DAIORT Direzione assistenza infermieristica ostetrica riabilitativa e tecnica PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI Gruppo di Lavoro Direttore DAIORT: Carmela De Francesco CPSE Luciana Di Tomassi CPSE Andrea Ciani CPS Infermiere con funzioni di coordinamento Daniela Trinca CPS Infermiere con funzioni di coordinamento Tatiana Vizzi 1 PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI-ADDOLORATA ____________________________ Validazione Direzione Sanitaria Dott. F. Cortese Direttore DAIORT Dott.ssa C. De Francesco DATA ELABORAZIONE 07/2009 Rev. 07/2010 INDICE Introduzione pag. 3 Oggetto pag. 3 Scopo del protocollo pag. 3 Operatori coinvolti pag. 3 Campo di applicazione pag. 3 Sequenza operativa pag. 3 Bibliografia pag. 4 ALLEGATO 1: Rifiuti sacco nero pag. 5 ALLEGATO 2: Rifiuti sanitari infetti (ex ROT) pag. 6 ALLEGATO 3: Rifiuti contenitore rigido pag. 7 ALLEGATO 4: Rifiuti zone di isolamento pag. 8 ALLEGATO 5: Rifiuti che richiedono particolare modalità di smaltimento pag. 9 ALLEGATO 6: Rifiuti farmaci scaduti e liquidi pericolosi pag. 10 ALLEGATO 7: Modulo radioattivo p ag. 11 ALLEGATO 8: Procedura scaduti pa g. 12-13 Gruppo di lavoro: REDATTO DIFFUSIONE Direttore DAIORT: Carmela De Francesco CPSE Luciana Di Tomassi CPSE Andrea Ciani CPS Infermiere con funzioni di coordinamento: Daniela Trinca CPS Infermiere con funzioni di coordinamento: Tatiana Vizzi Tutto il personale dell’Azienda. 2 DATA ELABORAZIONE PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI-ADDOLORATA 07/2009 Rev. 07/2010 Introduzione: Per gestione dei rifiuti si intende la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento. La metodologia di gestione deve essere finalizzata alla tutela della sicurezza e della salute degli operatori e degli utenti nel rispetto dell’ambiente e secondo criteri di economicità, in conformità alla normativa vigente. Oggetto: protocollo per lo smaltimento dei rifiuti sanitari. Scopo del protocollo: standardizzare i comportamenti nella gestione dei rifiuti sanitari e diffondere la normativa di riferimento. Operatori coinvolti: Tutto il personale dell’azienda. Campo di applicazione: ogni procedura e azione che comporta produzione di rifiuti da smaltire. Sequenza operativa: I rifiuti vengono smaltiti in relazione alla loro classificazione indicata dalla legge 1: 1. Rifiuti sanitari non pericolosi 2. Rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani 3. Rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo 4. Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo 5. Rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento La classificazione non è in relazione all’oggetto (esempio pannolone rifiuto assimilato agli urbani), ma in relazione al contatto del rifiuto con: 1. Materiale proveniente da ambiente isolato (allegato ambiente isolato) 2. Sostanze chimiche pericolose (antiblastici) 3. Contatto con escreto o secreto dei pazienti in ambiente di isolamento infettivo 4. Sangue visibile 5. Liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardio, liquido amniotico 6. Feci o urine se diagnosticata o ravvisata clinicamente una patologia per tali escreti trasmissibile Per lo smaltimento Allegato 1, Allegato 2, Allegato 3, Allegato 4, Allegato 5 2, Allegato 6, Modulo radioattivo, Procedura scaduti. Nota bene: I contenitori per Rifiuti sanitari infetti non pericolosi (ex ROT), devono essere posizionati: o NON VICINO AI LAVANDINI o NON VICINO ALLE PORTE DI EMERGENZA o NON SUI CORRIDOI E NEI BAGNI DEI PAZIENTI o NON A DISPOSIZIONE DEI PAZIENTI O DEI VISITATORI I locali di deposito temporaneo per contenitori per Rifiuti sanitari infetti non pericolosi (ex ROT), devono essere: o ADIBITI ALLO SPORCO o NON ACCESSIBILI AL PUBBLICO 1 Direttiva 9 aprile 2002. Indicazione per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti. 2 Linee guida “Manipolazioni antiblastici” del 5 agosto 1999. 3 Bibliografia: 1. Decreto del Presidente della Repubblica n. 254 del 15 luglio 2003 “Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell’articolo 24 della legge 31 luglio 2002 n. 179”. Gazzetta Ufficiale Italiana n. 211 dell’11 settembre 2003. 2. Decreto legislativo 5 febbraio 1997 num 22 3. Direttiva 9 aprile 2002. Indicazione per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti. Supplemento Ordinario n. 102 alla Gazzetta Ufficiale Italiana n. 108 del 10 maggio 2002. 4. Linee guida “Manipolazioni antiblastici” del 5 agosto 1999. Gazzetta Ufficiale n. 236 del 7 luglio 1999 (Repertorio Atti n. 236). 4 Allegato 1 Rifiuti sacco nero Assenza di: 1. Materiale proveniente da ambiente isolato o patologia trasmissibile per via aerea (Scheda per isolamento infettivo) 2. Sangue visibile (ESCLUSO ASSORBENTI IGIENICI A MENO CHE NON SIA diagnosticata o ravvisata clinicamente una patologia trasmissibile per via ematica) 3. Feci o urine dove sia diagnosticata o ravvisata clinicamente una patologia per tali escreti trasmissibile 4. Liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardio, liquido amniotico 5. Sostanze chimiche pericolose NO SANGUE SI FECI E URINE SENZA PATOLOGIA TRASMISSIBILE PER TALI ESCRETI NO LIQUIDO AMNIOTICO CEREBROSPINALE… Esempi: Residui di pasti Carta e cartone Pannoloni e pannolini pediatrici Assorbenti igienici Indumenti e teli monouso Gessi ortopedici Rifiuti derivanti da attività di pulizia Sacca di urina vuotata (urine nella vuota) Flebo (NB: RACCOLTA DIFFERENZIATA VETRO) 5 Allegato 2 Rifiuti Sanitari Infetti (ex ROT) Presenza di: 1. Sangue visibile 2. Feci o urine dove sia diagnosticata o ravvisata clinicamente una patologia per tali escreti trasmissibile 3. Liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardio, liquido amniotico SI SANGUE SI FECI E URINE CON PATOLOGIA TRASMISSIBILE PER TALI ESCRETI SI LIQUIDO AMNIOTICO CEREBROSPINALE… Esempi: Residui di pasti Carta e cartone Pannoloni e pannolini pediatrici Assorbenti igienici con diagnosticata patologia trasmissibile per via ematica Indumenti e teli monouso Gessi ortopedici Rifiuti derivanti da attività di pulizia Sacca di urina vuotata (urine nel contenitore rigido gelificate con addensante) Parti anatomiche non riconoscibili chiuse in contenitore rigido (dente, dito del piede) 6 Allegato 3 Rifiuti contenitore rigido Tutti i Taglienti Pungenti Acuminati Esempi: aghi acuminati trocar deflussore trocar laparoscopici suturatrici meccaniche Rifiuti Contenitore cartone bianco da 60 litri Rifiuti non pericolosi da smaltire in modo particolare Esempi: toner cartucce stampante lastre Situato: Tutte le Segreterie di Dipartimento Segreteria di UOC Radiologia Rifiuti Raccolta pile a secco Esempi: Pile a secco Pacemaker cardiaci (dopo decontaminazione con disinfettante) Situato: Uffici afferenti al DAIORT Direzione Sanitaria UOC Cardiologia 7 Allegato 4 Rifiuti zone di isolamento e per patologia trasmissibile a via aerea Rifiuti zone di isolamento per patologia trasmissibile per via aerea: 1. 2. 3. 4. Virus varicella Virus morbillo Virus SARS per tubercolosi Rifiuti zone di isolamento di cui al gruppo 4: patologie da agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche. 1. Virus Machupo 2. Virus Ebola 3. Virus di Marburg 4. Variola Virus 5. Whitepox virus 6. Morbillivirus equino 7. Virus della febbre emorragica di Crimea/Congo 8. Virus lassa 9. Virus Guanarito 10. Virus Junin 11. Virus Sabia vanno gettati TUTTI nei contenitori per rifiuti sanitari infetti (ex ROT) 8 Allegato 5 Rifiuti che richiedono particolari modalità di smaltimento Rifiuti esposti a chemioterapici antiblastici Contenitore rigido scritta R NB: prima di chiudere effettuare l’inattivazione chimica con prodotti a base di ipoclorito di sodio al 10% ETICHETTARE con: unità operativa data codice 180108 Urine post-istillazione NB: raccogliere nel contenitore urine effettuare l’inattivazione chimica con prodotti a base di ipoclorito di sodio al 10% NB: sostare 24 ore e smaltire in fognatura Rifiuti esposti ad agenti radioattivi (pannoloni con urine postscintigrafia) Rifiuti Sanitari Infetti (ex ROT) NB: Eliminare nei rifiuti sanitari infetti (ex ROT) e segnalare con modulo Radioattivo il cartone ex ROT (perché deve sostare in deposito temporaneo per 48 ore prima di essere smaltito) NB: Apporre comunque la data e l’Unità Operativa sul Cartone dei Rifiuti Sanitari Infetti (ex ROT) 9 Allegato 6 Farmaci scaduti: Contenitore cartone farmaci scaduti Esempi: Blister Fialoidi NB: NO CHEMIOTERAPICI Situato: UOC Farmacia Ospedaliera 1° lunedì e martedì del mese dalle 10.00-11.00 con Modulo Restituzione farmaci scaduti Rifiuti liquidi pericolosi (codice pericolo*) Tanica scritta R Esempi: Miscele Solventi Reagenti Situato: UOC Laboratorio analisi 10 Modulo Radioattivo Allegato 7 Rifiuti esposti ad agenti radioattivi (pannoloni con urine postscintigrafia) Data______________________ Unità Operativa__________________ 11 Procedura scaduti Allegato 8 U.O.C. FARMACIA OSPEDALIERA Prot. n. 11020200-2009- 266 del 28 luglio 2009 Ai Coordinatori Infermieristici delle Unità Operative E p.c. Ai Direttori delle Unità Operative LORO SEDI Oggetto: Procedure per lo Smaltimento dei Farmaci scaduti Si trasmettono alle SS.LL. le procedure da seguire per la corretta detenzione in reparto e la successiva consegna in Farmacia dei prodotti di cui all’oggetto. Tale procedura non si applica ai farmaci antitumorali che verranno smaltiti direttamente in reparto secondo apposite procedure. Detenzione dei farmaci scaduti in Reparto: Il Caposala o l’Infermiere delegato preleva dall’armadio farmaceutico di reparto i farmaci scaduti e li accantona in luogo diverso da quello di stoccaggio dei farmaci in corso di validità, apponendo sul contenitore l’etichetta “Farmaci scaduti – non utilizzare”. I responsabili indicati non devono aggiungere al contenitore altro materiale diverso dai farmaci scaduti. Consegna in Farmacia dei farmaci scaduti I Caposala dei reparti possono consegnare i farmaci scaduti in Farmacia, direttamente al Farmacista, il primo lunedì e martedì di ogni mese dalle ore 10.00 alle ore 11.00, allegando l’apposito modulo riepilogativo in duplice copia, debitamente compilato (All.1). Consegna in Farmacia dei farmaci in scadenza Il modulo è stato predisposto anche per la riconsegna in Farmacia di farmaci in scadenza (con almeno 3 mesi di validità residua) od in eccesso non più utilizzati : ovviamente non potranno essere elencati su un unico foglio farmaci scaduti e farmaci in corso di validità. Il Direttore della UOC Farmacia Ospedaliera Dr. Saverio Macrì Allegato n. 1 12 RESTITUZIONE FARMACI SCADUTI /AVARIATI - IN ECCESSO/ IN SCADENZA** Timbro U.O.C. Alla U.O.C Farmacia Ospedaliera CODICE PRODOTT O DESCRIZIONE DEL PRODOTTO QUANTITA’ SCADENZA LOTTO VALORE (riservato alla U.O.C. Farmacia) ** Si ricorda che i prodotti di prossima scadenza, con validità residua di almeno tre mesi e non più utilizzati, vanno restituiti alla U.O.C. Farmacia per poter essere messi tempestivamente a disposizione di altre U.O.C/Ospedali. Motivo della restituzione : scaduti □ avariati □ in eccesso □ in scadenza □ (almeno 3 mesi di validità) Si dichiara che sono state assicurate per i prodotti farmaceutici riconsegnati, di prossima scadenza, le condizioni di conservazione previste dalle rispettive schede tecniche. Il Direttore della UOC …………………………………. (timbro e firma) Il Caposala ……………………………………… (timbro e firma) Il Farmacista Roma, ………………….……… ………………………………………. (timbro e firma)