Chiesa di Santa Chiara Costruita nell'ex Convento delle Clarisse tra il 1633 e il 1645. Gran parte delle decorazioni risale al periodo compreso tra la metà e la fine del ‘700. La pala d’altare fu commissionata tra il 1655 e il 1657 a Benedetto Gennari, nipote del Guercino, e rappresenta una delle prime opere importanti del pittore. Al di sotto del dipinto è tuttora presente una grata che collegava la chiesa esterna ad una cappella interna riservata alle monache di clausura, che potevano così assistere alla messa. L’altare maggiore è ornato da un paliotto in scagliola. La chiesa, a un’unica navata con volta a botte, presenta una ricchissima decorazione pittorica, che riveste le pareti e il soffitto e sembra voler ovviare alla semplicità dell’invaso architettonico creando l’illusione di spazi più articolati, di simmetrie e materiali preziosi. Nella chiesa è inoltre conservato, in una cantoria sopra la porta d’ingresso, un organo a mantice realizzato, con parti di uno strumento preesistente, da Carlo Traeri nel 1687. I PRINCIPALI DANNI IN SEGUITO AL SISMA DEL 29 MAGGIO: si è spezzato un tirante all’interno della Chiesa. Alcune lesioni importanti nell’affresco della parete superiore. Lesione importante sulla facciata della Chiesa. La Chiesa è inagibile e transennata. Il soffitto affrescato di Santa Chiara, prima del sisma L’interno di Santa Chiara, prima del sisma Crepe evidenti e il tirante spezzato all’interno della Chiesa, dopo il sisma del 29 Maggio