L’AFFETTIVITA’ E’ UNA FONTE
FONDAMENTALE DEL PENSIERO.
IL RUOLO DEI FATTORI AFFETTIVI
E’STATO PARTICOLARMENTE
STUDIATO NEL CASO DEL PENSIERO
CREATIVO.
SI PARLA DI ABILITA’DI PENSIERO
“CONVERGENTE”, RIVOLTA A
PROVE IN CUI SI DEVE
IDENTIFICARE UNA SOLA
SOLUZIONE CORRETTA IN BASE A
PROCEDIMENTI NOTI E CAPACITA’
DI PENSIERO “DIVERGENTE” O
CREATIVO.
PUR NON ESSENDO SEPARATA
DALL’INTELLIGENZA IN SENSO
TRADIZIONALE (RICHIEDE UN
BUON LIVELLO DI INTELLIGENZA
ED UNA SOLIDA BASE DI
CONOSCENZE ), LA CREATIVITA’
COMPORTA LA CAPACITA’DI
ATTINGERE CON SUFFICIENTE
LIBERTA’ALLE SORGENTI
AFFETTIVE DEL PENSIERO.
GLI ADOLESCENTI PIU’CREATIVI
SONO PIU’ INDIPENDENTI E MENO
INTERESSATI ALLE FORME
PIU’ESTERIORI DELSUCCESSO E
PIU’STIMOLATI DALLE NOVITA’ E
DALLE INCONGRUENZE.
LO SVILUPPO AFFETTIVO
E’STATO DESCRITTO SOPRATTUTTO
DAL MODELLO PSICOANALITICO.
NEL DESCRIVERE LO SVILUPPO NEL
PRIMO ANNO DI VITA, LA TEORIA
FREUDIANA INDIVIDUA LA ZONA
ORALE COME PRIMA SEDE DELLA
LIBIDO, COME PRIMA ZONA
EROGENA ( LA LIBIDO, INSIEME
ALL’AGGRESSIVITA’, VIENE
CONSIDERATA UNA DELLE
PULSIONI FONDAMENTALI
DELL’INDIVIDUO)
VA COMUNQUE SOTTOLINEATO
CHE LA BOCCA NON E’ LA SOLA
SEDE DELLE ESPERIENZE PRIMARIE
DELLA VITA
AFFETTIVA.IMPORTANTE E’ LA
STIMOLAZIONE CUTANEA PER
L’EQUILIBRIO PSICOFISICO DEL
NEONATO, COME HANNO
DIMOSTRATO GLI STUDI DI
ZIMMERMAN ED HARLOW.
ERIK H. ERIKSON , PUR
NELL’AMBITO DEGLI ASSUNTI
DELLA PSICOANALISI, HA
CERCATO DI TRATTEGGIARE UN
QUADRO DELLO SVILUPPO CHE
TENESSE CONTO
ANCHE DELLE RELAZIONI CHE
L’INDIVIDUO INSTAURA CON
L’AMBIENTE SOCIALE.
LA SUA ATTENZIONE SI SPOSTA
SULLE STRATEGIE CHE L’IO
ADOTTA NON TANTO PER
FRONTEGGIARE LE ISTANZE
DELL’ES QUANTO IL MONDO
ESTERNO IN TUTTA LA SUA
COMPLESSITA’CULTURALE. IL
COMPITO EVOLUTIVO PRECIPUO DI
QESTO PERIODO E’L’ACQUISIZIONE
DEL “SENSO DI FIDUCIA”
ATTRAVERSO IL SUPERAMENTO
DEL SENSO DI SFIDUCIA.
NATURALMENTE IL BAMBINO
FONDA LA SUA SICUREZZA SU
RISPOSTE DI ACCOGLIENZA E DI
TENEREZZA.
SI INSTAURANO COSI’SEQUENZE
INTERATTIVE TRA MADRE, O CHI
NE
FA LE VECI, E BAMBINO.
SULLA RICCHEZZA E VARIETA’
DEGLI SCAMBI E SOPRATTUTTO
SULLA QUALITA’ DELLA
RELAZIONE SI VANNO
COSTITUENDO LE FONDAMENTA
DELL’AFFETTIVITA’ DEL BAMBINO.
GLI STUDI DI SPITZ HANNO
INCENTRATO
LA PROPRIA RICERCA SULLA DEFINIZIONE DI
OGGETTO LIBIDICO, CHE E’, IN
PSICOANALISI, LA PERSONA VERSO CUI
E’RIVOLTO IN MODO PRIORITARIO
L’AFFETTO DEL BAMBINO.
EGLI INDIVIDUA TRE TAPPE FONDAMENTALI
(ORGANIZZATORI ) :
IL SORRISO AL VOLTO UMANO,
L’ANGOSCIA DELL’ESTRANEO
ED IL “NO”.
LA MALHER, SEMPRE NELL’OTTICA DELLA
PSICOANALISI, HA TRACCIATO
IL PERCORSO CHE PORTERA’ IL BAMBINO A
CONOSCERE GRADUALMENTE SE’ E GLI
ALTRI. DOPO UNA PRIMA FASE DI “AUTISMO
PRIMARIO”, SI HA, FIN DAL SECONDO MESE,
UNA FASE “SIMBIOTICA”, DI FUSIONE
DUALE TRA MADRE E BAMBINO, CUI FA
SEGUITO L’OPPOSTA TENDENZA
ALL’INDIVIDUAZIONE-SEPARAZIONE.
LA AINSWORTH INDICA , IN QUESTO SENSO,
LA COESISTENZA DI COMPORTAMENTI DI
ATTACCAMENTO
DI COMPORTAMENTI ESPLORATORI.
IL SECONDO ANNO DI VITA E’
CARATTERIZZATO DALLO SPOSTAMENTO DI
INTERESSE VERSO LA ZONA ANALE, ANCHE
IN CONSEGUENZA DELL’EDUCAZIONE
AL CONTROLLO DEGLI SFINTERI.
LO STADIO ANALE E’ DOMINATO DALLA
POLARIZZAZIONE TRA IL TRATTENERE ED
IL LASCIARE ANDARE CHE SERVONO A
REALIZZARE OPPOSTE TENDENZE:
AUTOEROTICHE O DI RAPPORTO
OGGETTUALE, DI AMORE O AGGRESSIVE E
DI DOMINIO.
IN PARTICOLARE LA DEFECAZIONE PONE IL
BAMBINO IN UN CONFLITTO TRA
L’ATTEGGIAMENTO NARCISISTICO
E QUELLO DI AMORE OGGETTUALE.
LE FECI SONO VISSUTE COME PARTI DEL
PROPRIO CORPO, ED IL BAMBINO PUO’
TRATTENERLE COME SODDISFACIMENTO
AUTOEROTICO, OPPURE OFFRIRLE COME
“REGALI” ALLA MADRE;
OPPURE PUO’ TRATTENERLE PER FARE
“DISPETTO” ALLA MADRE E DOMINARLA
O INVECE LASCIARLE ANDARE PER
ESPRIMERE LA PROPRIA OSTILITA’.
CIO’ CHE E’ IN QUESTIONE NELLO STADIO
ANALE NON E’ L’EROTISMO
IN SE’, MA L’IMPATTO CON L’AUTORITA’,
CON LA NORMATIVITA’ SOCIALE, MEDIATA
DAI FAMILIARI.
IL BAMBINO DEVE COMPORTARSI “DA
GRANDE” E SE NON LO FA, PUO’ ESSERE
PUNITO O “FARE UNE BRUTTA FIGURA”, DA
CUI L’EMOZIONE DELLA VERGOGNA
(ERIKSON).
SPITZ, COME S’E’ DETTO, HA SOTTOLINEATO
IL VALORE ORGANIZZATIVO PER LO
SVILUPPO PERSONALE DELLE CRISI
DI OPPOSIZIONE DEL SECONDO ANNO DI
VITA, CHE SI MANIFESTANO NELLA
NEGAZIONE (DIRE DI NO) E NELLE CRISI
ANCHE DRAMMATICHE DI RIFIUTO.
L’ ASPETTO DIALETTICO DA RIMARCARE E’
CHE IL DOMINIO ESERCITATO DAGLI ADULTI
SUL BAMBINO CONSENTE A QUESTI DI
AMPLIARE LE SUE POTENZIALITA’ DI
AUTONOMIA E DI AUTOAFFERMAZIONE.
IL PROCESSO DELL’EDUCAZIONE DEGLI
SFINTERI PUO‘ ESSERE CONSIDERATO
RIVELATORE, DA UN LATO DELLO STILE
EDUCATIVO DEI GENITORI E DALL’ALTRO,
DELLA FORMA DI ADATTAMENTO DEL
BAMBINO ALL’AMBIENTE.
NELLO STADIO FALLICO IL BAMBINO,
VERSO IL TERZO ANNO DI VITA ,VIVE
UNA SERIE DI PROBLEMI CHE
COINVOLGONO LA GENITALITA’
E MOSTRA INTERESSE VERSO QUEGLI
ORGANI ESTERNI CHE RAPPRESENTANO
LA SESSUALITA’.
I BAMBINI SVILUPPANO LA CONVINZIONE
CHE ESISTE SOLO IL GENITALE MASCHILE
E CHE GLI INDIVIDUI DIFFERISCONO
NELL’AVERLO O NON AVERLO, DATA IL
MANCATO RICONOSCIMENTO DELLA
VAGINA COME GENITALE FEMMINILE.
LO STADIO FALLICO E’ CARATTERIZZATO
DAL COMPLESSO EDIPICO, CHE E’
CONTRADDISTINTO DA SENTIMENTI
LIBIDICI MOLTO INTENSI VERSO IL
GENITORE DI SESSO OPPOSTO E DA UN
ATTEGGIAMENTO AMBIVALENTE
(SIA CON AFFETTI POSITIVI E TENDENZA
ALL’IDENTIFICAZIONE, SIA CON
OSTILITA’ E GELOSIA) VERSO IL
GENITORE DELLO STESSO SESSO.
LA SITUAZIONE EDIPICA NELLA
BAMBINA INIZIA CON LA
CONSTATAZIONE DI NON AVERE
L’ORGANO SESSUALE MASCHILE.
INIZIALMENTE LA BAMBINA NE E’
STUPITA, SPERA CHE IN QUALCHE
MODO POSSA ESSERCI UN
CAMBIAMENTO, MA POI SI CONVINCE
DI ESSERE UGUALE A TUTTE LE
FEMMINE, ED IN PARTICOLARE
ALLA MADRE: NESSUNA PUNIZIONE
LE E’ STATA INFLITTA PER CHISSA’
QUALE MANCANZA. A QUESTO PUNTO
IL LEGAME CON LA MADRE SI
ALLENTA E L’OGGETTO D’AMORE
DIVIENE IL PADRE.
TUTTAVIA LA RIVALITA’ CON LA
MADRE VIENE SUPERATA
ATTRAVERSO L’IDENTIFICAZIONE
E L’ACQUISIZIONE DELLA PROPRIA
IDENTITA’ FEMMINILE.
NEL BAMBINO LA SCELTA DELLA
MADRE COME OGGETTO D’AMORE E’
LA NORMALE PROSECUZIONE DEL
PRECEDENTE INVESTIMENTO
AFFETTIVO.
IL COMPLESSO EDIPICO COMPORTA
LA RELAZIONE OGGETTUALE DI
TENEREZZA ESCLUSIVA VERSO LA
MADRE E L’ATTEGGIAMENTO
AMBIVALENTE VERSO IL PADRE.
IL COMPLESSO EDIPICO COMPORTA
ANCHE UNA MINACCIA DI CASTRAZIONE;
L’INTERESSE NARCISISTICO PER
L’INTEGRITA’ DEL CORPO PORTA IL
BAMBINO AD OPERARE LA SCELTA DI
IDENTIFICAZIONE CON IL PADRE.
IL PERIODO COMPRESO TRA TRE E SEI
ANNI, SECONDO ERIKSON E’
COSTITUITO DA “ACQUISIZIONE
DELLO SPIRITO DI INZIATIVA E
SUPERAMENTO DEL SENSO DI
COLPA”.
IN QUESTO PERIODO IL BAMBINO E’
TESO A RAGGIUNGERE OBIETTIVI,
A COMPETERE CON GLI ALTRI,
A PRENDERE INIZIATIVA.
IN CASO DI SVILUPPO PROBLEMATICO
POSSONO ESSERCI ECCESSIVI SENSI DI
COLPA (LEGATI ANCHE A FANTASIE
SESSUALI). E’POSSIBILE ANCHE UN
ECCESSIVO ATTIVISMO.
NELLA BAMBINA POSSONO
PREVALERE I COMPORTALENTI VOLTI
AD ACCATTIVARSI GLI AFFETTI,
AD ACQUISTARE VALORE, IMPORTANZA
PER GLI ALTRI. SONO MENO PRESENTI I
COMPORTAMENTI TENDENTI AD IMPORSI.
CON LA RISOLUZIONE, PIU’ O MENO
ORGANICA DEL COMPLESSO DI EDIPO
INIZIA UNA NUOVA FASE DELLO
SVILUPPO: LA LATENZA.
I DESIDERI E LE ESPERIENZE SESSUALI
VENGONO RIMOSSI, LE PULSIONI
LIBIDICHE SONO IN PARTE INIBITE ED IN
PARTE SUBLIMATE E CONVOGLIATE IN
INTERESSI SOCIALI ED INTELLETTUALI.
GLI INVESTIMENTI AFFETTIVI SUGLI
OGGETTI(I GENITORI) SONO RITIRATI E
SOSTITUITI CON L’IDENTIFICAZIONE E
LA FORMAZIONE DEL SUPER-IO,
FONDAMENTALMENTE INCONSCIA, CHE
COMPORTA L’INTROIEZIONE
DELL’AUTORITA’ GENITORIALE, CON I
SUOI ORDINI E DIVIETI.
PER ERIKSON LA FASE DI LATENZA E’
CARATTERIZZATO DA ACQUISIZIONE DEL
SENSO DI INDUSTRIOSITA’ E DIFESA DAL
SENSO DI INFERIORITA’.
IL BAMBINO ENTRA IN UN PERIODO DI
MAGGIORE COLLABORAZIONE , SPOSTA I
SUOI INTERESSI DA METE AFFETTIVE A
METE INTELLETTUALI E DALLA
FAMIGLIA A GRUPPI EXTRA-FAMILIARI,
CON CRESCENTE INTERESSE PER I
COETANEI.
SI SENTE COMPETENTE E CERCA IL
SUCCESSO. IN CASO DI DIFFICOLTA’, DI
INSUCCESSI, EMERGONO SENTIMENTI DI
INFERIORITA’.
LA QUARTA ZONA EROGENA VIENE
DENOMINATA GENITALE, PER LA
CARATTERISTICA DI OBLATIVITA’CHE LA
COLLEGA DIRETTAMENTE ALLA
GENERAZIONE DI NUOVE VITE.
ALLA LIBIDO GENITALE VIENE
RICONOSCIUTO UN VALORE
QUALITATIVAMENTE DIVERSO DA
QUELLA ORALE, ANALE E FALLICA,
DEFINITE “PREGENITALI” E A CUI VIENE
ATTRIBUITO UN CARATTERE DI
AUTOEROTISMO, MENTRE ALLA LIBIDO
GENITALE SPETTA LA QUALIFICA DI
“ALLO-EROTICA” O ALTRUISTICA
IL PERCORSO PER IL RAGGIUNGIMENTO
DELLA MATURITA’ SESSUALE E’
PIUTTOSTO LUNGO E DA’ LUOGO AD
IMPORTANTI TRASFORMAZIONI.
LA PROBLEMATICA EDIPICA RESIDUA SI
RIPRESENTA CON GRANDE INTENSITA’NEL
PERIODO PUBERALE ,PER CUI CI PUO’
ESSERE UNA FASE OMOSESSUALE CHE E’
DA INTENDERE COME UN “METTERE ALLA
PROVA” LA PROPRIA IDENTITA’ SESSUALE
AL RIPARO DALL’ALTRO SESSO, VISSUTO
ANCORA COME MINACCIOSO.
IL MASCHIO DEVE STACCARE I PROPRI
DESIDERI DALLA MADRE E RIVOLGERLI
AD UN OGGETTO D’AMORE ESTRANEO E
REALE; DEVE RICONCILIARSI CON IL
PADRE SE E’RIEMERSA RIVALITA’
DALL’ORIGINARIO CONFLITTO EDIPICO O
AFFRANCARSI DALLA SUA OPPRESSIONE
SE E’ IN RELAZIONE DI SOTTOMISSIONE.
LA BAMBINA DOVRA’ RICONCILIARSI
CON LA MADRE E TROVARE
RASSICURAZIONE, IDENTIFICANDOSI
CON LA MADRE PREEDIPICA PER
AFFRONTARE I RISCHI DELLA VITA
FEMMINILE.
ALLA FINE DELL’ADOLESCENZA, CON IL
COMPIMENTO DELLO SVILUPPO
PSICOSESSUALE, IL CARATTERE
SESSUALE DELL’INDIVIDUO E’
DEFINITIVAMENTE FORMATO.
IL COMPITO EVOLUTIVO
DELL’ADOLESCENTE E’ DI RIUSCIRE A
PROGETTARE LA PROPRIA VITA,
OPERANDO SCELTE PROFESSIONALI,
SOCIALI ( IDENTITA’), O, AL CONTRARIO
ESPERIRE LA CONFUSIONE DEI RUOLI.
LA DIMENSIONE SOCIALE DELLO
SVILUPPO
NELL’ ULTIMO VENTENNIO LA RICERCA
SULLO SVILUPPO COGNITIVO HA
STUDIATO LA RELAZIONE TRA
INTERAZIONI SOCIALI E PROGRESSI
COGNITIVI: L’ACCENTO E’STATO POSTO
SULL’IMPORTANZA DELLE INTERAZIONI,
SIA PUR CONFLITTUALI, CHE
PERMETTONO IL PROGRESSO COGNITIVO.
IL CONFLITTO SOCIO-COGNITIVO E’
RISULTATO UN SETTORE DI RICERCA
MOLTO FECONDO.
LA TEORIA SOCIO-COSTRUTTIVISTA CHE
NE DERIVA, SOTTOLINEA UNO STRETTO
LEGAME TRA L’EMERGERE DEI
PROCESSI COGNITIVI E I PROCESSI
SOCIALI NELLO SVILUPPO
DELL’INTELLIGENZA(DOISE, MUGNY,
PERRET-CLERMONT).
IL SOCIO-COSTRUTTIVISMO ASSEGNA
ALLA DIMENSIONE SOCIALE UNA
FUNZIONE STRUTTURANTE DELL
SVILUPPO COGNITIVO.
E’ NEL CORSO DELL’AZIONE NEL E
SULL’AMBIENTE CHE L’INDIVIDUO SI
SVILUPPA ED E’ GRAZIE
ALL’INTERAZIONE CON GLI ALTRI CHE
L’INDIVIDUO, COORDINANDO I PROPRI
APPROCCI ALLA REALTA’ CON QUELLI
DEGLI ALTRI, ACQUISISCE NUOVE
MODALITA’ DI ELABORAZIONE
COGNITIVA.
SI TRATTA DI UNA CONCEZIONE DI
SVILUPPO A SPIRALE , IN QUANTO
L’INDIVIDUO, BASANDOSI SULLE PROPRIE
CAPACITA’, PARTECIPA AD INTERAZIONI
SOCIALI RELATIVAMENTE COMPLESSE ,
CHE, DIVENTANO FONTI DI SVILUPPO
COGNITIVO PER L’INDIVIDUO STESSO.
E’ QUINDI POSSIBILE CHE L’INTERAZIONE
SOCIALE, A CERTI LIVELLI DI SVILUPPO,
PRODUCA STRUTTURE COGNITIVE CHE
IL SOGGETTO NON PADRONEGGIAVA
PRIMA DELL’INTERAZIONE.
IL PROGRESSO COGNITIVO CHE SI
VERIFICANELLA SITUAZIONE DI
CONFLITTO SOCIO-COGNITIVO SAREBBE
DOVUTO SOPRATTUTTO ALLA PRESA DI
COSCIENZA CHE ESISTONO POSSIBILI
RISPOSTE DIVERSE DALLA PROPRIA.
ADOLESCENZA
GLI STUDI PIU’ RECENTI HANNO MESSO IN
RILIEVO L’ESIGENZA DI UNA VISIONE
PIU’COMPLESSA ED ARTICOLATA DELLE
PROBLEMATICHE ADOLESCENZIALI.
SI E’ PASSATI DAL MODELLO CLASSICO
DELL’ADOLESCENZA COME MOMENTO DI
PASSAGGIO ALL’ETA’ADULTA,
CONTRADDISTINTO DA UNA CRISI
PROFONDA
DEI VALORI E DEI SIGNIFICATI
AD UNA VISIONE DELL’ADOLESCENZA
COME FASE AUTONOMA E PROLUNGATA
DELLA CRESCITA UMANA IN CUI IL
SOGGETTO DEVE FAR FRONTE AD UNA
SERIE DI COMPITI SPECIFICI DI SVILUPPO
CONNESSI CON CAMBIAMENTI BIOLOGICI
PSICOLOGICI E SOCIALI.
L’ELENCO DI HAVIGHURST CHE
INDIVIDUAVA DIECI COMPITI “TIPICI”,
APPARE OGGI SUPERATO ED, IN MANIERA
PIU’ FLESSIBILE, SI POSSONO
IDENTIFICARE TRE ORDINI DI COMPITI
GENERALI CONNESSI CON:
- LA PUBERTA’ ED IL RISVEGLIO
DELLE PULSIONI SESSUALI.
- LA DEFINIZIONE DELL’IDENTITA’
ED IL CONCETTO DI SE’.
- INCREMENTO DELLE COMPETENZE
INTELLETTUALI E SOCIALI.
PER FRONTEGGIARE QUESTI COMPITI SI
ATTIVANO STRATEGIE DEFINITE DAGLI
PSICOLOGI, DI COPING (“tener testa”, “far
fronte”) E, CIOE’, AFFRONTARE SITUAZIONI
RITENUTE DIFFICILI CON MODALITA’
DIVERSE.
ESSE COMPORTANO ESSENZIALMENTE
DUE TIPI DI STRATEGIE:
- EMOZIONALE (CERCARE DI NEGARE O
MINIMIZZARE IL PROBLEMA, ESPRIMERE
RABBIA VERSO QUALCUNO, RIFUGIARSI
NELLA FANTASIA).
- FINALIZZATA ALLA SOLUZIONE DEL
PROBLEMA (ANALIZZARE LA SITUAZIONE
PER TROVARE SOLUZIONI, CERCARE
INFORMAZIONI O STRUMENTI, CHIEDERE
AIUTO O CONSIGLIO A SOSTEGNI SOCIALI
ESTERNI, ORGANIZZARE UNA REAZIONE ).
VARI FATTORI INFLUISCONO SULLA
SCELTA DELL’UNA O DELL’ALTRA, FRA
CUI IL RITENERE CHE CI SIA POSSIBILITA’
DI SOLUZIONE,CONSIDERARSI IN GRADO DI
ATTUARLA, AVENDO FIDUCIA NELE PROPRIE
CAPACITA’(COPING CENTRATO SUL
PROBLEMA), ALTRIMENTI SI HANNO
FORME DI COPING EMOZIONALE.
INFINE SENTIMENTI DI ABBANDONO E DI
IMPOTENZA EMERGONO LADDOVE NON
C’E’ PERCEZIONE DI POSSIBILITA’ DI
CONTROLLO O AZIONE UTILE NEMMENO A
LIVELLO EMOZIONALE.
DALLE FORME MENO ADATTATIVE A
QUELLE PIU’ADATTATIVE SI POSSONO
DISTINGUERE:
- ABBANDONO E DISPERAZIONE
- FUGA(DIRETTA O INDIRETTA CON
STRATEGIE DI
AUTOSTACOLAMENTO)
- REAZIONI CENTRATE
SULL’EMOZIONE
- STRATEGIE DI AZIONE MEDIATE
DAGLI ALTRI
- STRATEGIE DI AZIONE
FINALIZZATE AL RISULTATO.
IL RIPETERSI DI MODALITA’DI REAZIONE
ANALOGHE INDICA LA FORMAZIONE DI
STILI DI COPING PERSONALI.
CON IL CONCETTO DI COPING GLI
PSICOLOGI SONO PASSATI DA UNA
VISIONE IN CUI LA PERSONA VIENE VISTA
COME PASSIVA, ASSEDIATA DAGLI
EVENTI NEGATIVI DELL’ESISTENZA AD
UN’ ALTRA IN CUI GLI EVENTI
STRESSANTI VENGONO GESTITI E
CONTROLLATI ATTRAVERSO L’USO DEL
PENSIERO E DEGLI STRUMENTI SOCIALI.
LE TRASFORMAZIONI CORPOREE:
ADATTAMENTI E REAZIONI
PSICOLOGICHE.
LA DIFFICOLTA’ PRINCIPALE CHE UN
ADOLESCENTE INCONTRA DI FRONTE A
MODIFICAZIONI CORPOREE, TALVOLTA
RAPIDE E DISARMONICHE E’ QUELLA DI
RIAPPROPRIARSI DEL CORPO CHE SI
TRASFORMA.
L’ESISTENZA DI NOTEVOLI DIFFERENZE
INDIVIDUALI RELATIVAMENTE ALL’ETA’
DI INIZIO DELLO SVILUPPO PRODUCE
RILEVANTI EFFETTI PSICOLOGICI.
STUDI CLASSICI SULL’ARGOMENTO
HANNO INDICATO CHE I RAGAZZI A
SVILUPPO PRECOCE SONO PIU’ SPESSO
POPOLARI O LEADERS TRA I COMPAGNI.
ESSI HANNO UN IMMEDIATO VANTAGGIO
DALLA FORZA FISICA CHE FORNISCE
LORO UNA SUPERIORITA’ SUI COETANEI.
I RAGAZZI A SVILUPPO TARDIVO
DEVONO INVECE ATTUARE STRATEGIE
PER EVITARE RISCHI DI EMARGINAZIONE
( ad esempio, diventare gli “intelligenti” o i
“buffoni”).
LE RAGAZZE A SVILUPPO PRECOCE
HANNO PROBLEMI DIVERSI:
- NECESSITA’ DI FAR FRONTE
ALL’INTERESSE DA PARTE
DELL’ALTRO SESSO.
- DIFFICOLTA’ DI ORDINE FISICO ( IN
PARTICOLARE PER LE PRESTAZIONI
SPORTIVE).
IN OGNI CASO L’IMMAGINE DEL PROPRIO
CORPO CHE SI TRASFORMA DA’ LUOGO
AD IMPORTANTI IMPLICAZIONI
PSICOLOGICHE, IN QUANTO COMPORTA
IL METTERE IN DISCUSSIONE LA STESSA
IDENTITA’ PERSONALE.
LE TRASFORMAZIONI DEL CORPO, LO
SVILUPPO DEI CARATTERI SESSUALI
CON I LORO SEGNALI ( menarca, eiaculazione)
L’INSORGERE DI NUOVE TENSIONI
ISTINTUALI E LA MODIFICAZIONE
DELL’UMORE INCRINANO LA SICUREZZA
VERSO IL PROPRIO CORPO ED IL
CONTROLLO DELLE PROPRIE PULSIONI
CHE ERANO STATE ALLA BASE DELLA
SICUREZZA DI SE’ DURANTE IL PERODO
DELLA LATENZA.
PRIMA CHE VENGA ACQUISITA UNA
NUOVA STABILITA’ DELL’IMMAGINE DI
SE’, LA NOVITA’ DELLO SVILUPPO CON LE
SUE PECULIARITA’ E IRREGOLARITA’,
COMPORTA UN PERIODO DI INSICUREZZA
E TALVOLTA SENTIMENTI DI PARZIALE
ESTRANEITA’ DEL PROPRIO CORPO.
SULL’ASPETTO FISICO POSSONO
FOCALIZZARSI PREOCCUPAZIONI
GENERALI CONCERNENTI LA PROPRIA
IDENTITA’, LA PROPRIA ADEGUATEZZA
SOCIALE E SESSUALE ED IL CONTROLLO
DELLE PROPRIE PULSIONI.
EMERGONO ATTEGGIAMENTI
IPERCRITICI DOVUTI ALLA FORTE PRESA
DI COSCIENZA DEL SE’( sia per i fattori
cognitivi che per lo sviluppo dei sentimenti di
separazione e di individuazione ).
LA PROPRIA IMMAGINE VIENE MESSA IN
DISCUSSIONE E, SOPRATTUTTO,
CONFRONTATA CON I MODELLI
SOCIALI.
MOLTI PROBLEMI E DIFFICOLTA’
SORGONO,NELLA RICERCA DI
ADEGUATEZZA A MODELLI IDEALI
SPECIALMENTE IN ADOLESCENTI CHE
SOFFRONO DI DISTURBI ESTETICI
SPECIFICI(ACNE) O DI DIFETTI O DI
MENOMAZIONI, MA PRESENTI ANCHE IN
ADOLESCENTI MOLTO VICINI AGLI
STANDARD IDEALI.
PICCOLI PARTICOLARI VENGONO
FOCALIZZATI CON GRANDE ANSIETA’ E
POSSONO PROVOCARE SENTIMENTI DI
INADEGUATEZZA O DI
INSODDISFAZIONE ANCHE QUANDO NON
SI DISCOSTANO DALLA MEDIA( è
significativo che gli adolescenti di un gruppo
tendono a considerarsi inferiori alla media del
proprio gruppo per quel che riguarda le
caratteristiche fisiche).
I RIFERIMENTI AI CAMBIAMENTI
CORPOREI VENGONO ESPRESSI PIU’
SPESSO NELLA FASCIA DI ETA’COMPRESA
TRA I 12 E I 14 ANNI ( i ricercatori stimano una
specifica insoddisfazione per tali mutamenti in un
terzo circa di adolescenti di questo arco di eta’).
FORME DI DISMORFOFOBIA EVOLUTIVA
(paura di avere qualcosa di anomalo nel proprio
aspetto fisico) POSSONO VERIFICARSI
QUANDO LE PREOCCUPAZIONI
CENTRATE SU UNA ZONA PARTICOLARE
DEL PROPRIO CORPO DIVENGONO IL
FULCRO, IL “RAPPRESENTANTE” DELLE
PREOCCUPAZIONI PER LE
TRASFORMAZIONI IN ATTO E PER LA
PROPRIA ADEGUATEZZA.
TALE FORMA E’ DI NATURA TRANSITORIA
E, PERCIO’, DA DISTINGUERE DA FORME
GRAVI E PERSISTENTI DI NATURA
PATOLOGICA.
NON BISOGNA , TUTTAVIA, ENFATIZZARE
L’ENTITA’ DELLE DIFFICOLTA’ DI
ADATTAMENTO ALLE TRASFORMAZIONI
FISICHE. MOLTE RICERCHE RIVELANO
CHE LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA DI
SE’ PROCEDA DAL FISICO-CORPOREO
ALLO PSICOLOGICO,
CON IL PROGRESSIVO PREVALERE DI
CONCEZIONI DI SE’ PIU’ ASTRATTE E
CENTRATE SU MODI DI ESSERE E DI
PENSARE PIUTTOSTO CHE SULLA SOLA
IMMAGINE FISICA.
E’ PER QUESTO MOTIVO CHE QUANDO LE
PREOCCUPAZIONI PER L’ASPETTO
FISICO NON SONO LIMITATE E
TEMPORANEE, SI PUO’ PENSARE CHE
ESSE SIANO SPIE DI DISAGI CHE
INVESTONO ALTRI ASPETTI DELLA
CRESCITA, COME LA DIFFICOLTA’ PER
L’ACCETTAZIONE DEL PROPRIO RUOLO
SESSUALE O DELLO SVILUPPO VERSO UN
RUOLO ADULTO O VERSO LA
NECESSITA’DI DEFINIRE LA PROPRIA
IDENTITA’.TALI FENOMENI SONO SPESSO
ACCOMPAGNATI DA ANSIETA’ E SENSI DI
COLPA.PER TALI MOTIVI, FENOMENI
QUALI, AD ESEMPIO, L’ANORESSIA NON
POSSONO ESSERE AFFRONTATI SOLO
ATTRAVERSO UNA RIEDUCAZIONE
DIETETICA O IL TENTATIVO DI
MODIFICARE , MEDIANTE CONFRONTI
“OGGETTIVI” CON LA REALTA’ESTERNA
L’IMMAGINE FISICA DISTORTA CHE IL
SOGGETTO POSSIEDE DI SE’, COME SE IL
PROBLEMA FOSSE SOLO QUELLO DI UNA
PERCEZIONE RAZIONALE DI SE’
CAMBIAMENTO DELLE EMOZIONI E
DEGLI AFFETTI.
ANCHE SUL VERSANTE EMOZIONALE ED
AFFETTIVO HANNO LUOGO UNA SERIE DI
CAMBIAMENTI CHE DIPENDONO DA
MOLTEPLICI CAUSE:
- LA SPINTA DELLE PULSIONI IN
RAPPORTO ALLO SVILUPPO
ORMONALE E SESSUALE.
- LA CAPACITA’ DA PARTE DELL’IO DI
TOLLERARE GLI ISTINTI.
- LA NATURA E L’EFFICACIA DEI
MECCANISMI DI DIFESA.
SI HA NELL’ADOLESCENZA UN SECONDO
PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE CON LA
FORMAZIONE DEL SENSO DEL SE’
STABILE.
VI E’, QUINDI, UN PROCESSO DI DISTACCO
DA PARTE DELL’ADOLESCENTE CHE
COMPORTA LA RINUNCIA ALLA
DIPENDENZA E L’INDEBOLIMENTO DEI
LEGAMI FORMATISI NELLA PRIMA
INFANZIA E RIMASTI FINO ALLA PUBERTA’
LA FONTE PRINCIPALE DI NUTRIMENTO
EMOTIVO. IL PROCESSO DI FORMAZIONE
DELL’INDIVIDUALITA’DIPENDE DALLA
RECISIONE DEI VARI LEGAMI DI
ATTACCAMENTO DELL’INFANZIA, MA
QUESTI LEGAMI POSSONO ALLENTARSI
SOLO SE VENGONO RIELABORATI I
CONFLITTI INFANTILI PER GIUNGERE AD
UN NUOVO E PIU’MATURO CONTROLLO
DEI CONFLITTI PASSATI.
SI TRATTA DI UN PROCESSO NON
DISGIUNTO DA ANSIE ED INCERTEZZE CHE
DA’ LUOGO AD UNA SERIE DI CONDOTTE
REGRESSIVE FISIOLOGICHE, QUALI:
- STATO DI FUSIONE EMOZIONALE
(partecipazione appasionata ed improvvisa a
gruppi religiosi o di altra natura).
- ORIENTAMENTO ALL’AZIONE PIU’CHE
ALL’USO DEL PENSIERO O DEL
LINGUAGGIO VERBALE.
- ATTIVITA’ FRENETICA CON RICERCA
DI SENSAZIONI FORTI PER RIEMPIRE
IL VUOTO CAUSATO DAI SENTIMENTI
DI PERDITA DELLE CERTEZZE E DELLE
RELAZIONI INFANTILI.
- IDEALIZZAZIONE DI PERSONAGGI
DELLO SPETTACOLO O DELLO SPORT,
CON CUI IDENTIFICARSI, MA
NELL’IMPOSSIBILITA’ DI
CONFRONTARSI REALMENTE.
- L’INSTABILITA’ EMOTIVA, ESIBITA
NELLE RELAZIONI, LE
CONTRADDIZIONI TRA PENSIERO E
SENTIMENTI ED IL PASSAGGIO
APPARENTEMENTE ILLOGICO TRA
UNA REAZIONE E QUELLA OPPOSTA
STRETTAMENTE CONNESSI A QUESTI
ATTEGGIAMENTI, CONNOTATI
DALL’AMBIVALENZA SONO
L’ANTICONFORMISMO E
L’ATTEGGIAMENTO RIBELLE, NON SCEVRI
DA DIPENDENZA E SENTIMENTI DI COLPA.
LA SVALUTAZIONE DELLE FIGURE
PARENTALI PUO’ DIVENTARE UN MEZZO
PER DISTACCARSI DA LORO.
IL VENIR MENO DEGLI OGGETTI DI
IDENTIFICAZIONE INFANTILE COSITUISCE
UNA VERA E PROPRIA ESPERIENZA DI
PERDITA DI SE’ INSIEME AI PROPRI
LEGAMI D’AMORE INFANTILI.
TALE ESPERIENZA E’STATA ASSIMILATA
AL “LUTTO”.
NELLA PRIMA FASE
DELL’ADOLESCENZA PREVALGONO
PROPRIO L’AMBIVALENZA ED I
MECCANISMI DI NEGAZIONE, CHE
LASCIANO SENTIMENTI DI INCERTEZZA
ED INSICUREZZA ED IL BISOGNO DI
RICERCARE RASSICURAZIONI.
PER IL MASCHIO UNA FORMA DI
RASSICURAZIONE VIENE SPESSO
DALL’APPARTENENZA AD UNA
BANDA/GRUPPO DI COETANEI, CHE
PERMETTE DI ESPRIMERE
AGGRESSIVITA’, SOCIALIZZARE LA
COLPA, DIFENDERE LA PROPRIA INCERTA
IDENTITA’, SVALUTANDO CHI SIA
DIVERSO ANCHE SOLO PER MODO DI
VESTIRE.
PER LE RAGAZZE E’ INVECE LA RICERCA
DELL’ “AMICA DEL CUORE”,
ATTRAVERSO
LA CONDIVISIONE DEI SENTIMENTI E
L’IDENTIFICAZIONE RECIPROCA.
C’E’ IN QUESTO PERIODO UNA SPECIE DI
“FAME “ DI IDENTIFICAZIONI CON LA
RICERCA DI FIGURE DA IDEALIZZARE E
DI CUI INTROIETTARE ASPETTI E
CARATTERISTICHE IDEALI, CHE
VENGONO POI VELOCEMENTE
ABBANDONATE E PERSINO CRITICATE.
LA SECONDA FASE DELL’ADOLESCENZA
E’ CARATTERIZZATA DA UN
INVESTIMENTO LIBIDICO SUI PROPRI
PENSIERI ED EMOZIONI.
L’INTERESSE E’ INCENTRATO SUL SE’,
SPESSO ANCHE QUANDO SI RIVOLGE AD
OGGETTI ESTERNI:
GLI INNAMORAMENTI O LE DISCUSSIONI SUI
VALORI O SUI PROBLEMI DELL’UMANITA’
SONO MEZZI PER
RAGGIUNGERE LA CONSAPEVOLEZZA DI
SE’ OLTRE CHE
PASSI PER REALIZZARE UN CONTATTO
PIU’PROFONDO CON IL MONDO ESTERNO
(L’OGGETO AMATO PERMETTE LA
COSTRUZIONE DI UN IDEALE DELL’IO,
ILRAGIONAMENTO SU PROBLEMI
GENERALI PERMETTE L’ESPRESSIONE DI
CONFLITTI INTERIORI).