0. Introduzione 2 1. Ricerca, analisi, interpretazione e sintesi dei dati bibliografici esistenti 2 2. Campagne piezometriche di monitoraggio periodico della falda 3. Campagne di campionamento chimico delle acque di falda 4. Installazione di centraline automatiche per il monitoraggio in continuo della falda 5. Stesura di manuale operativo finalizzato al monitoraggio delle acque di falda in ambiente urbano 4 22 23 24 0. Introduzione Nei paragrafi seguenti vengono brevemente sintetizzate le varie attività di monitoraggio della falda sotterranea del torrente Bisagno (Genova) e di campionamento delle acque della stessa, periodiche e in continuo, i cui dati sono stati raccolti, ordinati e interpretati in una serie di elaborazioni grafiche e di database già oggetto di documenti precedenti. 1. Ricerca, analisi, interpretazione e sintesi dei dati bibliografici esistenti Per la realizzazione del monitoraggio della falda sotterranea del torrente Bisagno è stato effettuato un attento esame della documentazione esistente, contenuta in vari studi compiuti in questi ultimi anni, ai quali si sono affiancate documentazioni puntuali relative a perizie localizzate in particolari aree della piana alluvionale. All’analisi preliminare della documentazione esistente, ha fatto seguito un confronto critico e incrociato delle informazioni ritenute utili ai fini della ricostruzione del materasso alluvionale e del comportamento della falda in esso circolante. Si è così potuta realizzare una planimetria tridimensionale dell’andamento del substrato roccioso della parte terminale della piana alluvionale del torrente Bisagno (Figure 1a e 1b). Una successiva validazione sul terreno, in continua evoluzione e perfezionamento, dei punti di misura della falda sotterranea e di campionamento delle acque in essa circolanti, ha permesso successivamente la creazione di una maglia di punti di monitoraggio distribuiti nei punti maggiormente significativi del settore di piana alluvionale in studio. 2 Legenda (m s.l.m.) 0 4919000 -10 4918500 -20 4918000 -30 -40 4917500 -50 4917000 4916500 1496000 1496500 Isobate del substrato roccioso (espresse in m s.l.m., equidistanza 10 m) delle alluvioni del Torrente Bisagno (Genova). Figura 1a 3 Vista tridimensionale del substrato roccioso delle alluvioni del Torrente Bisagno (Genova). Figura 1b 2. Campagne piezometriche di monitoraggio periodico della falda Le campagne piezometriche si sono svolte in un arco temporale di circa un anno e mezzo, selezionando dapprima i punti d’acqua con miglior accesso e facilità di misura; tarando in seguito la metodologia di analisi su un numero ridotto di pozzi, successivamente sperimentando il tragitto da effettuarsi in ambito urbano al fine di ottimizzare il periodo di misurazione e ridurre la tempistica fra la misura della falda in un punto di misura e quella nel punto successivo. Per ciascun punto di misura (pozzo o piezometro) è stata predisposta una scheda riassuntiva per la memorizzazione dei dati tecnici relativi al punto stesso, desunti a seguito di un’attenta analisi bibliografica d’archivio, e dei dati relativi all’altezza della falda rispetto al livello medio marino, ottenuti mediante le campagne di misura. 4 Tale scheda contiene: dati tecnici del punto di misura, lo stralcio cartografico in scala 1/5000 con localizzazione del punto, ove possibile una foto della bocca foro, informazioni utili per una rapida individuazione in campo del punto di misura e i dati relativi al comportamento della falda, sia in formato tabellare, sia in forma di grafico, (vedere figura 1). La comparazione dei dati relativi all’altezza della falda rispetto al livello medio marino, raccolti contemporaneamente nei vari punti di misura, ha permesso la realizzazione di mappe bi-dimensionali descrittive della situazione complessiva della falda nel tratto terminale di materasso alluvionale, per ogni campagna di misura della falda, da considerarsi delle vere e proprie fotografie descrittive dello stato della falda in un determinato momento dell’anno (vedere figure da 2 a 12). 5 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Galilei 2081bis 4917000 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 850 1513 Agip1 4916000 4915500 1495000 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di marzo 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 2 6 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Galilei 2081bis 4917000 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 850 1513 Agip1 4916000 4915500 1495000 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di maggio 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 3 7 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 2081bis 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 850 1513 Agip1 4916000 1495000 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di giugno 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 4 8 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 4916000 4915500 1495000 850 Reg 1 1513 Agip1 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di luglio 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 5 9 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 2081bis 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 4916000 4915500 1495000 850 Reg 1 1513 Agip1 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di agosto 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 6 10 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 4916000 4915500 1495000 Reg 1 1513 Agip1 850 Niz 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di settembre 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 7 11 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 2081bis 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 4916000 4915500 1495000 Reg 1 1513 Agip1 850 Niz 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di ottobre 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 8 12 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 4916000 4915500 1495000 Reg 1 1513 Agip1 850 Niz 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di novembre 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 9 13 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 4916000 4915500 1495000 Reg 1 1513 Agip1 850 Niz 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di dicembre 1998 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 10 14 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 4916000 4915500 1495000 Reg 1 1513 Agip1 850 Niz 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di aprile 1999 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 11 15 4919000 4918500 4918000 4058 4917500 Ago1 4917000 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 4916500 4916000 4915500 1495000 Reg 1 1513 Agip1 850 Niz 1465 1495500 1496000 1496500 1497000 Interpretazione della piezometria riscontrata nel mese di giugno 1999 (equidistanza isopieze 0,5 m). figura 12 16 491900 0 491850 0 differenza in m. 491800 0 2.50 4058 491750 0 2.00 1.50 Ago1 PT Galilei 2081bi s 1.00 1689 1539 0.00 491700 0 0.50 -0.50 491650 0 1733 Novi1 Vitto1 850 1513 -1.50 -2.00 Agip1 491600 0 -1.00 -2.50 1465 -3.00 -3.50 -4.00 491550 149500 149550 149600 149650 149700 0 0 0 0 0 0 Variazione della piezometria espressa in m da giugno 1998 a settembre 1998 figura 13 17 491900 0 491850 0 differenza in m. 491800 0 1.50 1.40 1.30 1.20 1.10 1.00 0.90 0.80 0.70 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 0.10 0.00 -0.10 -0.20 -0.30 -0.40 -0.50 4058 491750 0 Ago1 491700 0 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 850 Niz Reg 1 1513 Agip1 491650 0 1465 491600 0 491550 0 149500 0 149550 0 149600 0 149650 0 149700 0 Variazione della piezometria espressa in m da settembre 1998 a di dicembre 1998 figura 14 18 491900 0 491850 0 differenza in m. 491800 0 4058 491750 0 Ago1 491700 0 491650 0 491600 0 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 850 Niz Reg 1 1513 Agip1 1465 3.00 2.80 2.60 2.40 2.20 2.00 1.80 1.60 1.40 1.20 1.00 0.80 0.60 0.40 0.20 0.00 -0.20 491550 149550 149600 149650 149700 0 149500 0 0 0 0 0 Variazione della piezometria espressa in m da dicembre 1998 ad aprile 1999 figura 15 19 4919000.0 0 4918500.0 0 differenza in m. 4918000.0 0 -0.10 4058 4917500.0 0 -0.30 Ago1 4917000.0 0 4916500.0 0 -0.20 -0.40 Galilei 1689 1539 1733 Novi1 Vitto1 850 Niz Reg 1 1513 Agip1 -0.50 -0.60 -0.70 -0.80 -0.90 -1.00 -1.10 4916000.0 0 1465 -1.20 -1.30 -1.40 4915500.0 1495000.0 1495500.0 1496000.0 1496500.0 1497000.0 0 0 0 0 0 Variazione della piezometria espressa in0m da aprile1999 a giugno 1999 figura 16 20 Per valutare l’andamento della piezometria della falda nelle diverse stagioni sono state realizzate delle mappe di confronto tra livelli misurati in mesi differenti; tali mappe evidenziano le variazioni nei diversi settori di bacino (figure da 13 a 16). Dalle mappe realizzate si può desumere che: potrebbero esistere delle zone di alimentazione dell’acquifero alluvionale poste prevalentemente in corrispondenza del margine idrografico destro del corpo alluvionale (dove queste vengono in contatto con il substrato costituito prevalentemente da calcari marnosi permeabili per fratturazione e posti a quote topografiche più elevate, cfr. fig. 16: differenza fra le piezometrie del mesi di giugno 1999 rispetto ad aprile 1999); in periodo inizio primaverile ed autunnale l’acquifero sembra ricevere un’alimentazione prevalente da monte, in direzione all’incirca concorde con quella dell’asta fluviale del torrente Bisagno (cfr. fig. 15: differenza fra le piezometrie del mese di aprile 1999 rispetto a dicembre 1998); che in periodo autunnale si registra un raggurdevole innalzamento della piezometria della porzione centrale della falda acquifera (va segnalato che tale zona che viene fortemente depressa dagli emungimenti ivi concentrati nel solo periodo estivo, cfr. fig. 14: differenza fra le piezometrie del mese di dicembre 1998 rispetto a settembre 1998); che nel periodo estivo si riscontra una forte depressione della piezometria nella parte centrale dell’acquifero, probabilmente in conseguenza degli emungimenti dei campi pozzi che attingono alla falda per integrare/limitare le carenze idriche dai bacini idrici montani; in tale periodo si nota anche l’effetto di ricarica della falda ad opera delle sponde poste in destra ed in sinistra idrografica rispetto ai limiti delle alluvioni (zone prevalentemente costituite da calcari marnosi permeabili per fratturazione ed altimetricamente superiori, cfr. fig. 13: differenza fra le piezometrie del mese di settembre 1998 rispetto a giugno 1998). 21 3. Campagne di campionamento chimico delle acque di falda Nell’arco dell’anno sono state condotte quattro campagne di campionamento ed analisi delle acque di falda. A tal fine è stato necessario individuare i punti di prelievo delle acque adeguati all’operazione, in funzione della possibilità di campionare direttamente l’acqua di falda, prima di eventuali trattamenti di depurazione, e della possibilità di calare all’interno del punto di emungimento in falda l’opportuna strumentazione costituita da una pompa ad immersione, per un campionamento diretto delle acque stesse. Poiché alcuni dei punti utilizzati per le campagne di rilevazione piezometrica non erano idonei al camiponamento, sono stati individuati ulteriori pozzi all’interno del materasso alluvionale del torrente Bisagno, posizionati anche al di fuori dell’area selezioanta inizialmente. I campioni d’acqua prelevati dai vari punti di emungimento sono stati analizzati seguendo il protocollo metodologico utilizzato presso il laboratori chimico e biologico di AMGA SpA; i dati ottenuti sono stati opportunamente inseriti in appositi fogli elettronici Excel da cui è stato possibile ottenere una serie di rappresentazioni grafiche comparative, oggetto di precedenti capitoli. Fig. ?? 22 4. Installazione di centraline automatiche per il monitoraggio in continuo della falda La rete di monitoraggio in continuo si basa sul funzionamento costante di quattro centraline aventi differenti caratteristiche di registrazione e posizionate nei seguenti punti: Gavette (per il monitoraggio di parametri di qualità acqua superficiale e di falda ed idrometeorologici); Prato (per il monitoraggio di parametri di qualità delle acque superficiali ed idrometeorologici); piazza Paolo da Novi, nelle quale sono alloggiati strumenti per la misura del livello nel locale di un preesistente pozzo spia dell'acquedotto, il quale ha una continuità storica con i dati già rilevati in passato; piazza Giusti, in cui è possibile effettuare l'analisi della qualità dell'acqua di falda, nel punto in cui avviene il prelievo ad uso idropotabile, a servizio di una parte della città; Ai fini dello studio della falda sotterranea del torrente Bisagno è stato attrezzato anche il sito di via Trebisonda, di proprietà AMGA SpA – Genova. Si ricorda inoltre che il sito di piazza Giusti viene utilizzato nei periodi di funzionamento estivo dei pozzi, mentre via Trebisonda funziona per l’intero anno, salvo i tempi tecnici di manutenzione, monitorando gli stessi parametri del sito di Piazza Giusti e cioè: - temperatura H2O; - pH; - potenziale Redox; - conducibilità - livello della falda. Alle quattro stazioni di monitoraggio in continuo delle acque di falda occorre aggiungere anche il funzionamento di due stazioni di rilevamento dati meteo in 23 continuo, posizionate in località montane del bacino rispettivamente a Moranego e S. Alberto. 5. Stesura di manuale operativo finalizzato al monitoraggio delle acque di falda in ambiente urbano Nel corso delle campagne di monitoraggio delle acque della falda del torrente Bisagno è stato possibile effettuare sul campo numerose esperienze dirette, tali da permettere la realizzazione di un manuale operativo, volto all’ottimizzazione dei tempi di organizzazione e di svolgimento di una eventuale campagna di monitoraggio in ambiente urbano, sia da un punto di vista logistico (ricerca e individuazione degli enti preposti all’archiviazione e gestione dei dati sui pozzi e/o piezometri; posizionamento sul territorio di una maglia di pozzi finalizzata al monitoraggio della falda sotterranea; rapporto con i proprietari di pozzi) sia operativo sul campo (parametri da monitorare; tecniche di monitoraggio; tecniche di campionamento delle acque di falda) e a tavolino (organizzazione e interpretazione dei dati raccolti sul terreno; rappresentazione grafica, gabellare e cartografica dei dati di campagna). 24