorio greco, senza più il potere miceneo,
visse diverse ondate migratorie provenienti
dal nord, ma anche dalle coste della vicina
Asia minore, dando così vita a nuove stirpi con
nuovi ceppi linguistici
 alla fine del IX secolo a. C. abbiamo in Grecia:
 Dori: Peloponneso e alcune regioni
settentrionali
 Eoli: Beozia, Focide, Tessaglia e l’isola di
Lesbo
 Ioni: Attica, Eubea e coste dell’Anatolia
DORI
EOLI
IONI