COMUNICATO STAMPA Presentazione Settimana Senologica Internazionale di Siena Prende il via il IV Congresso Internazionale “Controversie in Senologia” La Settimana Senologica Internazionale di Siena riunirà, per la prima volta, le maggiori società scientifiche nazionali impegnate nello studio del tumore al seno. Saranno presenti al policlinico Santa Maria alle Scotte, dal 18 al 23 ottobre, i più grandi esperti nazionali e internazionali tra cui il professor Umberto Veronesi. Parteciperanno la Società Italiana di Senologia, la Società Italiana di Senologia Diagnostica e Terapeutica, l’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, la Senologic International Society e la Forza Operativa Nazionale sul Carcinoma Mammario (quest’ultima è stata fondata da Umberto Veronesi nel ’78 ed è formata da medici volontari). “Il tumore al seno – spiega il professor Walter Gioffrè, direttore della Senologia delle Scotte e organizzatore dell’evento - è ancora la prima causa di morte per malattia nella donna e, ogni anno, in Italia si registrano 30.000 nuovi casi e 11.000 decessi ma, se preso in tempo, nell’80% dei casi si può guarire. A Siena , tra screening e normale attività assistenziale vengono registrati circa 130 casi l’anno, su una popolazione di 240.000 abitanti con 60.000 donne in fascia d’età a rischio (50 - 70 anni)”. Rispetto ad una decina d’anni fa viene diagnosticato in fasce d’età più giovani e questo perché sono cambiati i quattro eventi fisiologici della donna: età del menarca, della gravidanza, mancanza o breve durata dell’allattamento, età della menopausa. Nel corso della settimana si terrà il IV Congresso Internazionale sulle Controversie in Senologia il cui obiettivo è quello di mettere a confronto i pro e i contro dei più importanti temi relativi al carcinoma della mammella: genetica, terapie, tecniche diagnostiche , linee guida, protocolli operativi, prospettive future. “Quanto può essere utile effettuare test genetici per valutare la probabilità di sviluppare un tumore al seno, all’ovaio o all’utero in caso di familiarità con la malattia? – si domanda il professor Gioffrè - Il 7-8% dei tumori al seno è ereditario e quindi può essere utile la sorveglianza sanitaria in situazioni a rischio”. Se la percentuale di rischio è alta la genetica applicata alla senologia consiglia la mastectomia o l’ovariectomia bilaterale preventiva ma come fare a scegliere? Su questo punto si confronteranno gli esperti. Altro tema caldo è la terapia ormonale sostitutiva. Si può ridurre con un farmaco il rischio di cancro al seno per le donne in menopausa che ricorrono a questa terapia? E’ quanto si propone di verificare lo studio H.O.T. uno studio clinico nazionale per la sperimentazione di bassi dosaggi del farmaco Tamoxifene. Lo studio, promosso dall’IEO di Milano in collaborazione con il SSN, ha preso il via in Italia nel luglio del 2002. Partecipano oltre 10 centri e, da luglio del 2003, anche la Senologia delle Scotte. “L’obiettivo – conclude Gioffrè - è sottoporre a indagine, nello studio senese, 100 donne in cinque anni. La Terapia Ormonale Sostitutiva, durante la menopausa, è la somministrazione, secondo diversi metodi e schemi, di ormoni femminili non più prodotti naturalmente dalla donna. Il Tamoxifen è un farmaco che neutralizza l’attività degli estrogeni sulla ghiandola mammaria ed è pertanto impiegato da molti anni nel trattamento di diverse forme di tumore al seno. Lo studio H.O.T. si rivolge a donne in menopausa che assumono la Terapia Ormonale Sostitutiva, a donne che in passato vi si sono sottoposte per un tempo complessivo non superiore a tre anni e che intendono riprenderla, a donne in menopausa che intendono iniziare questo tipo di terapia”. Si parlerà anche di linfonodo sentinella, radioterapia post mastectomia, prelievo con ago stereoguidato e chirurgia ricostruttiva.