Programma di Teorie della Giustizia - Anno Accad

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Programma di Teorie della Giustizia
Docente: Prof. Pier Francesco Savona - Anno accad. 2016 - 17
L’insegnamento intende fornire un approccio critico e metodologico alle principali
correnti gius-politiche e filosofiche di teoria della giustizia contemporanee : giustizia sociale,
filosofia pratica, teorie delle capacità e del riconoscimento, cura e responsabilità per le future
generazioni, teorie dei diritti e costituzionalismo - allo scopo di orientare lo studente e il
cultore di studi giuridici nel terreno impervio e affascinante dei nessi e delle relazioni
intercorrenti tra diritto e giustizia, nella cornice istituzionale degli Stati democraticocostituzionali, permeabili per loro stessa natura (e proprio in funzione di quei nessi) alle
crescenti attese di giustizia e di tutela giuridica di rivendicazioni sociali o culturali provenienti
da minoranze discriminate o soggetti socio-economici “deboli”, misconosciuti nella
vulnerabilità della propria condizione umana; individui o gruppi formalmente ‘eguali’ ma in
realtà esclusi o ignorati (come gli stranieri o le ‘generazioni future’) da società e ordinamenti
sempre più globalizzati e omologanti, in cui la globalizzazione economica e l’omologazione dei
consumi, de-personalizzando il soggetto (l’utente-consumatore non è né ‘cittadino’ né
‘persona’) e frenando i processi di soggettivazione culturale e politica vanno producendo
perdita di senso dell’umano, diseguaglianze sociali e alienazioni morali, se alle loro sedicenti e
ostentate opportunità non si accompagni non solo una pur auspicata ‘globalizzazione dei
diritti’, quanto soprattutto una consapevolezza della ‘giuridicità’ intesa come modalità di
ascolto e riconoscimento dell’alterità, esistenziale, sociale e istituzionale.
Vanno dunque ripensate le categorie tradizionali del pensiero giuridico, dal ‘soggetto di
diritti’ ai ‘diritti soggettivi’ alle stesse ‘capacità’ e ‘responsabilità’, per renderle permeabili e
‘aperte’ alla interrogazione filosofica sulla giustizia, al suo ‘giustificare’ il diritto in base alla
cura e alla responsabilità per l’alterità; solo nel rendere espliciti i suoi ‘presupposti di giustizia’
insaturi e aperti all’appello dell’alterità, i sistemi giuridici contemporanei delle democrazie
costituzionali possono operare un’adeguata tutela e promozione dei diritti fondamentali della
persona, impedendone l’estraniamento morale e l’assoggettamento a logiche strumentali.
L’appello alla giustizia - il rendere ‘ragioni di giustizia’ al diritto – va inteso dunque
come ineludibile sforzo comunicativo teso alla chiarificazione e alla consapevolezza della
complessità delle “realtà sociali” in cui viviamo e a mettere a nudo gli snodi e i punti di
torsione o di rottura - nel quadro teorico di un ‘universalismo contestuale’ determinato - tra
diritto e morale, tra diritto e politica, tra diritto ed economia, quindi tra diritto e giustizia. Le
“soglie critiche”, i crinali scivolosi di confusione o di conflitto tra diritto e giustizia vanno
dunque evidenziati da un ragionamento filosofico ‘neutrale’, storicamente contestualizzato,
nell’analisi delle modalità con cui i sistemi giuridici moderni nella loro complessità procedurale
riescono a garantire con maggiore coerenza ed effettività lo svolgersi fisiologico di quelle
tensioni conflittuali tra esigenze sociali non ancora giuridificate e ‘posizioni giuridiche’ di diritti
statuiti come ‘fondamentali’ ma ‘insaturi’, ossia aperti a ‘questioni di giustizia’, questioni cioè
in cui si declina in modo nuovo la dimensione e posizione giuridica della dignità umana.
Metodologicamente, il programma del corso prevede un’articolazione – per la
complessità delle prospettive coinvolte nell’analisi dell’idea di ‘giustizia’ e del ragionamento
filosofico sul ‘giusto’ così come della prassi politica e giuridica implicata nella risposta
istituzionale alle concrete ‘questioni di giustizia’ riguardanti il riconoscimento o la violazione di
diritti nelle società contemporanee – distinta in quattro aree d’interesse che saranno
analizzate durante lo svolgimento del corso, con materiale didattico (anche audiovisivo)
fornito durante le lezioni e inserito sul sito web docenti unina.it, per le quali gli studenti
potranno esercitare la propria scelta, in base all’approccio che preferiranno utilizzare.
In particolare, gli studenti potranno scegliere se approfondire, in alternativa,
a) Un approccio alla giustizia entro la prospettiva gius-politica e istituzionale, in chiave
di teoria politica dei diritti umani;
oppure
b) Un approccio alla giustizia entro una prospettiva di filosofia pratica, in chiave di
etica del discorso e del riconoscimento e di ermeneutica ricostruttiva;
oppure
c) La prospettiva della giustizia entro la cornice della teoria giusfilosofica dei diritti
sociali e dell’egualitarismo, in chiave di giustizia sociale, culturale e
intergenerazionale;
oppure
d) La prospettiva della giustizia nella cornice del costituzionalismo statale e globale, in
chiave di teoria giuridica di tutela, promozione e bilanciamento di diritti
fondamentali.
In relazione al singolo approccio prescelto, gli studenti potranno utilizzare i seguenti
testi consigliati :
Per a) : S. BENHABIB, Cittadini globali. Cosmopolitismo e democrazia, il Mulino,
Bologna 2008, pp. 9-117, insieme a :
H. ARENDT, Socrate, R. Cortina Editore, Milano 2015, pp. 7-62;
oppure, in alternativa :
M. IGNATIEFF, Una ragionevole apologia dei diritti umani, Feltrinelli, Milano 2003, pp. 7-157.
Per b) : P. RICOEUR, Il Giusto, vol. 1, Effatà Editrice, Torino 2005, pp. 20-50 e pp. 149-222,
insieme a :
P. F. SAVONA, “Sulla dignità violata”. Per un’etica del concreto, in A. ABIGNENTE, F.
SCAMARDELLA (a cura di), Dignità della persona. Riconoscimento dei diritti nelle società
multiculturali, Editoriale Scientifica, Napoli 2013, pp. 37-57, inserito nel web docenti di unina.it
come ‘materiale didattico’ per il corso di Teorie della giustizia;
oppure, in alternativa :
R. MORDACCI, Rispetto, R. Cortina Editore, Milano 2012, pp. 7-162, insieme a :
P. F. SAVONA, Giustizia sociale e misconoscimento, in U. POMARICI (a cura di), Il
diritto come prassi. I diritti fondamentali nello Stato costituzionale, pp. 223-253, inserito nel
web docenti di unina.it come ‘materiale didattico’ per il corso di Teorie della giustizia;
Per c) : S. ZULLO, La dimensione normativa dei diritti sociali. Aspetti filosofico-giuridici,
Giappichelli, Torino 2013, pp. 11-164;
oppure, in alternativa :
N. RIVA, Egalitarismi. Concezioni contemporanee della giustizia, Giappichelli, Torino
2016, pp. 13-148;
oppure, in alternativa :
F. G. MENGA, Lo scandalo del futuro. Per una giustizia intergenerazionale, Edizioni di
Storia e Letteratura, Roma 2016, pp. 7-119.
Per d) : P. L. SÁNCHEZ, F. SCAMARDELLA (a cura di), Gli argomenti del costituzionalismo. La
tensione tra etica e diritto, Editoriale Scientifica, Napoli 2014, pp. 1-50 e 101-194;
oppure, in alternativa :
G. AZZARITI, S. DELLAVALLE, Crisi del costituzionalismo e ordine giuridico
sovranazionale, ESI, Napoli 2014, pp. 13-83, insieme a :
F. J. ANSUÁTEGUI ROIG, Rivendicando i diritti sociali, ESI, Napoli 2014, pp. 5-47.
Per gli studenti frequentanti il corso, sarà distribuito ulteriore materiale didattico e si
potranno concordare programmi alternativi di studio e di lettura.
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