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Corsi di Laurea Triennali per le Professioni Sanitarie
CORSO di Patologia Generale
anno 2012-2013, 2° semestre
Renato Prediletto
10 Aprile 2013
Mediatori della Flogosi
Sostanze che consentono la trasmissione
dell’informazione tra cellula e cellula per l’innesco, lo
sviluppo e lo spegnimento della flogosi.
I mediatori sono di origine
1. umorale
2. cellulare
3. nervosa
Le cellule attraverso recettori di membrana o organi di
senso comunicano con dei segnali che passano
attraverso dei ligandi specifici
Mediatori della Flogosi
Meccanismi neuro-dipendenti
I meccanismi nervosi implicati nella
flogosi sono:
1.Locali (vedi risposta triplice di Lewis)
2. Associati alla sensazione di dolore
Mediatori della Flogosi
Meccanismi neuro-dipendenti
• Alle primissime fasi di un evento flogogeno
partecipano meccanismi mediati dal sistema
nervoso
• Subito dopo la lesione iniziale vi è una fase,
molto transitoria, di vasocostrizione
arteriolare, subito seguita dalla dilatazione
delle arteriole coinvolte: triplice risposta di
Lewis
Mediatori della Flogosi
Meccanismi neuro-dipendenti
• I. quando viene colpita fortemente la cute con
uno strumento ottuso, (es.: la punta smussa di
una matita) si forma in corrispondenza della
linea di pressione esercitata una stria rossa
(circa 1 minuto)
• II. segue un alone rosso chiaro che circonda
l'impronta lasciata dal corpo contundente
• III. segue un rigonfiamento (edema) lungo la
linea segnata dal corpo contundente
Mediatori della Flogosi
Meccanismi neuro-dipendenti
• Il secondo evento è mediato da
vasodilatazione neuro-dipendente. Ciò si
verifica attraverso un arco riflesso
comprendente assoni antidromici che
interessano l'innervazione vasomotoria delle
arteriole
• Il primo e il terzo evento vanno attribuiti alla
liberazione nei tessuti lesi di un mediatore
chimico: istamina
Flogosi e Dolore
• L'innesco della sensazione dolorosa avviene per mezzo di:
- Mediatori chimici che stimolano le terminazioni nervose
locali
- Stimolazione diretta delle fibre nocicettive da parte
dell’egante flogogeno
• 1. Attivazione dei nocicettori nei tessuti periferici
• 2. Trasmissione dell'informazione dolorosa
• 3. Passaggio dell'informazione dolorosa ai centri superiori
MEDIATORI DELLA FLOGOSI
I mediatori della flogosi sono sostanze chimiche
semplici (es. NO) o complesse (es.: proteine):
-derivano sia dal plasma che dalle cellule circolanti o
dai tessuti lesi
-sono il principale tramite tra un'azione lesiva e
l'insorgenza dei fenomeni che costituiscono
l'infiammazione
-mediatori diversi possono interagire tra loro
amplificando la loro azione
CLASSIFICAZIONE DEI MEDIATORI DELLA FLOGOSI
MEDIATORI DELLA FLOGOSI
Ammine Vasoattive
L’istamina, ampiamente distribuita nei tessuti:
Nelle cellule granulose basofile (mastociti e basofili)
Nelle piastrine
L’istamina preformata e’ presente nei granuli e viene rilasciata dalla degranulazione
che si ha in risposta a
1.Lesioni di origine fisica (traumi, calore)
2.Reazioni immunitarie che coinvolgano il legame IgE sui mastociti
3.Frammenti del complemento (anafilotossine)
4.Proteine lisosomiali cationiche (prodotte dai neutrofili)
Istamina nell’uomo
Istamina nell’uomo
Urtica dioica:
essa inocula
attraverso le micro-spine
istamina che è un
esempio di flogosi acuta
Proteasi plasmatiche
Tangled Web
Tangled Web
Sistema delle chinine
Formazione della bradichinina: il chininogeno, precursore della bradichinina
Interagisce con la callicreina ed il fattore di Hageman attivato formando un
complesso tri-molecolare
La callicreina rilascia bradichinina dal chininogeno per taglio proteolitico
La bradichinina è a sua volta inattivata dalle chininasi per ulteriore taglio proteolitico
Sistema delle chinine
Sistema Complemento
Sistema Complemento e Flogosi
Attività biologiche delle anafilotossine
Metaboliti dell’acido arachidonico: PG, trombossano e leucotrieni
Fenomeni vascolari dei metaboliti dell’ac. arachidonico
Fenomeni chemiotattici i dei metaboliti dell’ac. arachidonico
Prodotti dei leucociti polimorfo nucleati
Prodotti dei Macrofagi, linfociti
Altri Mediatori
Altri Mediatori: Ossido di Azoto
Altri Mediatori: Ossido di Azoto
Il nicotinammide adenina dinucleotide fosfato (a cui ci si riferisce spesso
con la formula NADP(H), che comprende sia NADP+, la forma ossidata, che
NADPH, la forma ridotta, a volte indicata anche come NADPH2[1]) è un
nucleotide simile per funzioni biologiche e struttura al NAD, da cui differisce
per la presenza di un gruppo fosfato aggiuntivo esterificato al gruppo
ossidrilico del carbonio 2' dell'adenosina.
È un coenzima ossidoriduttivo.
Mentre il NAD è utilizzato primariamente nei processi catabolici
(reazioni di ossidazione del metabolismo), il NADP(H) viene
utilizzato nei processi anabolici (reazioni riduttive),
particolarmente nelle reazioni di biosintesi di lipidi ed acidi
nucleici, che in particolare necessitano della forma ridotta
(NADPH).
Altri Mediatori: Ossido di Azoto
Il NADPH provvede a fornire gli equivalenti
riducenti per le reazioni biosintetiche e per le
ossidoriduzioni coinvolte nella protezione
dalla tossicità delle specie reattive
dell'ossigeno (ROS).
In particolare, il NADPH è il cofattore
essenziale degli enzimi antiossidanti
glutatione reduttasi (GSR) e tioredoxina
reduttasi (TxR) Il NADPH provvede a fornire
gli equivalenti riducenti per le reazioni
biosintetiche e per le ossidoriduzioni coinvolte
nella protezione dalla tossicità delle specie
reattive dell'ossigeno (ROS). In particolare, il
NADPH è il cofattore essenziale degli enzimi
antiossidanti glutatione reduttasi (GSR) e
tioredoxina reduttasi (TxR)
Altri Mediatori: Ossido di Azoto
Altri Mediatori: Ossido di Azoto
Mediatori e reazioni sistemiche
I mediatori della flogosi attivano risposte
sistemiche:
Modificazioni nell’assetto proteico-plasmatico:
proteine di fase acuta
Modificazioni neuro-endocrine
Modificazioni ematologiche
Modificazioni metaboliche
Attivazione del sistema immunitario
Ad esempio, l’incremento della PCR e di altre
proteine in fase acuta nel plasma vine usato in
clinica per determinare la presenza di una
patologia flogistica e per seguirne l’evoluzione
Proteine plasmatiche di fase acuta
Proteine plasmatiche di fase acuta
Modificazioni neuro-endocrine, ematologiche, metaboliche
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