marzo 2010 - (ITI) “Omar”

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IEEE news - marzo 2010
Il giornale dell’ IEEE, Computer, riporta nel mese di febbraio gli ultimi sviluppi della ricerca
sul riconoscimento facciale (Face Recognition) , da non confondere con la semplice Face
Detection, presente ormai in tutte le macchine fotografiche digitali, e che consiste nel
focalizzarsi su un volto, individuato in un’inquadratura. L’utilità del riconoscimento di una
faccia (o di un oggetto) è evidente per applicazioni quali la sorveglianza, l’interazione
amichevole uomo-computer, ecc.
Le difficoltà dell’impresa sono molteplici: illuminazione variabile, parziali occultamenti,
modifiche intervenute su un volto e così via. La Face Recognition fa parte delle
applicazioni di Computer Vision. Già 20 anni fa il nostro ex allievo Elettronico Poy, per la
tesi di laurea al Politecnico di Milano, aveva sviluppato un’applicazione di Computer Vision
in linguaggio C per estrarre informazioni utili da una mappa di Bit. Successivamente,
assunto alla MEMC di Novara ha usato la Computer Vision per il controllo automatico di
qualità di chip di silicio.
Abbiamo già parlato in questa rubrica di OpenCv, una libreria in linguaggio C largamente
scaricabile gratis e sviluppata da Intel, appunto per la Computer Vision. Alcune routine di
base leggono immagini nei vari formati: BMP, JPEG, TIFF, ecc. Una Web Cam a colori
fornisce una mappa RGB su cui occorre procedere con opportune trasformazioni che
vengono anche chiamate ‘filtri’.
Una prima operazione viene chiamata
‘omogeneizzazione’ (smoothing). Viene fatta la convoluzione matematica dell’immagine
con una funzione Gaussiana opportuna. L’uscita RGB è troppo sensibile ai disturbi di
illuminazione e viene perciò trasformata nei valori Contrasto, Saturazione e Luminosità
(quelli che nel TV LCD si chiamano ‘Component’).
Un passo importante è isolare un oggetto (o una faccia) dal contorno. Successivamente
vendono individuati elementi salienti: buchi (occhi), rettangoli, ecc. Quando si hanno a
disposizione sufficienti caratteristiche (features e pattern) si può procedere al confronto
con un database di oggetti (o facce) campione.
Le cose si complicano notevolmente quando si passa dalle due dimensioni (2D) alle tre
(3D), anche con visione binoculare (2 CAM). Ancora più difficile è il caso di oggetti (o
facce) in movimento, e di scenari.
RAM Ottiche
Imec annuncia la realizzazione di un flip flop ottico primo passo per realizzare memorie
RAM interamente ottiche al Laser.
Stampanti tridimensionali
Con una stampante a 3 dimensioni si possono costruire sculture e prototipi a partire da un
file. La tecnologia, sviluppata da un produttore specializzato, è stata acquisita dal leader
mondiale delle stampanti, la HP.
Laser al germanio
Il germanio ha una curva corrente-tensione (e una soglia di conduzione) meno netta del
silicio. Per questo, finora, non era stato usato per il Laser a semiconduttore. Tuttavia, per
alcune applicazioni
è indicato. Ora ricercatori del MIT sono riuscito a realizzare un Laser al germanio.
Integrati per motori passo-passo che semplificano la vita
La ditta ON semiconductor in Arizona ha introdotto un nuovo circuito integrato per il
pilotaggio e controllo di un motore passo-passo a corrente elevata che riduce
notevolmente il numero di chip necessari. Le sigle sono AMIS 30532 e AMIS 30542 e
servono per pilotare motori con passi molto piccoli e correnti grandi. Integrano già i noti Hbridge. Un unico integrato contiene un controllo ‘intelligente’, la regolazione di tensione, il
sensore di temperatura per i sovraccarichi e le relative protezioni. Arrivano a fornire 2.2
Ampere continui e 5 di picco. Sono perfetti per essere collegati con i comuni
microcontrollori.
STMicroelettronics presenta un controller per Sonar (ad ultrasuoni)
Presentato da STM a Ginevra un nuovo controller per sensori ad ultrasuoni (Sonar)
altamente integrato. Come è noto questi Sonar lavorano come un Radar. Un trasduttore
piezoelettrico emette un treno di impulsi, stimolato da una tensione sufficientemente alta. Il
treno viene riflesso da un ostacolo (ad esempio) e, tornato indietro (come ‘eco’) viene
rivelato come treno di impulsi dal ricevitore. L’integrato con sigla STHV748 usa una
tecnologia mista CMOS e DMOS proprietaria di STMicroelectronics.
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