Arte fuori dall’arte
Incontri e scambi fra arti visive e società negli anni Settanta
Convegno a cura di
Cristina Casero (Università degli Studi di Parma)
Elena Di Raddo (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
Francesca Gallo (Sapienza Università di Roma)
12 - 13 ottobre 2016
Università Cattolica del Sacro Cuore
Largo Gemelli 1, Milano
COMUNICATO STAMPA
Promosso dalle Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Parma e
Sapienza Università di Roma, con la collaborazione dell’Associazione ArtCityLab, il convegno fa il
punto su uno degli aspetti più interessanti e meno indagati dell’arte degli anni Settanta: il suo
rapporto con la società, attraverso una trentina di relazioni scientifiche, raccolte nelle sessioni
Politica, Collettivi, Territorio e Comunicazione e due tavole rotonde con gli artisti dedicate a
Interventi nella città e lavoro di gruppo e Media e società.
Quel decennio rappresenta per l’Italia una fase di riflusso economico coincidente con le
trasformazioni tipiche del postfordismo, con una conseguente stagione di lotte politiche e sindacali
che incrociano la strategia della tensione in diverse occasioni. Il ribollire di energie intellettuali
segna la diffusione delle Neoavanguardie, pratiche artistiche eterodosse, in cui il corpo, il video, la
parola, la musica si mescolano alle arti visive tradizionalmente intese, per dialogare e competere
con il linguaggio della comunicazione di massa e, in tal modo, avviare un rinnovamento non solo
linguistico, ma anche di statuto dell’arte. Uno dei dati più evidenti di questa stagione, infatti, è la
ricerca di nuovi spazi e nuove forme di rapporto con il pubblico, le istituzioni, il contesto sociale e
urbano.
In un clima di profonda riflessione sullo statuto dell’arte e, soprattutto, del significato del fare arte
in rapporto alla società – di cui la Biennale di Venezia del 1976 è uno degli esiti più eclatanti –
molti artisti abbandonano il sistema dell’arte per trasformarsi in animatori sociali o in operatori
estetici (come il celebre Gruppo Salerno 75), ibridando le proprie competenze con quelle più
spiccatamente politiche. Altri rivolgono uno sguardo “estetico” ai problemi del momento:
inquinamento e tutela della salute, tempo libero e tempo di lavoro, modelli alternativi di istruzione e
di socialità, organizzazione urbana, emancipazione femminile e così via. Lungo queste strade la
figura dell’artista in molti casi si mimetizza dentro i collettivi politici e non o nell’associazionismo
di base.
Intervengono:
Ginevra Addis, Luigi Allegri, Luca Avanzini, Angelo Bianchi, Federica Boragina, Luciano
Caramel, Sara Catenacci, Fernando De Filippi, Elena Drovandini, Fernanda Fedi, Matteo
Fochessati, Laura Iamurri, Caterina Iaquinta, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Katharina Jesberger,
Jennifer Malvezzi, Chiara Mari, Gianluca Marinelli, Vittoria Martini, Paola Mattioli, Paola Nicolin,
Anna Oberto, Luca Palermo, Raffaella Perna, Lidia Piccioni, Cesare Pietroiusti, Ernest PignonErnest, Alessandra Pioselli, Francesco Poli, Marco Rizzi, Giovanni Rubino, Marco Scotini, Marta
Seravalli, Gianni Emilio Simonetti, Carla Subrizi, Carlotta Sylos Calò, Stefano Taccone, Francesco
Tedeschi, Bianca Trevisan, Christian Uva, Desdemona Ventroni, Claudio Zambianchi, Anna
Zinelli.
In occasione del convegno Arte fuori dall’arte. Incontri e scambi fra arti visive e società spazi
istituzionali e gallerie private presentano mostre e seminari dedicati a quel decennio. Il calendario
delle iniziative cerca di restituire in piccola parte la vitalità della scena artistica di allora, mettendo a
fuoco alcune questioni all’epoca di attualità.
Per il mese di ottobre l’associazione culturale ArtCityLab organizza a Milano il Festival
ArtsOutsideArts, in occasione del quale, tra gli altri, saranno riproposti, dislocati per la città, alcuni
lavori storici di Fernando De Filippi, Ugo La Pietra e Grazia Varisco.
A Santa Maria Capua Vetere, la Seconda Università di Napoli promuove il seminario Arte in
movimento. Gli anni Settanta in Campania (25 e 28 ottobre), a cura di Luca Palermo, dedicato al
dibattito artistico in Campania durante gli anni Settanta; mentre dal 30 settembre al 29 ottobre lo
CSAC dell’Università di Parma propone, da differenti prospettive, letture di opere in collezione
evidenziando il confronto delle arti visive con gli altri campi di ricerca, tipico del decennio.
Tra le varie iniziative, numerose mostre:
La parola agli artisti. Arte e impegno a Milano negli anni Settanta, a cura di Cristina Casero e
Elena Di Raddo, allestita al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (25 settembre – 25 novembre)
con opere che ricostruiscono il vivace clima di ricerca della stagione dell’arte più vicina al sociale;
Claudio Cintoli – Luigi Di Sarro – Ettore Innocente. Oggetti: astrazioni, utensili, sistemi, disegni, a
cura di Carlotta Sylos Calò, a Roma, presso il Centro Luigi Di Sarro (20 ottobre-18 novembre)
rende evidente la tensione utopica, visionaria e ironica che caratterizza la progettazione di oggetti,
non più solo utensili, ma anche astrazioni, ambienti o sistemi;
alla Fondazione Menna (Roma-Salerno), il 25 ottobre si apre la mostra documentaria (a cura di
Maria Giovanna Mancini) Filiberto Menna. La linea analitica dell’arte moderna, 1975.
Archeologia di un discorso critico, redendo accessibili documenti, corrispondenze e immagini che
attestano il febbrile lavoro condotto già a partire dalla fine degli anni ’60 da Filiberto Menna
intorno all’idea della linea analitica. In tale contesto si presenta anche il volume Filiberto Menna:
cronache dagli anni Settanta. Arte e critica 1970-1980 (a cura di Antonello Tolve e Stefania
Zuliani, Quodlibet 2016) che raccoglie gli scritti di Menna sulla stampa quotidiana;
il 6 dicembre inaugura presso lo Spazio Undergrownd di Milano l’esposizione fotografica di
Giovanna Dal Magro Milano e gli anni Settanta. Le piazze (a cura di Elisabetta Longari).
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