Fair Value - Università degli Studi di Foggia

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Università degli Studi di Foggia
“La finanza al servizio del comparto
agroalimentare”
Il fair value nel bilancio delle
imprese agricole: impatti dei
principi contabili internazionali
Relatore: Dott.Corrado Aprico
Partner PwC
Foggia, 13 ottobre 2007
PwC
IFRS:
La situazione italiana
 D.Lgs 28 febbraio 2005, n° 38 (pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il 11 marzo 2005)

IAS/IFRS obbligatori dal 2006 per il bilancio
individuale di quotate e banche.

Facoltà per consolidato e bilancio individuale
di gruppi non quotati dal 2005

Facoltà a tutte le altre imprese a partire da
una data futura (non ancora stabilita)

Divieto per chi sta nei limiti del bilancio
abbreviato
2
PwC
Opzioni per i gruppi non
quotati
L’Italia, attraverso il D.Lgs. 38/2005, ha deciso, tra l’altro, di
concedere la facoltà di utilizzare gli IAS/IFRS anche alle
società non quotate. Questa facoltà è esercitabile dalle
società non quotate in periodi differenti:
-a partire dal 2005, se si tratta di società che fanno
parte di gruppi italiani che pubblicano un consolidato
IAS/IFRS in Italia(*)
-a partire da una data futura (che sarà decisa da un
apposito decreto ministeriale), per tutte le altre
aziende(*)
(*) escluse le società che possiedono i requisiti per la redazione del bilancio
abbreviato
3
PwC
In Italia: riepilogo
CONSOLIDATO
INDIVIDUALE
a) Quotate
obbligo 2005
facoltà 2005 - obbligo 2006
b) Diffusi
obbligo 2005
facoltà 2005 - obbligo 2006
c) Banche, finanziarie, SIM, SGR
obbligo 2005
facoltà 2005 - obbligo 2006
d) Assicurazioni quotate
obbligo 2005
obbligo 2006 se non redige
il consolidato.
divieto se lo presenta
d) Assicurazioni non quotate
obbligo 2005
divieto
TIPOLOGIA DI SOCIETA’
e) controllate, collegate e j.v. di a), b),
c) e d)
f) società che redigono il consolidato
facoltà 2005
facoltà 2005
f) controllate collegate e j.v. di f)
facoltà 2005
facoltà 2005
g) altre
N/A
facoltà data DM economia
Altre con bilancio abbreviato
N/A
divieto
4
PwC
Perchè IAS/IFRS?
RAGIONI LEGATE ALLA CRESCITA DEL GRUPPO
Quotazione o investimento istituzionale nel capitale di rischio?
 L’intenzione di andare su un mercato finanziario ai fini di
beneficiare degli effetti leva per la propria crescita futura
(quotazione),
 L’apertura del capitale di un’impresa ad un socio istituzionale
(fondo comune di investimento, private equity, venture capital)
 Favorire progetti d’acquisizione d’imprese all’estero,
 Il desiderio di vendere nel breve periodo la propria impresa ad
un investitore internazionale, a una società italiana quotata,…
5
PwC
Perchè IAS/IFRS?
RAGIONI LEGATE ALLA QUALITA’ DELLE
INFORMAZIONI DEL BILANCIO
 Presentare alcuni dati patrimoniali allineati al fair value
 Informazioni trasparenti e qualificate
 Opportunità di valorizzare meglio la propria società senza
impatti fiscali
 Redazione del bilancio riclassificato con informazioni
attendibili e comparabili
 Poter misurare l’impatto delle decisioni strategiche, di
finanziamento e operative
6
PwC
Perchè IAS/IFRS?
MIGLIORARE LA VISIBILITA’
 Ottimizzare l’immagine aziendale
 Migliorare il rating
 Costruire rapporti con clienti internazionali
 Comparabilità delle informazioni patrimoniali/economiche
e finanziarie con le altre società presenti nel mio settore
 Migliorare la visibilità internazionale, rassicurando i
potenziali partner stranieri con dati redatti in un linguaggio
comune
7
PwC
Perchè IAS/IFRS?
RISPONDERE ALLE ESIGENZE
DEGLI ISTITUTI BANCARI
 Migliorare il merito creditizio (rating)
 Anticipare gli effetti di Basilea 2
 Presentare alcune poste patrimoniali con valori simili a
quelli attuali
 Valutazione del merito creditizio per le banche
 Migliori performances e rating: valori contabili delle poste
patrimoniali ai loro valori effettivi
 Valorizzare i dati finanziari
8
PwC
Perchè IAS/IFRS?
MONITORARE LE AREE CRITICHE
 Introdurre modifiche ai sistemi gestionali che
consentano di monitorare la previsione di flussi
finanziari
 Monitorare i rendimenti e le prospettive future in
termini di cash flow per anticipare problematiche di
impairment
 Scorporare le attività materiali divise in componenti
 Monitorare gli investimenti in nuove entità
 Monitorare i benefici erogati ai dipendenti
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PwC
Perchè IAS/IFRS?
RAGIONI LEGATE ALLA
COMPARABILITA’ DEI DATI
 Utilizzare il linguaggio comune dei mercati finanziari
 Confrontarsi con i competitor nell’ottica di un mercato
globale
 Migliorare i rapporti con banche e istituzioni
finanziarie
10
PwC
connectedthinking *
Differenze
nei criteri di valutazione:
dal costo al fair value
PwC
Diversi criteri di valutazione
• Fair value
• Impairment test
Tecniche di valutazione FV appropriate
Value in use
FV less cost to selI
• Benefici ai dipendenti
• Amortised cost
Discounted cash flow
Misurazione FV
Tecniche attuariali
Modelli contabili di ammortamento
delle attività e passività finanziarie
con adeguati strumenti
12
PwC
Fair value e costo storico
Verificabilità
/Attendibilità
Metodo
del costo
storico
Metodo
del fair
value
Rilevanza
13
PwC
Il concetto di “rilevanza”
Un’informazione è rilevante quando la mancata
indicazione potrebbe influenzare le decisioni economiche
prese dagli utilizzatori.
La rilevanza dipende da:
 Valore della transazione (in termini quantitativi)
 Natura dell’evento
14
PwC
Fair value e costo storico
€
Metodo del costo storico
(senza amm.to)
Metodo del fair value
Metodo del costo storico
con ammortamento
0
t
15
PwC
Uso del fair value e volatilità
del conto economico
Gli IFRS consentono e impongono
l’uso del fair value nelle valutazioni:
FACOLTATIVO
• Immobili, impianti e macchinari
• Investimenti immobiliari
• Attività immateriali
OBBLIGATORIO
• Business combination
• Attività biologiche
• Attività finanziarie disponibili per la
vendita (AFS)
• Attività immobilizzate da dismettere
• Attività/Passività finanziarie a fair value
16
PwC
Come si misura il fair value?
Il fair value è l’ammontare a cui un’attività può essere
scambiata, o una passività può essere estinta, tra
controparti consapevoli e consenzienti, in
un’operazione tra soggetti indipendenti.
Il fair value è pressochè sempre determinabile,
sebbene esso implichi l’utilizzazione di modelli o di
altre tecniche di stima.
17
PwC
Metodologie di valutazione
del fair value
Market approach
Valori riferiti a transazioni correnti nel mercato
Income approach
Valori che si generano con riferimento all’attesa di
utili futuri che si genereranno
Cost approach
Si applica quando entrambi i due metodi precedenti
non sono applicabili
18
PwC
Gerarchia nella scelta del
fair value
• Mercato attivo – prezzi quotati
• Prezzi delle più recenti transazioni
• Market comparisons – transazioni in beni simili
Market
Approach
• Sector benchmarks
• Discounted cash flow approach
19
Income
Approach
PwC
Nuove competenze per effetto
degli Impairment: IAS 36
Impairment review
Verifica preliminare: ad ogni chiusura d’esercizio, un’impresa
deve valutare se esiste qualche indicazione che dimostri che
un’attività possa aver subìto una perdita di valore.
Verifica completa: in caso affermativo, si deve procedere alla
verifica completa della perdita di valore per stimare il valore
recuperabile dell’attività. Viceversa, non sono svolte ulteriori
verifiche.
Una verifica completa annuale della perdita di valore è richiesta
in ogni caso per:
• Avviamento
• Attività immateriali a vita utile indefinita, o non ancora
disponibili per l’uso
20
PwC
IAS 36:
implicazioni rilavanti
Relazione con gli investitori e impatti sulle procedure
• Maggiore aderenza dei prospetti contabili all’effettiva consistenza
economica e patrimoniale;
• Stato patrimoniale “rafforzato” grazie al mancato ammortamento del
goodwill;
• Conto economico più volatile poiché all’ammortamento del goodwill (e
degli intangibles a vita indefinita) si sostituisce la procedura di
impairment (che può comportare il riconoscimento di una perdita da
spesare nell’esercizio);
• Cambiamenti nel ROI e nel ROE;
• La verifica periodica del goodwill richiederà dei cambiamenti nei sistemi
informativi e procedurali;
• Maggiore soggettività nella redazione dei bilanci
21
PwC
connectedthinking *
I principali impatti nella
prima adozione degli IFRS
Aspetti pratici
PwC
Una modifica importante agli
indicatori finanziari e ai ratios
 Differenti criteri di valutazione
 Differenti poste negli schemi di bilancio
 Differenti classificazioni nella presentazione dei dati
Come si modificano le performances
rispetto ai dati precedenti?
23
PwC
Principali impatti derivanti dal
passaggio agli IFRS nelle società
italiane
Bilanci 2004
+1,9 miliardi
di profitti dovuti al passaggio agli IFRS(*)
(*) Indagine condotta da Milano Finanza (pubbl. 15/10/2005) sui 46 maggiori
gruppi aziendali italiani, (inclusi negli indici S&P/Mib e Midex)
24
PwC
Differenze tra IFRS
e principi contabili italiani
 La stampa ha riportato con evidenza per i maggiori gruppi
quotati: “L’applicazione degli IFRS ha fatto emergere
1,9 miliardi di profitti che non comparivano nei bilanci
2004. Sono solo buone notizie?” (Banche ed
Assicurazioni escluse)
 I profitti passano da 13,2 a 15,1 miliardi
 Gli impatti oggetto di analisi sono stati su:
- Risultato netto
- Patrimonio netto
- Posizione finanziaria
25
PwC
I principali impatti sul bilancio
In termini di valutazione….
Quasi tutte le poste di bilancio sono toccate,
in misura più o meno rilevante,
dall’applicazione degli IAS/IFRS.
26
PwC
La valutazione dei macro impatti sul
bilancio: il passaggio dai principi italiani
agli IFRS
Diversi criteri di valutazione
Diversi criteri di esposizione e classificazione
Modifiche al patrimonio netto di apertura
Stato patrimoniale
Conto economico
Effetti sulla struttura
degli schemi
Rendiconto finanziario
Variazioni dell’equity
27
PwC
Prospetti di bilancio
Gli effetti sulla struttura degli schemi
OBBLIGATORI
FACOLTATIVI
• Stato Patrimoniale
• Relazione sulla gestione
• Conto economico
• Ulteriori informazioni (Es.
Bilancio ambientale,
Sociale)
• Rendiconto finanziario
• Movimentazioni PN
• Note al bilancio
28
PwC
Differenze tra IFRS
e principi contabili italiani
Principali effetti su:
• Area di consolidamento
• Risultati spinti da minori ammortamenti (Goodwill)
• Impairment
• Capitalizzazione dei costi di sviluppo
• Vita utile dei cespiti
• Factoring e Securitisation
29
PwC
Differenze tra IFRS
e principi contabili italiani
Cambiamenti nell’area di consolidamento:
• Consolidamento di tutte le controllate anche se con
attività dissimili (es: consolidamento Juventus in
IFI/IFIL) – IAS 27
• Consolidamento joint ventures (IAS 31) con
importanti effetti sull’indebitamento
• Consolidamento Special Purpose Entities (SPE) –
IAS 27 / SIC 12 (come veicoli per securitisation)
• Deconsolidamento di attività destinate alla vendita –
IFRS 5
30
PwC
Differenze tra IFRS
e principi contabili italiani
• Costi di sviluppo da capitalizzare – IFRS 1 / IAS 38
• Costi non capitalizzabili come spese d’impianto ed
ampliamento, pubblicità e altri intangibles – IAS 38
• Rivalutazioni di attività immateriali a vita indefinita –
IFRS 1 / IFRS 3 / IAS 38 con sospensione
dell’ammortamento
• Immobilizzazioni materiali (IAS 16) con cambiamento
vita utile dei cespiti
• Leasing (IAS 17) – Leaseback e leasing finanziari
contabilizzati
31
PwC
Differenze tra IFRS
e principi contabili italiani
• Rimanenze (IAS 2) – abbandono del LIFO (non più
ammesso)
• Benefici per i dipendenti - IAS 19
 TFR attualizzazione del debito
 Rilevazione di debiti per impegni futuri (es: ENEL ha
rilevato lo sconto energia per dipendenti)
32
PwC
Le principali differenze nei
principi
In termini di valutazione…
 Derivati: iscritti in bilancio e valutati a fair value
 Valutazione separata degli “embedded derivatives” (IAS 39)
 Attività finanziarie normalmente a fair value (IAS 39)
 Passività finanziarie generalmente ad Amortised Cost (IAS
39)
33
PwC
Lo IAS 39 e gli strumenti finanziari:
i principali cambiamenti

Fair value per tutti i derivati
derivatives”)

Opzione per la valutazione al fair value di alcuni strumenti
finanziari

Valutazione al fair value per la maggior parte delle attività
finanziarie

Applicazione dell’ Effective Interest
consentito il metodo straight line)

Criteri stringenti per l’applicazione del hedge accounting
34
(incluso “embedded
Method
(non
PwC
Quali standard hanno dato maggiori
problemi nel processo di transizione agli
IFRS nel 2005?
Indagine PwC in Europa sull’esperienza dei clienti che
hanno effettuato la transizione agli IFRS
Graduatoria
Standard
Titolo
%
1
IAS 18
Riconoscimento dei ricavi
14%
2
IAS 1
Presentazione del bilancio
13%
3
IAS 32/39
Derivati incorporati, hedge accounting
11%
4
IAS 38
Costi di sviluppo e immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita
10%
5
IAS 21
Moneta funzionale e copertura delle variazioni di cambio
6%
6
IAS 36
Impairment
5%
35
PwC
I principali impatti
“Tra i principali impatti sui bilanci sono compresi gli effetti
dell’applicazione dello IAS 18”
“Revenue recognition”
Si possono rilevare i ricavi quando sono stati forniti prodotti
e servizi. Una delle aree problematiche ha riguardato settori
in cui si forniscono contemporaneamente prodotti e servizi,
(manutenzioni, installazioni, servizi accessori), per la
definizione del momento in cui rilevare i diversi ricavi.
Alcune entità hanno dovuto rivedere le loro precedenti
politiche contabili.
36
PwC
I principali impatti
“Tra i principali impatti sui bilanci sono compresi gli effetti
dell’applicazione dello IAS 1”
“Presentazione del bilancio”
I prospetti previsti dal codice civile e dalle normative del
settore finanziario e assicurativo non sono IAS compliant.
Anche in Europa le normative locali e di settore
richiedevano prospetti di bilancio diversi da quelli richesti
dallo IAS 1.
Le informazioni nelle note al bilancio sono più analitiche,
dettagliate e minuziose.
37
PwC
I principali impatti
“Tra i principali impatti sui bilanci sono compresi gli
effetti dell’applicazione dello IAS 38”
“Intangible assets”
Diverso è il profilo delle immobilizzazioni immateriali:
• non sono compresi gli oneri poliennali;
• diversa è la capitalizzazione dei costi di sviluppo;
• ammortamento del goodwill.
38
PwC
connectedthinking *
Gli IAS/IFRS
nelle imprese agricole
PwC
Imprese agricole:
principi contabili applicabili
Data la specificità dell’argomento lo IASB ha emesso
un apposito documento valido solo per le imprese che
svolgono attività agricola in via esclusiva oppure in via
accessoria e complementare
IAS 41
Approvato nel dicembre 2000 ed in vigore a partire dai bilanci
degli esercizi con inizio dal 1° gennaio 2003 o da data successiva.
40
PwC
Imprese agricole:
principi contabili applicabili
Perché è stato necessario elaborare un documento ad hoc?
IAS 41
Alcune delle attività
connesse all’attività
agricola erano escluse
dall’ambito di applicazione
di altri principi
(Es. IAS 2 - Rimanenze)
Gli eventi associati
all’attività agricola sono
difficilmente rappresentabili
da un modello contabile
basato sul costo storico e
sul concetto di realizzo
41
PwC
Principi contabili
applicabili
Lo IAS 41 non è l’unico principio
contabile applicabile ai bilanci delle
imprese agricole.
42
PwC
Principi contabili
applicabili
Lo IAS 41 prevede alcune fattispecie contabili e si riferisce a voci di
Bilancio che ne definiscono l’ambito di applicazione. Per le
rimanenti voci ed aree di Bilancio rimangono applicabili i principi
contabili internazionali ad esse relative.
In particolare:
43
PwC
IAS 41: ambito di
applicazione
Lo IAS 41 si applica con riferimento ai seguenti ambiti:
a) Attività biologiche (animali vivi o piante);
b) Prodotti agricoli sino al momento del raccolto;
c) Contributi pubblici.
Con riferimento al punto b) si evidenzia che lo IAS 41 non considera
il processo del prodotto agricolo successivo al raccolto. Ad es. lo
IAS non tratta il processo di trasformazione dell’uva in vino da parte
del produttore di vini che ha coltivato l’uva medesima. Dal momento
del raccolto in avanti si applica lo IAS 2 – Rimanenze o altro
principio contabile internazionale che risulti opportuno.
44
PwC
IAS 41: ambito di
applicazione
Lo IAS 41 espone ulteriori esempi di attività successive al
raccolto che non rientrano nel suo ambito di applicazione:
45
PwC
IAS 41: ambito di
applicazione
Lo IAS 41 non si applica a:
 Terreni impiegati per l’attività agricola (IAS 16 e IAS 40)
Lo IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari richiede che il terreno sia
valutato al costo al netto di qualsiasi perdita di valore accumulata o al
loro valore rivalutato. Lo IAS 40 – Investimenti immobiliari richiede
che i terreni che rientrano nella categoria degli investimenti
immobiliari siano valutati al fair value o al costo al netto di qualsiasi
perdita di valore accumulata.
 Attività immateriali connesse ad attività agricole (IAS 38 –
Attività immateriali)
46
PwC
IAS 41:
definizioni
L’attività agricola: è la gestione di un’impresa che si occupa della
trasformazione biologica delle attività biologiche (animali vivi o piante) per
la loro vendita come prodotti agricoli o come ulteriori attività biologiche.
Attività
biologica
(animali vivi
o piante)
Prodotti
agricoli
Vendita sul
mercato
Attività
biologica
Trasformazione biologica
47
PwC
IAS 41:
definizioni
Attività biologica: è un animale vivente o una pianta (es. alberi, pecore, ecc.).
Possono essere trasformate in prodotti agricoli (albero trasformato in
legname) o in altre attività biologiche (la mucca che genera il vitello).
Trasformazione biologica: comprende i processi di crescita, degenerazione,
maturazione, produzione e procreazione che originano mutamenti qualitativi
o quantitativi di un’attività biologica.
Prodotto agricolo: è il prodotto raccolto dall’attività biologica dell’impresa.
Esempi di attività agricola: coltivazioni di frutteti, allevamenti di bestiame,
terreni boschivi, la floricoltura ecc.
48
PwC
IAS 41:
aspetti contabili, esposizione in
bilancio ed informativa
Gli aspetti contabili e di bilancio legati all’attività agricola definiti
dallo IAS 41 riguardano:
 la rilevazione iniziale
 la valutazione di attività biologiche
 la valutazione di prodotti agricoli
 i proventi e gli oneri
 i contributi pubblici
 l’esposizione in bilancio
 l’informativa di bilancio
49
PwC
IAS 41:
rilevazione iniziale
Un’impresa deve iscrivere un’attività biologica o un prodotto
agricolo quando e solo quando:
 detiene il controllo dell’attività in virtù di eventi passati (ad es.
proprietà legale o marchiatura del bestiame);
 è probabile che i benefici economici futuri associati all’attività
affluiranno all’impresa e
 il fair value o il costo dell’attività può essere valutato in modo
attendibile.
50
PwC
IAS 41:
valutazione
Una volta accertata la presenza dei requisiti per l’iscrizione
dell’attività biologica o dei prodotti agricoli, occorre procedere
alla valutazione che deve essere effettuata all’atto della
rilevazione iniziale e a ogni data di riferimento del bilancio.
31.12.n
VALUTAZIONE
31.12.n+1
…
Rilevazione
iniziale
Attività
biologiche
Prodotti
agricoli
51
PwC
IAS 41: valutazione delle
attività biologiche
Secondo lo IAS 41 “un’attività biologica deve essere valutata alla
rilevazione iniziale e a ogni data di riferimento del bilancio al suo
fair value al netto dei costi stimati al punto vendita fatta
eccezione per il caso in cui il fair value non può essere valutato
attendibilmente”.
Attività
biologiche
Fair value al netto dei costi
stimati al punto vendita
52
PwC
IAS 41: valutazione delle
attività biologiche
Fair Value
E’ il prezzo di mercato al netto degli eventuali costi del trasporto
e degli altri costi che devono essere sostenuti per portare
l’attività biologica al mercato stesso.
E’ basato sull’attuale localizzazione e condizione dell’attività in
oggetto. Ad es. prezzo del bestiame nei pertinenti mercati.
53
PwC
IAS 41: valutazione delle
attività biologiche
Il fair value determinato può essere differente a seconda che
si disponga oppure no di prezzi significativi su mercati attivi.
Un mercato si definisce attivo quando:
- gli elementi commercializzati sul mercato sono omogenei;
- acquirenti e venditori disponibili possono essere trovati in
qualsiasi momento;
- i prezzi sono disponibili al pubblico.
54
PwC
IAS 41: valutazione delle
attività biologiche
Pertanto:
1) se si dispone di un mercato attivo il prezzo che si forma su tale
mercato costituisce il criterio appropriato per la valutazione del fair
value. Nell’ipotesi esistano più mercati attivi occorre far riferimento a
quello che presumibilmente verrà usato.
2) se non si dispone di un mercato attivo per la determinazione del fair
value le imprese utilizzano se disponibile:
 il prezzo della più recente transazione di mercato avvenuta;
 i prezzi di mercato di attività simili;
 i parametri di riferimento del settore (ad es. il valore di frutteto
espresso per ettaro o il valore del bestiame per chilogrammo).
55
PwC
IAS 41: valutazione delle
attività biologiche
3) Nel caso le prime due ipotesi non siano praticabili l’impresa può
determinare il fair value:
come valore attuale dei flussi finanziari attesi dall’attività attualizzati
ad un tasso corrente di mercato;
come approssimazione del costo se e solo se:
- si sono verificate solo piccole trasformazioni biologiche dal
sostenimento del costo iniziale (es. semi di alberi da frutto piantanti
poco prima della data di bilancio;
- l’impatto della trasformazione biologica sul prezzo non è atteso
rilevante (es. l’iniziale crescita nel ciclo produttivo di una piantagione
trentennale).
56
PwC
IAS 41: valutazione
attività biologiche
Esiste un mercato attivo?
Si
Fair Value
No
Sono disponibili prezzi di recenti transazioni,
prezzi di mercato di attività simili,
o altri parametri di riferimento del settore?
Valore attuale
flussi finanziari attesi
Si
Fair Value
Fair Value
oppure
No
Costo come
approssimazione
del fair value
57
Fair Value
PwC
IAS 41: valutazione
attività biologiche
Costi stimati al punto vendita
Includono le commissioni a mediatori ed agenti, i contributi
ad autorità di sorveglianza e borse merci, le imposte e oneri
su trasferimenti.
Escludono i costi di trasporto e gli altri costi necessari per
portare fisicamente l’attività nel luogo di vendita in quanto
questi sono ricompresi nella definizione stessa di fair value.
58
PwC
IAS 41: valutazione
attività biologiche
Tuttavia, se il fair value di una attività biologica non può
essere valutato attendibilmente lo IAS 41 consente:
Costo al netto di
ammortamenti accumulati e
perdite di valore accumulate
Attività
biologiche
Ricordiamo la definizione fornita dallo IAS 41:
“Un’attività biologica deve essere valutata alla rilevazione
iniziale e a ogni data di riferimento del bilancio al suo fair value
al netto dei costi stimati al punto vendita fatta eccezione per il
caso in cui il fair value non può essere valutato attendibilmente”.
59
PwC
IAS 41: valutazione
attività biologiche
Esiste una presunzione relativa in merito al fatto che il fair value
di un’attività biologica possa essere valutato in modo attendibile.
Tale presunzione può essere vinta solo in sede di rilevazione
iniziale nelle ipotesi in cui i prezzi o i valori determinati dal
mercato non sono disponibili e stime alternative del fair value
sono considerate inattendibili.
Pertanto se un’impresa ha iniziato a valutare un’attività biologica
al fair value al netto dei costi stimati al punto vendita continuano
a valutare l’attività in tal modo anche successivamente.
60
PwC
IAS 41: valutazione
attività biologiche
Caso 1: rilevazione iniziale a Fair value
FV al netto dei
costi stimati al
punto vendita
Rilevazione
iniziale
FV al netto dei
costi stimati al
punto vendita
Rilevazione
iniziale
Costo al netto di amm.ti Costo al netto di amm.ti Costo al netto di amm.ti
accumulati e perdite di accumulati e perdite di accumulati e perdite di
valore accumulate
valore accumulate
valore accumulate
31.12.n+1
31.12.n
31.12.n+2
FV al netto dei
costi stimati al
punto vendita
FV al netto dei
costi stimati al
punto vendita
FV al netto dei
costi stimati al
punto vendita
31.12.n
31.12.n+1
31.12.n+2
61
PwC
IAS 41: valutazione
attività biologiche
Caso 2: rilevazione iniziale al Costo
Costo al netto di amm.ti Costo al netto di amm.ti Costo al netto di amm.ti Costo al netto di amm.ti
accumulati e perdite di accumulati e perdite di accumulati e perdite di accumulati e perdite di
valore accumulate
valore accumulate
valore accumulate
valore accumulate
Rilevazione
iniziale
Costo al netto di amm.ti
accumulati e perdite di
valore accumulate
Rilevazione
iniziale
31.12.n+1
31.12.n
31.12.n+2
FV al netto dei
costi stimati al
punto vendita
FV al netto dei
costi stimati al
punto vendita
FV al netto dei
costi stimati al
punto vendita
31.12.n
31.12.n+1
31.12.n+2
62
PwC
IAS 41: valutazione
prodotti agricoli
Con riferimento ai prodotti agricoli lo IAS 41 stabilisce che:
“un prodotto agricolo raccolto dalle attività biologiche
dell’impresa deve essere valutato al suo fair value al netto dei
costi stimati al punto vendita al momento del raccolto. Tale
valutazione rappresenta il costo alla data in cui viene applicato lo
IAS 2 – Rimanenze o altro principio contabile internazionale
applicabile.”
Prodotti
agricoli
Fair value al netto dei costi
stimati al punto vendita
63
PwC
IAS 41: valutazione
prodotti agricoli
In sostanza il criterio di valutazione è lo stesso di quello indicato
per le attività biologiche ma, mentre per queste ultime lo IAS 41
consente valutazioni al costo (*) nel caso in cui il fair value non
possa essere valutato attendibilmente, per i prodotti agricoli il fair
value va applicato “in tutte le circostanze”.
Infatti, il principio parte dal presupposto che è sempre possibile
valutare attendibilmente il fair value del prodotto agricolo al
momento del raccolto.
(*) al netto degli ammortamenti accumulati e perdite di valore accumulate.
64
PwC
IAS 41: valutazione
prodotti agricoli
Con riferimento alle modalità di determinazione del fair value e
dei costi stimati al punto vendita valgono le medesime
considerazioni esposte per la valutazione delle attività
biologiche.
Come noto, dal momento del raccolto in poi si esce dall’ambito
di applicazione dello IAS 41 e si entra in quello dello IAS 2 –
Rimanenze. Il fair value del prodotto agricolo raccolto al netto
dei costi stimati al punto vendita, determinato secondo le
modalità in precedenza descritte, rappresenterà il costo alla
data in cui viene applicato lo IAS 2.
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IAS 41: valutazione in
presenza di contratti di vendita
Aspetti pratici
Spesso le imprese stipulano contratti per vendere le loro
attività biologiche o i loro prodotti agricoli a una data futura. Lo
IAS 41 precisa che i prezzi del contratto non sono
necessariamente rilevanti nel valutare il fair value in quanto
quest’ultimo deve riflettere la situazione attuale del mercato in
cui avviene la transazione.
Si può affermare pertanto che il fair value di un’attività
biologica o di un prodotto agricolo non è inficiato dall’esistenza
di un contratto.
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IAS 41: proventi ed oneri
Lo IAS 41 prevede che i proventi ed oneri relativi ad
un’attività biologica o ad un prodotto agricolo
debbano essere inclusi nel conto economico
dell’esercizio in cui questi si verificano.
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IAS 41: proventi ed oneri
I suddetti proventi ed oneri possono essere dovuti a:
Rilevazione iniziale di un’attività biologica o di un prodotto agricolo
Ad es. oneri si generano all’atto della rilevazione iniziale in
particolare per l’effetto dei costi stimati al punto vendita che
abbattono il fair value. Proventi invece si possono generare alla
rilevazione iniziale quando per esempio nasce un vitello.
Cambiamenti di fair value di un’attività biologica
Ad es. proventi o oneri si generano all’atto della valutazione in sede
di chiusura di bilancio in forza di variazioni del fair value rispetto alla
precedente rilevazione.
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IAS 41: contributi pubblici
Contributi pubblici non vincolati
Un contributo pubblico non vincolato connesso ad un’attività
biologica valutata a fair value al netto dei costi stimati al punto
vendita deve essere rilevato come provento quando e solo quando il
contributo pubblico diviene esigibile.
Contributi pubblici vincolati
Se un contributo pubblico connesso ad un’attività biologica valutata
a fair value al netto dei costi stimati al punto vendita è vincolato
l’impresa deve rilevare come provento il contributo quando e solo
quando le condizioni necessarie per usufruire del contributo pubblico
sono soddisfatte.
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IAS 41: esposizione in
bilancio
Lo IAS 41 impone dei vincoli importanti per quel che riguarda la
rappresentazione in bilancio e per l’informativa da fornire con
riferimento alle attività biologiche.
In particolare, con riferimento alla esposizione in bilancio è
stabilito che “le imprese devono esporre separatamente il valore
contabile delle proprie attività biologiche nel prospetto di stato
patrimoniale”. L’esposizione può avvenire in aggregato o per
gruppi di attività omogenei (es. animali vivi, piante ecc.).
Le variazioni nette di fair value nelle attività biologiche vanno
invece indicate nel conto economico come componente separato
oppure indicato in nota integrativa.
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IAS 41: Esempio di
rappresentazione in bilancio
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IAS 41: Esempio di
rappresentazione in bilancio
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IAS 41: informativa di
bilancio
Nelle note al bilancio occorre fornire informazioni circa la natura
e lo stato di crescita delle attività biologiche.
Lo IAS incoraggia le imprese a distinguere le attività tra:
 consumabili (es. bestiame da carne, cereali ecc.)
 fruttifere (es. bestiame da latte, alberi da frutta ecc.)
 mature (hanno le caratteristiche per essere raccolte)
 non mature (non hanno le caratteristiche per essere raccolte)
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IAS 41: informativa di
bilancio
Con riferimento alla determinazione del fair value ed agli effetti
dalle valutazioni l’impresa dovrà:
 indicare i criteri considerati nel determinare il fair value di
attività biologiche e prodotti agricoli;
 indicare il fair value al netto dei costi stimati al punto vendita
del prodotto agricolo raccolto nel corso dell’esercizio,
determinato al momento del raccolto;
 i mutamenti di fair value dovuti a cambiamenti fisici o di prezzo;
 il provento o l’onere in aggregato derivante dalla rilevazione
iniziale al fair value e dai cambiamenti di fair value intervenuti
nel corso dell’esercizio;
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IAS 41: informativa di
bilancio
 Una riconciliazione dei cambiamenti di valore contabile delle
attività biologiche tra l’inizio e la fine dell’esercizio in corso. La
riconciliazione deve includere:
(i) il provento o l’onere derivante dal cambiamento del fair value
(valore equo) al netto dei costi stimati al punto di vendita;
(ii) gli incrementi dovuti agli acquisti;
(iii) i decrementi dovuti alle vendite;
(iv) i decrementi dovuti al raccolto;
(v) gli incrementi risultanti dalle aggregazioni di imprese;
(vi) le differenze nette di cambio derivanti dalla traduzione del
bilancio di un’entità economica estera; e
(vii) gli altri cambiamenti.
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IAS 41: informativa di
bilancio
Con riferimento ai contributi pubblici le imprese devono indicare:
 la natura e la misura dei contributi pubblici indicati in bilancio;
 le condizioni non soddisfatte (per i contributi vincolati) e le
altre sopravvenienze connesse ai contributi;
 i decrementi rilevanti attesi dei contributi pubblici erogati.
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IAS 41: valutazione
prodotti agricoli
Se un’impresa valuta le attività biologiche al costo deve indicare
con riferimento a tali attività:
 una descrizione delle attività;
 una spiegazione del perché il fair value non può essere
valutato attendibilmente;
 il tasso di ammortamento utilizzato;
 le vite utili o i tassi di ammortamento utilizzati;
 il valore contabile lordo e l’ammortamento accumulato
all’inizio e alla fine del periodo.
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Transizione agli IAS/IFRS
Approccio retroattivo
Lo IAS 41, in sede di prima adozione, va applicato in maniera
retroattiva in modo da rappresentare gli effetti come se si fosse
sempre adottato il principio contabile in questione.
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Transizione agli IAS/IFRS
Differenze con i principi italiani
I bilanci delle aziende agricole italiane hanno utilizzato, per
quanto applicabili, i criteri di valutazione stabiliti dal codice civile.
Il metodo di valutazione più diffuso è quello detto
“dell’accrescimento” che è una variante dei metodi di valutazione
al costo adottati dalle aziende industriali e che consiste nel
valutare le attività tipiche dell’impresa agricola al costo specifico.
La suddetta prassi è incompatibile con quanto previsto dallo IAS
41 soprattutto in considerazione del fatto che le peculiarità
dell’impresa agricola rendono poco significativa la valutazione al
costo delle attività.
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Transizione agli IAS/IFRS
Il primo bilancio IAS/IFRS di apertura
In sede di redazione del bilancio di apertura alla data di
transizione le attività biologiche ed i prodotti agricoli a tale data
andranno valutati al fair value. La variazione che si genererà
rispetto al valore contabile presente nei bilanci redatti secondo i
principi italiani sarà rappresentata nel patrimonio netto di
apertura.
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