COMUNE DI FRANCAVILLA SUL SINNI
(PROVINCIA DI POTENZA)
C.A.P. 85034
P.IVA 00242110765
SCHEDA DI PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE
IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Comune di Francavilla sul Sinni (PZ)
2) Codice di accreditamento
NZ00766
4) Albo e Classe di iscrizione
Regionale
4a
CARATTERISTICHE PROGETTO
5) Titolo del progetto:
INSIEME PER GLI ANZIANI
- GARANZIA GIOVANI-
6) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
A 01 – Anziani
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con
riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e
dei beneficiari del progetto:
Descrizione geografica
Il Comune di Francavilla sul Sinni, situato nell’area sud della Regione Basilicata, ha un’estensione territoriale pari a
45,96 Km2, tra il collinare e il montano, fa parte del Parco Nazionale del Pollino. Il clima è generalmente temperato, ma
durante la stagione invernale, soprattutto nelle zone montane, la neve è sovente abbondante.
Economia
L’economia del territorio si basa prevalentemente sulle attività commerciali ed artigianali e nell’ultimo decennio sono in
crescita le strutture agrituristiche, favorite dalle ricchezza di bellezze paesaggistiche, attira ogni anno migliaia di
visitatori durante il periodo estivo e durante i week-end.
La crisi economica internazionale e la riduzione dei consumi si riflettono negativamente anche sull’agiatezza
economica della comunità e negli ultimi anni si registra un incremento dell’emigrazione giovanile e di adulti in età
lavorativa.
Struttura Demografica
Al 30.12.2013, la popolazione residente ammontava a 4246 abitanti, con una media annuale di 50 nuovi nati. Negli
anni si registra un aumento dell’emigrazione verso il centro-nord, soprattutto di adulti e giovani e un aumento
dell’immigrazione, soprattutto rumeni (circa110 residenti).
La distribuzione della popolazione per fasce di età è riportata nella tabella che segue, nella quale l’attenzione è posta
sulle fasce di età superiori a 65 anni che ammontano complessivamente 18,44% della popolazione complessiva;
Tabella 1) – Popolazione per fasce di età
Fascia
d’età
0-65
66-75
76-85
86-95
96 e oltre
TOTALE
Popolazione
Maschi
1.790
163
116
25
4
2.098
Femmine
1.725
207
148
65
3
2.148
Totale
3.515
370
264
90
7
4.246
Componenti famiglia
over 65
Percentuale 1 componente 2 componenti
81,56
9,43
71
63
6,57
95
40
2,28
58
6
0,16
5
0
100
229
109
La comunità sociale è ancora basata sulla famiglia e sono rari (solo n. 4 unità) i casi di istituzionalizzazione degli
anziani. Pertanto, essi vivono quasi sempre nelle loro case (spesso di proprietà), mantengono un buon livello di
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autonomia, anche dal punto di vista sociale, stretti legami con i figli e con la rete di parentele e amicizie, mantenendo la
propria indipendenza.
Su un totale di 1762 famiglie, sono 229 i nuclei familiari con un solo componente e con età superiore a 66 anni, dei
quali circa 40 vivono nelle zone rurali. I nuclei familiari con un componente di età superiore ai 76 anni sono
complessivamente 46, dei quali 6 con età superiore a 86 anni. Proprio queste due ultime fasce di età sono
particolarmente seguite dall’Ufficio Servizi Sociali, attraverso l’attivazione del servizio di assistenza domiciliare
nell’ambito dei Piani Sociali di Zona.
Numerosa è la fascia di età compresa tra i 65 e i 75 anni che risulta ancora attiva e capace di impegnarsi in attività
sociali e ricerca, spesso, occasioni di impegno civile e di scambio intergenerazionale, con un grado culturale
eterogeneo e portatrice di saperi e di valori che le nuove generazioni vanno perdendo.
Con l’aumentare dell’età, numerosi sono i problemi che gli anziani soli e le famiglie, con anziani in casa, si trovano ad
affrontare: aumenta la fragilità in connessione con l’età, si perde funzionalità ed autonomia. Pertanto, si devono
modulare gli interventi e i servizi per prevenire, contenere e ridurre i disagi, sia in ambito sociale che sanitario.
Il progetto pertanto si pone l’obiettivo di offrire un servizio aggiuntivo e straordinario per supportare soprattutto gli
anziani che vivono da soli e che mantengono un discreto grado di autonomia, non potendo in questa sede sostituire
altre tipologie di intervento e di prestazioni socio sanitarie che competono ad altri soggetti istituzionali.
Servizi e strutture dedicate alla popolazione anziana
Servizi Sociali Comunali
L’Ufficio segue attraverso i propri operatori (responsabile, assistente sociale, psicologo) le situazioni di disagio, in
collaborazione con i medici di base, con le Associazioni di volontariato, la Chiesa e altri operatori della rete sociale
comunale, attraverso vari interventi (piani individualizzati di assistenza domiciliare, inserimento in ADI e in RSA,
prenotazione di visite specialistiche, se necessario).
Piano Sociale di Zona - Assistenza Domiciliare per anziani
Dal 2003, nell’Ambito del Piano Sociale di Zona è attivo il servizio di assistenza domiciliare per anziani, e
l’Amministrazione Comunale si è fatta carico di parte della quota posta a carico degli utenti secondo un sistema
reddituale a fasce che favorisse i redditi più bassi.
Il servizio nel corso degli anni ha permesso di seguire mediamente su base annua oltre 40 anziani, con un sistema di
turnazione ed ha dato ottimi risultati in termini di gradimento da parte degli utenti e di miglioramento del grado di
autonomia degli stessi, che hanno potuto mantenere la loro indipendenza ed evitare l’istituzionalizzazione o il ricorso
alle badanti.
L’assegno di cura
E’ un intervento sperimentale mirato ad assicurare un’adeguata assistenza al domicilio della persona non
autosufficiente, evitando il ricorso precoce o incongruo al ricovero in strutture residenziali e favorendo il mantenimento
della persona non autosufficiente nel proprio ambiente di vita e di relazioni sociali (D.G.R. n 588 del 28.09.2009).
Associazione di Volontariato Nuove Dimensioni
Da anni è presente sul territorio l’Associazione di Volontariato Nuove Dimensioni che opera attraverso i propri volontari
coinvolgendo in attività di tipo ricreativo le persone anziane, offrendo un centro dove possono incontrarsi, comunicare
e trovare occasioni di svago. Pur essendo aperto a tutti è frequentato prevalentemente da maschi, mentre le donne
vengono coinvolte in occasioni conviviali, come ad esempio, durante il periodo natalizio o estivo con la preparazione di
piatti tipici della tradizione da consumare insieme e ai quali partecipano con entusiasmo.
Casa di Riposo Colleverde
Da circa tre anni, la struttura alberghiera Colleverde è stata convertita in casa di riposo per anziani. Essa ospita circa
40 anziani, di cui soltanto 10 sono residentI a Francavilla, mentre gli altri provengono dai paesi limitrofi. All’interno della
struttura gli ospiti trovano assistenza e possono svolgere varie attività. Particolare attenzione è dedicata anche
all’attività motoria alla quale gli ospiti possono dedicarsi seguiti da personale esperto.
Centro Diurno per Anziani
Il centro diurno per anziani nasce come luogo di socializzazione e di incontro. L’input per la loro creazione è venuta
dalla crescente richiesta di pensionati e anziani stessi, al fine di stare in compagnia e impegnare il loro tempo libero.
Il Centro diurno anziani propone agli utenti varie e differenti attività a seconda del complesso. Le attività che il Servizio
può erogare sono:
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attività di impegno sociale;
attività ricreative;
attività culturali;
attività associative;
attività di interesse interno e/o esterno al centro.
Il centro è gestito dall’Associazione “Nuove Dimensioni”.
TARGET di RIFERIMENTO
Anziani compresi nella fascia di età tra i 66 e 76 anni nei casi di ridotta autonomia e gli ultra 75enni per i quali si
registra un maggiore bisogno di servizi mirati, soprattutto per quelli che vivono da soli
Tab. 2 - Destinatari degli interventi e tipologia di servizi offerti
Fascia età/
66-75
76-85
Oltre 86
Tipologia Servizio
N. utenti 7
N. utenti 15
N. utenti 8
Assistenza domiciliare
X
X
X
Tempo libero
X
X
X
Servizi di accompagnamento e di trasporto
X
X
X
Iniziative ludico-ricreative
X
X
X
7) Obiettivi del progetto:
L’idea progettuale nasce e si sviluppa dall’analisi dei bisogni della popolazione anziana, con maggiore attenzione per le
situazioni più a rischio di disagio e di esclusione prevede di ammettere al servizio un numero di 30 utenti, con
turnazioni che permettano di soddisfare tutte le richieste.
L’obiettivo del progetto è permettere una maggiore integrazione degli anziani rispetto alla Comunità di appartenenza,
per un miglioramento della loro vita quotidiana e di relazione in termini maggiore autonomia e di riconquista
dell’autostima;
La possibilità di impiego dei giovani volontari nel presente progetto offre l’occasione di scoprire uno spazio comune in
cui dialogare, offrendo all’anziano il recupero, nel presente, di un’immagine positiva e progettuale di se stesso,
attraverso spazi di conversazione, di azione, di riflessione e al giovane un momento di confronto maturante con le
vecchie generazioni, dal quale far emergere input propositivi per il proprio progetto personale.
OBIETTIVI GENERALI
Anziani
- Progettare percorsi individuali e collettivi che rispondano ai loro bisogni di socializzazione, di impegno sociale, di
svago e interscambio generazionale;
- valorizzare l’anziano, considerarlo come una risorsa e ricostruire intorno ad esso una rete sociale solida che possa
farlo sentire parte attiva della vita sociale e meno solo;
- aiutare l’anziano a risolvere i piccoli problemi pratici della vita quotidiana;
- evitare lo sradicamento della persona anziana dal suo tessuto territoriale.
Giovani:
- Consolidare la cultura di solidarietà e di servizio rispetto alla problematica degli anziani;
- Favorire la crescita di nuovi interessi, capacità e conoscenze attraverso l’esperienza del servizio civile.
- Coinvolgere la “risorsa giovani” nell’offrire risposte più personalizzate ed efficaci ai cittadini per la cura dei bisogni
concreti della persona e dei legami relazionali;
OBIETTIVI SPECIFICI
a. Sostegno all’attività domestica (escluse le attività di igiene personale e della casa);
b. Preparazione ad uscite, accompagnamento fuori casa (visite, spese, ritiro pensione / sussidi, ecc.)
c. Pratiche burocratiche, spesa e acquisti con maneggio denaro, ritiro ricette e acquisto farmaci
d. Inserimento in attività sociali fuori casa
e. Interventi di supporto e di integrazione con i servizi in strutture semiresidenziali temporanee e permanenti (per
persone sole).
f. Ogni altro intervento compatibile con la filosofia e l'organizzazione del servizio.
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RISULTATI ATTESI:
Anziani
- Sostenere l’anziano nelle difficoltà quotidiane legate alla perdita progressiva di autonomia, offrendo loro uno
spazio di convivenza aperto per limitare il disagio individuale e relazionale;
Volontari
Maturazione del senso di appartenenza nei confronti della comunità e maggiore consapevolezza delle proprie
capacità di relazione e di iniziativa nonché arricchimento del proprio curriculum personale.
Il progetto è da intendersi come uno strumento nuovo, centrato sulla “relazione interpersonale” tra operatori e anziano,
la cui finalità è quella di soddisfare bisogni concreti, valorizzando i giovani volontari come risorsa per la comunità.
Risultati attesi
Fascia età/
66-75
76-85
Oltre 86
Tipologia Servizio
N. utenti 7
N. utenti 15
N. utenti 8
Assistenza domiciliare
X
X
X
Tempo libero
X
X
X
Servizi di accompagnamento e di trasporto
X
X
X
Iniziative ludiche-ricreative
X
X
X
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal
progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse
umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Il progetto intende offrire a n. 30 utenti servizi di supporto per gli anziani e le loro famiglie e realizzare un approccio
integrato di più azioni dirette alla prevenzione dell’esclusione.
In particolare due sono le linee d’intervento del progetto:
1. Assistenza domiciliare;
2. Integrazione e socializzazione;
1) Assistenza Domiciliare
Offrire un aiuto concreto per le seguenti attività:
a. attività domestica (escluse le attività di igiene personale e della casa
b. Preparazione ad uscite; Accompagnamento fuori casa (visite, spese, ritiro pensione / sussidi, inserimento in
attività sociali fuori casa, ecc.);
c. Pratiche burocratiche; Spesa e acquisti con maneggio denaro; Ritiro ricette e acquisto farmaci;
d. Ogni altro intervento compatibile con la filosofia e l'organizzazione del servizio.
Per l’insieme delle attività previste dal progetto saranno impiegati n. 3 volontari;
Per ogni anziano che accederà al servizio, verrà predisposto un piano di intervento personalizzato predisposto
dall’Ufficio di servizio sociale.
Il Piano di intervento prevede:
a. una relazione sintetica sulle condizioni generali del richiedente;
b. l’articolazione delle attività previste, indicando tempi, modalità, compiti degli operatori e dei volontari del Servizio
Civile, al fine di raggiungere, quando possibile, un aumento del livello di autonomia.
c. Esiti attesi
d. Calendario di verifiche presso gli utenti e gli operatori;
e. Eventuali percorsi di recupero per il “dopo”;
L’intervento è sottoposto a verifica secondo le modalità e la tempificazione previste nel piano personalizzato.
2) Integrazione e socializzazione
L’obiettivo è quello di favorire la partecipazione degli anziani alla vita della comunità;
Le attività rivolte agli anziani comprendono l’accompagnamento e l’animazione per escursioni periodiche, momenti di
aggregazione (ludici, ricreativi e recupero dei vecchi saperi), in collaborazione con il Centro Anziani e con le Associazioni
presenti. Si cercherà di capire quali sono i loro hobby e quali lavori pratici si potranno realizzare insieme per mantenere le
capacità pratico-manuali ed ottimizzare i propri saperi, curando anche la realizzazione di laboratori creativi;
Importante sarà anche la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione finalizzata a prevenire ed evitare truffe e
raggiri a danno degli anziani. L’obiettivo è quello di informare soprattutto gli anziani che vivono da soli, dei rischi che
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possono correre, aiutandoli a difendersi dai raggiri di chi, usando maniere gentili, cattura la loro fiducia per poi derubarli..
Cronologia del Piano di intervento
La realizzazione del progetto dovrà avvenire entro il termine dei dodici mesi, previsti per la durata del servizio civile,
attraverso varie fasi, di seguito elencate:
FASE 1:
Pubblicizzazione dell’iniziativa su tutto il territorio comunale, con particolare riferimento alle attività in cui si articola il
progetto.
Formazione specifica dei volontari.
Raccolta dati inerenti i bisogni manifestati dagli utenti ed elaborazione dei piani di intervento personalizzati.
FASE 2:
Formazione generale: elaborazione e la contestualizzazione del significato dell’esperienza di servizio civile e dell’identità
civile del volontario, in relazione ai principi normativi e ai progetti da realizzare (per i dettagli al punto 34).
FASE 3:
Consultare l’elenco di associazioni del terzo settore e del volontariato operanti nel territorio del distretto, analizzare le loro
funzioni ed avviare forme di collaborazione per un loro coinvolgimento attivo nel progetto.
Soddisfacimento dei bisogni esplicitati che possono essere di diversa natura: aiuto domestico, risolvere pratiche
burocratiche, andare insieme a fare la spesa, integrando tali necessità con l’altra linea di intervento;
Organizzare un programma di attività ricreative per anziani con problemi di solitudine.
Stimolare l’anziano a valorizzare il proprio bagaglio di conoscenza, facendosi raccontare storie di esperienze vissute,
chiedendo opinioni, consigli e aiuti pratici.
Utilizzare al meglio i momenti di socializzazione, di integrazione con il contesto ambientale e di compagnia, ma soprattutto
di ascolto.
Accompagnamento ed animazione in escursioni, gite, passeggiate periodiche che possono stimolare un interesse dei
partecipanti;
Organizzazione di attività e animazione (tornei di carte, tornei di bocce, gara di cucina, mostre di beneficenza con prodotti
creati durante i laboratori creativi, ecc.)
Organizzazione laboratorio di lettura (durante i quali i giovani volontari e gli altri operatori possano leggere giornali, libri,
storie, poesie, in base alle preferenze manifestate dagli anziani);
FASE 4:
Spazio dedicato alla memoria (durante il quale, gli anziani possano raccontare le proprie storie, gli usi e i costumi della
loro infanzia e giovinezza, canti, poesie e preghiere ormai dimenticate, favole della loro infanzia, ricette della cucina
tradizionale, ecc. con la finalità di raccogliere queste memorie e realizzare un lavoro multimediale da potere pubblicare e
divulgare);
FASE 5:
Conclusione delle attività con l’organizzazione di un momento di aggregazione collettiva durante il quale presentare un
lavoro di sintesi dell’attività svolta e una proposta per la continuazione di tali attività;
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle
professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
N. operatori
Competenze
Funzioni
1 responsabile dell’Ufficio
Servizi Sociali del Comune
Esperienza maturati nell’ambito del servizio
sociale e del servizio civile
Coordinamento delle attività
Contatto con le Associazioni di Volontariato
Supervisione delle attività del progetto
1 operatore locale di progetto
Esperienza professionale in materia di
servizi sociali
Esperienza di Servizio Civile
Coordinatore del progetto, in senso ampio, e
delle attività dei volontari nello specifico, tale da
essere “maestro” del volontario.
n. 2 volontari di S.C.N
Quelle documentate nella domanda di
partecipazione e nel curriculum
Da acquisire nel corso dei moduli di
formazione generale e specifica
Svolgimento delle attività previste dal progetto
con la supervisione dell’OLP e in collaborazione
con le altre figure previste.
n. 2 volontari dell’Associazione
“Nuove Dimensioni”, per n. 8
ore settimanali
Esperienza pluriennale nel Servizio
Volontario destinato alle fasce deboli della
popolazione (anziani e disabili)
Collaborazione alle attività di formazione
generale e specifica e delle attività previste dal
progetto in particolare aiuto domiciliare e
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animazione del centro anziani;
n. 2 volontari della
Confraternita “Misericordia”,
per n. 8 ore settimanali
Esperienza pluriennale nel Servizio
Volontario destinato alle fasce deboli della
popolazione (anziani e disabili)
Collaborazione alle attività di formazione
generale e specifica e delle attività previste dal
progetto, in particolare assistenza socio-sanitaria
altro personale volontario in
base alle attività da realizzare
Specifiche in relazione alle attività da
realizzare
Funzioni di consulenza, aiuto e colllaborazione
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
Dopo la formazione specifica, i volontari verranno coinvolti nelle singole fasi del progetto e saranno parte integrante di
esso;
Il ruolo dei volontari è centrale rispetto alla realizzazione del progetto e si fonda sulla promozione della cultura della
partecipazione attiva, della formazione e della crescita individuale dei giovani.
I volontari potranno contare sempre sui componenti dello staff innanzi descritto, ma saranno soprattutto supportati ed
affiancati dal loro operatore locale di progetto, che per loro sarà un vero e proprio “maestro”.
I volontari elaboreranno in materiale raccolto e l’esperienza fatta attraverso la realizzazione di un lavoro multimediale da
presentarsi a fine progetto;
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
2
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
2
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero di ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6):
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Flessibilità di orario, mobilità sul territorio, osservanza delle vigenti leggi sulla privacy.
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30 ore
settimanali
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16) Sedi di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Comune
Francavilla
sul Sinni
Indirizzo
P.za Magistrati
Mainieri, 1
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per
sede
9792
2
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e
nome
Data di
nascita
GAZZANEO
Maria
02/01/50
C.F.
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome
e nome
Data di
nascita
C.F.
GZZMRA50A42 MARTINO 29/05/5
MRTNTN51E29D766U
D766R
Antonio
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
L’Amministrazione Comunale renderà note le caratteristiche dei progetti e l’avvenuto inserimento nei Bandi Nazionali di
Servizio Civile attraverso una campagna promozionale finalizzata alla divulgazione dei progetti.
In particolare l’attività di pubblicizzazione consisterà in:
- diffondere la conoscenza del servizio civile nazionale inteso come risorsa nella promozione sociale e di
coinvolgimento della popolazione giovanile nelle tematiche sociali;
- dare risalto all’impegno etico dei giovani e alla loro attività nel campo del sociale;
- dare risalto alla crescita personale dei partecipanti attraverso l’acquisizione di conoscenze tecniche e specifiche
riguardanti il progetto, sia sotto l’aspetto della rilevazione e analisi dei bisogni che dell’elaborazione di risposte
adeguate da parte dell’Amministrazione che vedrà i Volontari a fianco delle Istituzioni con un ruolo attivo e
propositivo.
- Far conoscere dettagliatamente le finalità del progetto e le attività che si intendono realizzare per un
coinvolgimento di tutta la popolazione alla fase operativa;
Gli strumenti utilizzati saranno:
1. Pubblicazione dei progetti sul sito web dell’Ente, dei Partners dei progetti e delle associazioni o organi si stampa;
2. Realizzazione di depliant informativi e manifesti recanti indicazioni sul Servizio Civile Nazionale, sui progetti
approvati e inseriti nei bandi e le loro caratteristiche, i requisiti per la partecipazione, i termini per la presentazione
delle domande, le modalità di presentazione;
3. Campagna Informativa sui periodici locali e regionali dalla pubblicazione del bando;
4. Campagna informativa sulle radio Locali, di maggiore ascolto dalla pubblicazione del bando.
5. Incontri di presentazione e divulgazione dei progetti, con la partecipazione di tutti i partners:
a) incontro con i giovani: 3 ore;
b) incontro di presentazione per gli utenti: 15 ore;
c) incontro di presentazione del progetto alla collettività: 3 ore;
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^
classe dal quale è stato acquisito il servizio):
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
Monitoraggio realizzato attraverso rilevazione periodica degli interventi e dei risultati conseguiti nonché delle
osservazioni e eventuali disfunzioni rilevati dai volontari. Il monitoraggio verrà attuato attraverso questionari a risposta
aperta e colloqui individuali e di gruppo.
Nell’ideare e realizzare il piano di monitoraggio s’intende:
1. Favorire il coinvolgimento dei diversi attori presenti nel percorso (i volontari, gli operatori locali, i destinatari
dell’azione)
2. Raccogliere elementi utili alla progettazione di ulteriori interventi.
Metodologia e strumenti utilizzati
Il piano di monitoraggio intende valutare periodicamente cosa funziona e cosa non funziona nel progetto, e verificare –
al termine dei 12 mesi – la realizzazione dei risultati previsti dal progetto ed il raggiungimento degli obiettivi, nonchè la
qualità percepita dai diversi attori coinvolti (volontari, operatori locali, destinatari finali del progetto). S’intende dunque
valutare:
l’efficacia: intesa come il raggiungimento degli obiettivi previsti;
l’efficienza: intesa come il rispetto dell’articolazione delle attività previste in sede progettuale
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la qualità percepita.
Ciò avviene con i seguenti step:
Tempistica
Azione
In fase di
progettazione
Individuazione degli obiettivi specifici, rispetto ai quali
valutare lo stato di realizzazione del progetto.
incontro con i volontari: verifica in itinere delle
attività che vengono svolte; delle relazioni con l’Ente, con
l’OLP, con i destinatari del progetto
Contatto con i singoli volontari: verifica in itinere delle
attività svolte; della qualità percepita, delle criticità
riscontrate rispetto alla realizzazione del progetto
Cadenza
bimestrale
Strumento
Scheda progetto
Questionario a risposta
aperta/chiusa
Intervista
Volontari:
Elaborato
Raccolta di elementi utili alla verifica dell’andamento del
progetto (attività, relazioni, risultati attesi e inattesi,
qualità percepita…)
Verifica finale dell’andamento del progetto con
Questionario finale
somministrazione di un questionario di Valutazione Finale
Contatto con i destinatari finali del progetto per valutare il
Questionario anonimo
loro grado di soddisfazione e la qualità percepita.
Fine Progetto
Gli Operatori locali/Responsabili locali, con la supervisione
del responsabile del Monitoraggio, raccoglieranno i dati
Elaborazione relazione finale
relativi alle attività previste in fase progettuale. Tali
elementi costituiranno la base attraverso cui valutare il
raggiungimento degli obiettivi previsti.
Allo scopo di stimare i risultati raggiunti e valutare il grado e il valore di apprendimento e crescita personale di ciascun
volontario, il Responsabile del Monitoraggio dovrà registrare bimestralmente, con l’ausilio di appositi modelli standard,
gli aspetti qualitativi e quantitativi concernenti ogni azione prevista dal progetto ed affidata ai volontari.
Il piano di monitoraggio sarà pertanto realizzato sulla base dei seguenti indicatori:
Volontari
Stato di avanzamento del Progetto
a) Disponibilità
Attività svolte
b) Autonomia ed iniziativa
Qualità dei Servizi offerti
c) Responsabilità e Affidabilità
Coinvolgimento degli utenti del servizio
d) Capacità di team working
Iniziative realizzate
e) Condivisione degli obiettivi
f) Livello di motivazione e automotivazione
g) Orientamento agli obiettivi
h) Capacità di problem setting e solving
i) Capacità di comunicazione interpersonale.
Ad ogni indicatore corrisponderà un giudizio sintetico, redatto dall’Operatore Locale di Progetto, che servirà a
completare la griglia standard di monitoraggio.
Il monitoraggio dovrà dare risposte alle seguenti dimensioni:
1. Alla centralità delle azioni;
2. Alla conformità delle azioni rispetto al progetto;
3. Alle occasioni reali di crescita dei volontari in servizio civile nelle singole fasi di implementazione del progetto;
La valutazione si propone quindi di:
a) Definire il raggiungimento degli obiettivi del progetto;
b) Analizzare le aree di forza e di debolezza delle attività e delle relazioni;
c) Verificare la riproducibilità del progetto in altri contesti;
Pertanto il monitoraggio non si limiterà solo nel verificare se le azioni previste dal progetto siano effettuate
correttamente, ma indagherà su quelle azioni, per capire se gli effetti di queste sono coerenti con gli obiettivi del
progetto o se, diversamente, richiedono una loro ridefinizione.
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21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^
classe dal quale è stato acquisito il servizio):
No
22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6
marzo 2001, n. 64:
n. 1 unità in possesso della licenza di scuola media inferiore;
n. 1 unità in possesso di diploma di scuola superiore;
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
€ 500,00
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e partners):
Gli Enti e le Associazioni collaboreranno nelle attività di seguito elencate.
Associazione di Volontariato “Nuove Dimensioni”.
n. 2 volontari per 8 ore settimanali;
collaborazione nella realizzazione del progetto, in particolare:
i) visite domiciliari;
ii) seminari sul volontariato;
iii) animazione centro anziani;
iv) raccolta vecchi saperi;
v) organizzazione sagre e manifestazioni vari.
promozione delle attività del progetto;
formazione specifica;
disponibilita’ della propria struttura (Centro Anziani) per attività’ connesse al progetto;
Confraternita Di Misericordia.
n. 2 volontari soccorritori per 8 ore settimanali;
collaborazione nella realizzazione del progetto;
promozione delle attività del progetto;
disponibilità di strutture proprie per attività connesse al progetto di formazione;
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Automezzi comunali per gli spostamenti sul territorio se necessari;
Materiale di cancelleria;
Giochi di società destinati agli anziani;
Materiali per i laboratori (decoupage, carta pesta, pittura, informatica, fotografia, laboratorio sartoriale, ecc.) ;
Materiali specifici per le attività che verranno realizzate;
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi
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Formazione generale dei volontari
29) Sede si realizzazione:
Sede comunale di Francavilla sul Sinni;
30) Modalità di attuazione:
In proprio presso L’Ente e con la collaborazione delle seguenti associazioni:
Nuove Dimensioni;
Confraternita di Misericordie
CRI – Sezione di Francavilla
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^
classe è stato acquisito il servizio:
No
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale dei volontari del Servizio Civile Nazionale consiste in un periodo di formazione iniziale, nella
fase di avvio dei progetti.
Essa è strutturata in complessive 10 giornate, suddivise in moduli tematici.
La formazione è condotta dal Formatore di Servizio Civile, dall’Operatore Locale di Progetto ed esponenti delle
associazioni di volontariato.
ll Percorso di Formazione Generale ha come obiettivi la formazione civica, culturale, sociale e professionale dei
volontari attraverso percorsi di cittadinanza attiva e responsabile
Dal punto di vista metodologico-didattico, gli argomenti sono trattati utilizzando una metodologia didattica partecipativa,
alternando momenti di lezione, lavoro di gruppo e tecniche di animazione, nello specifico :
lezioni frontali: letture, proiezione video e schede informative, discussioni;
lavoro di gruppo: confronto ed elaborazione delle esperienze dei partecipanti in servizio e durante il project work;
dinamiche non formali: incontri interattivi, giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di conoscenza e di
valutazione;
33) Contenuti della formazione:
La formazione generale consiste in un percorso comune a tutti i giovani avviati al servizio civile con lo stesso bando e
ha come obiettivo generale l’elaborazione e la contestualizzazione del significato dell’esperienza di servizio civile e
dell’identità civile del volontario, in relazione ai principi normativi e ai progetti da realizzare. Il percorso formativo,
conformemente alla Circolare dell’UNSC prot. 807/II/I del 4 settembre 2003, prevede la realizzazione dei seguenti
moduli:
MODULO A – Modulo introduttivo – 5 ore
Presentazione del Percorso Formativo e socializzazione dei partecipanti: definizione dell’identità di gruppo dei
Volontari del Servizio Civile Nazionale.
Attività di team building finalizzata alla coesione del gruppo: storie individuali, motivazioni e attese in relazione al
Servizio Civile;
Storia, caratteristiche specifiche e modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato all’interno del quale i
Volontari in SCN opereranno;
Il contesto organizzativo. L’Ente di servizio civile, elementi costitutivi di un’organizzazione;
La rete degli Enti e Associazioni aderenti ai progetti: ruolo, competenze, obiettivi;
Il Progetto di servizio civile. Analisi del proprio progetto con l’individuazione degli elementi caratterizzanti e risultati
attesi.
La Società dell’Informazione.
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Metodologie didattiche: (lezione frontale, lavoro di gruppo, dinamiche non formali mirate alla conoscenza dei
partecipanti e alla instaurazione di dinamiche di relazione);
MODULO B – Il Servizio Civile Nazionale - 10 ore
Le rappresentazioni del Servizio Civile: aspettative, motivazioni ed obiettivi individuali.
La legge 6 marzo 2001, n. 64 – Istituzione del Servizio Civile Nazionale;
La Carta di Impegno Etico.
Le Finalità del Servizio Civile Nazionale (analisi art. 1 della legge): fondamenti istituzionali e culturali del Servizio
Civile Nazionale;
Concetti di “Patria”, “obiezione di coscienza” (leggi n. 77/72 e n. 230/98), “difesa senza armi”, “difesa non violenta”,
“cittadinanza attiva”.
Diritti Umani, con particolare riferimento ai principi sanciti dall’O.N.U.;
Gestione e organizzazione del Servizio Civile Nazionale.
Sentenze della Corte Costituzionale nn. 164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, la Costituzione Italiana e la Carta
Europea e gli ordinamenti delle Nazioni Unite.
L’identità e il ruolo dei cittadini in Servizio Civile: funzioni del volontario e disciplina dei rapporti tra enti e volontari
del SCN.
Modalità di prestazione del Servizio Civile.
Ambiti di impiego del Servizio Civile.
Le sue criticità: analisi di caso e problem solving.
Metodologie didattiche: (lezione frontale, lavoro di gruppo);
MODULO C – Analisi delle competenze - 6ore
Analisi delle motivazioni della scelta dell’anno di servizio civile.
Conoscenze, capacità, comportamenti necessari per svolgere il SCN.
Autovalutazione: analisi delle proprie attitudini e capacità;
Analisi delle proprie ambizioni e degli obiettivi futuri.
Il bilancio di competenze e il processo di auto-orientamento.
Costruire una mission personale
Auto-Valutazione e auto-orientamento come processo continuo.
Valutazione della crescita umana dei volontari in servizio civile.
Lavorare per Progetti: valutazione di esito, di efficacia e di efficienza del progetto.
Modalità di predisposizione dei Progetti di Servizio Civile e modalità di monitoraggio degli stessi.
Metodologie didattiche: (lezione frontale, lavoro di gruppo, dinamiche non formali);
MODULO D – Educazione ai Rapporti: la Comunicazione – 8 ore
Tecniche di comunicazione.
Il gruppo e la comunicazione.
L’ascolto, l’empatia, il distacco emotivo;
Lavorare in team.
Il disagio e la diversità.
I processi decisionali.
La gestione e la mediazione dei conflitti: “la gestione e trasformazione non violenta dei conflitti”, “prevenzione della
guerra”, “operazioni di polizia internazionale”.
Concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing, e “peacebuilding”;
Metodologie didattiche: (lavoro di gruppo, dinamiche non formali);
MODULO E – Il Sistema delle Istituzioni in Italia- 6 ore
L’ordinamento statale italiano;
Organizzazione territoriale dello Stato;
Diversi livelli istituzionali e relative competenze (Stato, Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Città
Metropolitane, ASL, Questure, Prefetture);
Modalità di gestione dei Servizi: aziende municipalizzate, consorzi, società di servizi;
Rapporti tra Diritto interno, diritto dell’Unione Europea e diritto internazionale;
Cooperazione internazionale;
La normativa sulla Privacy;
Metodologie didattiche: (lezione frontale con dibattito)
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MODULO F - Istituzioni Educazione alla Cittadinanza Attiva- 6 ore
Articolo 4 della Costituzione Italiana: “ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la
propria scelta un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società”.
Il principio costituzionale di solidarietà sociale: le povertà economiche e l’esclusione sociale. L’educazione alla
legalità democratica: diritti e doveri dei cittadini, i diritti umani, le forme di partecipazione democratica, civile e
politica alla vita della società.
Il principio di sussidiarietà.
Modalità e forme della difesa della Patria: cenni storici di difesa popolare nonviolenta.
La cooperazione nazionale ed internazionale. Analisi dei fabbisogni del territorio e delle comunità locali.
I servizi alle persone, i servizi sociale, la tutela delle fasce deboli.
Educazione, Assistenza, Disabilità, Emarginazione, Disagio, Cura, Promozione Umana, Solidarietà, Tolleranza
sociale e Solidarietà.
Il volontariato e l’ambiente che lo circonda: difesa dell’ambiente e del patrimonio artistico-culturale, il consumo
responsabile.
La protezione Civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle
popolazioni: previsione e prevenzione dei rischi; gli interventi di soccorso;
Metodologie didattiche: (lezione frontale con dibattito)
MODULO G – Il Mondo del non Profit- 7 ore
Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato.
Legislazione sul non profit.
Il territorio: bisogni, risorse e servizi.
I Piani Sociali di Zona.
I Servizi Sociali.
I servizi alla persona.
I Servizi Culturali, l’organizzazione delle attività del tempo libero e delle attività sportive.
Caratteristiche delle organizzazioni che operano nel mondo del non profit: l’associazionismo, il volontariato, la
cooperazione sociale, il mondo del welfare.
Individuazione e analisi delle diverse forme di solidarietà presenti sul territorio.
La povertà e il sottosviluppo a livello mondiale, la lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti
dell’Unione Europea, il contributo degli Organismi non Governativi.
Metodologie didattiche: (lezione frontale con dibattito, dinamiche informali con esperienze dirette di volontariato in
collaborazione con le Associazioni partners)
MODULO H – Project Work- 6 ore
Ad ogni partecipante sarà assegnato uno specifico progetto da affrontare e sviluppare, accompagnato e supportato dal
formatore accreditato, dal proprio OLP e da un tutor messo a disposizione dalle associazioni. Obiettivo del lavoro è di
inserirsi proficuamente nell’organizzazione dell’Ente accreditato presso cui presta Servizio Civile e sperimentare le
competenze e le abilità acquisite in aula. Ciascun volontario dovrà utilizzare e mettere in atto le competenze apprese in
aula, potenziando i risultati della formazione ricevuta attraverso il confronto diretto con la realtà dell’Ente e dello
specifico settore di intervento.
Temi del Work Project saranno:
1. la rappresentazione del servizio civile: analisi della rappresentazione del Servizio Civile tra i coetanei, tra i
referenti degli enti di servizio civile, tra gli utenti. Attraverso strumenti quali questionari o interviste analizzare il
cambiamento delle rappresentazioni del servizio civile anche con riferimento al passaggio da servizio
obbligatorio a servizio volontario.
2. Azioni di sensibilizzazione riguardo al Servizio Civile. Si chiede ai volontari di progettare momenti di
promozione del Servizio Civile da attuare sul territorio.
Metodologie didattiche: (lavoro di gruppo, dinamiche non formali
MODULO I – modulo conclusivo- 6 ore
Al termine del percorso formativo si terrà una lezione/incontro conclusivo in cui verranno presentati i Project Work
realizzati e raccolti e condivisi le esperienze e gli esiti della formazione. Si prevede la partecipazione dei soggetti che
hanno curato la formazione al fine di raccogliere i punti di debolezza e di forza dell’intervento formativo realizzato, dal
quale potranno scaturire azioni di miglioramento.
Metodologie didattiche: (dinamiche non formali)
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34) Durata:
60 ore
La Formazione prevede che le prime 48 ore saranno svolte entro il 3° mese dall’avvio del progetto mentre le restanti
12 ore saranno svolte entro il 9° mese dall’avvio del progetto.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari:
35) Sede di realizzazione:
Sede Comunale di Francavilla sul Sinni
36) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’Ente con la collaborazione delle Associazioni di Volontariato “Nuove Dimensioni” e “Confraternita di
Misericordia”,le altre associazioni coinvolte e la Parrocchia;
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dott.ssa Maria Martino (Castrovillari, 15.11.1966)
Dott.ssa Maria Elvira Cicale (Chiaromonte 14.04.1952);
Dott.ssa Teresa Piesco (Francavilla sul Sinni 08.05.1958);
Personale volontario delle Associazioni Nuove Dimensioni, Misericordia, CRI. da scegliersi all’interno
dell’Associazione;
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Dott.ssa Maria Martino – Laurea in discipline economiche e giuridiche per la parte generale – Formatore Generale
di Servizio Civile (Corso frequentato a Potenza), referente comunale del Servizio Civile;
Dott.ssa Maria Elvira Cicale – Psicologa ed esperta di formazione e responsabile dell’APOFIL - Senise;
Assistente Sociale Dott.ssa Teresa Piesco - Laurea in “Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi
Sociali”
Esperti volontari delle Associazioni Nuove Dimensioni, Misericordia e CRI ed esperti del volontariato sociale,
organizzazione di eventi ludico-ricreativi, laboratori creativi, e coordinamento associazioni;
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Incontri e seminari;
Lezioni in aula : teoriche e pratiche;
Metodo attivo di action learning;
Giochi di simulazione;
Role Play;
Schede interattive;
Attività ludiche;
Esercitazioni pratiche;
Le varie fasi della formazione saranno accompagnate da materiale didattico.
40) Contenuti della formazione:
L’attività di formazione specifica dei volontari sarà finalizzata a fornire ai volontari tutte le conoscenze di carattere
teorico pratico legate alle specifiche attività previste dal progetto:
conoscenza degli elementi basilari della realtà in cui i volontari devono operare;
acquisizione capacità e strumenti necessari allo svolgimento delle attività previste nel progetto;
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introduzione alle tecniche e alla capacità di ascolto e relazionali.
I contenuti formativi saranno articolati nei seguenti quattro moduli:
1). Accoglienza e conoscenza del volontario: Durata 8 ore
storia personale: percorso scolastico, motivazioni e attese rispetto al servizio civile;
verifica delle attitudini individuali rispetto alle varie attività che verranno svolte: conoscenza dell’anziano e del
contesto in cui si dovrà operare, con particolare riferimento ai servizi esistenti;
Formatore Dott.ssa Maria Martino
2) Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile
(totale 18 ore)
Modulo che si pone come obiettivo di preparare al meglio i giovani nell’adozione di specifiche misure di prevenzione
sicurezza durante la loro attività.
La formazione prevede:
L’insegnamento riferito ai concetti generali di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della
prevenzione nell’ambito dell’ente;
L’insegnamento riferito ai rischi prevalenti legati ai compiti assegnati al volontario, misure e procedure
generali da osservarsi in relazione a tali rischi;
La formazione da impartirsi all’inizio dell’attività del volontario o in occasione di variazioni di
scenari/compiti o di nuove attrezzature.
La Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile sarà
svolta entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto.
Formatore Dott.ssa Maria Martino
3). Competenze di base. Durata 16 ore.
Nozioni di psicologia dell’anziano;
rete dei servizi territoriali socio-sanitari e la funzione/attività delle figure professionali coinvolte nella cura
dell’anziano (medico di base, infermiere, addetto all’assistenza di base, ecc…);
diritti e doveri della persona assistita e dei suoi familiari.
Formatore: dott.ssa Maria Elvira Cicale
4). Competenze tecnico-professionali. Durata 17 ore.
orientamento nel contesto sociale, sanitario, culturale e ricreativo di appartenenza dell’assistito e della famiglia, in
relazione ai bisogni espressi;
conoscenza dei servizi di pubblica utilità nei casi di emergenza;
acquisti di carattere ordinario e gestione/disbrigo delle pratiche amministrative più utilizzate dagli anziani.
Formatore: Dott.ssa Teresa Piesco
5). La comunicazione con l’anziano . Durata 17 ore.
identificazione di bisogni della persona assistita;
comprensione dei messaggi verbali e non verbali dell’assistito;
l’ascolto empatico;
comunicazione come relazione;
la comunicazione con i familiari;
l’importanza delle emozioni nel rapporto con l’anziano assistito: comprenderle per gestirle.
Formatore: Dott.ssa Maria Elvira Cicale
Tutta la formazione specifica sarà svolta entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto
41) Durata:
76 ore
Il piano formativo si svilupperà integrando il livello teorico, il livello relazionale ed il livello delle applicazioni pratiche
(da tenersi presso centri aggregativi e di recupero) nel modo seguente:
Lezioni teoriche
- 20 ore
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Livello relazionale
Applicazioni pratiche
- 26 ore
- 30 ore
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il piano di rilevazione delle attività di formazione predisposte intende:
a. verificare l’andamento del percorso formativo iniziale generale e specifico;
b. monitorare e valutare periodicamente l’apprendimento e la crescita dei volontari.
Attraverso il monitoraggio della formazione, si intende creare uno spazio di valutazione e/o riconoscimento ed attribuire
significato e valore all’esperienza di servizio civile nelle sue diverse fasi. L’obiettivo prioritario che ci si pone consiste
nell’evidenziare l'esperienza di servizio come momento e spazio di apprendimento e opportunità di empowerment
individuale, nonché di acquisizione di abilità sociali.
Metodologia e strumenti utilizzati:
A tale scopo, si individua il metodo della Reconnaissance des acquis (Analisi delle competenze acquisite), articolato in 3
moduli formativi durante il periodo di servizio civile.
Obiettivo di ogni incontro sarà accompagnare i volontari a conoscere meglio le loro competenze (abilità sociali;
competenze tecniche-professionali; competenze “antropologiche”, adultità).
Seguendo quest’ipotesi di lavoro, 3 piani vengono indagati in ogni modulo formativo:
- servizio civile come esperienza a servizio della collettività, esercizio di cittadinanza che consente di acquisire
abilità sociali;
- servizio civile come esperienza che dà autonomia (crescita del soggetto – adultità);
- servizio civile come esperienza per acquisire competenze trasversali.
L’attività di monitoraggio/valutazione della formazione in itinere durante tutto il progetto prevede i seguenti step :
Tempistica
Azione
Strumento
Somministrazione ai volontari del questionario di
valutazione della “Formazione Generale”.
Questionario
Termine della
Formazione generale
I Modulo formativo
Analisi delle competenze acquisite
(individuazione degli obiettivi individuali)
Tecniche della narrazione;
Ascolto attivo;
Restituzione a sotto-gruppi;
Restituzione in plenaria
Termine della
Formazione specifica
Somministrazione ai volontari questionario di
valutazione della “Formazione Specifica”
Questionario
Incontro di tutoraggio e rilettura dell’esperienza di servizio
civile dei volontari.
VI mese
II Modulo formativo
Analisi delle competenze acquisite:
(analisi delle esperienze e decodifica degli apprendimenti)
Somministrazione del questionario di
“Valutazione Intermedia”
Rilettura dell’esperienza di servizio civile da parte dei
volontari.
XII mese
III Modulo formativo
Analisi delle competenze acquisite:
(analisi delle esperienze e decodifica degli apprendimenti)
Somministrazione del questionario di
“Valutazione Finale”
Tecniche della narrazione
Ascolto attivo
Restituzione a sotto-gruppi
Restituzione in plenaria
Questionario di monitoraggio
Tecniche della narrazione
Ascolto attivo
Restituzione a sotto-gruppi
Restituzione in plenaria
Formalizzazione delle competenze
acquisite
(tabella di analisi e di sintesi)
Questionario finale
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I moduli formativi sull’Analisi delle competenze acquisite porteranno alla compilazione di schede di autovalutazione degli
obiettivi e delle competenze (ad inizio servizio ed al termine dello stesso); gli elementi ed i dati così raccolti saranno
oggetto di restituzione ai diversi interlocutori interessati (Volontari, Operatori Locali, Responsabili locali della
Progettazione), da parte del Responsabile del Monitoraggio e dello Staff di formazione.
Inoltre, durante tutto il periodo di servizio sono previsti incontri strutturati a cadenza mensile, in cui i volontari potranno
rielaborare le esperienze vissute con i rispettivi operatori locali di progetto.
Sulla base delle esigenze, sarà possibile integrare la formazione con ulteriori contenuti.
Francavilla Sul Sinni, lì 28.07.2014
Il Responsabile legale dell’Ente
Il Sindaco
( Geom. Francesco CUPPARO)
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