'Questo è il giorno che ha fatto il Signore,. rallegriamoci e in esso esultiamo '. E' l'annuncio risuonato
nella Notte Santa in tutte le chiese cristiane del mondo e nel cuore di ogni credente e che il Papa nel
Messaggio pasquale di mezzogiorno rivolgerà 'Urbi et Orbi' alla Città di Roma, sede della Cattolicità, e a
tutto il mondo: Cristo è Risorto! e con Lui risorge la speranza della Salvezza e della Vita senza fine per
tutti gli uomini. San Paolo nella Lettera ai Corinzi (seconda Lettura), testimonia le apparizioni di Cristo
risorto agli apostoli ed anche a lui 'come a un aborto ' , e negli Atti degli Apostoli (prima Lettura), Gesù
risorto annunzia il battesimo nello Spirito Santo, che darà loro la forza e il coraggio di annunciare il
'grande evento ' a tutto il mondo: 'Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete
testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino agli estremi confini della terra '.
Vediamo di ritornare al brano di Vangelo di questo santo giorno di Pasqua, per fare qualche
sottolinea tura che aiuti la nostra meditazione. Vedremo in particolare come il cammino di fede
compiuto dalla Maddalena sia il nostro stesso cammino. Maria di Magdala, da una situazione di
incredulità è passata a quella di testimonianza, diventando un apostola entusiasta di Cristo
risorto.
1) 'Maria di Magda/a stava all'esterno vicino a/sepolcro e piangeva...' I due angeli seduti nel sepolcro le
chiedono: 'Donna perché piangi? '. Anche Gesù, scambiato per il custode del giardino, le dice: 'Donna
perché piangi? Chi cerchi?' Maria di Magdala è l'immagine della Chiesa che piange per i suoi figli che si
trovano in difficoltà. Piange per ciò che sta avvenendo nel Medio Oriente e a Gerusalemme in particolare,
la Città Santa per eccellenza, perché scelta da Cristo per l'annuncio della resurrezione. Preghiamo in
questa S. Messa perché la grazia di Cristo risorto tocchi il cuore degli Israeliani e dei Palestinesi e li induca
ad una pace vera e duratura. La Chiesa piange anche per gli altri suoi figli sparsi nel mondo e che sono
stretti dalla morsa della guerra, della fame, della ingiustizia, della dimenticanza. La chiesa piange per i
suoi figli che si trovano nelle carceri, negli ospedali, nei ricoveri, nelle strade e che non sono
sufficientemente assistiti. La Chiesa piange per alcuni sacerdoti, suoi figli prediletti, che per debolezza o
per scarsa vigilanza, non hanno saputo mantenersi all'altezza della loro missione. Preghiamo per loro e per
tutte le vittime degli scandali che avvengono nel mondo. La Chiesa piange per le famiglie in lutto per la
perdita dei loro cari. Non possiamo non ricordare in questo giorno di Pasqua le famiglie delle 118 Vittime
della sciagura di Linate dell'8 ottobre 2001. Preghiamo perché dalla resurrezione di Cristo traggano
motivo di conforto e di speranza che un giorno rivedranno i loro cari. Preghiamo anche per l'amico della
Comunità, Pasquale Padovano, rimasto ustionato nella tragedia e che è diventato la 'memoria vivente ' di
quel triste evento. Il suo presente e il suo futuro sono ancora incerti, ma ci sorregge la certezza che è in
buone mani, perché è nelle mani di Dio, che è Padre e che 'non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per
procurarne loro una più grande e più duratura '. Preghiamo per lui ed anche per la sua famiglia, per la
Sig.ra Teresa e per Anna, che in questi quasi sei mesi di passione hanno dato prova di grande dignità, di
fortezza d'animo e di fede. Quando nel pomeriggio andrò all'ospedale di Niguarda a trovare Pasquale, gli
porterò la vostra solidarietà e l’ assicurazione della nostra preghiera. La Chiesa piange soprattutto per i
suoi figli che non
credono o vivono nell'indifferenza, preferendo seguire le facili mode del mondo all'impegnativo messaggio
cristiano. Anche in questa Pasqua, chissà quanti hanno pensato alle vacanze, al viaggio da fare, al pranzo da
consumare, ma non si sono preoccupati ne della Settimana Santa, ne della Messa, ne della Confessione
pasquale. Ma il Signore è infinitamente paziente e continua ad aspettarli.
2) Il Vangelo narra che Gesù chiamò per nome la Maddalena e dal tono di voce, dalla carica
affettiva, la donna Lo riconobbe: 'Gesù le disse: 'Maria! '. Essa allora, voltatosi verso di lui, gli disse in
ebraico: 'Rabbunì!', che significa: Maestro'. Gesù chiama ciascuno di noi per nome. Non siamo per Lui
degli sconosciuti, dei numeri, ma delle persone, dei figli, che Lui ama infinitamente. Santa Teresina di
Gesù Bambino, nelle sere d'estate, amava guardare il cielo e osservando che le stelle dell'arsa Maggiore
formavano una specie di 'T', l'iniziale del suo nome 'Teresa " correva dalla sorella maggiore a dirle: 'Vieni a
vedere, il mio nome è scritto in cielo! '. Il nostro nome, miei cari, non è solo scritto in cielo, ma è scritto
nella mente e nel cuore di Dio, di Gesù, che per noi si è fatto uomo, ha patito, è morto ed è risorto. Questo
pensiero ci deve aprire il cuore alla speranza, alla fiducia e alla gioia; Anche se per ipotesi assurda non
dovessimo essere amati da nessuno al mondo, ci resta sempre l' amore di Gesù, che non dura un giorno, un
mese, un anno, una vita, ma sempre, nel tempo e nell ' eternità! Tutto questo ci ricorda la Pasqua del
Signore: il Signore è risorto, ed è vivo, ed è con noi, per sempre! Tutta la Chiesa oggi è in festa. Ce lo
ricorderà tra poco la preghiera del Prefazio della Messa: 'Questa è la vera Pasqua esaltata dal sangue del
Signore, nella quale, o Padre, la tua Chiesa celebra la festa che dà origine a tutte le feste '. E con la Chiesa
è in festa anche la nostra Comunità, che oggi accoglie, come è ormai tradizione, gli amici Clochards. Come
in ogni famiglia oggi si festeggia la Pasqua con parenti ed amici, così noi siamo in festa con i nostri amici
'Senza/issa dim9ra '. Li ringraziamo per aver accettato l'invito, li assicuriamo della nostra stima e del nostro
affetto, augurando loro tanta salute, serenità e la benedizione del Signore.
3) ‘Maria di Magdala andò subito ad annunciare ai discepoli:’Ho visto il Signore ' e anche ciò che le
aveva detto '.Dopo aver 'visto' Gesù, la donna sente il bisogno di dirlo a tutti, per partecipare a tutti la sua
gioia, La Maddalena ha avuto il privilegio di vedere Gesù anche con gli occhi del corpo, ma soprattutto l' ha
visto con gli occhi del cuore perché Dio l'ha illuminata; poco prima infatti aveva pensato che Gesù foSse il
giardiniere, A noi non è dato di vedere Gesù con gli occhi del corpo, fino a quando saremo in Paradiso, solo
allora Lo vedremo 'così come Egli è " A tutti noi però è dato di vedere Gesù con gli occhi della fede e di fare
esperienza, della sua misteriosa ma reale presenza in mezzo a noi, risorto e vivo, Se questa esperienza di
fede è vera, è profonda, è vitale, deve venirci spontaneo il parlare di Gesù agli altri e il testimoniarlo a tutti,
in casa, nell’ambiente di lavoro, nei luoghi di svago, non tanto con le parole, ma con uno stile di vita, che ci
qualifica come credenti, Sappiamo che non è facile oggi testimoniare la fede, soprattutto in certi ambienti,
come ad es. il nostro, perché si è presi di mira e avversati, o si è tagliati fuori, ma non dobbiamo avere paura
o scoraggiarci, perché il Signore è con noi ed è da Lui che dobbiamo ricevere la ricompensa,
Conclusione. A Pasqua si è soliti fare gli auguri, anche se non si sa bene quale sia il contenuto di questi
auguri: Buona Pasqua! Buona Pasqua!Ci diciamo l 'un l' altro. Per taluni può voler dire: buona vacanza, o
buona festa in famiglia, o buon riposo dal lavoro, senza alcun riferimento alla festa cristiana. Per noi l'
augurio di Buona Pasqua deve voler dire : buona esperienza di Cristo risorto. Preghiamo perché ciascuno di
noi possa dire come la Maddalena: anch'io 'ho visto il Signore’ ! e sento il bisogno di dirlo a tutti.