FINANZIARIA, PADOA-SCHIOPPA: SARA' DI TREGUA FISCALE (NoveColonne ATG) – Benevento – La prossima Finanziaria “sarà di tregua fiscale”. Parola di Tommaso Padoa-Schioppa. Il ministro dell’Economia, intervenuto a Telese, in provincia di Benevento, alla festa dell’Udeur, ha garantito che l’economia italiana è in crescita e che gli effetti delle “turbolenze estive” dei mercati finanziari si potranno valutare tra 4-5 settimane. Il ministro è deciso ad andare avanti sulla rotta del risanamento: “La Finanziaria può agire su due fronti: aumentare le entrate, e questo certamente non sarà perché vi sarà la tregua fiscale, mentre dobbiamo fare il massimo sforzo per il contenimento della spesa”. Quanto al peso delle imposte sugli italiani, il responsabile del Tesoro ha ammesso che il carico è elevato ma non può essere scisso dal problema dell’evasione. “Per chi è in regola - ha spiegato Padoa-Schioppa - il carico fiscale è eccessivo. Le stime, non nostre, parlano di 100 miliardi all’anno di imposte evase”. Il ministro non ha fornito dati sull’eventuale extragettito fiscale per il 2008. “Questo - ha sottolineato - dipenderà dalla crescita economica, che resta quella programmata (+1,9 per cento) e soprattutto dalla lotta all’evasione fiscale che dovrà continuare”. “L’obiettivo di una crescita al 2 per cento per il 2007 – ha proseguito il ministro - è ora più ambizioso di due mesi fa”, in quanto la crescita del pil nel secondo trimestre è stata inferiore. “Ci dovrebbe essere un recupero”, ha detto Padoa-Schioppa. “Per quanto riguarda le turbolenze di agosto - ha detto il ministro - gli effetti non ci sono. Se oggi ci sono timori e preoccupazioni, questi sono legati all’obiettivo del prodotto interno lordo, al momento, la stima è più ambiziosa di quella dell’economia reale. Questo è quello che si può dire”. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti, presente Telese, ha ricordato che quello della tregua fiscale “è un impegno che abbiamo preso nel Dpef, di fronte al Parlamento e al Paese”. “Dobbiamo destinare quello che arriva dalla lotta all’evasione - ha aggiunto Chiti - alla crescita, alle famiglie e a sostegno dell’occupazione”. Alla festa dell’Udeur c’era anche il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani, scettico sull’annunciata tregua fiscale: Padoa-Schioppa, si è chiesto il senatore azzurro, “dove troverà 25 miliardi che servono a questo governo? Ridurrà la spesa pubblica? Non lo ha fatto in un anno e mezzo di governo. Arriveranno le tassazioni di bot e cct – aggiunge Schifani - e nuove imposte. In questo il governo si è dimostrato campione del mondo”. FISCO, REBUZZI (FI): ROMANO PRODI E’ UN ILLUSIONISTA (NoveColonne ATG) – Roma – La senatrice di Forza Italia commenta l’entusiasmo del governo dopo la notizia di un aumento delle entrate fiscali nel 2007, mettendo in evidenza come “negli ultimi giorni, lo slogan di Romano Prodi ricalca smaccatamente quello di Silvio Berlusconi e del centrodestra: ‘Meno tasse per tutti’. Eppure – sottolinea la Rebuzzi -, il governo Prodi è quello che più di tutti gli altri ha messo le mani nelle tasche degli italiani. Che dire? Vive la difference, come dicono i Francesi”. Ma “in realtà - spiega la parlamentare forzista – l’aumento delle entrate fiscali è dovuto proprio alla massiccia manovra economica messa in piedi da questo governo, che ha costretto tutti gli italiani - poveri e meno poveri, a dare allo Stato molto più di quanto mai abbiano fatto”. Secondo la Rebuzzi, il presidente del Consiglio “dà un'altra motivazione, quella che conviene a lui” e “Visco gli fa eco”, con “la sinistra radicale che mette già le mani avanti a reclamare l’ennesima fetta per l’assistenzialismo di Stato mascherato da buonismo”. La parlamentare eletta all’estero attacca: “I costi della politica sono sempre gli stessi, le imposte gravano su famiglie e imprese e gli italiani non ne possono più. Sono stanchi di essere presi in giro e di non vedere nei servizi pubblici alcun miglioramento. Dove vanno a finire i soldi delle tasse? La scuola peggiora di giorno in giorno, gli ospedali fanno a dir poco paura, e gli italiani all'estero continuano a non vedere miglioramenti per quanto riguarda la rete consolare, l’informazione, e molto altro. Probabilmente quei soldi – incalza la Rebuzzi - serviranno ad allargare, insieme alla base imponibile dei lavoratori, la fascia di simpatizzanti di quei partiti che distribuiscono a pioggia a chi non lavora i proventi di chi lavora. Come in una specie di lotteria, senza alcuna attenzione al merito e all'occupazione, in una parola, alla crescita. Quella umana - ha concluso la senatrice azzurra - prima che quella economica”.