Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma 4. DEFINIZIONE DEL PROTOCOLLO PER LA VALIDAZIONE DELLA PIATTAFORMA Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma 4.1. Riferimenti legislativi e normativi La piattaforma per l’integrazione del follow-up ambulatoriale dei pazienti affetti da Scompenso Cardiaco con il servizio di home-monitoring, può attualmente (e in un prossimo futuro dovrà) ritenersi un dispositivo medico in forza alla recente direttiva 2007/47/CE del 5 settembre 2007. La succitata direttiva modifica la direttiva 93/42/CEE del Consiglio concernente i dispositivi medici, in particolare, includendo il software indipendente nella definizione di dispositivo medico, che risulta essere: “qualunque strumento, apparecchio, impianto, software, sostanza o altro prodotto, utilizzato da solo o in combinazione, compreso il software destinato dal fabbricante ad essere impiegato specificamente con finalità diagnostiche e/o terapeutiche e necessario al corretto funzionamento del dispositivo, destinato dal fabbricante ad essere impiegato sull’uomo a fini di: - diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia; - diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o compensazione di una ferita o di un handicap; - studio, sostituzione o modifica dell'anatomia o di un processo fisiologico; - intervento sul concepimento, la cui azione principale voluta nel o sul corpo umano non sia conseguita con mezzi farmacologici né immunologici né mediante metabolismo, ma la cui funzione possa essere assistita da questi mezzi.” La medesima direttiva sottolinea l’importanza della validazione del prodotto informatico prescrivendo tra i requisiti essenziali relativi alla progettazione: “per i dispositivi che incorporano un software o costituiscono in sé un software medico, il software è convalidato secondo lo stato dell’arte, Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma tenendo conto dei principi del ciclo di vita dello sviluppo, della gestione dei rischi, della validazione e della verifica.” Per consentire un graduale adeguamento alle modifiche piuttosto radicali ed innovative per la legislazione europea gli Stati Membri dell’Unione Europea dispongono di ancora alcuni mesi (precisamente fino al 21 Dicembre 2008) per adottare e pubblicare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative al fine di conformarsi alla direttiva. Tuttavia tali disposizioni si applicheranno a decorrere dal 21 marzo 2010. Al contrario negli Stati Uniti oltre dieci anni fa la Food and Drug Administration (FDA) pubblicò un draft dal titolo “General Principles of Software Validation”, superato nel 2002 con il documento “General Principles of Software Validation; Final Guidance for Industry and FDA Staff”. Particolarmente interessante, anche al fine di comprendere gli obiettivi di questo lavoro di tesi, risulta essere la definizione di validazione fornita dalla FDA: “confirmation by examination and provision of objective evidence that software specifications conform to user needs and intended uses, and that the particular requirements implemented through software can be consistently fulfilled” (conferma, sostenuta da evidenze oggettive, che le specifiche del software siano conformi alle necessità degli utenti e agli usi previsti e che le particolari richieste implementate dal software sia conformemente soddisfatte). In pratica l’attività di validazione può essere svolta sia durante l’intero ciclo di sviluppo sia a conclusione per assicurare che le specifiche del software soddisfino le esigenze degli utenti nonché gli usi previsti e che il prodotto informatico realizzato sia conforme alle specifiche. Pertanto la definizione del protocollo di validazione comporta inevitabilmente uno sforzo di riprogettazione e reingegnerizzazione del software realizzato o in corso di sviluppo. Ad ogni modo, sebbene la validazione del software venga condotta da oltre 20 anni con metodologie consolidate in molti ambiti dell’industria del Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma software, nel settore dell’informatica sanitaria la normativa tecnica non è ancora completamente assestata ed è in continua evoluzione. Un indiscusso riferimento per il software medicale è rappresentato dalla norma CEI EN 62304:2006 “Software per dispositivi medici - Processi relativi al ciclo di vita del software” che purtroppo non tratta della validazione del dispositivo medico anche nel caso in cui questo è costituito da solo software. Per tanto si ritiene opportuno riferirsi agli standard internazionali per il software in generale, ovvero la norma ISO/IEC 9126-1:2001 Software engineering — Product quality — Part 1 Quality model”1, che usata unitamente alla norma ISO/IEC 15504, la quale riguarda il software process assessment, può fornire il supporto per la revisione, verifica e validazione del software. Inoltre sono in corso due progetti di standard relativamente al risk management (fase importante per derivare i requisiti di sicurezza del software): IEC 80001 Ed. 1.0 “Application of risk management to information technology (IT) networks incorporating medical devices” con pubblicazione prevista per Luglio 2010 e IEC/TR 80002 Ed. 1.0 “Medical device software Guidance on the application of ISO 14971 to medical device software” con pubblicazione prevista per Settembre 2009. In tale contesto di riferimento, non ancora completamente assestato, si è deciso di definire un protocollo di validazione che miri ad accertare: o la capacità del software di soddisfare le esigenze degli utenti; o la conformità del software alla normativa applicabile. 4.2. Il protocollo di Validazione Al fine di definire il protocollo di validazione, la piattaforma è stata suddivisa in tre macro-aree, caratterizzate da diversi obiettivi: o interfaccia per l’acquisizione e la trasmissione, che consente all’utente ( paziente, infermiere o medico, in relazione dello scenario considerato) Recentemente pubblicata anche in lingua italiana come norma UNI CEI ISO/IEC 9126-1:2007 “Ingegneria del software - Qualità del prodotto - Parte 1: Il modello di qualità” 1 Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma di acquisire e trasmettere dati alfanumerici e segnali in maniera affidabile e sicura; o interfaccia per presentazione dei dati clinici, che ha l’obiettivo di garantire l’idonea rappresentazione di tutti i dati e i segnali acquisiti nonché dei risultati del processing dell’ECG e della HRV al fine di agevolare una corretta diagnosi; o il web service per il processing dell’ECG e dell’HRV, che offre un servizio di elaborazione remota e distribuita dell’ECG al fine di estrarre informazioni che siano significative per i clinici. 4.3. Interfaccia Acquisizione e Trasmissione Dati L’interfaccia di acquisizione e trasmissione ha come obiettivo primario l’acquisizione e la trasmissione di dati alfanumerici e segnali biomedici attraverso la modalità più adeguata alle esigenze dell’utente, garantendo l’affidabilità, l’integrità e la sicurezza nella trasmissione. Dal momento che è previsto l’utilizzo di questa interfaccia da parte di diverse tipologie di utenti, quali pazienti, operatori socio-sanitari, infermieri e medici, le esigenze risultano essere molteplici e eterogenee. In sintesi, anche avvalendosi di questionari precedentemente somministrati [], si ritiene che le esigenze, distinte per varie tipologie di utenti, siano: o per i pazienti e i loro familiari: acquisizione e trasmissione in maniera semplice e, per quanto possibile, automatizzata senza l’ausilio a tecnologie web o PC, con i quali non hanno familiarità, o per gli infermieri / medici: acquisizione con strumentazione con cui sono abituati a lavorare. L’esigenze dei pazienti Come già specificato nel capitolo precedente, in fase di progettazione e sviluppo, sono stati implementati tre distinti canali, proprio per soddisfare le esigenze delle diverse tipologie di utenti. Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma Il primo canale, consente la trasmissione dell’ECG e dei parametri alfanumerici attraverso una semplice telefonata da rete fissa o cellulare, quindi conviene all’esigenze di pazienti anziani che non hanno familiarità con la rete Internet. Il software che consente l’acquisizione è stato sviluppato 4.4. Web service per il processing dell’ECG e della HRV Il web service per il processing dell’ECG e della HRV si propone come obiettivo di fornire informazioni in forma semplice e significativa come ausilio per la diagnosi clinica. Il sistema automatico per il processing dell’ECG richiede una procedura di verifica, che si ritiene opportuno specificare in conformità alla norma UNI CEN/TS 15127-1:2006 “Informatica sanitaria - Procedure di verifica (test) del software per le misurazioni fisiologiche - Parte 1: Generalità”. Infatti tale norma tecnica ha lo scopo di indicare le modalità attraverso cui specificare un insieme di dati della procedura di verifica (test data set), documentando la loro generazione e il loro uso in relazione al software medicale progettato per elaborare dati. La necessità della verifica deriva da due constatazioni: la consistenza dei parametri derivati è sempre auspicabile per assistere il medico nelle procedure di diagnosi clinica; inoltre è vero solo in teoria che lo stesso test diagnostico eseguito sul medesimo paziente usando diversi dispositivi produca il medesimo risultato finale, in quanto nella pratica si configurano problemi di riproducibilità attribuibili a differenze nel protocollo di acquisizione e/o nel processing dei dati. Proprio questa seconda fase è oggetto di valutazione con l’impiego di test data set (TDS), opportunamente progettati per valutare la qualità del software realizzato. Chiaramente il principio alla base del test è quello di confrontare i valori dei parametri ottenuti dal software con quelli attesi. Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma In generale il test data set è definito dai seguenti elementi: o gli array dei dati dei pazienti (che possono essere sia dati clinici reali che simulati); o i parametri relativi agli array dei dati; o le informazioni cliniche rilevanti; o i dettagli del processing; o i parametri da calcolare con il processing; o il range atteso dei parametri; o il formato dei report In particolare per verificare l’algoritmo di rilevamento dei QRS e quindi l’estrazione della serie RR si è progettato il test data set descritto in . Come array dati si è scelto l’MIT-BIH Normal Sinus Rhythm Database per i seguenti motivi: o disponibilità delle cosiddette annotations, ovvero indicazioni in un file delle occorrenze dei picchi R; o assenza di significative aritmie e quindi i valori attesi degli intervalli RR rientrano nel range fisiologico; o frequenza di campionamento di 128 Hz, che, seppur non rientra nel range ottimo dei 250-500 Hz, è accettabile ed è confrontabile con la frequenza di campionamento più bassa dei dispositivi utilizzati (125 Hz); o impiego in una precedente analisi retrospettiva [1]. Il confronto battito-battito è condotto seguendo le raccomandazioni dell’Association for the Advancement of Medical Instrumentation[2]. L’elemento fondamentale del report è la tabella con le indicazioni del numero di falsi negativi (FN) e positivi (FP), della sensitività[2], della predittività positiva[2] e del detection rate error[3]. I falsi negativi si verificano quando l’algoritmo non rileva un vero battito rappresentato dall’annotazione nel database; i falsi positivi (FP) rappresentano la rilevazione di falsi QRS. La Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma sensitività, la positive prediction e il data error rate vengono calcolati con le seguenti formule: Sensitività ( Sensitivity ) VP ; VP FN VP ; VP FP FP FN Tasso di errore ( Data Error Rate) . numero totale di QRS Pr edittivià positiva ( Positive predictivity) dove VP sta per veri positivi ovvero il numero di QRS correttamente riconosciuti. Tabella 4.1: Test data set progettato per la verifica dell’algoritmo di riconoscimento del QRS e dell’estrazione della serie RR Elemento Descrizione array dei dati dei pazienti MIT-BIH Normal Sinus Rhythm Database Parametri relativi agli array dei dati 18 tracciati di durata 20 minuti di durata campionati a frequenza di 128 Hz. informazioni cliniche rilevanti i soggetti sono: 5 uomini con età 26-45; 13 donne con età 20-50. non presentano significative aritmie dettagli del processing Parametri da calcolare specificati nel capitolo precedente con il occorrenze dei picchi R e serie degli processing intervalli RR Range atteso dei parametri i valori attesi degli intervalli RR rientrano nei range fisiologici. Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma Formato dei report tracciati ECG con i picchi R riconosciuti; tabella riassuntiva con indicazione dei falsi positivi, dei falsi negativi e della percentuale di errore, per ogni singolo segnale e in totale; confronto delle serie degli intervalli RR come ottenute dalle annotazioni e dal web service Analogamente, per verificare l’analisi della HRV è stato progettato test data set relativamente simile. Gli array dei dati comprendono sia serie RR estratte Normal Sinus Rhythm RR Interval Database, che serie RR sintetizzate Elemento Descrizione array dei dati dei pazienti MIT-BIH Normal Sinus Rhythm Database Parametri relativi agli array dei dati Serie RR estratte da 54 tracciati ECG campionati a frequenza di 128 Hz, ottenuti da un’analisi automatizzata con successiva revisione e correzione manuale informazioni cliniche rilevanti i soggetti presentano un ritmo sinusale normale: 30 uomini, con età tra i 28.5 e 76; 24 donne, con età tra i 58 e i 73 dettagli del processing Parametri da calcolare Specificate nel capitolo precedente con il I parametri indicati nella tabella processing Range atteso dei parametri I valori attesi secondo linee guida formato dei report tabella riassuntiva con indicazione Capitolo 4 – Definizione del Protocollo per la Validazione della Piattaforma dei parametri calcolati ed eventuali valori fuori range evidenziati; presentazione ottenute (segmentazione delle dal dello immagini processing spettro e grafico a torta del rapporto LF/HF) Tuttavia, le procedure di verifica sino ad ora descritte attengono ad una valutazione tecnica senza alcun riferimento all’efficacia clinica, J E Mietus, C-K Peng, I Henry, R L Goldsmith and A L Goldberger, “The pNNx files: re-examining a widely used heart rate variability measure”; Heart 2002;88;378-380 2 Association for the Advancement of Medical Instrumentation, “American National Standard for Ambulatory Electrocardiographs, publication ANSIlAAMI EC38-1998”, 1998. 3 Xue Q, Hu YH, Tompkins WJ. “Neural-network-based adaptive matched filtering for QRS detection”. IEEE Trans. Biomed. Eng. 1992;39:315-29. 1