Sezione GLI INDIMENTICABILI GIOVEDI’ 10 AGOSTO – Ore 21,30 DINO E LE RAGAZZE IN Si afferma tra i giovanissimi al "Cantagiro". Con ERAVAMO AMICI entra nelle classifiche dei dischi più venduti, fino ad arrivare al 3° posto. La sua popolarità si raffora grazie ad alcune trasmissioni televisive di prestigio, tra le quali "La Fiera dei sogni" di Mike Bongiorno, che lo richiedono come ospite. Sergio Endrigo, insieme a Bardotti, firmano il suo secondo singolo, TE LO LEGGO NEGLI OCCHI, cui segue un film interpretato dallo stesso Dino. Seguono nuove canzoni, tradotte da famosi brani stranieri (Beatles, da Ray Charles, Marino Barreto Jr.e Shel Shapiro dei Rokers). Nell'autunno del 1965 esce il nuovo 45 con IL RAGAZZO DI GHIACCIO e SAI SAI SAI, due pezzi tratti dalle colonne sonore di 2 films, interpretati dallo stesso Dino. CHI PIÙ DI ME (di Paul Anka), è invece il 45 giri che Dino, prepara per il "Cantagiro" dell'estate '66. Seguono i successi di PICCOLA MIA PICCOLA, SPENGO, IL SOLE È DI TUTTI (A PLACE IN THE SUN di Steve Wonder, che inciderà anche lui in italiano). Al suo primo (e unico) Festival di Sanremo, edizione 1968, presenta GLI OCCHI MIEI (MogolDonida), in coppia con Wilma Goich. Prosegue con MORIRE O VIVERE e LA TUA IMMAGINE (cover di "Sound of silence" di Simon & Garfunkel), SIMONE SIMONETTE, BY BY CITY, TI CREDEVO FELICE, SE DIO TI DÀ (di Gino Paoli), oltre a successi già collaudati come OB LA DÌ, OB LA DÀ (dei Beatles), PENSIERO D'AMORE (dei Bee Gees, ma già portata al successo da Mal), ELOISE (di Barry Ryan) e L'AMORE È UNA COSA MERAVIGLIOSA. Torna nel '71, con NOTTE CALDA e nel '73 con PARLA CHIARO TERESA. Nel 1997 è nel cast di "DOMENICA IN", condotta da Mara Venier, poi ospite fisso al "MAURIZIO COSTANZO SHOW". Durante l'edizione 2003 del Festival di Sanremo, è ospite fisso, de "LA VITA IN DIRETTA" di Michele Cucuzza e dal 2004 della trasmissione "BUONA DOMENICA" su Canale 5. E' in uscita un CD con 11 canzoni inedite. Una nuova e seducente avventura artistica che viene interpretata con questo nuovo album: "SERENATA" - la vera novità musicale di Dino. MARTEDI’ 22 AGOSTO – Ore 21,30 GIANNI PETTENATI E' nato a Piacenza nel 1945. A sei anni ha vinto un concorso canoro e a otto anni ha iniziato gli studi musicali. Da ragazzo ha fatto parte della filodrammatica comunale di Piacenza recitando Pirandello. Ma è con la musica che Gianni Pettenati è diventato famoso. Da ''Bandiera Gialla'' a ''La Tramontana'' canzoni che hanno reso mitici gli anni '60. Gianni Pettenati infatti debutta nel 1965 con gli Juniors e nel 1966 accompagnato dal medesimo gruppo incide il suo primo disco dal titolo "Like a Rollin Stone" di Bob Dylan. Nel 1967 ottiene il suo maggiore successo con Bandiera Gialla, (canzone che ad oggi ha venduto ben 88.550.000 copie tra singoli 45 giri e 82 compilation, classificandosi tra i brani musicali italiani più venduti e graditi dal grande pubblico). Sempre nel 1967 vince "Scala Reale" in squadra con Claudio Villa e Iva Zanicchi battendo in finale Gianni Morandi, Sandy Show e Dino. Partecipa inoltre al Cantagiro con "Un cavallo e una testa" scritta da Paolo Conte. Nel 1968 insieme ad Antoine entra in finale al Festival di Sanremo con 'La tramontana', brano molto fortunato che il cantante piacentino ripropone durante le sue serate. Seguono altri successi come "La rivoluzione", "Caldo caldo", "Cin cin", "I tuoi capricci" e collaborazioni artistiche con prestigiosi autori della canzone italiana. Critico musicale, è autore di numerosi libri sulla storia della musica leggera italiana tra cui "Quelli eran giorni" 30 anni di canzoni italiane, insieme a Red Ronnie edito da Ricordi; "Gli anni '60 in America" Edizioni Virgilio; "Mina come sono" Edizioni Virgilio; "Io Renato Zero" Edizioni Virgilio; "Alice se ne va" Edizioni Asefi. DOMENICA 3 SETTEMBRE – Ore 21,30 DIK DIK Musica anni 70 -80 Dik Dik sono un gruppo storico del pop - beat - rock italiano anni sessanta/settanta, composto da Lallo (Giancarlo Sbriziolo, voce del gruppo), Pepe (Erminio Salvaderi, chitarra ritmica tastiere e seconda voce) e Pietruccio (Pietruccio Montalbetti, polistrumentista) e, fino al 1974, anche dal tastierista Mario Totaro e dal batterista Sergio Panno. Prima Dreamers, poi Squali, esordiscono nel mercato discografico come Dik Dik nel 1966 col singolo 1-2-3, e nello stesso anno centrano due grandi successi con Sognando California (lato B Dolce di giorno, firmata Mogol-Lucio Battisti) e con Se io fossi un falegname. Negli anni successivi si susseguono annualmente i successi. Nel 1967, Senza luce; nel 1968, Il vento l'anno seguente, Il primo giorno di primavera; nel '70: Io mi fermo qui e L'isola di Wight; Poi Vendo casa (1971), Viaggio di un poeta (1972), Storia di periferia (1973), Help me (1974). I Dik Dik, pur vivendo nel periodo e nell’atmosfera tipica del movimento beat, sembravano prenderne le distanze almeno esteriormente. In un'epoca di capelloni il gruppo milanese, specie agli esordi, si presentava in perfetto stile impiegato-ragioniere, con tanto di vestito intero ed immancabile cravatta. Eppure la musica da loro proposta era certo adeguata a molti altri gruppi che invece offrivano un “look” immancabilmente di classico stampo beat. A questo punto, Panno e Totaro lasciano il gruppo e sono sostituiti da Roberto Carlotto (alle tastiere) e Nunzio "Cucciolo" Favia (alla batteria). Nel 1977 esce dal gruppo Giancarlo "Lallo" Sbriziolo ed è rilevato dal chitarrista Roberto "Roby" Facini. L'anno successivo entra anche un altro chitarrista, Rosario Brancati. Nel 1980 esce Roberto Carlotto ed entra in pianta stabile il tastierista Joe Vescovi, che collaborava già dal 1974 col gruppo. Dopo aver pubblicato "Help me" e, nel 1975, "Volando" (una bella cover di "Sailing" di Rod Stewart) il gruppo vive un periodo di appannamento e declino - quantomeno sul lato discografico - dovuto in parte al cambiamento dei gusti del pubblico, in parte a scelte discografiche un po' azzardate e poco coerenti con il resto della produzione Dik Dik: si pensi a I'te vurria vasà (Eduardo Di Capua) del 1976. Dopo qualche singolo di successo come Laser vivente (1980) e Giornale di bordo (1982) arriva lo scioglimento informale del gruppo nel 1982. I Dik Dik torneranno in pista nel 1986 con il solo terzetto originale (Pietruccio-Pepe-Lallo) con Joe Vescovi ed altri musicisti di spalla che varieranno negli anni e, tra fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 con l'apprezzamento del pubblico riscontrato in trasmissioni-amarcord come Una rotonda sul mare, torneranno al successo che li porterà nel 1993 a calcare nuovamente il palco del Festival di Sanremo insieme ai Camaleonti, altro gruppo storico degli anni sessanta e settanta, e a Maurizio Vandelli, ex-voce degli Equipe 84, con la canzone Come passa il tempo, che pur venendo esclusa dalla finale avrà un buon esito commerciale. Da allora i Dik Dik hanno continuato ad apparire in trasmissioni televisive, fare concerti in giro per l'Italia e pubblicare nuovi lavori di buon successo. Dal 1997 hanno su internet un sito ufficiale che aggiorna costantemente i fans sui loro progetti musicali.