ALSIA Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura A.A.S.D. BOSCO GALDO A.A.S.D. BOSCO GALDO via Grumentina Via Grumentina 85050 Villa d’Agri (Pz) 85050 Villa- d’Agri (PZ) tel: Tel.0975/352547 0975 352547 Fax 0975 352403 fax: 0975/352403 e-mail: [email protected] [email protected] Bollettino di difesa integrata dell’Alta Val d’Agri Numero 1 19 Febbraio 2009 MELO e PERO (riposo vegetativo) Cancri rameali (Nectria galligena, Sphaeropsis malorum, Phomopsis mali): durante le operazioni di potatura, è necessario asportare e bruciare i rami con cancri corticali; trattare tempestivamente subito dopo la potatura con prodotti rameici (poltiglia bordolese, ossicloruro di rame, idrossido di rame, ditianon) per prevenire la diffusione della malattia soprattutto nei frutteti maggiormente colpiti da questi patogeni e proteggere i grossi tagli di potatura con paste cicatrizzanti. Disinfettare gli attrezzi di taglio con ipoclorito di sodio o con sali di ammonio quaternario. Ragnetto rosso (Panonychus ulmi): presso il laboratorio dell’AASD Bosco Galdo vengono effettuati i controlli sulle forme svernanti di questo fitofago al fine di fare particolare attenzione a questo fitofago nelle fasi successive. Chi è interessato, deve portare al laboratorio di fitopatologia rametti di due anni prelevati su diverse parti della chioma di piante dislocate in diversi punti del frutteto. VITE (gemme d’inverno) Mal dell’esca (Phaeomoniella clamidospora, Phaeoacremonium oleoliphilum, Fomitiporia punctata): potare separatamente le piante affette da questa malattia e già segnalate in estate, eliminando completamente il legno infetto; i ceppi totalmente compromessi devono essere eliminati. E’ necessario disinfettare le superfici di taglio e disinfettare gli attrezzi con ipoclorito all’1%: il materiale di potatura infetto non deve essere trinciato, ma allontanato dal vigneto e bruciato per ridurre la sorgente di inoculo della malattia. Nei vigneti colpiti, è preferibile ritardare la potatura effettuandola alla fine di marzo, per ridurre la possibilità di contagio delle ferite ad opera degli agenti fungini. Non esistono fungicidi efficaci contro questa malattia. Bostrichidi (Sinoxylon perforans, S. sexdentatum): se l’anno scorso si sono osservate i segni dell’attività dei due fitofagi (durante le operazioni di potatura gallerie con adulti di questi due coleotteri o, durante l’estate grumi di gomma alla biforcazione dei tralci ) bisogna preparare fasci-esca di tralci da appendere ai fili di ferro per attirare le femmine ovideponenti. E’ necessario evitare di lasciare sui fili i tralci tagliati con la potatura. In genere i bostrichidi determinano infestazioni solo occasionali, pertanto questi interventi di difesa vanno effettuati solo nei vigneti interessati ad attacchi nell’anno scorso. A cura del Centro di Difesa Integrata dell’A.A.S.D. Bosco Galdo. Per informazioni, consulenza e diagnostica, oppure per essere inseriti nell’elenco degli utenti del servizio di SMS, rivolgersi a: Camilla Nigro, Mario Campana.