Un gene 'difettoso' accentua la muscolatura - I genetisti promettono test sempre più precisi Muscoloso o superveloce? Così nasce il cane su misura Gli allevatori scoprono la genetica: 'Avremo razze migliori' AMY HARMON Quando alcuni cagnolini muscolosissimi hanno iniziato a comparire nelle cucciolate di whippet, un incrocio tra levriero e spaniel o terrier, fuoriclasse da corsa, gli allevatori di questa razza di solito snella e affusolata hanno subito invitato alcuni scienziati a prelevare campioni di Dna nella speranza di trovare una causa genetica in grado di spiegare il mistero. Il test è servito: i cosiddetti "bully whippet" (ovvero whippet "massicci"), come sono ormai chiamati questi cani dalla costituzione più robusta, sono risultati avere una mutazione genetica che potenzia lo sviluppo muscolare. Ma non è tutto: gli scienziati hanno anche scoperto che quella stessa mutazione che gonfia i muscoli di alcuni esemplari ne rende altri ancora più veloci. Melena James, allevatrice di whippet, commenta così la scoperta: «Cercheremo di mantenere la velocità e di perdere la robustezza». Senza porsi preoccupazioni di ordine etico legate alla pratica dell' eugenetica negli esseri umani, gli allevatori di cani stanno cogliendo al volo l' occasione offerta dalle nuove ricerche. Alcune società hanno iniziato a offrire test del Dna per creare su misura il look canino preferito, per migliorarne la salute e forse, ben presto, esaltare le loro performance atletiche. Alcuni allevatori di Labrador ricorrono al test del Dna per ottenere un mantello dell' esotica colorazione argentea del retriever. Gli allevatori di mastini lo utilizzano per ottenere una pelliccia dal pelo lungo che non sia "vaporosa". In futuro, dicono i genetisti, potrebbero essere disponibili test per ottenere cani grossi e cani piccoli, cani dalla coda arricciata o con uno spiccato senso dell' odorato, nonché cani che inclinano in modo commovente la testa quando ti guardano. Ma considerato che i geni sono spesso legati a molteplici caratteristiche - così ammoniscono gli scienziati - la selezione deliberata di alcune di esse a discapito di altre potrebbe avere spiacevoli contraccolpi. Il gene responsabile della colorazione argentea del mantello dei Labrador è collegato anche ad alcune malattie della pelle. Gli allevatori di whippet, per esempio, ora sanno che facendo accoppiare due cani veloci potranno dover sopprimere gli indesiderati cuccioli massicci che spesso nascono da questo accoppiamento. Come se non bastasse, la prospettiva che alcune competizioni possano essere vinte da cani concepiti su misura potrebbe portare all' attenzione generale il modo con cui i geni contribuiscono alla realizzazione canina - e umana - anche quando il patrimonio genetico non è stato selezionato. Abilità innate paiono perdere di status se collegabili a geni specifici. Non è stata certo una novità per gli allevatori scoprire che la velocità nella corsa è una caratteristica ereditaria: i whippet sono stati creati, per così dire, alla fine dell' Ottocento proprio per correre. Sapere però che uno dei suoi cani è stato generato da un portatore del gene - dice Jen Jensen, proprietaria di whippet - le fa sembrare meno "meritato" il titolo di campione. Il suo suggerimento di imporre il test del Dna a tutti i cani e far giudicare e correre separatamente quelli privi della mutazione, non è tuttavia andato a buon fine. Del resto c' è un dato di fatto su cui tutti concordano: nessun test genetico è in grado di far prevedere quali saranno le superqualità che rendono grande un cane. Se non si sente di correre una gara, non vincerà. (Traduzione di Anna Bissanti - New York Times)