il consiglio comunale

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IL PRESIDENTE
Pone in discussione la mozione a firma dei consiglieri: Albore Mascia-Antonelli-Di Luzio-Di
Biase e Testa riguardante la rivista comunale e l’incarico a “La dolce Vita”, di seguito
riportata:
“Premesso:
- che la Commissione Consiliare Permanente “Vigilanza e Garanzia” ha preso in esame
nelle sedute del 18 settembre 2003, 9 – 15 – 16 e 27 ottobre 2003, la delibera della
Giunta Comunale n. 579, recante la data del 28 agosto 2003, avente il seguente
oggetto:”INCARICO DI COLLABORAZIONE ESTERNA PER LA REDAZIONE,
COMPOSIZIONE, PUBBLICAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RIVISTA COMUNALE”;
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1.
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che è stato altresì esaminato il provvedimento del Sindaco 11.9.2003 prot.751/Gab.
Avente ad oggetto:”AFFIDAMENTO INCARICO A LA DOLCE VITA DI CAPORALE
GIUSEPPE & C. S.A.S. PER LA REDAZIONE, COMPOSIZIONE PUBBLICAZIONE E
DISTRIBUZIONE DI UN GIORNALE E PERIODICITA’ STABILITA INERENTE
L’ATTIVITA’ SVOLTA DALLA GIUNTA E DAL CONSIGLIO”;
che nelle citate sedute si è tenuto conto della delibera n.189 del 25.10.1999 del
Consiglio Comunale avente ad oggetto:”APPROVAZIONE REGOLAMENTO
PUBBLICAZIONE PERIODICA RIVISTA – ART. 40 STATUTO COMUNALE”
CHE IL Presidente del Consiglio Comunale è stato personalmente udito nella seduta del
27.10.2003;
Che il medesimo ha assicurato nella citata seduta del 27.10.2003 quanto segue:
Che la rivista in argomento sarà costituita da 24 pagine così attribuite: 1/10 (N.2
PAGINE) ALLA Giunta Comunale; n. 2 pagine dei Gruppi Consiliari di Alleanza
Nazionale, Democratici di Sinistra, Forza Italia e Margherita; n. 1 pagina a ciascuno dei
Gruppi Consiliari di Rifondazione Comunista, Lista Teodoro, Unione Democratici di
Centro e Lista Civica Pescara Futura; metà pagina a ciascuno dei Gruppi Consiliari
Pescara Nuova e Socialisti Democratici; n. 1 pagina per ciascuno dei cinque Consigli di
Circoscrizione; n. 2 pagine all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale;
Che la valutazione di ammissibilità e affollamento pubblicitario per ogni numero della
rivista, nonché il conseguente esame della relativa tariffazione, siano prerogative del
Comitato di Direzione, e non già in via esclusiva del Sindaco quale Direttore editoriale;
Che gli introiti pubblicitari, ove non ricorra il caso di c.d .pubblicità istituzionale promossa
e richiesta da altri Enti Pubblici, transiteranno su apposito capitolo di bilancio, quale
maggiore entrata per il Comune di Pescara;
Che l’istituzione e la definizione dei compensi del c.d. Portavoce – attesa l’estraneità di
tale “figura” rispetto alla rivista in discussione – necessita di separato atto deliberativo;
Che egli si rende pienamente disponibile, naturalmente a titolo gratuito, per l’attribuzione
in capo a se stesso – considerata la propria qualifica giornalista professionista –
dell’incarico di Direttore Responsabile della rivista;
Che la rivista sarà stampata in numero sufficiente a garantire la consegna a tutti i nuclei
familiari anagraficamente censiti nella Città, escludendo che nella tiratura prevista 5.000
copie siano a disposizione del Sindaco, e prevedendo che almeno 2.000 copie siano
distribuite ad Enti Pubblici, organi istituzionali degli stessi, scuole, parrocchie cittadine,
ecc.;
C o n s i d e r a t o:
inoltre, anche alla stregua delle assicurazioni che precedono:
Che non è possibile effettuare forme di comparazione economica tra il prodotto editoriale
della passata Amministrazione con quello attualmente proposto, in quanto tra essi
recanti evidenti e sostanziali disomogeneità, agevolmente rinvenibili nel formato, nel
colore, nel tipo di carta e numero di pagine;
Che la rivista, ai sensi dell’art. 40 c. 5 dello Statuto vigente, è da considerarsi organo
d’informazione del Comune, attraverso il quale vengono trattati temi di interesse
territoriale (o comunque a loro legati) ed in particolare quelli inerenti l’attività svolta sia
dal Consiglio che dalla Giunta;
tutto ciò premesso e considerato,
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IL CONSIGLIO COMUNALE
Impegna
Il Sindaco e la Giunta Comunale a recepire quanto innanzi e, conseguentemente, revocare
e/o modificare ed integrare la delibera n. 579 del 28.8.2003 ed il pedissequo provvedimento
sindacale 11.9.2003 prot.n.571/Gab”.
Comunica altresì che sullo stesso argomento è stata presentata una mozione firma della
consigliera Arcuri ed altri consiglieri che durante il corso del dibattito, riportato nell’allegato,
viene ritirata dalla stessa proponente.
Al termine degli interventi, riportati nell’allegato, viene posta in votazione la mozione
a firma dei consiglieri:Albore Mascia-Antonelli-Di Luzio-Di Biase e Testa.
L’esito del voto effettuato con il sistema elettronico con il seguente risultato accertato
dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori prima designati, è il seguente:
consiglieri presenti e votanti n.33 (Sono usciti:il Sindaco e i
consiglieriPastore-Verì-Berghella-Sospsiri-Di
Luzio-Siega-Damiani.Sono entrati i
consiglieri:Pagano-Ricci-Carulli-Costantini-Spina)
voti favorevoli 11 più il consigliere Pagano che ha espresso oralmente il suo voto favorevole
come si evince dal dibattito a pag.21).
Voti contrari n.21
Il Presidente, proclamato l’esito del voto dichiara che il Consiglio Comunale non ha
approvato la sopra riportata mozione.
Quinto punto all’O.d.G.: “Mozioni”.
PRESIDENTE:
Ci sono due Mozioni che interessano lo stesso argomento. La prima Mozione è a
firma dei Consiglieri: Albore Mascia; Antonelli; Masci; Di Luzio; Di Biase; Testa, per
la rivista comunale e l’incarico a “La Dolce Vita” del 21 gennaio.
Poi c’è un’altra Mozione, che ha lo stesso argomento, sempre la rivista, che è
presentata invece dai Consiglieri: Arcuri; Zuccarini; Persico ed altri.
A proposito di queste Mozioni, di cui ovviamente la prima è presentata da Albore
Mascia, se il Consiglio ritiene, possiamo unificare la discussione, altrimenti
dobbiamo fare due discussioni, però trattandosi di uno stesso argomento, il
Regolamento prevede che si può anche prevedere un’unica discussione.
C’è la delibera della Giunta Comunale, che mi è stata consegnata stamattina,
approvata dalla Giunta, che ha integrato la delibera di G.C. 579. Do lettura del
dispositivo, ovviamente, perché c’è una lunga premessa in cui si parte dalle varie
riunioni che sono state fatte in Commissione, in Direzione della rivista, ecc.. La
Giunta Comunale delibera: “Integrare la deliberazione in maniera tale da adeguarne i
contenuti alle decisioni assunte dal Comitato di Direzione della rivista comunale e, in
particolare, di stabilire la tiratura della rivista, in modo tale che le copie che
eventualmente residuano dopo aver inviato la rivista a tutte le famiglie pescaresi,
vengano messe a disposizione dell’URP ed inviate alle scuole cittadine, ai Sindaci,
alle Università e alle Associazioni di promozione culturali e ad altri soggetti
individuati dal Comitato di Direzione - quindi è sempre il Comitato di Direzione che
individua – Poi si stabilisce che il Comitato di Direzione si riserva di valutare
l’ammissibilità, l’affollamento pubblicitario, per ogni numero di rivista; di vagliare la
relativa tariffazione, anche in relazione all’impatto economico della pubblicità,
rispetto al corrispettivo pattuito nei confronti della società”, quindi c’è una relazione
tra la pubblicità e quanto il Comune dovrà pagare alla Società incaricata.
Ovviamente il presente atto non comporta ulteriori oneri di spesa, anzi, può
comportare oneri positivi, per l’Amministrazione Comunale e la Giunta Comunale l’
ha approvato. Siccome questo è quello che veniva chiesto sia dalla Mozione Albore
Mascia che dalla Mozione degli altri Consiglieri, io chiedo ad Albore Mascia se si
ritiene soddisfatto, quindi ritiene superata la Mozione, oppure se ritiene che questa
delibera non abbia colto appieno, quello che lui riteneva, con la Mozione, di mettere
in evidenza.
ALBORE MASCIA:
Grazie Presidente. Io ho una proposta di delibera; adesso mi dice che è stata
approvata, quindi che è diventato un atto definitivo dell’Amministrazione. Per cui ero
comunque pronto a trattare l’argomento anche alla luce di quanto contenuto nella
delibera di cui Ella parlava poc’anzi. Sull’argomento, comunque, ritengo di dover dire
delle cose, perché ci sono degli aspetti che vanno, in qualche modo, toccati, dal
punto di vista politico e dal punto di vista amministrativo.
Così come ritengo opportuno trattare, in un unico contesto, anche la Mozione dei
colleghi della Maggioranza; Mozione per la verità un po’ gracile, per la verità priva di
sostanza, ma che, comunque, è perfettamente omogenea a quella che invece occupa
attualmente. Per cui, se ritiene, in ogni caso, mi dispiace che non ci sia il Sindaco,
della Mozione vorrei parlare e vorrei in effetti illustrarla, anche con riferimento a
quella che per me è una proposta di delibera. Adesso apprendo da Lei che è divenuta
una delibera, ma per me è ancora una “proposta” di delibera, per cui, comunque è
modificabile, è comunque ancora emendabile, rispetto ad un atto definitivo che viene
adottato dalla Giunta.
PRESIDENTE:
Benissimo! Su questo punto, chiedo al Segretario Generale, perché a me è stato
detto che è stato approvata qualche giorno fa questa proposta di delibera, quindi
siccome il Segretario Comunale partecipa alle Giunte…
SEGRETARIO:
Nell’ultima Giunta è stata adottata la deliberazione che adesso qui abbiamo in forma
di proposta, ma non ci sono state modifiche, ed è quella che ha in mano il Presidente.
PRESIDENTE:
Quindi, se vuole può illustrare e poi, se ritiene, può considerare superata a questo
punto la Mozione, altrimenti dovremmo procedere, anche da parte vostra, anche
all’illustrazione dell’altra Mozione, a meno che voi non consideriate superato il
contendere.
ALBORE MASCIA:
Grazie Presidente, colleghi Consiglieri, Vicesindaco che rappresenta la Giunta e
componenti della Giunta.
Questa Mozione scaturisce da un lavoro pregevole, che è stato svolto in
Commissione Vigilanza, grazie al contributo di tutti i colleghi che ne fanno parte e
all’esame attento che anche l’Ufficio di Presidenza ha riservato alla questione.
Come è noto, stiamo parlando della possibilità e dell’opportunità che
l’Amministrazione si doti di un organo di informazione; cosa che era accaduta e si
era verificata nella scorsa consigliatura e che, anche in questa consigliatura, con un
provvedimento, a mio giudizio e a giudizio di molti, piuttosto affrettato da parte del
Sindaco e della Giunta, voleva vedere, appunto, l’intento di ribadire e di replicare, la
possibilità di avere un organo di informazione.
Giova ricordare al dibattito che, comunque, la questione di regolamentare un organo
di informazione, un periodo di informazione dell’Amministrazione, è materia
riservata comunque al Consiglio Comunale e non già alla Giunta Comunale.
Vi è stato un serrato dibattito all’interno della Commissione Vigilanza, al quale ha
preso parte il Sindaco stesso, ma soprattutto il Presidente del Consiglio il quale, con
molta serenità e molta obiettività politica, che gli viene ascritta con le mie parole,
tracciò un solco profondo, di carattere politico ed amministrativo, rispetto alla
posizione del Sindaco e rispetto, quindi, all’organo di informazione e alla sua
regolamentazione.
In pratica gli elementi maggiori di criticità rispetto all’assunto deliberativo da parte
dell’Amministrazione e del Sindaco, riguardavano soprattutto il rapporto con la
società prescelta per la stesura, la creazione e la pubblicazione di questo organo di
informazione. Riguardava la suddivisione degli spazi, quindi la giusta
riappropriazione da parte del Consiglio Comunale, di uno strumento di informazione
che non è ovviamente della Giunta, così come era stato concepito in quell’atto
amministrativo da parte del Sindaco D’Alfonso e della sua Giunta Comunale. Questo
mi pare che fosse elemento di condivisione con il Presidente del Consiglio Melilla.
Tra i vari aspetti, oltre quello della suddivisione degli spazi, quindi tra i Gruppi
consiliari, riducendo al minimo, in maniera marginale, la partecipazione della Giunta
e del Sindaco all’organo d’informazione, i punti nodali riguardavano soprattutto la
parte relativa alla pubblicità che veniva concepita in quell’atto amministrativo, quello
di cui stiamo discutendo, come riserva della Società “La Dolce Vita”, che aveva
avuto l’incarico di redigere e di provvedere, quindi, alla pubblicazione dell’organo di
informazione.
Vi erano, oltretutto, in quell’atto amministrativo, delle considerazioni, degli
apprezzamenti e delle comparazioni con precedenti spese che venivano contemplate
nella precedente consigliatura per la pubblicazione del precedente periodico, che
erano del tutto inadeguate.
Questa Mozione non è altro che la stessa Mozione, lo stesso documento, che io
avevo predisposto personalmente, in un’infuocata Commissione di Vigilanza del 20
novembre e che, in un confronto serrato, ma comunque sereno ed obiettivo con i
colleghi della Maggioranza, non fu recepito.
Oggi mi trovo al cospetto, ci troviamo al cospetto di una proposta di delibera;
apprendo dal Segretario Generale… questa proposta di delibera in mio possesso
reca la data del 12 febbraio, per cui non so se la Giunta il 13 stesso abbia adottato
definitivamente questo provvedimento, un provvedimento sicuramente “tardivo”,
rispetto alla questione della rivista, che era stata dibattuta a novembre e che era stata
accantonata, ma di “formidabile” tempestività (come ama dire il Sindaco spesso,
usando questo avverbio), rispetto all’argomento che oggi viene trattato con la
Mozione.
Personalmente, pur prendendo atto dell’atteggiamento di ravvedimento e di
resipiscenza da parte del Sindaco e da parte dell’Amministrazione, ricordo che il
Sindaco più volte ho avuto modo di ribadire che tre cose non si cambiano mai nella
vita: la compagna della vita; la religione e il partito di appartenenza,
confidenzialmente una volta mi disse anche che non avrebbe mai modificato una
delibera della sua Giunta e da lui presieduta. Mi compiaccio di questo Sindaco; mi
hanno insegnato i miei “maestri” di vita e di politica, che soltanto gli stolti non
cambiano mai idea. Mi compiaccio del fatto che comunque Lei si sia ravveduto e mi
compiaccio del fatto che Lei abbia modificato la sua posizione e abbia comunque
preso atto dell’azione “maldestra”, mi consenta questo, dal punto di vista
amministrativo, nel porre in essere quella delibera di cui stiamo discutendo.
Tuttavia devo dire, caro Presidente, che pur dichiarandomi comunque soddisfatto di
quanto viene recepito dall’Amministrazione e dal Sindaco stesso, la parte nodale,
quella critica, quella che è relativa agli introiti pubblicitari a favore de “La Dolce Vita”,
viene trattata comunque in maniera nebulosa e non in maniera chiara. Avevamo
stabilito che occorre un necessario Capitolo di Bilancio, e questa è trasparenza
amministrativa, per far confluire gli introiti pubblicitari dei benevoli inserzionisti della
rivista comunale. Questo non mi pare che appaia nella delibera; non mi pare che
35.000 copie siano sufficienti a coprire l’intera utenza della città di Pescara rispetto a
quest’organo di informazione, che deve comunque raggiungere tutte le famiglie dei
pescaresi e sono 43.000 le famiglie esistenti a Pescara. Non mi pare oltretutto che vi
sia stata, da parte dell’Amministrazione, la cassazione di quella parte relativa agli
apprezzamenti, riguardo alla comparazione degli introiti e delle spese della
precedente Amministrazione rispetto a questo, rendendo, in questo modo, del tutto
omogenei, aspetti che invece sono profondamente differenti, dimostrando anche
onestà intellettuale, nei riguardi di ciò che era stato fatto nella passata
Amministrazione.
Per cui, se effettivamente come apprendo adesso da Lei, si tratta di un atto definitivo,
parzialmente mi dichiaro soddisfatto, ma non del tutto, ovviamente. Se si dovesse
trattare invece di un atto ancora in itinere, quindi di una vera e propria proposta di
deliberazione, invito ancora una volta il Sindaco a fare un ulteriore passo in avanti e a
recepire anche queste istanze che, ripeto, non sono il frutto della fantasia o
comunque della volontà dell’Opposizione di fare le pulci a tutto, ma scaturisce
direttamente da un confronto, come dicevo inizialmente, con il Presidente del
Consiglio, con delle convergenze che derivavano direttamente anche, con tutto
l’Ufficio di Presidenza, nella sua complessità. Grazie.
PRESIDENTE:
Grazie al Consigliere Albore Mascia.
Al presentatore dell’altra Mozione chiedo se considerano superata la Mozione. La
parola alla Consigliera Arcuri.
ARCURI:
Consideriamo superati i motivi per cui abbiamo richiesto impegno, alla Giunta e al
Sindaco, con questa Mozione.
La delibera ci soddisfa, quindi la ritiriamo.
PRESIDENTE:
Il Sindaco, anche per chiarire questo aspetto di cui ha parlato il Consigliere Albore
Mascia; prego.
SINDACO:
Caro Presidente del Consiglio, illustri colleghi Consiglieri.
Noi abbiamo adottato questa delibera il 12 febbraio, che ha per titolo: “Integrazioni
alla delibera di Giunta Comunale n. 579 del 28 agosto 2003” e recita testualmente
nella parte deliberativa: “delibera di integrare l’atto di G.C. n. 579 del 28 agosto 2003,
in maniera tale da adeguarne i contenuti alle decisioni assunte dal Comitato di
Direzione della rivista comunale, con riferimento all’art. 5, Comma 2 e l’art. 7, Comma
2. Di stabilire, pertanto, il Comma 2, dell’art. 5 della convenzione nel seguente modo:
la tiratura di ciascun numero della rivista è pari a 35.000 copie; le copie che
eventualmente residuano, dopo aver inviato la rivista a tutte le famiglie pescaresi, nei
modi indicati nel comma successivo, vengono messe a disposizione dell’URP,
inviate alle scuole cittadine. Verranno inviate anche ai Sindaco dei Comuni della
provincia; alle Università della regione; a Enti e Associazioni di promozione
culturale, a biblioteche, ad altri soggetti di volta in volta individuati dal Comitato di
Direzione. Di stabilire al punto 3), pertanto, il comma 2 dell’art. 7 della convenzione il
seguente modo: il Comitato di Direzione si riserva di valutare l’ammissibilità e
l’affollamento pubblicitario per ogni numero della rivista e di vagliare la relativa
tariffazione anche in relazione all’impatto economico della pubblicità, rispetto al
corrispettivo pattuito nei confronti della Società”.
Io credo che con questo atto, che poi recepisce sia il dibattito che c’è stato in sede di
Comitato di Redazione, che un importante O.d.G. che si è presentato in Consiglio
Comunale, abbiamo chiuso anche i punti problematici di quest’altra partita.
In ordine agli introiti, terremo conto dei suggerimenti che sono pervenuti da parte
dell’Avv. Mascia e dell’Avv. Masci e anche degli altri interlocutori che si sono fatti
ascoltare.
Sono convinto che, con questo passaggio, finalmente la rivista “Pescara vicina”,
possa raggiungere non solo i Pescaresi, ma tutti coloro i quali solleticati da curiosità.
PRESIDENTE:
La parola al Consigliere Antonelli.
ANTONELLI:
Presidente, colleghi Consiglieri.
Un vecchio adagio recita che: la matematica non è un’opinione e i numeri comunque
non sono soggetti ad essere interpretati. Se le famiglie pescaresi, come risulta
dall’Anagrafe, sono circa 43.500, io fatico a capire come faranno le 35.000 copie che
vengono ribadite anche nella delibera che va a modificare e ad integrare la vecchia
delibera n. 579, come saranno sufficienti queste 35.000 copie a raggiungere tutti i
nuclei familiari di Pescara?
La seconda domanda, alla quale chiedo che venga fornita una risposta che sia
comprensibile, data proprio dai numeri, è la partita relativa alla pubblicità. Sindaco,
non la chiudiamo in questa maniera, perché quello che si chiedeva specificatamente
nel rispetto di quelle che le norme prevedono, è che venisse istituito un apposito
Capitolo in Bilancio, come succedeva in passato, dove far transitare gli introiti
provenienti dalla raccolta pubblicitaria.
In questa maniera, la raccolta pubblicitaria viene effettuata comunque dalla Società
privata a cui è stato conferito l’incarico di redigere la rivista comunale.
Pertanto, le due questioni centrali che avevamo sollevato, che mi sembrano erano
state da tutti recepite, non solo non sono state affrontate, ma non sono state neppure
risolte, ovviamente.
Questa è una delibera, quella che ho in mano, io ho ancora la proposta, ma abbiamo
capito benissimo di che cosa parliamo, non risolve affatto le questioni, soprattutto, a
questo punto, lascia tranquillamente in piedi la Mozione che avevamo giustamente
presentato nei giorni passati e che, quindi, investe comunque il Consiglio Comunale
della vicenda.
PRESIDENTE:
Mi permetto, Consigliere Antonelli, di partire invece da un apprezzamento
dell’intervento fatto dal Consigliere Albore Mascia, laddove rileva che sarà il
Comitato la direzione della rivista, come è scritto nel dispositivo, a verificare la
pubblicità. Questa è l’esatta interpretazione. Anzi, se permette, io adesso gliela
rileggo.
Quanto al numero di 35.000 copie, è evidente che se le famiglie sono 43.000, sarà
aumentato ovviamente a 43.000 senza alcun problema. In questo senso credo di
interpretare correttamente la delibera. Nel senso che la tiratura di ciascun numero
della rivista, servirà a raggiungere tutte le famiglie abruzzesi, quindi questo
eventualmente sarà modificato, non c’è nessun motivo. Non penso che il Sindaco
volesse mettere in discussione famiglie a cui non andrà la rivista. Assolutamente!
Anzi, qui c’è scritto che le eventuali rimanenze non saranno più gestite come
prevedeva la delibera 579, ma verranno gestite dal Comitato di Direzione. Quindi mi
sento di dire che la tiratura della rivista è pari alla copertura di tutte le famiglie e se ci
sono rimanenze, se noi decidiamo di darla ad altri, noi faremo una tiratura…
Non so adesso il numero di 43.000 da che cosa lo ricava. Io non so con precisione
quanti ne sono, però penso che la Giunta Comunale abbia voluto dire questo,
comunque quando riuniremo il Comitato di Direzione, questo punto lo chiariremo.
Mentre, per quanto riguarda la pubblicità, penso che sia chiarissimo: “Il Comitato
della Direzione si riserva di valutare l’ammissibilità; - cioè quali pubblicità fare e
quali non fare – l’affollamento pubblicitario; di vagliare le tariffe – perché ci dovranno
dire quant’è l’introito – in relazione all’impatto economico della pubblicità, rispetto al
corrispettivo pattuito nei confronti della Società”. Se il Comitato di Direzione riterrà
che ci siano dei problemi, non autorizzerà quelle pubblicità. Questa è la garanzia
prevista dal Regolamento della rivista.
Comunque io ritengo che non sia il caso, adesso, di dettagliare ulteriormente. Mi
sembra evidente qual è l’intento con cui è stata fatta questa deliberazione.
Signor Sindaco, volevo appunto chiederLe questo: siccome è stato contestato il fatto
che per raggiungere tutte le famiglie 35.000 copie non bastano; le famiglie, secondo
dei conteggi fatti dal Consigliere Antonelli, sarebbero 43.000, è chiaro che, a questo
punto, la tiratura sarà 43.000 più 1.000, 2.000 copie che serviranno per fare
quest’altra operazione. E’ questa l’interpretazione che noi dobbiamo dare! Penso che
su questo non ci siano obiezioni.
Penso che il numero è stato fatto perché ci si è limitati ad un’interpretazione
restrittiva del numero delle famiglie. Siccome è una delibera che è stata approvata
giovedì in Giunta Comunale, se le famiglie sono 43.000, accerteremo all’Ufficio
Anagrafe, si può interpretare in questo modo: che la rivista copre tutte le famiglie
pescaresi e l’eventuale eccedenza, da parte del Comitato di Direzione della rivista,
saranno individuati i soggetti a cui mandare ulteriori copie della rivista.
Consigliere Masci, prego.
MASCI:
Non per fare polemica, ma soltanto per dare un contributo di chiarezza. Oltretutto la
delibera approvata in Giunta, sicuramente è un segnale importante che noi
raccogliamo, però siccome da quella delibera poi scaturisce un rapporto contrattuale
con il soggetto esterno, se noi nella delibera scriviamo 35.000 copie, il soggetto
esterno ha un impegno per 35.000 copie, non per 43.000, quindi questo punto credo
che sia da chiarire.
Se nella delibera non specifichiamo che la pubblicità verrà introitata dal Comune
come concordato e come mi sembra di capire è l’orientamento del Sindaco e di tutto
il Consiglio, chiaramente il soggetto terzo non avrà un elemento su cui appoggiare
poi questo accordo.
Adesso noi dovremmo fare una convenzione e questa convenzione potremo
tranquillamente vederla in Commissione e non ci saranno problemi, mi sembra di
capire che siamo tutti d’accordo, però questo aspetto legale credo che vada chiarito
e questa delibera vada integrata sulla base di quello che ci siamo detti, per essere poi
reale e concreta.
PRESIDENTE:
Signor Sindaco volevo chiedere: rispetto a questa proposta, non di 35.000 copie, ma
di 43.000 siamo d’accordo? Quindi sarà modificato il numero?
(Intervento f.m.). La pubblicità è chiarito! In pratica noi stiamo nel Comitato di
Direzione della rivista, lo gestiamo noi. Se non c’è l’accordo non si fa! Noi non siamo
obbligati a fare pubblicità. La pubblicità l’autorizziamo noi se c’è convenienza da
parte nostra ad autorizzarla.
(Intervento f.m.). E’ evidente che il corollario di questa delibera è una modifica della
convenzione; è evidente! Ovviamente non è un problema che riguarda noi, ma è un
problema che riguarda la Giunta, quello di modificare conseguentemente la
convenzione.
Se ritenete, con questi accorgimenti, quindi effettuare una modifica ulteriore così
come convenuto, cioè di elevare il numero delle copie alla copertura totale delle
famiglie, con in più degli indirizzi che decide il Comitato di Direzione e di incaricare la
Giunta di modificare, conseguentemente, la convenzione con la Società che ha avuto
l’appalto. Va bene? (Intervento f.m.). Certo, l’ha detto il Sindaco.
ALBORE MASCIA:
Presidente, siccome la Mozione non stravolge quello che noi in realtà vorremmo che
fosse, cioè non stravolge e non modifica di nulla la posizione che avevamo
convenuto e che non è completamente esplicitata, checché Lei ne dica, con uno
sforzo di buona volontà che io apprezzo, perché come diceva bene il collega Carlo
Masci, sottesa a questa questione, a fianco a Lei c’è il Segretario Generale che ha
dato dimostrazione in più circostanze di profonda conoscenza degli aspetti giuridici
vari dell’Amministrazione, se qui noi non scriviamo in maniera chiara e precisa sulla
delibera quali sono i termini dell’accordo e della convenzione con “La Dolce Vita”,
noi ci esponiamo ad un contenzioso! Questa questione non è una questione solo
politica. E’ una questione di natura obbligatoria, che riguarda un rapporto
contrattuale con la Società “La Dolce Vita”, ecco perché è carente.
Allora la proposta è che comunque la Mozione, che noi oggi abbiamo presentato e di
cui stiamo discutendo, venga messa ai voti, perché non stravolge di nulla quella che
è nelle sue e nelle nostre intenzioni, ma che comunque non è esplicitato in maniera
chiara e in maniera compiuta all’interno della delibera.
Per cui la Mozione impegna il Sindaco e la Giunta semplicemente a recepire queste
nostre istanze e quindi regolarsi di conseguenza e modificare ed integrare
ulteriormente la delibera secondo quelle che sono le nostre aspettative e le nostre
aspirazioni che sono concordate, ma che non possono essere soltanto frutto di un
dibattito, ma devono essere messe per iscritto perché, ripeto, riguardano non un
aspetto solo del Consiglio Comunale, ma il rapporto che dev’essere disciplinato con
la convenzione con la società che è deputata a redigere la rivista.
Io credo che anche il Segretario sia concorde su questo, perché questo è un aspetto
giuridico che comunque non è di secondaria importanza, forse è fondamentale in
questa questione.
PRESIDENTE:
Il Consigliere Del Vecchio ha chiesto la parola; prego.
DEL VECCHIO:
Grazie Presidente. Consiglieri, buonasera a tutti.
Devo rilevare che da un argomento che si era avviato sulla soluzione, devo dire,
“molto intelligente”, soprattutto dopo il primo intervento del Consigliere Mascia, ci si
è poi avvitati e sulla scorta del primo intervento, suffragato dalla delibera stessa con
la quale si recepivano quelle che erano le indicazioni sollevate in Commissione,
adesso si sta incardinando un discorso di speciosità e addirittura di voler riportare a
votazione la propria Mozione, dopo che la Consigliera Viola Arcuri, sulla scorta
dell’intervento di Mascia, ha dato disponibilità a ritirare la nostra Mozione.
Io ritengo che qui si stia giocando un po’ sulle parole e sulle cose. Si tenta, alla fine,
anche laddove riscontriamo tutta la disponibilità da parte della Giunta e del Sindaco,
ad aver accordato quelle che erano delle rilevanze venute fuori dalla Commissione
Vigilanza e che comunque voglio rilevare, il Sindaco aveva già fatte proprie nella
seduta del 19 novembre dell’Ufficio di Presidenza, quando aveva già accolto, in
quella sede, quelle rimostranze e si sono concretizzate oggi, con l’assunzione di una
delibera che, unitamente alle delucidazioni poste in Consiglio oggi in questa seduta,
avevano chiarito la situazione. Invece pare che strumentalmente, sia il Consigliere
Masci che Antonelli, vogliono riprendere questa questione per farne, come al solito,
oggetto della solita campagna denigratoria, come si è fatto ultimamente, sulla
illegittimità della delibera, per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi decentrati,
facendo prima una Conferenza Stampa e poi venendo a dire in Commissione se era
giusto oppure no.
Ritengo che a questo punto, se il Consigliere Mascia vuole ripresentare la propria
Mozione, liberissimo di farlo, ma a questo punto credo che dovrò anche interpellare
la Consigliera Arcuri, perché anche la nostra Mozione venga rimessa in vita, perché
si possa procedere alla votazione anche della nostra Mozione. Grazie.
PRESIDENTE:
Se non ci sono altri interventi e se si insiste nel presentare la Mozione, mettiamo in
votazione la Mozione Albore.
(Intervento f.m.). Il Consigliere Albore Mascia dice che la sua Mozione dev’essere
messa a votazione.
La Mozione Arcuri e Zuccarini, la Arcuri ha proposto il ritiro della Mozione; non è più
ritirata o è ritirata? Altrimenti dobbiamo votare prima l’una e poi l’altra. Che cosa
dite? (Intervento f.m.). La Mozione è ritirata, benissimo!
Allora pongo in votazione soltanto la Mozione di Albore Mascia perché la Mozione
dei Consiglieri Arcuri, Zuccarini, Persico ed altri, è stata ritirata perché si considera
accolta dalla delibera della Giunta Comunale.
Pongo in votazione la delibera Albore.
Per dichiarazione di voto? Prego.
ANTONELLI:
Grazie Presidente.
Poi dicono che un Assessorato non fa miracoli. Un Assessorato fa miracoli! Noto che
il collega Del Vecchio è diventato il più strenuo difensore delle attività del Sindaco e
della Giunta, adducendo motivazioni…
PRESIDENTE:
Si attenga al tema, Consigliere Antonelli!
ANTONELLI:
Sì, sì, mi attengo al tema!
PRESIDENTE:
Dichiarazione di voto!
ANTONELLI:
Mi attengo al tema per dire che mi dispiace che lui abbia ritirato la sua Mozione,
perché noi l’avremmo votata molto volentieri, così come voteremo quella che
abbiamo presentato noi, perché riteniamo che le questioni che abbiamo sollevato
non sono state affatto risolte dalla delibera con cui la Giunta ha integrato la
precedente delibera.
A riguardo, tra l’altro, prima di porre in votazione la Mozione, perché credo che sia
importante per tutti i Consiglieri che si apprestano a votare la Mozione, mi
piacerebbe, quindi lo richiedo formalmente, il parere del Segretario Generale e cioè,
se le integrazioni apportate dalla Giunta risolvono le questioni precedentemente
sollevate. Grazie.
PRESIDENTE:
Io do la parola al Segretario Generale per dare questo chiarimento, perché non vorrei
che rovinassimo un clima positivo, che ci consentirà di far uscire la rivista.
SEGRETARIO:
Ritengo che siccome la deliberazione incide su un fatto convenzionale, quindi c’è un
terzo che è interessato all’attuazione del provvedimento, la modifica dev’essere
quindi anche negoziata con il terzo; questo mi sembra evidente.
PRESIDENTE:
Certamente! Quindi possiamo mettere a votazione, con questa precisazione, la
Mozione di Albore Mascia.
Il Consigliere Masci ha chiesto la parola; prego.
MASCI:
Come dichiarazione di voto. Intanto mi dispiace se il Consigliere Del Vecchio ha
interpretato il mio intervento come polemico. Il mio voleva essere solo un contributo
di chiarezza, anche in relazione alla mia attività professionale, perché quella delibera
è la base di un accordo con il privato. Adesso vedremo la convenzione e se quella
convenzione rispecchierà quello che ci siamo detti in Consiglio, per noi non ci sarà
nessun problema, però io penso che non possa essere fatta in questo modo la
convenzione, proprio perché contrasterebbe con la delibera di Giunta. Quindi penso
che sia necessaria una delibera per approvare una convenzione sulla base di quello
che ci siamo detti. Non è polemica e per questo chiudo qui l’intervento, dicendo che
avrei votato volentieri a favore anche della Mozione presentata dalla Maggioranza,
perché credo che su questa posizione siamo in sintonia completa.
PRESIDENTE:
Proprio per questo motivo, siccome c’è piena sintonia, a questo punto i problemi
sollevati sono, a mio avviso, “dettagli”, rispetto ad un lavoro che il Comitato di
Direzione farà, al di là del voto che esprimeremo, e la Giunta Comunale ovviamente
farà, per quanto di sua competenza, per adeguare la convenzione a questa modifica
deliberativa. Quando si ottengono risultati, io sono abituato a valorizzarli.
Il Consigliere Acerbo per dichiarazione di voto; prego.
ACERBO:
Voglio precisare che noi consideravamo condivisibile, infatti avevamo sottoscritto
anche l’O.d.G. con gli altri colleghi di Maggioranza, i temi posti nel dibattito dei
Gruppi consiliari, quindi anche nella Mozione di Mascia.
Ovviamente la reiterazione della Mozione dopo che il Sindaco e la Giunta hanno già
approvato la deliberazione, mi sembra che assuma non più il valore precedente, cioè
quello di contributo da parte del Consiglio Comunale, alla correzione di una linea di
marcia, non più quindi il giusto ruolo di rivendicazione delle prerogative del
Consiglio Comunale e del Comitato di Redazione, ma assuma, semplicemente, il
valore di polemica politica, tra l’altro svuotata di contenuto, perché superata nei fatti
dalla delibera, considerato che il discorso “pubblicità” comunque farà capo al
Comitato di Redazione, che coincide con la Conferenza dei Capigruppo, quindi avrei
preferito che i colleghi della Minoranza ritirassero la Mozione.
Essendoci la volontà di portare in votazione la cosa, noi esprimeremo il nostro voto
negativo perché, a questo punto, la votazione è sul fatto politico di schieramento,
non è più rispetto al contenuto di un lavoro che avevamo condotto finora
unitariamente.
PRESIDENTE:
Non ci sono interventi. Pongo in votazione la Mozione Albore. Avete votato? Se avete
votato dichiaro chiusa la votazione. Proclamo l’esito della votazione: presenti 33;
contrari 21; favorevoli 11; astenuti nessuno; 1 non votante, quindi la Mozione non è
approvata. (Intervento f.m.). Consideriamo il voto del Consigliere Pagano e
l’aggiungiamo agli 11, se non ci sono problemi da parte di nessuno; non ripetiamo il
voto.
Abbiamo esaurito il tempo a disposizione per le Interrogazioni e le Mozioni, perché
abbiamo parlato quasi un’ora di questa Mozione.
Vorrei dire, al di là adesso del voto su questa Mozione, ma vorrei comunque
ringraziare il Presidente della Commissione Garanzia Albore Mascia, per il lavoro che
ha fatto. Credo che nel Comitato di Direzione della Rivista avremo modo anche di
chiarire questi ulteriori aspetti, con l’impegno che risolveremo anche questi
chiarimenti ulteriori in merito alla tiratura e alla convenzione che il Segretario ci ha
testé detto, che ovviamente sarà cambiata, nel senso che la Giunta chiamerà i
contraenti di questa convenzione e saranno rinegoziati gli aspetti inerenti la
pubblicità e la tiratura.
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