ONCOLOGIA VETERINARIA: NUOVI ORIZZONTI I tumori sono patologie di frequente riscontro nella clinica dei piccoli animali. Il loro numero è notevolmente aumentato negli ultimi anni, sia perché i proprietari sono più attenti alle cure dei propri animali, sia per la miglior qualità degli approfondimenti diagnostici da parte delle cliniche veterinarie. Inoltre si è assistito anche ad un aumento reale delle malattie tumorali: la causa è da ricercare nell’aumentata esposizione a fattori ambientali predisponenti come inquinamento, smog, fertilizzanti, anabolizzanti e molte altre sostanze cancerogene. Anche l’allungamento della vita media incide sulle malattie neoplastiche; infatti cani e gatti più curati, meglio nutriti e vaccinati vivono più a lungo e quindi sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare il cancro. Alcuni studi epidemiologici americani hanno evidenziato come i tumori siano la principale causa di decesso negli animali da compagnia. Si parla di percentuali che vanno dal 16% al 23%: in parole povere significa che all’incirca un cane ogni cinque di quelli controllati muore in seguito a cancro. Altri studi statistici hanno dimostrato che gli organi maggiormente colpiti sono la cute, la mammella e il sistema ematopoietico. Nella nostra pratica quotidiana ci troviamo tutti i giorni ad affrontare casi di piccoli animali affetti da “male incurabile”, come in gergo vengono definiti i tumori. Purtroppo non è del tutto sbagliato chiamarli così, perché spesso per i tumori ad alto grado di malignità non esiste una cura risolutiva. Ecco che spesso in passato la diagnosi di tumore si accompagnava immediatamente all’eutanasia. Oggi le cose stanno cambiando, “male incurabile” non significa che non ci sia più niente da fare. L’obiettivo dell’oncologo veterinario è quello di gestire la malattia; dopo la diagnosi si sceglie la terapia più appropriata che spesso prevede un approccio chirurgico seguito da chemioterapia e/o radioterapia. In alcuni casi non sono possibili terapie mirate al cancro e quindi si procede con terapie palliative atte a sostenere e a non abbandonare l’animale; spesso questo è di gran conforto per il proprietario. L’idea moderna e ottimistica deve essere quella di considerare il tumore come una malattia cronica con la quale convivere, come può essere il diabete o l’insufficienza renale; questo concetto consente di affrontare il cancro con meno paura e accettare le cure come se fosse una qualsiasi malattia tipica dell’animale anziano. Per il Veterinario oncologo il problema più grande resta la comunicazione con il proprietario. Infatti oltre alla difficoltà diagnostica, terapeutica, ed economica (spesso far diagnosi di malattia tumorale è difficile e costoso) lo scoglio più grande resta convincere chi ci sta di fronte dell’importanza e delle possibilità di successo che ci sono nella terapia del suo cane. Far diagnosi di cancro non significa far diagnosi di morte, spesso le terapie appropriate possono dare una remissione dei sintomi per lunghi periodi e permettere al paziente di vivere in condizione di massimo benessere. Non è infrequente che cani affetti da tumore “sotto controllo” muoiano per altre cause o semplicemente per vecchiaia. Va inoltre sfatato il luogo comune che cani e gatti sottoposti a chemioterapia vadano incontro a complicanze come vomito e soprattutto perdita del pelo. Le terapie attualmente utilizzate in oncologia spesso sono più semplici ed efficaci del previsto. Fondamentali sono i controlli seriali che devono essere effettuati durante i cicli di chemioterapia e dopo una chirurgia oncologica. Il Medico deve accompagnare proprietario ed animale in tutto il percorso con grande umanità, il proprietario da parte sua deve essere disponibile e paziente. Inoltre è soprattutto a livello preventivo che uno scrupoloso Medico Veterinario deve consigliare degli screening per verificare le condizioni di salute dei propri animali. Non aspettare che compaiano segni clinici riferibili a malattie tumorali: check-up approfonditi (visita clinica, esami del sangue, radiologia, ecografia, tac e risonanza magnetica) possono rivelare per tempo condizioni precancerose o tumori in fase iniziale e renderne l’approccio medico più facile e con risultati migliori. La Medicina Veterinaria ha fatto passi da gigante in oncologia nell’ultimo decennio, però questo non basta. La sensibilizzazione del proprietario e la sinergia con il proprio Veterinario di fiducia sono gli elementi chiave per combattere il cancro e allungare la vita dei nostri fedeli compagni.