STUDIO BIBLICO
FIORILLA PINO
IL PENSIERO POSITIVO
“…Io Posso ogni cosa in Colui che mi Fortifica…” (Fil. 4 : 4-20)
INTRODUZIONE
Gli avvenimenti degli ultimi giorni nella nostra città, (due suicidi e due tentati suicidi) hanno posto
l’attenzione su una realtà forse nascosta della nostra gioventù, “la fragilità mentale”, cioè quella incapacità
di affrontare e risolvere i problemi della vita quotidiana. Alcuni sociologi, psicologi ed educatori a vario
titolo, hanno affermato che oggi la società debba vivere pensando in modo positivo. Qualcuno ha
affermato che i nostri giovani a differenza di quelli della vecchia generazione, sono abituati ad avere tutto,
senza preoccuparsi o lottare, per avere qualcosa, ed allora la prima sconfitta, pone il ragazzo in una
condizione mentale cosi debole ed indifesa che lo espone agli attacchi della depressione.
Pensare positivamente è essenziale per avere successo nella vita, La vita e le circostanze possono essere
estremamente negative in questo mondo perduto, ma se ancorato alla Parola di Dio e alla Potenza
soprannaturale dello Spirito Santo, il pensiero positivo può dar vita ad una coscienza della vittoria invece
che ad una coscienza della sconfitta e della inutilità, (Giov. 2:14)
IL PENSIERO POSITIVO NELLA SOCIETA’
a) Il pensiero positivo della “New Age”
La “Nuova Era” (come viene tradotta in italiano), è un movimento ideologico che si prefigge lo scopo di
migliorare il proprio tenore di vita, economico, mentale, emotivo, sentimentale ecc.., attraverso tecniche che
trovano origine in antiche pratiche religiose orientali di culti buddisti o induisti, e che hanno lo scopo di
condizionare la nostra mente a vedere le cose, da un punto di vista positivo e quindi vivere in modo più felice,
sano, equilibrato, creativo. La parola di Dio in relazione alla necessità di una nuova era che aiuti l’uomo a
vivere meglio propone la salvezza in Cristo Gesù, (Gv. 3:3-7)
b) Il pensiero positivo della droga
Può sembrare assurdo ma tra i giovani oggi vi sono di quelli che utilizzano la droga per essere:

Più forti mentalmente;

Più risoluti e determinati nelle scelte quotidiane della vita;

Per evadere dai problemi quotidiani e dalle sofferenze personali;
Il Signore condanna tali pratiche anche perché questi fenomeni che producono grandi schiavitù e dipendenze
sono palesemente opere di satana che vuole tenere legato l’uomo al peccato. (Gal 5:1)
c) Il pensiero positivo del denaro
Il materialismo dell’ultimo cinquantennio, ha prodotto una corsa sfrenata al benessere di proporzioni
inimmaginabili, tutti vogliono vivere meglio, più a lungo e con ogni confort,
Oggi se hai le possibilità economiche, allora sei qualcuno, hai successo nella vita, la filosofia contemporanea
del mondo materialista è che la felicità è data solo dai soldi,
Ancora una volta la Parola di Dio che è l’unica fonte di saggezza per l’umanità afferma che l’amore per il
denaro è invece la radice di ogni male (I° Tim. 6:10)
IL PENSIERO POSITIVO NELLA BIBBIA
Il "pensiero positivo", però, non l’ha inventato la "New Age", E non c’è bisogno di assumere sostanze stupefacenti
o avere un consistente conto in banca per vivere meglio.
Il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo ha sempre insegnato attraverso la sua Parola la possibilità di avere una vita
esuberante, piena, felice, ed intensa (Giov. 10:10), per la Parola di Dio il “Pensiero Positivo”, non è un
atteggiamento di vita, o una predisposizione della mente, ma una condizione della stessa natura umana, Paolo ce ne
dà una chiara esposizione nel brano preso come testo (Fil. 4:4-20).
Quello che gli è accaduto è increscioso, ma lui non se ne lamenta, Vede infatti le cose dalla prospettiva della
provvidenza di Dio, “Pensa Positivo” (Fil. 1:12); (Rom. 8:28).
Infatti Egli (Paolo) parafrasando sembra affermare che per una vita felice bisogna realizzare:
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FIORILLA PINO
1. La Gioia del Signore (Fil. 4:4,10,)
La prima caratteristica di un mente trasformata da Cristo è quella della gioia: (Fil. 4:10) la gioia cristiana non
dipende dalle circostanze in cui si vive ma dalla consapevolezza di essere "nel Signore, e che, per grazia di Dio,
il proprio nome "è scritto nei cieli". (Luc. 10:20).
2. La Mansuetudine (Fil. 4:5)
la mansuetudine, che è umiltà, semplicità d’animo e di spirito, nella lingua originale, denota quello spirito
generoso che sa elevarsi al di là delle offese che si ricevono, è uno spirito di paziente sopportazione. Una
persona mansueta non insiste a pretendere i suoi diritti. Il proprio io, il proprio interesse, non è importante per la
persona mansueta, viene in secondo piano. Questo è considerato il successo di una vita felice. (2 Co. 10:1).
3. La Vittoria sull’Ansia e sulle Preoccupazioni (Fil. 4:6/a)
Quante persone sono sempre ansiose, e preoccupate. L’ansia, l’angustia, la preoccupazione eccessiva è
incompatibile con la fiducia in Dio, il cristiano, pienamente consapevole di che cosa significhi conoscere Dio ed
essere in comunione con Lui, non può lasciarsi vincere dalle preoccupazioni (Mt. 6:25); (I° Piet. 5:7).
4. La Dipendenza da Dio (Fil. 4:6/b)
Un totale arrendimento nelle mani del maestro, produce una tranquillità interiore ed una certezza di fede, che
ogni scelta o decisione guidata dallo Spirito Santo, diventa una formalità, in quanto i nostri pesi sono stati
scaricati su Gesù (Matt. 11:28).
5. Una Mente occupata nel Bene (Fil. 4:8)
E’ importante intrattenere nella nostra mente solo pensieri positivi, non come sforzo mentale ma come
ubbidienza alla sua Parola, le virtù, le cose onorevoli, degne di rispetto e sante, le cose giuste e buone agli occhi
di Dio, non sono un esercizio autogeno, ma la semplice conseguenza di una vita in continua santificazione.
(Efes. 4:24,25). Pensare a queste cose non è un fine a sé stesso, ma prepara all’azione, con la mente pura anche
le nostre azioni risentiranno di questa influenza mentale.
6. La Riconoscenza ed il Ringraziamento a Dio (Fil. 4:6,18,)
L’Apostolo esprime tutta la sua sincera gratitudine per il sostegno ricevuto dai filippesi, questa attitudine dovuta
a Dio per i suoi benefici, è anche un atteggiamento di sostegno ad una vita esuberante. Chi sa valorizzare anche
quel poco che ha ed è sempre riconoscente verso Dio e verso gli altri vive molto meglio, perché il Signore
"dimora" nel nostro cuore.
7. La Saggezza nell’Accontentarsi (Fil. 4:11,12,)
Il sapersi accontentare di quello che si ha, è sicuramente incompatibile con lo spirito consumistico moderno, ma
è fonte di pace è soddisfazione. L’Apostolo qui non nega di avere dei bisogni, ma di avere imparato ad
accontentarsi di ciò che ha, senza lamentarsene. (Sal. 37: 16,25,)
8. Credere e Confidare in Dio (Fil. 4:13)
L’affermazione dell’Apostolo, denota una netta confidanza e sicurezza nella propria fede, ma soprattutto nel
soggetto della sua fede, cioè il Signore. Paolo è in grado di affrontare tutte le circostanze, le buone e le cattive,
non le sceglie ne le evita, ma crede e confida nella forza che il Signore gli ha assicurato. Il cristiano non dice:
"Io non ce la farò mai", ma "Io posso farcela, in Colui che mi fortifica!. (II° Cor. 9:9-10).
9. La Solidarietà degli altri e con gli altri (Fil. 4:14-16)
L’essere sempre disponibili per gli altri e godere della solidarietà altrui, è la caratteristica per eccellenza
presente in Cristo, ma anche un grande esercizio di vita positiva e felice. Donare e donarsi, infatti, per amore,
senza reticenze, senza preclusioni, è la caratteristica per eccellenza del vero discepolo di Cristo. (Tito 2:14).
CONCLUSIONE
Se il mondo, oggi parla tanto di "pensiero positivo" come chiave del successo e della salute personale, il cristiano è
chiamato a testimoniare che tutto questo …non è una novità, ma una realtà già vissuta dai figli di Dio che vivono, in
comunione con Lui, "Nel Signore".
Un "pensiero positivo" senza Cristo (come oggi ci propone la New Age e la psicologia di moda), non è autentico
"pensiero positivo", ma un’ulteriore inganno di Satana adornato di superstizioni, illusioni, arroganza ed egoismo,
Noi dobbiamo proclamare con forza che solo Gesù Cristo è l’uomo nuovo, sola speranza di questo mondo, Cristo
Gesù, infatti, è il solo che possa farci vedere in questo mondo una "nuova era".
Pino Fiorilla
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