Signor Sindaco, Onorevole Vice Ministro, Signore e Signori, E’ un piacere per me darvi il benvenuto al primo Forum Mondiale OCSE sulle «Statistiche, Conoscenza e Politica». Tale piacere mi deriva da vari motivi. In primo luogo penso che questa sia la prima volta che un cosi grande numero di persone altamente qualificate si riuniscano a livello internazionale per discutere sul rapporto tra statistica e politica. Questo è un grande successo, ottenuto grazie alla collaborazione con le autorità italiane e l’impegno del segretariato dell’OCSE di cui sono estremamente felice. Viviamo in un mondo che cambia velocemente, in un momento cruciale della storia. Sono richieste risposte complesse e coerenti tra di loro per affrontare sfide difficili, cominciando dallo sviluppo economico, il cambiamento climatico, il terrorismo, l’energia, l’educazione, la tutela della salute e l’esclusione sociale. Fin dalla sua creazione, l’OCSE ha investito risorse importanti per lo sviluppo delle statistiche necessarie per condurre le proprie attività e per contribuire al miglioramento delle statistiche internazionali. Sappiamo bene, infatti, che statistiche di alta qualità costituiscono una base fondamentale nel nostro lavoro ed in quello di coloro i quali sono impegnati nell’analisi scientifica per sostenere le scelte politiche. L’odierna «Società dell’Informazione» ha a sua disposizone un’enorme quantità di dati. Nuovi produttori di statistiche giocano un ruolo importante nel «mercato dell`informazione» e competono ogni giorno con le fonti statistiche ufficiali, per attirare l’attenzione dei media, delle imprese e degli individui. Alcune volte, questa competizione è basata su sforzi seri per produrre informazioni non disponibili presso altre fonti. Purtroppo, in molte altre occasioni, dati numerici deboli o prodotti sulle basi di modelli econometrici sono presentati e commentati come «fatti» indiscutibili. La comparabilità internazionale delle statistiche è un problema che interessa tutti. Infatti, le dimensioni internazionali dei problemi e della politica, lo sviluppo del benchmarking per paragonare le posizioni relative di ciascun paese con quelle di altri paesi e i sistemi di sorveglianza multilaterale sviluppati dalla comunità internazionale richiedono statistiche comparabili. Nello stesso tempo, le imprese hanno bisogno di statistiche di qualità per valutare e paragonare le dinamiche dei mercati di sbocco, dei prezzi, ecc. Infine, gli individui richiedono statistiche per prendere decisioni ben fondate riguardanti l`educazione dei figli, i piani per la sicurezza sociale, le scelte d’investimento. L’OCSE è fortemente impegnato, in co-operazione con altre organizzazioni internazionali, in questo sforzo di miglioramento delle statistiche, sia per i paesi membri, che per quelli non membri. Nel 2001 l’OCSE ha lanciato una nuova strategia per la sua attività statistica. Da allora, sono state prese diverse iniziative per accrescere il profilo delle statistiche vis-à-vis i top manager dell’OCSE, per migliorare la qualità delle statistiche e l`efficenza dei processi produttivi. Il Forum «Statistiche, Conoscenza e Politica» rappresenta un momento fondamentale di tale strategia. E’ un’opportunità unica per mostrare al grande pubblico il ruolo chiave delle statistche nella società attuale e per discutere uno dei problemi che quotidianamente affrontano sia i politici, sia i cittadini: come si può valutare la situazione delle nostre economie e delle nostre società? Crediamo che questo Forum possa portare importanti risultati nel breve-medio periodo, sia per i singoli paesi, sia per il Segretariato dell’OCSE: nuove fonti d`informazione, nuove idee per sviluppare una conoscenza basata su una migliore comprensione di come funzionano oggi le moderne democrazie; sviluppo più rapido dei sistemi di indicatori nazionali nei paesi membri, basati sulle lezioni acquisite dall`esperienza di altri paesi; più forte collaborazione tra l’OCSE e la società civile, per mantenere la sua posizione di leadership come fornitore di statistiche internazionali affidabili e produttore di analisi per disegnare le politiche; maggiore capacità di comprendere come sistemi e culture basate sull`informazione e sulla conoscenza si vanno sviluppando nelle democrazie del ventunesimo secolo; maggiore collaborazione con i paesi non membri per promuovere lo sviluppo di statistiche di alta qualità e di un approccio ai problemi basato sulla conoscenza. Il secondo motivo per cui sono estremamente contento è il fatto che il Forum si svolge in Italia, uno dei membri fondatori dell’OCSE. Fin da quando l’Organizzazione è stata creata, l`Italia ha svolto un ruolo importante nello sviluppo dell’OCSE. In più occasioni il Governo Italiano e le altre istituzioni italiane hanno dimostrato l`importanza che attribuiscono al lavoro svolto dall’OCSE, finanziando lo sviluppo di progetti specifici e ospitando convegni internazionali. Per dimostrare la stretta collaborazione fra l`Italia e l’OCSE, basterebbe ricordare la riunione Ministeriale di Bologna sulle Piccole e Medie Imprese, la riunione Ministeriale di Napoli sull’e-government e la recente creazione del Centro OCSE a Trento sulle politiche per lo sviluppo locale. Anche per questo Forum il ruolo del Governo Italiano e delle altre illustri istituzioni pubbliche che hanno finanziato il nostro progetto è stato fondamentale. Mi piace sottolineare la reazione entusiastica mostrata dalle autorità italiane quando l’OCSE ha lanciato questo progetto, chiaro segnale della capacità del paese di riconoscere le priorità strategiche e di investire nell`OCSE. Specialmente dopo aver sentito le parole d`incoraggiamento da parte del Presidente della repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi, sono fiero che l’OCSE abbia organizzato questo importante evento qui a Palermo. Vorrei quindi, a nome di tutti i presenti e dell`OCSE, ringraziare il Governo Italiano, le altre istituzioni pubbliche e gli sponsor privati per il loro appoggio e la loro collaborazione, senza la quale questo Convegno non sarebbe stato possibile. Auguro a tutti i partecipanti buon lavoro.