AIOM NEWS
NEWSLETTER DIGITALE DELL’AIOM – ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Anno 2 – Numero 21 – 25 maggio 2004
Ricerca
01. VIRUS-KILLER CONTRO CANCRO COLON E POLMONE
02. SENO, DIFETTO DI UN GENE RADDOPPIA IL RISCHIO DI CANCRO
03. TROVATO IL TRUCCO PER AUMENTARE L’EFFICACIA DELLA RADIOTERAPIA
04. MALATI MENO DEPRESSI SE INFORMATI
05. LEUCEMIA: DOPO IL TRAPIANTO CONVALESCENZA LUNGA SOPRATTUTTO PER LE DONNE
06. TOPINO 'ERCOLE' INATTACCABILE DAL CANCRO ALL’INTESTINO
News
01. CANADA, FINANZIAMENTI PER RICERCA VIRUS ANTI-CANCRO
02. MIELOMA: 3.500 ITALIANI COLPITI L'ANNO, TALIDOMIDE SPERANZA
03. FARMACI: 8 MALATI TUMORE SU 10 CURATI CON MOLECOLE OFF-LABEL
04. UFFICIO UE REVOCA BREVETTO USA PER TEST SENO E OVAIO
Dalle Regioni
01. IRCC CANDIOLO LEADER EUROPEO RICERCA POST-GENOMICA
02. VENETO: NASCE 'CONSORZIO' REGIONALE CONTRO TUMORI
03. VENEZIA, AL VIA PREVENZIONE PER 1.200 DIPENDENTI ENEL
04. NUOVA TECNICA ASPORTA PROSTATA SENZA COMPLICANZE
Il Libro
Annunci
MANAGEMENT IN ONCOLOGIA
AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
Ricerca
01. VIRUS-KILLER CONTRO CANCRO COLON E POLMONE
I virus potrebbero diventare alleati degli oncologi e costituire la base per una nuova era nelle terapie
contro il cancro, superando le resistenze ai farmaci di certi tumori. Questa prospettiva emerge dal lavoro
di William Wold e della sua equipe della Saint Louis University School of Medicine che ha dimostrato in
vitro e in modelli animali la capacità di due virus geneticamente modificati di uccidere cellule di cancro di
colon e polmone in maniera selettiva, cioè senza disturbare le cellule sane. I due 'killer' tumorali sono due
nuovi 'adenovirus oncolitici', 'INGN 007' e 'INGN 009', spiega Wold sulla rivista Cancer Research che ha
pubblicato i risultati dello studio. Gli adenovirus non sono pericolosi e sono associati a sintomi blandi come
il raffreddore. Il gruppo di Wold studia questa famiglia virale da anni per perfezionare la tecnica che
prevede il loro utilizzo contro il cancro. Dai test preclinici effettuati, sottolinea lo scienziato, è emerso che i
due nuovi virus possono superare le farmaco-resistenze di certe neoplasie alle terapie classiche, quindi di
fatto essere usati quando la chemioterapia non funziona oppure anche in regimi terapeutici combinati che
prevedano insieme l'uso dei virus, della chemio e della radioterapia. La tattica dei virus killer consiste
nell'operare delle modifiche genetiche all'agente patogeno naturale in modo da renderlo selettivo alla
cellula malata e innocuo per quelle sane. Una volta iniettato il virus si moltiplica nelle cellule tumorali e le
distrugge facendole scoppiare per poi liberarsi da esse e andandone ad attaccare altre. Nei test in vitro,
racconta Wold, il virus INGN 009, appositamente costruito per riconoscere cellule con un difetto genetico
comunissimo nel cancro al colon, penetra al loro interno e le annienta. Invece INGN 007 riconosce e
uccide sia cellule di cancro al colon che al polmone. I risultati in vitro, aggiunge l'esperto, sono stati
replicati anche in modelli animali di tumore al colon dimostrando la capacità dei due killer di arrestare la
crescita del cancro. La specificità e la forza dei due virus ne fa uno strumento promettente anche se prima
bisognerà valutare a livello clinico la loro efficacia e innocuità.
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02. SENO, DIFETTO DI UN GENE RADDOPPIA IL RISCHIO DI CANCRO
Trovato un difetto genetico che raddoppia il rischio di cancro al seno, anche per donne senza una storia
familiare per questo tumore. Il difetto consiste nell'alterazione del gene chiamato CHEK2 e la scoperta,
pubblicata sulla rivista American Journal of Human Genetics, potrebbe rappresentare il primo passo per un
test genetico per la valutazione del rischio. Autori della scoperta sono i ricercatori del Cancer Research
Genetic Epidemiology Unit dell'Università britannica di Cambridge. Hanno individuato il gene dopo avere
analizzato il Dna di oltre 20 mila donne in Australia, Finlandia, Germania e Olanda, parte del quali con
tumore del seno. Il gene CHEK2, che da tempo era nella lista dei sospettati, può essere considerato un
'gene-meccanico' perché il suo compito è riconoscere ed indurre la riparazione di danni cellulari che
possono far impazzire le cellule ed innescare il tumore. Il gene spegne il motore delle cellule fin quando il
danno non è riparato, spiega il coordinatore dell'indagine, Doug Easton. Quando c'è il difetto genetico,
CHEK2 non riesce più ad assolvere al suo compito e la cellula danneggiata non viene riparata, anzi
diffonde il danno creando nuove generazioni di cellule tumorali. Dall'indagine genetica è emerso che nelle
dome con tumore del seno la versione anomala del gene CHEK2 è presente in oltre il doppio dei casi
rispetto al gruppo delle donne sane. Finora mutazioni su altri geni erano state legate al carcinoma
mammario, come quelle individuate sui geni BRCA1 e BRCA 2. Ma questi, a differenza del CHEK2, sono
perlopiù associati a rischio in condizioni di familiarità della neoplasia. E' possibile che in futuro emerga la
complicità anche di altri geni, conclude Easton, e che alla fine si possa arrivare a un test genetico per la
stima del rischio individuale che tenga conto di tutti i geni complici.
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03. TROVATO IL TRUCCO PER AUMENTARE L’EFFICACIA DELLA RADIOTERAPIA
Trovato un bersaglio strategico per rendere più efficace la radioterapia e vincere la resistenza di certi
tumori. Si tratta del fattore-1 di ipossia inducibile (HIF-1), una molecola individuata da Mark Dewhirst del
Duke University Medical Center. Come la sua equipe ha dimostrato su animali di laboratorio, inibendo la
molecola HIF-1 si aumenta l'effetto della radioterapia, è spiegato sulla rivista Cancer Cell. HIF-1 aiuta il
tumore attaccato con trattamenti radioterapici inducendo la produzione di fattori protettivi per le cellule
malate e per le loro principali aiutanti, quelle cioè che costruiscono le pareti dei vasi sanguigni tumorali.
Questi fattori, in gran parte 'citochine', preservano i vasi sanguigni che irrorano e nutrono il tumore
rendendoli meno sensibili alla radioterapia. Senza HIF-1 la radioterapia riesce a distruggere i vasi, che
altrimenti rimarrebbero protetti continuando a nutrire il male. I ricercatori sono arrivati alla scoperta
vedendo che il livello di HIF-1 aumenta considerevolmente quando i pazienti ricevono le radiazioni. Il
tumore insomma innesca un sistema di emergenza a base di HIF-1 che a sua volta avvia la produzione di
citochine. Queste proteggono i vasi tumorali che sono i principali obiettivi della radioterapia. Una volta
stabilito il ruolo chiave di HIF-1 nella sopravvivenza della rete sanguigna tumorale gli scienziati hanno
bersagliato la molecola con inibitori selettivi. Hanno così visto che la regressione dei vasi aumenta sotto
l'effetto degli irraggiamenti terapeutici. Questi inibitori invece, precisano gli scienziati, non hanno alcun
effetto collaterale a livello dei vasi che nutrono i tessuti sani. “Questo lavoro rappresenta un balzo in
avanti rispetto alla comprensione dei meccanismi e forse anche alla loro traduzione a livello clinico conclude Dewhirst - per ideare nuove strategie di indebolimento della rete vascolare del tumore e della
sua sensibilizzazione a terapie convenzionali come i raggi”.
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04. MALATI MENO DEPRESSI SE INFORMATI
L'informazione è uno strumento decisivo nella lotta al cancro. E' quanto emerge da una ricerca condotta in
Italia da AIMAC e AIOM pubblicata, con richiamo in copertina, sulla rivista 'Annals of Oncology'. Gli autori
sono Francesco De Lorenzo per l'Associazione italiana malati di cancro (AIMAC), Umberto Tirelli e
Francesco Di Costanzo per l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Enzo Ballatori e Benedetta
Ruggeri dell'Universita' dell'Aquila e Annalisa Giacalone, psicologa del Cro di Aviano. Lo studio ha coinvolto
21 centri di eccellenza di oncologia medica. Ad un campione di 328 malati l'equipe ha chiesto, attraverso
questionari, se il medico oncologo avesse usato linguaggio e concetti comprensibili, in rapporto al tempo
speso. Il 71,4% si dichiara insoddisfatto quando il tempo a loro dedicato è poco; il 93% soddisfatto o
molto soddisfatto quando il tempo è abbastanza o molto. La ricerca dimostra anche che quando
all'informazione del medico, limitata per il tempo, si affianca l'informazione attraverso libretti e
videocassette, i malati li utilizzano e li trovano molto utili per migliorare la loro conoscenza sulla malattia,
riducendone l'ansia e la depressione e agevolandone il rapporto con il medico. Il 93% ha infatti dichiarato
di trovare molto o abbastanza utili i libretti sulla chemioterapia e il 78% molto o abbastanza utili quelli
sulle singole patologie. Ancor più positivi i risultati sulla videocassetta ('Chemioterapia e Radioterapia'):
l'81% del campione ha dichiarato che ha migliorato molto il grado di conoscenza e l'87% abbastanza. I
malati sono stati reclutati in 21 centri di eccellenza di oncologia medica (fra i quali Borgo Trento di
Verona, il Cardarelli, il Pascale ed il Policlinico Federico II di Napoli, il San Filippo Neri e il Fatebenefratelli
di Roma, l'Istituto nazionale CRO di Aviano, l'Istituto San Raffaele di Milano, l'Ospedale Le Molinette di
Torino, i Policlinici di Siena e di Cagliari). Il testo integrale del lavoro può essere consultato sul sito
www.aimac.it, come anche i libretti e la videocassetta.
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05. LEUCEMIA: DOPO IL TRAPIANTO CONVALESCENZA LUNGA SOPRATTUTTO PER LE DONNE
Tempi di ripresa lunghi per i pazienti sottoposti a trapianto di midollo perché colpiti da leucemia o linfomi.
E a recuperare più lentamente sono le donne. Lo rivela uno studio statunitense pubblicato su 'Jama', dal
quale risulta che dopo questi interventi la 'convalescenza' può durare anche cinque anni, e comunque
difficilmente meno di tre. Secondo i dati raccolti da Karen L. Syrjala, del Fred Hutchinson Cancer Research
Center dell'Università di Washington a Seattle, i tempi di recupero sono simili anche dopo trapianto di
staminali ematopoietiche, quelle da cui derivano le cellule del sangue. “E' importante - sottolinea la
ricercatrice americana - preparare i pazienti al fatto che, malgrado il loro desiderio di tornare alla
normalità, dovranno aspettare almeno 3-5 anni prima di potersi sentire di nuovo bene dal punto di vista
psichico e fisico”. Lo studio ha seguito 319 pazienti adulti sottoposti a trapianto di midollo o di staminali. I
tempi di guarigione sono stati analizzati nei 94 malati che erano riusciti a sopravvivere per più di cinque
anni. I dati hanno rivelato che solo il 19% si era ristabilito a distanza di un anno dal trapianto. Dopo
cinque anni, invece, la percentuale dei pazienti che si potevano considerare in buona salute arrivava al
63%, mentre l'84% era riuscito a riprendere l'attività lavorativa. Gli scienziati hanno anche scoperto che il
recupero è ostacolato dalla depressione, ma facilitato dal sostegno di amici, parenti o psicoterapeuti e
dall'essere stati in precedenza sottoposti a radio o chemioterapie. In generale, i tempi di ripresa sono
molto più lunghi per le donne.
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06. TOPINO 'ERCOLE' INATTACCABILE DAL CANCRO ALL’INTESTINO
Creato un topolino 'Ercole' 'naturalmente' protetto dall'insorgenza del tumore all’intestino. Il topolino è
figlio dell'equipe di Alan Clarke della Cardiff University in Gran Bretagna che l'ha creato con manipolazioni
genetiche, disattivando il gene 'Mbd2'. Questo gene potrebbe diventare un bersaglio farmacologico per
inibire la crescita della neoplasia, ipotizza Clarke che sta già studiando le funzioni di Mbd2 nelle cellule
sane e alla ricerca di suoi inibitori. Secondo quanto riferito al meeting della Charity Cancer Research
inglese, scoprendo il ruolo di Mbd2 si potrebbero svelare meccanismi genetici protettivi contro questa
forma di tumore. L'assenza di Mbd2 non da effetti collaterali di alcun tipo e i topini Ercole sono sani e
fertili, rileva lo scienziato. Per dimostrare la loro invincibilità al tumore gli scienziati li hanno poi incrociati
con altri topini (‘Min’), selezionati invece per la loro maggiore tendenza ad ammalarsi. Tra i topolini che
nascono dagli incroci gli scienziati hanno selezionato quelli senza Mbd2 ma anche col difetto Min. Questi,
spiega Clarke, sono a loro volta suscettibili al cancro come i genitori Min eppure sopravvivono il doppio dei
genitori e sviluppano il cancro con probabilità dieci volte inferiore. Il loro punto di forza, l'assenza di Mbd2,
vince la debolezza ereditata dai genitori Min. Insomma, anche in presenza di una suscettibilità alla
malattia così evidente come quella Min, i topolini senza il gene Mbd2 resistono alla malattia e si ammalano
di meno. Una volta compreso il ruolo esatto di Mbd2 in questo e magari anche in altri tipi di cancro,
conclude Clarke, si potrebbe arrivare a nuove terapie mirate contro i tumori.
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News
01. CANADA, FINANZIAMENTI PER RICERCA VIRUS ANTI-CANCRO
Un ricercatore di Ottawa ha ottenuto ingenti finanziamenti da una fondazione canadese, la Terry Fox
Foundation, per un progetto sui cosiddetti virus oncolitici, i virus che uccidono le cellule cancerose
lasciando intatte quelle sane. Il dottore John Bell e i suoi collaboratori hanno scoperto che il virus VSV, in
esperimenti condotti finora su topi di laboratorio, attacca e distrugge le cellule cancerose senza alcun
effetto dannoso sulle cellule sane.
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02. MIELOMA: 3.500 ITALIANI COLPITI L'ANNO, TALIDOMIDE SPERANZA
Dalla talidomide, il farmaco contro l'insonnia e le nausee in gravidanza che negli anni Sessanta rese
focomelici almeno 12 mila neonati, arriva una nuova speranza per la cura del mieloma multiplo: il secondo
tra i tumori del sangue più diffusi, che attacca i linfociti B e fa registrare solo in Italia 3.500 nuovi casi.
Soprattutto tra i 60 e i 70 anni e con una lieve prevalenza nei maschi. A parlare del 'riscatto' della
talidomide è stato il professor Mario Boccadoro, ematologo all'ospedale Le Molinette di Torino. “In
combinazione con le cure tradizionali - ha spiegato, riportando il risultato di uno studio - il farmaco, che
'affama' il tumore bloccando la formazione dei vasi sanguigni che lo nutrono (angiogenesi), è efficace nel
79,6% dei malati e riduce il numero di ricadute a 13 mesi dall'80% al 20%”. “Il mieloma è una neoplasia
che da continue ricadute e che è poco sensibile alle comuni terapie - ha ricordato lo specialista - Grazie
all'autotrapianto di midollo la sopravvivenza media è raddoppiata da tre a sei anni e le percentuali di
remissione sono cresciute dal 5% al 50%”. Ma grandi passi si sono fatti anche sul fronte farmacologico. La
prima ricerca che dimostrava i benefici della talidomide risale al 1999, ha ricordato l'esperto, e da allora
sono stati trattati con il farmaco oltre 100 mila pazienti in Usa e 10 mila in Europa. “Si tratta di un
medicinale intelligente - ha sottolineato Boccadoro - che agisce solo sulle cellule malate”. Per garantire la
massima sicurezza d'uso della talidomide, evitando le conseguenze della sua tossicità sul feto, gli esperti
hanno messo a punto un dettagliato programma di 'risk management'. I pazienti sono infatti chiamati a
firmare un consenso informato, che prevede per le donne in età fertile l'impiego obbligatorio di un doppio
metodo contraccettivo e per gli uomini l'utilizzo del profilattico. Accorgimenti da osservare sia durante il
trattamento sia nelle quattro settimane successive. L'obiettivo non è solo di proteggere il paziente, ma
anche di contrastare il fenomeno della contraffazione. Perché “paradossalmente - hanno denunciato gli
specialisti - proprio la molecola che ha dato il primo impulso alla farmacovigilanza moderna è facilmente
reperibile, anche via Internet, in diversi Paesi tra cui l'Italia. Un fenomeno che comporta seri rischi per la
salute”.
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03. FARMACI: 8 MALATI TUMORE SU 10 CURATI CON MOLECOLE OFF-LABEL
Il 78% dei pazienti oncologici italiani è curato con farmaci 'off label', molecole registrate presso le autorità
sanitarie, ma impiegate per indicazioni terapeutiche non previste nel foglietto illustrativo. Nel caso dei
pazienti pediatrici, poi, il 60% delle prescrizioni in ospedale riguardano questi medicinali. L'uso dei farmaci
off-label deve essere quindi molto attento e cauto, “ma il medico è di fatto lasciato solo, e l'assenza di
linee guide può allontanare per molti pazienti un'opzione terapeutica salva-vita”. Lo hanno sottolineato gli
esperti in un convegno al Policlinico Gemelli di Roma, sottolineando la necessità di linee guida 'ad hoc'.
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04. UFFICIO UE REVOCA BREVETTO USA PER TEST SENO E OVAIO
L'Ufficio europeo dei brevetti (Oeb) ha revocato un brevetto, concesso nel 2001 all'azienda americana
Myriad Genetics, su dei test di predisposizione ai tumori del seno e dell'ovaio. Lo riferisce, in un
comunicato, l'Ufficio di Monaco che “dopo l'audizione pubblica di tutte le parti in causa ha concluso che il
brevetto non risponde più ai criteri della Convenzione sui brevetti europei”. La decisione potrà ora essere
contestata in appello dalle parti davanti a una delle commissioni tecniche competenti dell'Oeb. Diverse
istituzioni europee, sentite dall'Ufficio europeo, si erano opposte al monopolio imposto dal gruppo
americano su questi test, giudicati costosi e poco affidabili. In particolare, gli istituti di ricerca sul cancro
Curie e Gustave Roussy, insieme all'Assistance Publique-Hôpitaux de Paris (che raggruppa gli ospedali
francesi), la società belga per la genetica umana e l'associazione italiana Angela Serra per la ricerca
oncologica, hanno depositato un memoriale contro il brevetto della casa americana. Fra le contestazioni:
la scarsa affidabilità dei test, l'elevato costo e i tentativi di confiscare lo sviluppo della ricerca in questo
settore e di tutti i nuovi test che ne deriveranno.
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05. COMPLETATO IN USA TEST VACCINO ANTI PAPILLOMA VIRUS
Ha completato con successo la sperimentazione del vaccino anticancro che previene il tumore della cervice
uterina, il secondo tumore nemico delle donne dopo quello del seno. Il vaccino è diretto contro una forma
particolarmente aggressiva del papilloma virus (HPV), chiamata HPV16, responsabile del 60% dei casi di
tumore della cervice. Nel frattempo è appena partita anche in Italia, la sperimentazione di un secondo
vaccino contro il tumore della cervice, in grado di combattere contemporaneamente le due forme più
aggressive del papilloma virus, HPV16 e HPV18. Quattro centri italiani, a Brescia, Napoli, Palermo e
Milano, sono coinvolti all'interno di uno studio multicentrico internazionale in fase avanzata (fase 3). Nei
Paesi industrializzati il papilloma virus colpisce 1 donna su 10. In quelli in via di sviluppo la diffusione è
ancora maggiore e il virus è presente in 1 donna su 4. Secondo le stime più recenti dell'Agenzia
Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che fa parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, i
virus sono responsabili dell'8,5% dei tumori nei Paesi industrializzati. La cifra si triplica quasi nei Paesi in
via di sviluppo, raggiungendo quasi il 27%. Sulla base dei dati internazionali della IARC, fra i tumori
provocati da agenti infettivi quello dello stomaco (scatenato dall'Helicobacter pylori) è al primo posto, con
557.000 casi, pari al 5,5% dei casi di tumore nel mondo. Seguono il tumore del fegato (virus dell'epatite
B e C, 483.000 casi, pari al 4,9%), quello della cervice uterina (papilloma virus, 471.000 casi, 4,7%), e il
sarcoma di Kaposi (provocato dal virus dell'Aids, con 135.000 casi, 1,3%).
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Dalle Regioni
01. IRCC CANDIOLO LEADER EUROPEO RICERCA POST-GENOMICA
L' Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro (IRCC) di Candiolo (Torino), diretto dal professor Paolo
Comoglio, sarà il Centro coordinatore scientifico e operativo dei 17 grandi istituti di ricerca e cura sul
cancro europei coinvolti nel progetto quadriennale (Trans-Fog) di ricerca post-genomica. Ne da notizia lo
stesso Ircc, che è stato fra i pionieri e che è attualmente leader a livello internazionale con il suo Centro di
Oncogenomica Funzionale (Fog). Quest'ultimo è affidato alla responsabilità del professor Enzo Medico, che
è stato anche il catalizzatore dell'intero progetto Trans-Fog, finanziato con complessivi 6 milioni di euro.
L'acronimo Trans-Fog è una parola evocativa scelta come buon auspicio per il superamento della cortina di
nebbia (fog in inglese) che ancora impedisce di comprendere completamente la natura dei geni
responsabili della comparsa del cancro. In realtà la parola ha un significato più tecnico Translational and
Functional Onco-Genomics: “Significa sostanzialmente - dice ancora l' IRCC - ricerca applicativa sul cancro
per la traduzione delle nuove conoscenze derivate dalla genomica in procedure di diagnosi più accurate e
di cure innovative”. L'importanza della post-genomica è testimoniata dal fatto che questa è stata collocata
dall'Unione Europea al primo posto tra gli obiettivi da finanziare nel settore “Lotta al Cancro” del Sesto
Programma Quadro (2003-2006), appena approvato.
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02. VENETO: NASCE 'CONSORZIO' REGIONALE CONTRO TUMORI
Un Consorzio formato dai centri oncologici delle aziende ospedaliere di Padova e Verona e dalle aziende
sanitarie di Venezia, Padova e Rovigo. Sarà questa l'ultima tappa che porterà l'Istituto Oncologico Veneto
(IOV) a ottenere il riconoscimento di IRCCS da parte del ministero della Salute. L'obbiettivo dovrebbe
essere raggiunto tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005. La notizia è stata ufficializzata oggi
all'ospedale Busonera di Padova durante un incontro alla presenza, tra gli altri, dell'assessore regionale
alla sanità, Fabio Gava
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03. VENEZIA, AL VIA PREVENZIONE PER 1.200 DIPENDENTI ENEL
E’ partito venerdì scorso a Venezia un programma di prevenzione anti-tumore per i 1.200 dipendenti Enel
e i loro familiari. Il piano, che si concluderà entro dicembre 2004, è il frutto della convenzione tra la
Direzione sanitaria dell'Azienda Ulss 13 e la presidente della sezione veneziana Lega Italiana per la Lotta
contro i Tumori, Maria Grazia Cevolani Callegari. Il progetto di prevenzione oncologica secondaria prevede
esami e visite di controllo in base a sesso ed età, a partire dai 20 anni, e potrà comprendere: visita
ginecologica, pap-test, visita senologica, mammografia con eventuale ecografia, visita urologica, visita
otorinolaringoiatrica, dosaggio Psa (prevenzione tumore della prostata), ricerca del sangue occulto nelle
feci (prevenzione del tumore del colon-retto). Dipendenti Enel e familiari potranno eseguire questi esami
in ospedale in un solo giorno.
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04. NUOVA TECNICA ASPORTA PROSTATA SENZA COMPLICANZE
Rimuovere la prostata danneggiata dal cancro risparmiando al paziente dolore e rischi post-intervento:
senza sfiorare intestino e altri organi addominali, senza ferite e senza compromettere la funzione
sessuale. E' la laparoscopia extraperitoneale, una nuova tecnica senza bisturi presentata a Milano da
Gaetano Grosso, l'unico in Italia a praticarla presso la Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda (Verona),
convenzionata con il Ssn. Lo specialista, direttore della Divisione di Urologia, ha già operato con questa
metodica circa 450 pazienti dal 2001, dimezzando tempi operatori (massimo 2 ore), degenza (6 giorni in
media) e convalescenza (2-3 settimane). “Diversamente dalla laparoscopia 'classica' - ha spiegato Grosso
- il nuovo approccio permette di arrivare alla prostata senza passare dalla cavità peritoneale (quella che
ospita i visceri addominali). In questo modo non si deve 'gonfiare' la pancia del paziente insufflando
anidride carbonica e si evitano non solo la ferita esterna della chirurgia a cielo aperto, lunga 15-20
centimentri, ma anche eventuali lesioni interne”. Con la nuova tenica, poi, “il paziente respira bene perché
è sdraiato sul letto operatorio in posizione orizzontale e non obliqua, a testa in giù. Così possiamo operare
anche malati con problemi a bronchi o polmoni - ha detto l'esperto - finora esclusi dalla laparoscopia”. La
nuova metodica mininvasiva, come la laparoscopia tradizionale, “è riservata alle malattie maligne della
prostata”, cioè ai tumori prostatici, che fanno registrare nel nostro Paese 20 mila nuovi casi l'anno. “Gli
uomini più a rischio sono quelli tra i 50 e i 75 anni - ha confermato l'urologo - Ma il mio paziente più
giovane aveva solo 42 anni, e a questa età è ancora più importante poter disporre di tecniche sicure e che
non compromettono le funzioni sessuali”. Lo specialista vanta inoltre la più ampia casistica italiana di
laparoscopia al rene (450 interventi di asportazione e 50 conservativi dal 1997) e 70 interventi di urologia
ricostruttiva in giovani con ostruzione dell'uretere. “La chirurgia laparoscopica – ne è convinto l’esperto può rendere più efficiente la sanità pubblica. Lo dimostra uno studio condotto esaminando mille interventi
di urologia laparoscopica eseguiti alla Pederzoli. Dall'indagine, pubblicata sul 'Journal of urology', risulta
che “la laparoscopia, fatta da mani esperte, costa quasi la metà (oltre il 40% in meno) della chirurgia
tradizionale”.
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IL LIBRO
Francesco Campione
“CONTRO LA MORTE”
Psicologia ed Etica dell’aiuto ai morenti.
Ed. Clueb, Bologna, 2003
L’autore, in questo volume, affronta e propone una riflessione sulla formazione psicologica ed etica degli
operatori sanitari che assistono i morenti. E’ una riflessione sulle dimensioni psicologica, scientifica,
umana e spirituale della morte e del morire.
Il filo conduttore che lega ogni sezione del volume è la tesi così argomentata dall’autore: “il medico che
assiste i morenti deve imparare a immedesimarsi nella condizione esistenziale di ciascun morente ma non
deve mai smettere di lottare contro la morte”. La prima sezione del volume da una visione il più completa
possibile di come la Storia , la Filosofia e la Psicologia hanno contributo allo studio della morte e del
morire ed illustra inoltre quali sono nella cultura odierna i contesti, le impostazioni teoriche e le finalità
degli interventi rivolti al malato terminale.
Un ampio capitolo è poi dedicato all’assistenza psicologica del morente in cui l’autore, analizza gli approcci
più significativi del supporto psicologico al morente rivelandone conseguenze e limiti. Partendo da ciò
descrive poi la sua proposta di aiuto psicologico ai morenti, che deriva dalla sua esperienza clinica e di
ricerca.
La seconda sezione del volume affronta più in specifico il problema della comunicazione con il morente nei
diversi contesti assistenziali, nelle più significative patologie mortali (cancro, aids, cardiopatie) e nelle
diverse fasi della vita (la morte in età infantile, la morte in vecchiaia), fornendo infine una sintesi
possibile.
Nella terza sezione viene affrontato il tema del lutto, ovvero quali sono i percorsi possibili per elaborare la
perdita subita. Passando, attraverso una riflessione sulla ritualizzazione, sul lutto dei famigliari del malato
di aids e sulla repressione del lutto nella cultura occidentale, l’autore ci descrive a quale tipo di intervento
psicoterapeutico sia opportuno formare coloro che se ne devono occupare professionalmente.
Partendo dall’analisi di quale sia il rapporto tra la tanatologia e l’etica, un’ulteriore sezione è dedicata ai
problemi etici che chi opera in questo contesto deve considerare: l’eutanasia in relazione alla cultura
occidentale, alle cure palliative, alle possibili soluzioni, e l’accanimento terapeutico.
Un’ultima sezione si occupa invece di analizzare quale sia l’aiuto psicologico e la formazione necessaria al
personale sanitario che assiste i morenti e quale sia la funzione del volontariato ed il significato della
solidarietà nell’aiuto ai morenti ed alle loro famiglie. L’autore, nelle conclusioni, riflette sui paradossi del
rapporto della cultura contemporanea con la morte ed inoltre affronta il tema della speranza alla fine della
vita e del rapporto fra la morte e la spiritualità.
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MANAGEMENT IN ONCOLOGIA
Nuovo insegnamento nella formazione universitaria dei medici. La Scuola di Specializzazione in Oncologia
dell'Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Amadori, ha inserito come insegnamento "Il
Management in Oncologia". Scopo della nuova introduzione - la prima in Italia - è rendere più completa la
formazione degli specializzandi integrandola con elementi manageriali, soprattutto alla luce delle nuove
terapie biologiche fortemente impegnative anche sul versante economico.
Per informazioni, contattare la Segreteria al tel 049 8215804. E-mail:[email protected]
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Ricordiamo che la newsletter è aperta al contributo di tutti gli associati. Invitiamo quindi gli
scritti all’AIOM a segnalarci eventuali lavori clinici pubblicati o in fase di pubblicazione, oppure
iniziative del proprio centro che possano interessare anche la comunità degli oncologi.
AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
Le segnalazioni che ci perverranno delle iniziative locali Aiom verranno pubblicate in questo spazio
VI CONGRESSO NAZIONALE AIOM
Bologna, 21-24 Settembre 2004 – Palazzo dei Congressi
www.aiom.it/Congresso2004/
CORSI AIOM-SIMG SULLA QUALITÀ DI VITA DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
Elenchiamo le prossime date dei corsi organizzati dall’Aiom in collaborazione con la Società italiana di
Medicina Generale. Alcune date sono provvisorie e potrebbero subire modifiche.
Ricordiamo che i coordinatori regionali Aiom sono invitati a portare il loro saluto all’apertura dei corsi.
Chieti – 27 Maggio (prof. Antonio Nuzzo)
Savona – 8 giugno (prof. Ugo Folco)
QUALITA’ IN ONCOLOGIA MEDICA
7° corso nazionale di formazione al management e alla comunicazione efficace nel team
oncologico
Roma 27/28/29 maggio – 17/18/19 giugno – 15/16/17 luglio 2004
A cura di AMOS, Associazione per il Management e la qualità nelle Organizzazioni per la Salute
Segreteria organizzativa: Gamma Congressi – Tel. 0636300769 – [email protected]
Per informazioni e per scaricare la locandina clicca qui (300kb)
XVI PEZCOLLER SYMPOSIUM: “STEM CELLS AND EPIGENESIS IN CANCER”
Trento, 10-12 Giugno 2004
Programma, form di registrazione e tutte le informazioni su www.pezcoller.it
Federica Mandato - Segreteria Fondazione Pezcoller-Trento tel.0461 980250
ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA - 6TH MILAN BREAST CANCER CONFERENCE
Milano 16-18 Giugno 2004
Chair: Prof. Umberto Veronesi e Prof. Aron Goldhirsch
Segreteria organizzativa: Karen Rogerson (CQ Travel) Tel. 02.480491 - [email protected]
Per informazioni: www.breastmilan.com
X INCONTRO ONCOLOGICO PONTINO
Il Tumore del Polmone: dalla Biologia Molecolare alle Linee Guida Aziendali
Latina, 17 e 18 Giugno 2004
Palazzo della Cultura - Sala Conferenze, Via Carlo Alberto
Direttore Dott. Modesto D’Aprile
Il Ministero della Salute ha accordato al Corso sette crediti ECM per medici specialisti in Oncologia Medica,
Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina Interna
Info su: www.oncologialatina.it
CARCINOMA DELLA MAMMELLA: PROGRESSI NELLA TERAPIA
Bologna, Sabato, 19 giugno 2004
Hotel Holiday Inn - Piazza della Costituzione, 1
Segreteria scienti.ca: Dott.ssa Edera Piana
U.O. Oncologia Medica, Policlinico S. Orsola-Malpighi
Via Albertoni, 15 – 40138 Bologna
Tel. 051 6362204 – Fax 051 6362508
[email protected]
per scaricare il programma clicca qui
TRATTAMENTO DEL CARCINOMA OVARICO
Avezzano (AQ), 18-19 giugno 2004
Hotel dei Marsi – Via Cavour
Presidente del congresso Francesco Recchia
L’iscrizione al congresso è gratuita.
Segreteria scientifica: Gaetano Saggio – Alisa Cesta – Tel. 0863499249
Segreteria organizzativa: Nonsolomeeting – Tel. 085.295166
Per scaricare il programma clicca qui
GIORNATA ONCO-EMATOLOGICA VARESINA
Mattino: CARCINOMA DEL COLON RETTO
Pomeriggio: LINFOMI NON HODGKIN INDOLENTI
Varese, 25 giugno 2004
Aula Magna – dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale – Università dell’Insubria (Via Dumant, 3)
Direttori del Corso: Giovanni Chelazzi, Graziella Pinotti, Claudio Verusio
Richiesti ECM separati per sessione mattutina e pomeridiana
Segreteria Organizzativa: EPB – Via G. Frua 15 – 20146 Milano – Tel.02.4989818
Email: [email protected]
PROPOSTE DI LINEE GUIDA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE PER I GLIOMI AD ALTO
GRADO DELL'ADULTO
Padova, 25 giugno 2004 - Aula Vesalio ore 9.00
Responsabile Scientifico: Dr.ssa Alba A. Brandes - Oncologia Medica, Az. Ospedaliera-Università di Padova
ECM: Il Ministero della Salute ha accreditato il corso con 5 crediti ECM per medici (area oncologica).
Con il patrocinio di: AIOM, AIRO, GICNO, SIN, SIBIOC.
Per informazioni: [email protected] tel 049 8215711 - fax 049 8215794
RUOLO DELL’IMMUNOTERAPIA NEL TRATTAMENTO DEI TUMORI SOLIDI
Avezzano (AQ), 25-26 giugno 2004
Hotel dei Marsi – Via Cavour
Presidente del congresso Francesco Recchia
L’iscrizione al congresso è gratuita.
Segreteria scientifica: Gaetano Saggio – Alisa Cesta – Tel. 0863499249
Segreteria organizzativa: Nonsolomeeting – Tel. 085.295166
Per scaricare il programma clicca qui
Supplemento ad AIOM Notizie – Dir. Resp. Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli
Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica "A" Istituto Regina Elena di Roma), Laura Milesi (U.O.
Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo)
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
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