Cavone, «non c`è correlazione con il sisma

annuncio pubblicitario
Prima Pagina Modena di mercoledì 2 luglio 2014, pagina 11
Cavone, «non c'è correlazione con il sisma»
SAN POSSIDONIO Le prime conclusioni del laboratorio incaricato dal ministero e dalla
Regione Cavone, «non c'è correlazione con il sisma» «La variazione di pressione del pozzo non
risulta significativa» «TNade registrazioni in quantità rilevante e di ottima qualità, rivelano che
l'attuale pressione del giacimento Cavone coincide con la pressione originaria misurata al
momento della scoperta dello stesso alla fine degli anni 70», fatto che «indica che l'iniezione
d'acqua nel campo di Cavo-ne non ha pressurizzato il sistema». E' questa la conclusione parziale
a cui sono giunti gli esperti incaricati dal ministero dello Sviluppo Economico, dalla Regione
Emilia Romagna e dall'azienda Gas Plus, di studiare il comportamento dei pozzi del giacimento
Cavone, dopo i risultati della Commissione Ichese che lasciava aperta, sia pure non dandola per
scontata, l'ipotesi di una correlazione tra le attivi-ta estrattive in quella zona e il sisma del maggio
2012. II rapporto conclusivo della prima parte di prove del gruppo di lavoro è stato pubblicato
sul sito Lab Cavone e i dati indicano come «la variazione di pressione interna del pozzo di
reiniezione 14», l'osservato speciale della sperimentazione, «non risulta significativa già nei
pozzi vicini e risulta praticamente nulla in corrispondenza dei pozzi più lontani e ai bordi del
giacimento». Nonostante la conclusione sia per ora parziale, la relazione dei tecnici lascerebbe
intuire una mancanza di relazione tra la coltivazione di idrocarburi nei pozzi del Cavone, la
reiniezione dei fluidi di lavorazione attraverso il pozzo 14 e il sisma del 2012, facendo cadere la
teoria che l'azione dell'uomo, in quella zona di faglia, possa aver in un qualche modo innescato il
terremoto. L'ipotesi era infatti che la reiniezione in particolare, nella zona dei pozzi di Cavone,
potesse in qualche modo modificare la pressione delle rocce che formano la faglia sottostante,
già attiva di suo, e dunque accelerare o in qualche modo anticipare il rilascio dell'energia in
accumulo e dunque l'evento del sisma. Gli esperti del Laboratorio Cavone si sono dati
appuntamento per il prossimo 7 luglio per ulteriori approfondimenti «sulle caratteristiche
petrochimiche e fluidodinamiche della formazione ricevente, sulla pressione statica di
giacimento e sulle interferenza dell'attività di reiniezione sulla produzione del campo durante lo
svolgimento del programma di prove».
CAVONE Estrazioni ***
Scarica