Rai Educational – Dip. Affari Sociali – Ministero Pubblica Istruzione “IO PARLO ITALIANO” Corso di Italiano per Immigrati Lezione 3 – Puntata 5 ATTIVITÀ COMUNICATIVE Lz3ac01 A seguito della visione del filmato di repertorio sui saldi, l’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, avvertendoli che nel filmato sono ricordate – come informazioni utili per i consumatori – alcune regole che disciplinano le vendite di fine stagione. In base a tali regole i commercianti sono obbligato a fare determinate cose e non sono obbligati a farne delle altre. I corsisti dovranno collaborare per inserire, anche in base ad ascolti ripetuti, nelle rispettive colonne le informazioni pertinenti. Infine, l’insegnante discute gli eventuali dubbi e problemi residui. Ecco la scheda di lavoro: I commercianti sono obbligati a… I commercianti non sono obbligati a… Lz3ac02 L’insegnante divide i corsisti in squadre, e mostra a ciascuna squadra degli oggetti (o fotografie di oggetti), invitando a indovinare il prezzo di ciascun ciascun oggetto, o scegliendolo tra tre alternative scritte su dei cartellini, o elaborando delle ipotesi rispetto alle quali l’insegnante fornisce indicazioni (di meno, di più, troppo, poco, ecc.) finché i corsisti non individuano il prezzo prefissato. L’attività può essere svolta anche in Euro. Lz 3 ac 1 1 Rai Educational – Dip. Affari Sociali – Ministero Pubblica Istruzione Lz3ac03 L’insegnante sceglie, in un punto del filmato apparso particolarmente problematico per la classe, alcune brevi frasi, e le scrive alla lavagna in disordine. Nello stesso tempo dà ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, delle buste che contengono le parole della prima frase, ciascuna scritta su un pezzo di carta. I corsisti devono ricostruire un ordine plausibile della frase. Alla fine, l’insegnante contribuisce a risolvere gli eventuali problemi rimasti, e a chiarire i dubbi insorti. La procedura si ripete tante volte quante sono le frasi “tagliate”. Ecco il testo delle frasi elaborate in trasmissione: Commerciante: Cliente: Le piacciono questi piccoli o vuole vedere quelli grandi? Vorrei vedere quelli con il pendente. Lz3ac04 A seguito dell’attività comunicativa precedente (Lz3ac04), allo scopo di fissare e rendere automatico l’uso del verbo piacere con le forme pronominali l’insegnante distribuisce ai corsisti – divisi in gruppi di tre – dei cartellini con i pronomi personali soggetto e altri con nomi al singolare e al plurale. Uno dei corsisti mostra agli altri una carta pronome e una carta nome (es. tu / orecchini). I due colleghi dovranno a turno elaborare la frase corretta in base ai cartellini (es. ti piacciono gli orecchini), sotto il controllo dei colleghi. Quando l’operazione è stata compiuta un numero di volte sufficiente perché le risposte comincino a essere immediate, i corsisti si scambiano i ruoli. Alla fine del lavoro, l’insegnante verifica – utilizzando a sua volta i cartellini – che la struttura sia stata adeguatamente fissata. Lz3ac05 L’insegnante invita i corsisti, a turno, a produrre un breve monologo vòlto alla descrizione di un oggetto o di un prodotto tipico del proprio Paese poco noto in Italia. Gli altri corsisti possono intervenire con domande e richieste di chiarimenti, mentre l’insegnante evidenzia ed emenda le espressioni comunicativamente inefficaci. Lz3ac06 L’insegnante propone ai corsisti di redigere un testo secondo la seguente traccia: “Scrivi le più semplici istruzioni per l’uso del tuo telefonino o di un telefono pubblico, per un amico appena arrivato in Italia”. Alla fine del lavoro l’insegnante divide i corsisti in coppie e invita ciascuna coppia a collaborare per “migliorare” i testi prodotti. Alla fine, discute con la classe i dubbi e i problemi linguistici insorti. Lz3ac07 L’insegnante presenta alla classe alcuni oggetti e invita a turno due corsisti ad assumere rispettivamente il ruolo del venditore e dell’acquirente e a svolgere una breve “contrattazione” inerente uno degli oggetti. Durante l’attività, l’insegnante offre sostegno ai corsisti in difficoltà e alla fine fissa le espressioni emerse come più interessanti e pertinenti. Lz 3 ac 1 2