MISURE OTTICHE mercoledì 16 luglio 2008 Prof. Cesare Svelto Tempo a disposizione 2h25min 2° Appello AA 2007/2008 Aula T.1.1 ore 13.15 COGNOME: ____________________________ Nome: ________________________ (stampatello) CdLS e anno: ___________ Matricola e firma __ __ __ __ __ __ _______________ (firma leggibile) Esercizi svolti (almeno parzialmente) Compito intero : 1 2 3 4 5 PUNTEGGI: (7+5+6+8+7=33 p) N.B. È richiesto di spuntare tutti i sottopunti cui si è almeno parzialmente risposto [e.g. 1a), 1c), 1d) etc.]. Ad apice di fianco ai sottopunti degli esercizi sono indicati i corrispondenti valori in decimi sul totale dell’esercizio. SOLUZIONI (30 min) Esercizio 1 (svolgere su questo foglio e sul retro) 1) In un laser a Tm:YAG (tulio in YAG, =2.02 m), il risonatore ottico è lungo L=5 cm, lo specchio d’uscita (piano) ha riflettività R2=98 % e l’altro specchio (sferico) ha riflettività R1=99.9 % e raggio di curvatura ROC=40 cm. La barretta di materiale attivo ha una lunghezza geometrica l=1.25 cm. Il materiale attivo ha un indice di rifrazione nYAG=1.8 e presenta una banda di guadagno larga 100 nm FWHM. 1a) Quanto vale il free-spectral range di questo laser a stato solido? Quanti modi longitudinali si troveranno entro la banda di amplificazione ottica? 1b) Si dimensioni lo spessore di un etalon solido in vetro BK7 (nBK7@2µm=1.49) da inserire in cavità per la selezione del singolo modo longitudinale (SLM). Quanto vale la selettività spettrale (Finesse) di questo etalon in vetro? E la larghezza (FWHM, c) dei suoi picchi di trasmissione? 1c) Si ricavi la dimensione di macchia laser all’uscita dello specchio piano. 1d) Montando lo specchio piano d’uscita su un traslatore piezoelettrico (PZT) con attuazione KPZT=80 nm/V, quale profondità (ampiezza) di modulazione si può ottenere sulla frequenza ottica applicando al PZT una tensione sinusoidale con ampiezza picco-picco 25 V? 1a) Il free-spectral range del risonatore laser è c 3 108 FSR= =2.5 GHz 2L (nYAG 1)l 25 0.8 1.25102 La larghezza di banda, in hertz, del materiale attivo si ottiene dalla relazione (/)=-(/) e quindi gain,FWHM= gain,FWHM gain,FWHM c 2 100 10 9 3 108 =7.35 THz (>>FSR) 2.02 10 6 avendo impiegato =2.02 m per il laser a tulio. Il numero di modi longitudinali sotto la curva di guadagno è dunque N=gain,FWHM/FSR3000 modi. 1b) Per forzare l’oscillazione SLM occorre che FSRetalon=c/(2nBK7,2µmLetalon)gain,FWHM e dunque Letalon(1/gain,FWHM)c/2nBK7@2µm14 µm. Con questo valore limite per lo spessore dell’etalon in vetro BK7, si ottiene per il filtro spettrale un free-spectral range FSRetalon=gain,FWHM=7.35 THz. Se non si riesce a realizzare un etalon così sottile in vetro, si può realizzarne uno in aria (tra due superfici in vetro, piane e parallele), con spessore Laria(1/gain,FWHM)c/2naria20 µm. La riflettività in potenza R=[(nBK7@2µm-naria)/(nBK7@2µm+naria)]24 %, offerta dall’interfaccia tra vetro BK7 e aria, comporta per l’etalon (Fabry-Perot a specchi piani e paralleli con R0.04) una Finesse _______ Pag. 1/7 F= R /(1-R)0.64<1!!!. Tuttavia non ha senso avere una Finesse F<1 e questo significa che la formula utilizzata per il calcolo della Finesse non vale quando, come in questo caso, il profilo di trasmissione del Fabry-Perot è solo moderatamente modulato tra i picchi di trasmissione (sempre unitari) e le valli, qui ben lontane dal valore zero. In questo caso infatti, con R=0.04, il valore di minima trasmissione è Tmin=(1-R)2/(1+R)2=0.85=85 % (invece Tmax1=100 %, come per qualsiasi Fabry-Perot senza perdite). Per un Fabry-Perot con elevata Finesse, nel quale il minimo di trasmissione è ben inferiore al valore 0.5=50 %, vale la relazione F=FSR/c che consente di calcolare la larghezza di riga a metà altezza dal valore di picco (c=FWHM per T=THM=0.5, essendo Tmax=1) come c=FSR/F. Infatti la formula F= R /(1-R) è approssimata e vale solo per R>0.5=50 %. Nel nostro caso, R=4 %, si ha una trasmissione minima che rimane al di sopra del valore THM=0.5 e non si può nemmeno definire una larghezza a metà altezza rispetto al picco del profilo di trasmissione (la curva spettrale di Airy non raggiunge mai il valore 0.5). Si può invece definire e calcolare una larghezza di banda (*c) a metà altezza rispetto all’escursione picco-picco (tra Tmin e Tmax) del profilo spettrale: tale larghezza di banda, è agevolmente calcolabile per un profilo di trasmissione che assume un andamento a sin2(x) - e dunque ogni qualvolta si abbiano valori di riflettività R<<1 - ottenendo un valore *c0.5FSR dal quale consegue una Finesse equivalente *F=FSR/*c=2. NOTA: F=2 è il minimo valore di Finesse ottenibile per un Fabry-Perot, quando Tmin=0.5 e poi anche come *F=2 per Tmin>0.5. 1c) La lunghezza ottica della cavità laser è Llaser=L+(nYAG-1)l=6 cm. Per il risonatore ottico piano-sferico, la dimensione della macchia laser sullo specchio piano è dunque: w0= Llaser ROC Llaser 1 1 4 2.02 106 0.06 0.4 4 1 = 1 0.06 300 m 1d) La frequenza di oscillazione del laser è =c/=3108/2.0210-6150 THz. A una variazione di lunghezza del risonatore corrisponderà dunque una variazione (assoluta) della frequenza di oscillazione, secondo la relazione: =(Llaser/Llaser)=0(KPZTV/Llaser)=[(1/Llaser)(KPZTV)] 150 THz[(2 m)/(6 cm)]5 GHz (2FSR, come variazione picco-picco della frequenza del laser) La profondità di modulazione (ampiezza, o solo picco) della frequenza ottica è infine mod=/2=2.5 GHz. _______ Pag. 2/7 (20 min) Esercizio 2 (svolgere su questo foglio e sul retro) 2) Uno strumento per allineamento laser impiega una sorgente a Nd:YLF duplicata nel verde, con fascio d’uscita TEM00 e beam waist w0L=100 µm. L’ottica di collimazione è un telescopio con lenti di focali f=20 mm e F=200 mm. Si vuole produrre un fascio d’uscita a massima collimazione su un range di 500 m. 2a) Si calcoli la dimensione di macchia laser al centro e agli estremi del range di misura. 2b) Quanto vale l’angolo piano di divergenza (div) del fascio laser dopo il telescopio? E il corrispondente angolo solido (div)? 2c) Quanto vale la magnificazione del telescopio? A quale distanza occorre posizionare il telescopio dall’uscita del laser per ottenere la collimazione richiesta? 2a) Per la collimazione ottima su un range di misura z*, si deve avere al centro del range un beam waist con dimensione di macchia w0= z* / = 532 10 9 m 500 m / =9.2 mm (diametro 18.4 mm). Agli estremi del range la dimensione di macchia è w= 2 w0=13 mm (diametro 26 mm). 2b) L’angolo di divergenza del fascio laser nel range di misura è div=/(w0)=18 rad. Il corrispondente angolo solido è div=(div)2=1.110-9 sr. 2c) La magnificazione del telescopio è M=F/f=10. Indicando con d la distanza tra il laser (con macchia d’uscita w0L=100 µm) e l’ingresso del telescopio, per produrre un’immagine con macchia w0=9.2 mm al centro del range (distanza Z=500 m dall’uscita telescopio), deve valere la relazione: Z f 1 Z w0 L w0 L w0 F d M d Pertanto la distanza d cercata deve essere 1 w0 L 1 0.1 Z 500 =0.54 m=54 cm d= M w0 10 9.2 _______ Pag. 3/7 (30 min) Esercizio 3 (svolgere su questo foglio e sul retro) 3) Un telemetro laser a onda continua impiega un diodo laser a 480 nm (blu) con potenza media 1 mW (per rimanere in classe 2 di sicurezza laser) e divergenza d’uscita, angolo pieno 2 dopo un telescopio di lancio, pari a 30 mrad. Si vuole misurare la distanza di un bersaglio cooperativo (corner cube con riflettività R=99.9 %) che può essere posto a distanze nel range 1-100 m dal laser. L’ottica di ricezione ha diametro D=30 cm e trasmette il 93 %. Si immagini di poter modulare il laser, sinusoidalmente a frequenza fmod, con potenza d’uscita da 0 sino a Pmax. La tratta in aria, che separa il telemetro dal bersaglio, ha un coefficiente di attenuazione =0.2 km-1. 3a) Si ricavi la potenza media (Pr,ave) raccolta sul fotodiodo al ricevitore, quando il bersaglio è alla massima distanza dal telemetro. 3b) Si scelga il valore di fmod che massimizza la risoluzione del telemetro. Si calcoli la risoluzione dimensionale L corrispondente e le risoluzioni relative, r1,2=L/L, nei due valori estremi del range di misura. Si ipotizzi di avere una risoluzione in sfasamento (tra segnale ricevuto e segnale lanciato) pari a ()=10-2 rad. 3c) Si decida quale tipo di fotodiodo conviene impiegare per la misura e si scelga la banda passante del fotoricevitore adatta per questa misura. Si calcoli la responsivity del fotodiodo alla lunghezza d'onda di lavoro se l’efficienza quantica del processo di fotorivelazione è =80 %. 3d) Se l’amplificatore a transimpedenza del ricevitore ha un guadagno R=50 k, si calcoli il valore medio e di picco della fototensione d’uscita quando il bersaglio è alla distanza L=100 m. NOTA: la carica dell’elettrone è e1.610-19 C e la costate di Planck è h6.6410-34 Js. 3a) La potenza ottica media raccolta al ricevitore, ricavabile dal power budget del telemetro, è D2 Topt 0.32 0.93 Ps,ave = Pr,ave= 2 1 mW2.2 W s 4L2max exp2Lmax 30 10 3 2 41002 exp2 0.2 0.1 3b) La misura di distanza L avviene misurando lo sfasamento tra l’onda (sinusoide) ricevuta e l’onda trasmessa, ottenendo la relazione c 1 L 2 2 f mod con una risoluzione assoluta c 1 3 10 8 1 L 2 2f mod 2 6.282f mod La migliore risoluzione (massima risoluzione, e dunque minimo L), sia assoluta sia relativa, si ottiene per il massimo valore di fmod compatibile con la condizione LNALmax=100 m, avendo indicato con LNA =(c/2)/fmod la lunghezza di non ambiguità del telemetro a tempo di volo. Quindi, dovendo essere fmod(c/2)(1/Lmax), conviene scegliere come frequenza di modulazione fmod=(c/2)/Lmax=(3108/2)/100=1.5 MHz. Disponendo di una risoluzione in fase ()=10-2 rad, la risoluzione assoluta (dimensionale) su L è 3 10 8 1 L 10 2 16 cm 2 6.28 1.5 10 6 La risoluzione relativa per L=Lmin=1 m è r1=L/Lmin1.610-2=16 %. La risoluzione relativa per L=Lmax=100 m è r2=L/Lmax1.610-3=0.16 %. 3c) Poiché la radiazione da rivelare è nel visibile, converrà utilizzare un fotodiodo al silicio. La banda passante per il sistema di fotorivelazione dovrà essere commensurata alla frequenza del segnale da rivelare (frequenza di modulazione fmod=1.5 MHz) e pertanto si può scegliere B=20 MHz (>10fmod) per non avere distorsioni e sfasamenti spuri sul segnale fotorivelato. Anche B2 MHz è accettabile se si impiega lo stesso fotorivelatore (stessi ritardi e sfasamenti) per la misura del segnale lanciato e di quello ricevuto. _______ Pag. 4/7 La responsivity del fotodiodo è =Si@400nm= e e 0.8 1.6 1019 480 109 = = 0.31 A/W. h hc 6.6 1034 3 108 3d) La corrente media in uscita dal fotodiodo è Ir,ave=SiPr,ave(L=100m)(0.31 A/W)(2.2 W)0.69 A0.7 A con una fototensione media Vr,ave=RIr,ave(50 k)(0.7 A)35 mV La fototensione di picco è Vr,peak=2Vr,ave=70 mV dato che Vr(t) varia da 0 sino a Vr,peak sinusoidalmente e dunque il valore medio è la metà del valore di picco (Vr,ave=Vr,peak/2). _______ Pag. 5/7 (35 min) Esercizio 4 (svolgere su questo foglio e sul retro) 4a) Si disegni lo schema di un interferometro laser a due frequenze, illustrandone tutti i componenti essenziali, e descrivendone il principio di funzionamento. 4b) Nel caso si utilizzi tale interferometro in un laboratorio di ricerca per misurare spostamenti di un traslatore meccanico compresi fra 10 m e 50 μm, qual è la banda massima Bmax alla quale si può effettuare la misura e qual è la velocità massima vmax alla quale si può muovere il traslatore meccanico? Bmax e vmax sono quantità correlate oppure no? Qual è la risoluzione dimensionale dell’interferometro in esame? 4c) Se l’interferometro è invece usato per misurare le vibrazioni (su scala nanometrica) prodotte da un micro altoparlante, come converrebbe modificare lo schema di lettura del segnale interferometrico? Si può arrivare ad ottenere una risoluzione pari a λ/100? In queste condizioni il micro altoparlante può ancora muoversi alla velocità vmax calcolata al punto 4b)? Motivare la risposta. 4d) Nelle condizioni del punto 4c) si discuta il NED (Noise Equivalent Displacement) del sistema, facendo opportune ipotesi sulla potenza ottica emessa dalla sorgente e sulla lunghezza dei bracci dell’interferometro. Opzionale: se come sorgente dell’interferometro a due frequenze si utilizzasse un laser a semiconduttore, lo strumento funzionerebbe correttamente? Motivare la risposta. 4a) Vedi slide e appunti del corso. 4b) L’interferometro laser a due frequenze utilizza come sorgente un laser ad He-Ne che emette su due modi longitudinali (ottenuti per effetto Zeeman sottoponendo la sorgente ad un campo magnetico, vedi slide e appunti del corso). La separazione fra i due modi longitudinali è all’incirca di 5 MHz, che coincide con la massima banda di misura Bmax. Bmax e vmax sono correlate, in particolare vmax = ris Bmax, dove ris è la risoluzione dimensionale dell’interferometro ed è pari a λ/2 (o λ/4, a seconda dello schema di elaborazione della corrente fotogenerata), vmax ~ 1,5 m/s (o 0,75 m/s) 4c) Bisogna modificare lo schema di lettura del segnale di corrente fotogenerata, di riferimento e di misura. È sufficiente effettuare il mixing dei segnali di riferimento e di misura con un oscillatore locale alla frequenza fOL = 5MHz + Δf, dove Δf è normalmente pari a 100 kHz. Il risultato di tale mixing è quello di trasferire l’informazione di fase sullo spostamento, pari a 2ks, da una portante a 5 MHz ad una portante alla frequenza Δf. Se ora, essendo f di 50 volte inferiore a fOL, si suddivide l’angolo giro in 50 parti, si ottiene una risoluzione sulla misura della fase pari a 2π/50, cui corrisponde una risoluzione dimensionale pari a λ/100 (1/50 di /2). Vedi anche slide e appunti del corso. La massima banda di misura coincide ora con il valore di Δf ed è quindi inferiore al valore calcolato al punto 4b). La massima velocità di spostamento del micro altoparlante sarà data in questo caso dalle seguente relazione: vmax = λ/100 Δf = 0,6328 μm/s, ed è quindi minore di quella calcolata al punto 4b). 4d) I contributi al NED derivano dal rumore shot associato alla fotocorrente di segnale ed al rumore di fase legato alla finita larghezza di riga di emissione della sorgente laser. Vedi slide e appunti sulle prestazioni limite degli interferometri. In particolare, la limitazione legata al rumore di fase del laser si annulla se si realizza l’interferometro in configurazione bilanciata. Opzionale) Il dispositivo non funzionerebbe con una sorgente a semiconduttore, in quanto i diodi laser non presentano l’effetto Zeeman. Anche avendo a disposizione una sorgente laser a semiconduttore operante su due modi longitudinali, l’elevato valore della larghezza di riga di tale sorgente renderebbe assai difficoltosa la misura. _______ Pag. 6/7 (30 min) Esercizio 5 (svolgere su questo foglio e sul retro) 5a) Rivelazione di onde gravitazionali: dopo averne illustrato e commentato un possibile schema di misura, si spieghi perché è necessario utilizzare un laser ultrastabile. 5b) Un laser a Nd:YAG è duplicato in frequenza e stabilizzato, a centro riga, sulla riga satura R(85)33-0 della molecola di I2 a 0=563.260 223 513(5) THz. Si disegni lo schema a blocchi del sistema, mettendo in evidenza gli elementi più importanti per la stabilizzazione attiva della frequenza ottica. Da cosa dipenderanno le caratteristiche di accuratezza e stabilità della frequenza del laser stabilizzato? 5c) Il laser del punto 5b) ha una varianza di Allan y2()=10-30 per =100 s. Si valuti (1.064 m) su un tempo di osservazione di circa 2 minuti. 5d) Come si paragona il rumore/fluttuazione di lunghezza d'onda del punto 5c) con le dimensioni di una molecola di I2 (distanza interatomica d0.27 nm)? Se non si è trovato un valore di al punto 5c), si ipotizzi per la deviazione standard di frequenza e lunghezza d'onda il miglior valore ottenibile con i laser a stato solido stabilizzati, e si svolgano i calcoli con questo valore. 5a) Si vedano i Lucidi/Appunti del Corso. 5b) Si vedano i Lucidi/Appunti del Corso. L’accuratezza dipenderà in ultima analisi dall’accuratezza del riferimento di frequenza adottato: nel caso della molecola di I2 e della transizione considerata, tale accuratezza è di 5 kHz (il numero in parentesi tonda nel valore di 0). La stabilità di frequenza ottenuta dipenderà dall’anello di stabilizzazione realizzato e, in particolare, dalla pendenza del discriminatore ottico (che in questo caso è direttamente proporzionale alla larghezza della riga satura). 5c) La deviazione standard di Allan è y()=10-15 per =100 s, e dunque rms/=10-15=rms/. Se ne deduce che la deviazione standard delle fluttuazioni di lunghezza d'onda in fondamentale è rms=10-1510-21 m, su un tempo di osservazione di 100 s. Poiché 2 min=120 s è di poco maggiore di 100 s (per un laser stabilizzato la varianza di Allan tende a decrescere all’aumentare del tempo di integrazione/osservazione), la deviazione standard delle fluttuazioni di lunghezza d'onda in fondamentale, su un tempo di osservazione di circa 2 minuti, sarà di poco inferiore a 10-21 m. 5d) La fluttuazione di lunghezza d'onda rms10-21 m, risulta r=rms/d=(10-21)/(0.2710-9)=410-12 volte inferiore rispetto alla dimensione della molecola di I2. Si osservi che 10-12 sta a indicare un milionesimo di un milionesimo della distanza interatomica tra i due atomi di iodio nella molecola di I2. Utilizzando /10-15 per i migliori laser stabilizzati in frequenza, si ottiene un risultato analogo a quello sopra indicato. _______ Pag. 7/7