Oggetto: mostra matematica Alle redazioni in indirizzo COMUNICATO STAMPA Una conferenza e la mostra “Il filo di Teseo”, promossi dal Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, cercheranno di motivare gli studenti ad un uso consapevole del linguaggio algebrico. L’appuntamento e l’inaugurazione martedì 18 novembre 2008 a Modena. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 12 dicembre. La Matematica è da sempre per molti studenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori una classica “bestia nera” tra le materie scientifiche e per questo motivo da tanti non è amata e un numero ancora minore se ne appassiona al punto da coltivarne l’interesse anche all’Università. Al fine di restituire a questa materia, così fondamentale nella vita e trasversale a molti altri saperi e che ha affascinato le grandi menti del pensiero antico e moderno, la sua giusta importanza ed il suo giusto ruolo nello sviluppo della società il Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata “G.Vitali” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha organizzato una serie di incontri “Ricostruzione del significato dell’attività Matematica a Scuola per un recupero delle difficoltà”, rivolti ai docenti della scuola secondaria, sul problema delle difficoltà in matematica e dell’orientamento all’università. L’ultimo appuntamento martedì 18 novembre 2008 alle ore 15.00 presso il Dipartimento di Matematica (via Campi, 213/b) a Modena, vedrà la dott. ssa. Annalisa Cusi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia affrontare il tema de “La dimostrazione in ambito aritmetico per motivare gli studenti all’uso del linguaggio algebrico: un’esperienza di innovazione nelle classi ed una mostra interattiva di condivisione”. Al termine dell’incontro sarà inaugurata la mostra “Il filo di Teseo. Un percorso didattico innovativo di approccio all’insegnamento dell’Algebra” curata dalla dott. ssa Annalisa Cusi e dalla prof. ssa Nicolina Malara dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, con la collaborazione della dott.ssa Monica Bursi e del dott. Stefano Delmonte dell’Istituto superiore Matilde di Canossa di Reggio Emilia. “La mostra <Il filo di Teseo> - afferma la dott. ssa Annalisa Cusi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - illustra un’esperienza innovativa di approccio all’algebra come strumento di pensiero, dove, attraverso l’esplorazione di situazioni e la formulazione di congetture, si portano gli studenti ad affrontare la produzione di dimostrazioni in ambito aritmetico attraverso il linguaggio algebrico. La mostra è nata dal desiderio di condividere, innanzitutto con altri colleghi, il percorso sperimentale che li ha visti coinvolti, di mostrarne i risultati e di offrire spunti di riflessione sulla sua riproducibilità e sulle sue implicazioni educative”. La mostra, aperta gratuitamente al pubblico fino al 12 dicembre, si pone su due livelli di condivisione. Un percorso rivolto agli insegnanti che mira a: illustrare il quadro teorico di riferimento all’interno del quale si colloca l’approccio proposto alla didattica dell’algebra; presentare la struttura del percorso didattico oggetto della sperimentazione e la metodologia di lavoro adottata con gli studenti; descrivere in maniera dettagliata fasi ed obiettivi didattici che lo caratterizzano; testimoniare i risultati degli studenti ed il livello di consapevolezza da essi raggiunto per quanto riguarda sia una visione linguistica dell’algebra, sia il rapporto con la disciplina e, più in generale, con la matematica; illustrare il senso dato dagli ideatori al titolo del progetto, la metafora di sfondo al progetto (il labirinto), le percezioni di esso individuate o espresse dagli studenti. Un percorso dedicato agli studenti che si propone come oggetto di visite guidate per le classi. Esso si articola in: un iniziale momento di messa in situazione, nel quale gli studenti saranno posti di fronte ad una serie di quesiti e saranno stimolati a prendere coscienza delle principali problematiche connesse all’approccio proposto all’uso del linguaggio algebrico; l’esplorazione in successione delle fasi (sei) nelle quali si è articolata la sperimentazione ripercorrendo problemi e punti di vista dei loro coetanei; un momento finale da svolgersi con modalità ludiche e laboratoriali, nel quale gli studenti potranno riflettere sul significato di dimostrazione e sulla valenza del linguaggio algebrico. “Durante le visite – prosegue la dott. ssa Annalisa Cusi - si evidenzieranno i diversi approcci che gli studenti hanno attuato nella sperimentazione in risposta alle consegne loro assegnate durante le varie fasi di lavoro. Ogni approccio sarà commentato attraverso l’analisi delle riflessioni proposte sia dai docenti delle classi coinvolte nel progetto che dagli stessi studenti. Ogni risultato raggiunto dai visitatori si concretizza nella conquista di competenze, che verranno via, via raccolte su appositi cartellini rossi che li accompagneranno fino alla fine della mostra. Al termine della visita si cercherà di mostrare agli studenti, attraverso un “gioco finale”, coerente con la metafora di sfondo al progetto, come sia possibile servirsi delle competenze associate alle diverse fasi del percorso per utilizzare il linguaggio algebrico come strumento per produrre ragionamenti, comunicarli in maniera chiara e conquistare nuove conoscenze”. Per informazioni e per prenotazioni di visite guidate rivolgersi ad [email protected] Modena, 15 novembre 2008 L’ufficio stampa