COMUNE DI PISTOIA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE 1 Vigilanza e controllo sulle aziende, affari generali ed istituzionali, bilancio, patrimonio immobiliare, personale, organizzazione dell'Ente, Polizia Municipale, decentramento e rapporti con la Regione. COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE 2 Governo del Territorio, Edilizia Economica e Popolare, Lavori Pubblici VERBALE DELLA RIUNIONE del 18.03. 2014 Sala Grandonio dalle ore 17,25 alle ore 19.35 Consiglieri presenti Sarteschi Giovanni, Melani Emiliano, Ciriello Alterio, Lattari Paolo, Betti Andrea, Capecchi Alessandro, Tomasi Alessandro, Semplici Margherita, Balza Rachele, Celesti Anna Maria, Gonfiantini Nicola, Chiara Colombo, Billero Rosalia, Breschi Carla, Alberti Alvaro, Gonfiantini Nicola, Trallori Riccardo, Alessio Bartolomei, Del Maestro Loreno Presiede Alessandro Capecchi Partecipano Ass. Belliti, Ing. Carosella, Sig. Poli Marco Segreteria Roberta Gabbani O.D.G. comunicazioni del Presidente; regolamento comunale dei lavori ,servizi e forniture in economia: prosecuzione discussione; varie ed eventuali DELLA SEDUTA E’ STATA REDATTA TRASCRIZIONE INTEGRALE DA STENOTYPE SERVICE (ALLEGATA AL PRESENTE VERBALE) Il Presidente Alessandro Capecchi constatato il numero legale, apre la seduta alle ore 17,25. PRESIDENTE CAPECCHI *** ho citato la lettera di Confartigianato, che come eravamo rimasti l’altra volta probabilmente sarebbe opportuno completare il ragionamento sul regolamento, rimetterlo al pulito alla luce dei lavori della Commissione, trasmetterlo alle associazioni di categoria interessate, Cna, Confartigianato, ma gli stessi industriali per alcuna quota parte etc. etc., fare passare una settimana, 10 giorni e riconvocare una commissione congiunta definitiva, che possa prendere in qualche modo spunti, prima di andare in Consiglio Comunale, anche sulla posizione che vorranno esprimere le associazioni, anche per evitare, siccome la scorsa volta scorrettamente il Cons. Melani dette atto anche di pareri e proposte che provenivano anche da altre associazioni, che ci sia una sorta di disparità di trattamento. Al contrario un Pag. 1 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 momento di riflessione collettivo potrebbe essere il giusto corollario per concludere la nostra discussione, prima del Consiglio Comunale. CONSIGLIERE LATTARI Volevo capire una cosa. Noi si mette al pulito il tutto e poi si invia direttamente noi come Comune a quali categorie, a chi e chi li decide? Oppure si fa un avviso sul giornale, in cui si dice “chi vuole è presente in segreteria e se lo va a prendere”, perché mi viene in mente a chi mandarlo, cioè solo alle organizzazioni? Siamo sicuri di fare la scelta giusta? PRESIDENTE CAPECCHI Io penso - si disse l’altra volta - che si possa seguire lo schema che ha seguito la Giunta, perché la Giunta, preparando la proposta, ha già avuto contatti diretti con le associazioni. L’altra volta fu detto, secondo me correttamente, siccome poi la responsabilità sta al Consiglio Comunale, non solo a queste commissioni, ma poi al Consiglio Comunale tutto quella di varare la versione definitiva e ci sono alcuni aspetti, in modo particolare sulle soglie, che interessano in modo particolare le associazioni di categoria, io ne ho rammentate 3, ma credo che più di quelle forse tante non ve ne siano, credo che si possa procedere in questo modo. Ora vedo arrivare l’Assessore Belliti, eventualmente ci potremmo confrontare anche con la Giunta su questo punto. Riassumo per gli ultimi arrivati. Abbiamo ricevuto una lettera di Confartigianato, nella quale l’Associazione chiede di potersi confrontare con le commissioni per addivenire alla possibilità di dare dei contributi sul testo del regolamento. Stavo dicendo che, rispetto a quanto già anticipato la scorsa volta, mi sembrava una soluzione condivisa quella ormai di completare, cioè di non innestare a metà del percorso, ma a questo punto di completare e avevamo anticipato alle 17 oggi proprio per vedere se si concludeva oggi l’esame da parte delle commissioni del regolamento, che poi rimesso al pulito poteva, potrebbe essere inviato alle associazioni di categoria interessate. Giustamente il Cons. Lattari diceva “quali sono? Chi è che decide a chi inviare?” e in questo caso mi sono permesso, ma chiedevo il contributo anche dell’Assessore, di indicare, visto e considerato che si tratta di effettuazioni di lavori di una certa natura, fermo restando che nei lavori in economia ci può stare tutto e molto altro, però… (intervento fuori microfono) appunto, ma infatti io volevo chiedere di mandarlo - però chiedevo il contributo della Giunta su questo - a tutte le associazioni di categoria, in modo e in maniera da dare un termine dicendo “guardate i lavori della Giunta e poi delle commissioni hanno partorito questo risultato, il testo è questo, però vi chiediamo di volere presenziare a un incontro che stabiliremo da lì a 10 giorni, fissando già una data, e farci magari pervenire prima, se ci sono, le vostre osservazioni, in modo che possano essere per il giorno della riunione istruite da parte degli uffici”, in modo e in maniera da arrivare evitando un contraddittorio troppo fitto nel merito solo quel giorno. A quel punto penso si possa poi chiudere, però è una proposta rimessa alla valutazione ovviamente dei Commissari e, per quanto di sua competenza, anche da parte della Giunta. CONSIGLIERE MELANI Sull’ordine dei lavori un secondo, perché rimango sbalordito, nel senso la convocazione era alle 17.30, poi è arrivato un messaggino dove si diceva… (interruzioni) 17.30, ho riguardato prima di partire di casa il file… (intervento fuori microfono) allora mi è arrivata un’altra mail, ma sono arrivate due mail allora… (intervento fuori microfono) a me è arrivata una mail solo, quella delle 17.30, poi mi è arrivato il messaggino, a cui ho risposto “ma allora è stata anticipata alle 17?”, anche perché si parla di “ricordo”… (intervento fuori microfono) boh, io ho controllato appena mi è arrivato il messaggino. Niente, grazie. PRESIDENTE CAPECCHI Prima di dare la parola all’Assessore, almeno si chiude sul percorso e poi si va al merito del regolamento, abbiamo ricontrollato con la segretaria e la convocazione di oggi era per le 17, anche perché lo decidemmo già la scorsa volta, proprio nel tentativo - spero che si possa raggiungerlo - di chiudere questa sera tra di noi le osservazioni, su cui poi l’Ufficio ridefinirà il contenuto del regolamento, e poi con il contributo della Giunta, a cui do la parola tramite l’Assessore Belliti, vedere di definire questo rapporto con le associazioni, in modo da essere pronti, nel giro di 15 o 20 giorni al massimo, per andare in Consiglio Comunale. ASSESSORE BELLITI Ribadisco quello che avevo detto la volta scorsa. La Giunta ha inviato il testo, quello licenziato dalla Pag. 2 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 Giunta, del regolamento a tutte le associazioni di categoria, nessuna esclusa, anche perché, come dicevo prima fuori microfono, questo è un regolamento non soltanto sui lavori in economia, ma anche per servizi, forniture, quindi anche categorie come quelle del commercio, anche Confcooperative, Lega delle Cooperative etc. possono essere interessate a prendere visione di questo testo. Noi abbiamo inviato il testo a tutte le categorie economiche, quindi è giusto che il testo che sarà il frutto dell’elaborazione della discussione in Commissione sia inviato altrettanto a tutte le categorie economiche, dopodiché forse è opportuno calendarizzare, prima del licenziamento della Commissione per approdare alla discussione del Consiglio Comunale, anche un incontro promosso dalle commissioni congiunte con tutti i soggetti coinvolti. Questo è ovviamente un suggerimento, una proposta, perché credo sarebbe accolta favorevolmente dalle categorie, che già sanno che il Consiglio Comunale sta lavorando su questo provvedimento così importante. PRESIDENTE CAPECCHI Se non ci sono controindicazioni, credo che Roberta distribuisca, a coloro che non ce l’hanno, la copia della lettera pervenutaci da parte di Confartigianato e direi che si può riprendere la discussione. Mi pareva si fosse arrivati all’Art. 6 la scorsa volta, così possiamo riprendere da questo articolo e procedere più avanti possibile nell’esame del regolamento. Direi di fare come la scorsa volta, si fa un articolo per volta e su ogni singolo articolo si fa le domande. INGEGNERE CAROSELLA Art. 6 “tipologia dei lavori eseguibili in economia. Ai sensi dell’Art. 125 comma 6, i lavori eseguibili in economia sono individuati nell’ambito delle seguenti categorie generali: a) manutenzione o riparazione di opere o impianti quando l’esigenza è rapportata a eventi imprevedibili e non sia possibile realizzarle con le forme e le procedure previste agli Artt. 55, 121 e 122 del decreto legislativo stesso, b) manutenzione di opere o impianti, c) interventi non programmabili in materia di sicurezza (lavori riferiti a qualunque opera, impianto e infrastruttura) finalizzati a rimuovere condizioni di non sicurezza per la collettività o per determinate categorie di cittadini, determinatesi a seguito di interventi imprevisti e quindi non fronteggiabili con gli interventi programmabili, d) lavori che non possono essere differiti dopo l’infruttuoso esperimento delle procedure di gara, e) lavori necessari per la compilazione di progetti, scavi, demolizioni, prove piezometriche, sondaggi ambientali e rilievi in genere, realizzazioni di campioni e interventi necessari a acquisire migliore cognizione dello stato del bene interessato alla progettazione, stratigrafie per individuazione delle opere d’arte etc., f) completamento di opere e impianti a seguito della risoluzione del contratto o in danno dell’appaltatore inadempiente, quando vi è necessità e urgenza di completare i lavori. La manutenzione e riparazione di opere o impianti di cui al comma 1 può riguardare le seguenti categorie di intervento: lavori di movimento terra, interventi su beni mobili e immobili del patrimonio culturale, lavori e finiture di opere generali in materiali lignei, plastici, metallici e vetrosi”… (intervento fuori microfono) continuo? È un elenco… (intervento fuori microfono) ok, va bene. PRESIDENTE CAPECCHI Direi che correttamente si evita la lettura di tutti gli esempi di categorie di intervento. Ovviamente se nel corso di oggi o delle prossime volte qualcuno avesse da porre delle domande o eventualmente delle integrazioni, è chiaro che lo può fare, fermo restando la cosiddetta ammissibilità tecnica. Ci sono domande su questo articolo? CONSIGLIERE LATTARI Vorrei capire quando si dice “determinate categorie” cosa si intende, cioè “categorie” secondo me sono delle situazioni determinate, pubblici dipendenti, muratori, caratterizzati in questa maniera. “Categorie” se vuol dire questo, non riesco a capire cosa voglia dire. INGEGNERE CAROSELLA I lavori sono, anche per norma, divisi in categorie, vengono proprio chiamati così. La norma fa un’elencazione di categorie di lavoro, ci sono i lavori di categoria Og3 classe I, II o III e sono i lavori… (intervento fuori microfono) sì, però ci sono anche le categorie di lavori per norma, sono definiti anche categorie di lavori, poi possiamo dire tipologie e cose di questo tipo, però per norma si usa anche il termine “categoria”. Possiamo anche chiamare in un altro modo, l’importante è che appartengano a una cosa che è classificabile come una tipologia. In realtà per norma vengono chiamate “categorie”, “categorie generali, categorie speciali”, però è… (intervento fuori microfono) forse non ho capito. Pag. 3 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 CONSIGLIERE LATTARI È colpa mia perché non mi sono spiegato bene. Al punto C si dice “interventi non programmabili in materia di sicurezza (lavori riferiti a qualunque opera, impianti e infrastruttura) finalizzati a rimuovere condizioni di non sicurezza per la collettività - e capisco cosa voglia dire - o per determinate categorie di cittadini”, allora vorrei sapere quelli che hanno i capelli rossi, quelli che hanno i capelli bianchi. “Categorie di cittadini” in italiano non mi torna, io direi “per determinati cittadini”, perché le categorie dei cittadini sono lontane dal mio pensiero proprio sociale, perché se invece si parla di categorie dei cittadini, vorrei sapere se questo intervento si fa alle Fornaci che categoria è. “Categoria” secondo me va levato, è sbagliato, perché è sbagliato proprio come concetto sociologico, è sbagliato! Non la volevo fare così lunga, però è proprio sbagliato, per cui non è accettabile, perché i cittadini non si dividono in categorie. PRESIDENTE CAPECCHI Il Cons. Lattari ha esplicitato il suo pensiero, io mi limito semplicemente - credo - a recepire ovviamente quanto dice il Cons. Lattari e a condividerlo nella parte in cui non si facciano discriminazioni all’interno delle categorie di cittadini appunto, ma in realtà qui “categorie di cittadini” probabilmente fa riferimento per esempio ai portatori di handicap piuttosto che a determinati lavori attinenti a particolari categorie, oppure gli studenti se si parlasse di un intervento, per esempio, su una scuola penso io, quindi interventi di lavoro che nello specifico vadano a avere a riferimento determinati gruppi di cittadini più che categorie. Credo sia questo il senso. INGEGNERE CAROSELLA La spiegazione che ha dato il Cons. Capecchi è corretta, nel senso che mi posso trovare in una situazione particolare, per cui devo mettere in sicurezza un certo tipo di popolazione, un certo tipo di cittadini, per esempio sono vicino a una scuola o sono in un determinato borgo, ma non vuole essere naturalmente discriminatorio, questo per forza! Si può modificare, non è un problema, basta trovare il termine più giusto, più corretto. CONSIGLIERE SEMPLICI Io posso fare una proposta, io la sostituirei con “gruppi”, perché ci si riferisce, siccome dopo poi si specifica che le circostanze sulla base delle quali si effettua l’intervento sono determinate a seguito di eventi imprevisti e quindi non fronteggiabili con gli interventi programmati, mi viene in mente per esempio chi rimane isolato per una frana, o comunque per un problema di questo tipo, quindi è chiaro che si riferisce al gruppo di cittadini che abita evidentemente in un determinato luogo. Poi verificate ovviamente se ci sono delle specifiche di legge, però credo che “gruppo” possa essere un valido sostituto. CONSIGLIERE CIRIELLO Forse sarà difficile trovare la parola giusta, però da quello che ho capito, mi sembra di avere capito che questo comma C in realtà vuole fare capire se c’è un’alluvione in una certa zona, probabilmente queste persone vanno trattate in un modo diverso repentino, ora se invece che “categorie” ci si mette “per determinate condizioni di cittadini, determinatesi a seguito di un evento improvviso”, se vogliamo levare “categorie” visto che il Dott. Lattari non… (intervento fuori microfono) ma non “categorie di cittadini”, categorie in quel momento, c’è stata un’alluvione e quindi… (intervento fuori microfono) appunto, “condizioni di cittadini in cui si trovano in quel momento”, va bene? Basta trovare una parola diversa probabilmente. PRESIDENTE CAPECCHI Il problema è chiaro e l’Ufficio mi pare abbia detto che troveranno una formulazione che potrebbe anche comportare l’eliminazione non solo di categorie, ma dell’intero… (intervento fuori microfono) o per “determinate categorie di cittadini” si leva, tanto nel più ci sta il meno, quindi quando si parla di collettività ci stanno dentro tutti, così almeno si risolve il problema. Ci sono altre domande su questo articolo? Io ne avrei un paio, la prima al punto f) “completamento di opere o impianti a seguito della risoluzione del contratto o in danno dell’appaltatore inadempiente”, che vuol dire “o in danno”? Non capisco l’alternativa rispetto alla risoluzione. Invece nelle categorie dei lavori, quelle di cui abbiamo evitato la lettura, laddove si parla di lavori di manutenzione fognatura, vorrei se fosse possibile una valutazione da parte degli uffici, perché il tema delle fognature bianche e nere nei rapporti con Publiacqua non è mai stato particolarmente simpatico, quindi inserire qui dentro questa categoria non vorrei che comportasse il riconoscimento, da parte del Comune, che è roba di pertinenza Pag. 4 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 nostra. Vorrei che fosse fatta una riflessione, non chiedo ora una risposta, può anche darsi che sia un accesso di zelo il mio, ma siccome nella famosa gestione delle acque c’è stata una polemica feroce e ha comportato anche del contenzioso con Publiacqua, perché Publiacqua diceva di non avere competenza secondo il contratto di servizio sulle fognature etc., allora vorrei che su questo, ma è solo un’indicazione di riflessione per quanto riguarda gli uffici, mentre ripeto alla lettera f) volevo capire che vuol dire “risoluzione o in danno dell’appaltatore inadempiente”. INGEGNERE CAROSELLA Risoluzione del contratto che può anche non essere in danno, forse rileggendola completamente “opere o impianti a seguito di risoluzione del contratto, anche in danno dell’appaltatore inadempiente” si potrebbe correggere così, perché “o” sembra l’alternativa, quindi “anche in danno, quando vi è necessità e urgenza di completare i lavori”. Per la fognatura, siccome comunque noi abbiamo come comune una competenza sulle fognature, che sono le fognature banche, che sono le fognature e i collettori fognari delle strade… (intervento fuori microfono) no, le caditoie sono i punti in cui viene raccolta l’acqua che poi viene passata nelle fognature e poi a sua volta va nel collettore finale, però la fognatura bianca è una stretta competenza del Comune, perché è strettamente connesso alla viabilità, quindi fognature è il senso generale delle fognature. Poi c’è un problema che credo sia ancora in discussione con Publiacqua sulle fognature miste, possiamo specificare, però il termine “fognatura” è il termine lato, il termine generale, che intende il collettore che raccoglie le acque in questo caso, però potrebbe raccogliere anche i reflui civili o industriali in senso più generale, però quelli di competenza dell’Amministrazione sono le fognature bianche, sia in costruzione che in manutenzione. Art. 7 “lavori in amministrazione diretta a o con sistema misto. Nell’amministrazione diretta le acquisizioni sono effettuate con materiali e mezzi propri, o appositamente acquistati o noleggiati e con personale proprio delle stazioni appaltanti, o eventualmente assunto per l’occasione, sotto la direzione del responsabile del procedimento. Quando viene scelta la forma di esecuzione in amministrazione diretta, i lavori e i servizi individuati tra le tipologie di cui al presente regolamento sono direttamente gestiti dal responsabile dell’intervento specifico, sotto la vigilanza del dirigente competente per materia, o del responsabile del procedimento se diverso dal dirigente. Il dirigente o il responsabile del procedimento dispone l’acquisto dei materiali e il noleggio dei mezzi necessari per la realizzazione dell’opera o dell’intervento, con contratti sottoscritti dal dirigente competente, seguendo le modalità procedurali definite per i servizi o le forniture. Si può procedere con il sistema dei lavori in economia e in forma mista quando motivi tecnici rendono necessaria l’esecuzione dei lavori parte in amministrazione diretta e parte mediante affidamento in cottimo fiduciario, nel rispetto delle norme contenute nei precedenti articoli.” Art. 8 “piani di sicurezza. Quando previsto in rapporto alla tipologia dei lavori, nei contratti di cottimo va richiamato il piano di sicurezza, che ne forma parte integrante e sostanziale.” PRESIDENTE CAPECCHI Sono stati letti gli Artt. 7 e 8, perché l’8 prontamente è un periodo solo di due righe, quindi ho ritenuto opportuno farlo leggere insieme al settimo. CONSIGLIERE LATTARI Non è proprio una domanda, volevo rimettere in ordine… ora non c’è Del Bino, altrimenti direi “volevo capire se ho capito”. Al comma 2 “i lavori e i servizi individuati tra le tipologie di cui al presente regolamento sono direttamente gestiti dal responsabile dell’intervento specifico, sotto la vigilanza del dirigente competente per materia, o del responsabile del procedimento se diverso dal dirigente”, nel caso che il responsabile del procedimento sia diverso dal dirigente, c’è il dirigente, il responsabile del procedimento e il responsabile del procedimento specifico? Sarebbe così o ho capito male? Per cui come catena di responsabilità sarebbe, partendo dal basso, il responsabile del procedimento specifico, poi il responsabile del procedimento e dirigente, è in questa maniera? INGEGNERE CAROSELLA Le figure coinvolte in un lavoro principali sono il responsabile del procedimento, di cui abbiamo parlato più volte, e il responsabile dell’intervento in questo caso potrebbe essere il direttore dei lavori o il direttore dell’esecuzione o il direttore delle forniture, cioè c’è un responsabile, la figura analoga del direttore dei lavori, che c’è anche nei servizi e nelle forniture. Qui è stato chiamato “responsabile dell’intervento specifico”, si potrebbe anche più specificare “direttore dell’esecuzione o direttore dei Pag. 5 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 lavori o direttore delle forniture”… (intervento fuori microfono) sempre abbiamo fatto la distinzione tra il dirigente e il responsabile del procedimento e questo l’abbiamo sempre fatto; questo del responsabile dell’intervento in effetti è la prima volta… (intervento fuori microfono) penso di no, comunque la rivedo questa cosa. Se questo concetto del responsabile dell’intervento inteso come la figura del direttore lavori devo in qualche modo rivederlo e riscriverlo meglio, lo guardo. Se nei precedenti articoli abbiamo per caso omesso questa figura, lo verifico. Art. 9 “tenuta della contabilità e regolare esecuzione. Per i lavori eseguiti in economia, sia in cottimo che in amministrazione diretta, è prevista la tenuta della contabilità e la stesura dei rendiconti mensili e finali secondo le regole contenute agli articoli dal 203 al 210 del D.P.R. 207 del 2010. Si procederà all’emissione del certificato di regolare esecuzione secondo le norme vigenti, mentre il collaudo è escluso, essendo i lavori in economia contenuti entro l’importo di 200 mila Euro. In caso di lavori di importo non superiori a 10 mila Euro, il certificato di regolare esecuzione può essere sostituito da un attestato di conformità rilasciato dal direttore dei lavori e controfirmato dal responsabile del procedimento. È compito del responsabile del procedimento documentare, in modo dettagliato, l’andamento del rapporto di cottimo, assoggettarlo al controllo, al fine di accertare se i lavori e le somministrazioni che formano oggetto di fattura corrispondano per quantità e qualità agli accordi presi e emettere il certificato di regolare esecuzione.” CONSIGLIERE BILLERO Volevo capire se si intende accordi presi in quanto verbali, o accordi sottoscritti. INGEGNERE CAROSELLA Accordi sottoscritti con l’atto di cottimo, sempre. PRESIDENTE CAPECCHI Se non ci sono altri interventi, passiamo al titolo III “acquisizione in economia di forniture e servizi”, a cominciare dall’Art. 10. INGEGNERE CAROSELLA Art. 10 “limiti di importo e sistemi di affidamento per forniture e servizi, stipulazione dei contratti. Per l’acquisizione di forniture e servizi in economia, per qualunque importo fino alla soglia massima consentita dalla legislazione vigente, si ricorre al Consip, al mercato elettronico della Pubblica Amministrazione Mepa, o al sistema telematico Start della Regione Toscana. Fino alla soglia massima di Euro 5 mila Euro, la fornitura attraverso tali strumenti potrà essere effettuata a carrello o con affidamento diretto tramite richiesta di offerta a uno dei fornitori abilitati. Ove la tipologia di bene o servizio da acquisire non sia reperibile attraverso gli strumenti di cui al comma 1, si procederà come segue: a) fornitura di beni e servizi fino a Euro 5 mila Euro mediante affidamento diretto, previa indagine di mercato; b) fornitura di beni e servizi fino a Euro 10 mila mediante affidamento previa acquisizione di almeno 5 preventivi; c) fornitura di beni e servizi oltre Euro 10 mila mediante affidamento, previa pubblicazione, di apposito avviso sul sito Internet del Comune per almeno 15 giorni. Nei casi di urgenza, si potrà derogare alle formalità di cui alle lettere A, B e C, con provvedimento adeguatamente motivato. Il contratto deve essere stipulato entro 3 mesi dalla data di emissione del provvedimento di affidamento.” CONSIGLIERE TOMASI Il comma 3 dell’Art. 10 “il contratto deve essere stipulato entro 3 mesi dalla data di emissione del provvedimento di affidamento” vorrei che mi si spiegasse un attimo. Poi qui c’è una nota, nota 1 sulle soglie “massima consentita 200 mila Euro”, è confermata? Vedo che c’è messa una nota, se può spiegare un attimo. INGEGNERE CAROSELLA “Il contratto deve essere stipulato entro 3 mesi dalla data di emissione del provvedimento di affidamento” è un po’ quello che avevamo trovato la scorsa volta, che era scritto analogamente per i lavori, quindi come abbiamo proposto la correzione per i lavori, potrebbe essere proposta anche qui, mi permetto di dirlo. Avevamo detto comunque che il contratto deve essere stipulato di norma prima dell’avvio dei lavori, prima della consegna dei lavori, insomma abbiamo usato una formula di questo tipo. La filosofia di questo “entro 3 mesi” era per darsi un limite in cui ci si deve obbligare a firmare il contratto, per non essere costretti a non potere cominciare i lavori, perché non si è iniziato il contratto. Ci potrebbe essere il caso in cui c’è un’inerzia di qualche ufficio, per cui ci si dà un termine alla firma del Pag. 6 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 contratto, però la possiamo rovesciare e fare esattamente come abbiamo fatto, posso provare a vedere come ho proposto l’altra volta, l’aveva chiesto il Cons. Capecchi mi ricordo… ora non lo ritrovo velocemente, però avevamo detto che di norma non dovevamo avviare i lavori senza la firma del contratto, che comunque doveva essere firmato entro e ci eravamo dati dei termini. CONSIGLIERE TOMASI Per quanto riguarda i lavori lo capisco bene, si individua il lavoro, è un lavoro per esempio sotto la soglia di 5 mila Euro o 10 mila Euro, secondo questi criteri si dà l’appalto e va bene, prima che partano i lavori può passare, però quando si parla di fornitura di beni, per esempio si deve comprare sotto 5 mila Euro di cancelleria, che si intende poi “il contratto si firma entro 3 mesi”? Non lo riesco a accostare bene a una fornitura di servizi, cioè se c’è necessità si va e loro faranno una fattura subito. Non capisco bene, è per curiosità per capire. INGEGNERE CAROSELLA Buona norma è, ogni volta che si deve fare un affidamento, che sia una fornitura, che sia un servizio o che sia un lavoro, dobbiamo abituarci. Sulle forniture e servizi c’è un po’ di difficoltà a allinearsi alla normativa, perché il 163 che è del 2006 è stato una vera rivoluzione per forniture e servizi, mentre per quanto riguarda la gestione dell’opera pubblica eravamo abituati a seguire già una normativa che era vecchia di 150 anni, ma comunque aveva una normativa che ci diceva cosa si doveva fare, la gara, la consegna, il contratto, la contabilità etc., la vera rivoluzione è stata per i servizi e le forniture, per i quali si dice “bene, quando ci sono i servizi o ci sono le forniture”, ci sono i vari capi, i vari articoli e poi dice “per quanto riguarda la gestione degli appalti, si rimanda a tutti gli articoli equivalenti nella gestione dell’esecuzione che ci sono per i lavori pubblici”, quindi un verbale di consegna, il direttore del servizio, il direttore della fornitura, un contratto, contratto che non è necessario che sia, può essere anche una scrittura privata fatta tra il dirigente e l’impresa, può essere anche di mezza pagina, però qualcosa di scritto in cui dice “ok, tu ti sei fidato dei lavori, la gara è stata fatta il giorno x per l’importo y con il ribasso z, iniziamo i lavori e mi devi fornire queste cose entro 5 giorni da oggi che sottoscriviamo, oppure entro 10 giorni”, quindi dobbiamo prendere un po’ l’abitudine queste cose a scriverle. Non c’è, ma non è che non c’è in Comune qui, non c’è da nessuna parte, o perlomeno comincia pian piano a nascere questa cultura che è un po’ più indietro veramente nei servizi e nelle forniture, perché la normativa per queste tipologie di appalti è veramente nuova, perché fino al 2006 la normativa non era così incisiva, non era così cogente. Quello che vale per i lavori pubblici deve valere anche per i servizi e le forniture, quindi la modalità, si fa un verbale di consegna anche per i servizi, da oggi in poi decorrere i termini che ci eravamo dati per la consegna, perché se io ho una fornitura di mobili scolastici e devo dire che la fornitura è non superiore a 45 giorni, ci dovrà essere un verbale che dice da quando decorrono questi 45 giorni o meno, ci deve essere qualcosa e quindi ci deve essere un contratto. Il contratto dice “sarà fatta con questi termini, questo materiale per questi costi e la consegna entro 45 giorni”, ma da quando? Si può dire dalla data odierna, perché oggi firmo il contratto, anzi è anche più semplice nelle forniture e nei servizi fare una cosa di questo tipo, è più difficile nei lavori perché io il contratto lo firmo dal segretario, poi in realtà la consegna la faccio sul cantiere, quindi minimo minimo è un’altra sede e un altro verbale. Bisogna essere abituati. I 3 mesi è ovvio, se è una fornitura di 2 mila Euro di cancelleria o 5 mila Euro di cancelleria, è assurdo entro 3 mesi, forse entro 3 mesi bisognerebbe già avere il materiale, quindi questa cosa dei tempi la rivediamo. La nota “entro la soglia massima consentita dalla legislazione vigente che è 200 mila Euro” questa è la norma di legge, che dice 200 mila Euro per i lavori, servizi e forniture in economia. È il limite massimo che la Legge dà perché un lavoro, una fornitura o un servizio possa essere definito in economia, descrive cosa sono, per i lavori descrive cosa sono i lavori in economia e poi da un limite di soglia economica, per le forniture dà una soglia economica, idem per i servizi, perché è più chiaro cosa siano i servizi e le forniture, è meno chiaro cosa sono i lavori in economia, lo deve specificare la norma cosa sono i lavori in economia. CONSIGLIERE GONFIANTINI Io volevo chiedere su questo una cosa, se questa tipologia di forniture e servizi è sottoposta all’obbligo di pubblicità, nel senso l’Art. 124 del Codice degli appalti prevede, per la tipologia delle parti precedenti, che ci sia anche una pubblicità di questi lavori che vengono affidati. Volevo sapere per la fornitura di servizi c’è lo stesso obbligo o no? E se non c’è, come credo non ci sia, magari sarebbe il caso forse di mettere un successivo articolo dove si spiega che non è fatto obbligo di fare pubblica per questo tipo di Pag. 7 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 lavori, quindi chiedo, non so se sono stato chiaro nell’esposizione. L’altra cosa, e questa l’ho detta a una delle prime riunioni fatte, è che noi abbiamo in vigore un regolamento di economato, che è stato deliberato nel 2011 e che dà alcuni importi e valori all’economo. Nella tipologia dei servizi, tipologia di spesa, ci sono alcune spese che possono essere anche ricondotte a questo regolamento, quindi vorrei capire come si raffronta il regolamento dell’economato attualmente in vigore, che ho qui e che vedo che ci sono anche piccole spese, che comunque stabilisce anche per l’economo, mi pare il fondo economale è istituito con un’anticipazione annuale entro un limite massimo di 30 mila Euro e ci sono piccole spese, giornali, quotidiani, che però potrebbero anche intervenire in questo regolamento. Vorrei capire come i due regolamenti si combaciano, se questo attuale supera quello precedente, e l’altra domanda che ho fatto è in relazione agli obblighi di pubblicità per quanto riguarda i servizi e i lavori in economia. Se non ci fossero obblighi suggerirei, come ho visto in qualche altro regolamento, di scrivere che non è fatto obbligo di pubblicità e magari dare una pubblicità ex post, cioè coloro che sono i soggetti che vengono prescelti, avere sul sito del Comune la possibilità per la trasparenza di iscriverli. INGEGNERE CAROSELLA Per quanto riguarda il regolamento dell’economato, io non ne conoscevo l’esistenza e quindi chiedo scusa, farò una verifica per capire questi limiti, le piccole spese, certo faccio una verifica e eventualmente facciamo un richiamo in questo regolamento, per capire come può essere, tanto penso che ci dovremo rivedere almeno un’altra volta per il testo compiuto. Vediamo, faccio una valutazione e si fa un richiamo. Per quanto riguarda l’obbligo di pubblicità, ora l’Art. 124 del 163 non mi ricordo cosa dice, però l’obbligo di pubblicità c’è comunque, com’è per i lavori ho appena detto, quello che vale per i lavori deve valere anche per i servizi e le forniture. C’è un problema anche di trasparenza, quindi… CONSIGLIERE GONFIANTINI La proposta è che, se l’Ingegnere Carosella ci dice, salvo verifica, perché io in qualche regolamento devo dire c’è scritto che non c’è l’obbligo di pubblicità per questa tipologia di lavori, se l’Ingegnere Carosella invece estende l’area al fatto che anche questi lavori sui servizi in economia siano soggetti a pubblicità, lo scriverei, metterei un articolo 11, un 10 bis, dove si dice “fatto l’obbligo di rendere preventivamente, in modo chiaro e fruibile a tutti, la pubblicità per questo”. Non so se sono stato chiaro. PRESIDENTE CAPECCHI Sì, mi pare che almeno la proposta sia chiara. ASSESSORE BELLITI Su questo punto della pubblicità io credo nulla osti a integrare il regolamento con questo suggerimento che faceva il Cons. Gonfiantini, perché penso che sussista un obbligo di pubblicità anche sui lavori in economia, sui servizi, le forniture e tutto quanto, quindi credo che se c’è bisogno di precisarlo, lo precisiamo, previa verifica formale che la Dirigente farà nel senso detto. Volevo anche dire qualcosa rispetto all’altra considerazione introdotta dal Cons. Gonfiantini, sempre molto attento nel tenere conto della complessità organica dell’impianto ordinatorio del nostro Comune, quindi noi faremo questa verifica di coordinamento con il regolamento dell’economato, tenendo di conto di questo: qui si regolamentano le procedure pubbliche di acquisti, forniture e servizi, che è una cosa un po’ diversa dall’economato in quanto tale, perché esiste all’interno dell’Amministrazione Comunale la figura dell’economo, che nella sostanza gestisce un budget di cassa molto limitato e per acquisti diretti, gestisce i buoni economali, gestisce gli acquisti dei quotidiani, dei periodici, abbandonamenti etc., mentre per le altre questioni che sono più oggetto di questo regolamento sarebbero oggetto del cosiddetto “provveditorato”, o almeno ex provveditorato, che oggi abbiamo poi riunificato nell’Ufficio del centro unico acquisti, per cui di fatto oggi nell’organizzazione del Comune l’economo ha anche questa funzione, perché lo stesso funzionario responsabile che è economo, poi segue anche le procedure di gara per i servizi e le forniture, perché abbiamo unificato economato e provveditorato. Tuttavia, come diceva anche l’Ingegnere Carosella, facciamo questo richiamo al regolamento dell’economato e cerchiamo di coordinare questo testo anche eventualmente vedendo se c’è bisogno di modificare lo stesso regolamento dell’economato, però nel senso di rendere omogenee diciamo tutte le procedure presenti nell’ente che gestiscono le risorse nella sostanza. CONSIGLIERE LATTARI Io più che altro è una riflessione che volevo fare. Quando si parla al comma 1, secondo me il comma 1 è Pag. 8 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 diviso in due parti, la prima parte fino al punto e poi dice “fino alla soglia massima di Euro 5 mila” che è un’altra cosa, il comma 2 dice “ove la tipologia di beni o servizi da acquisire non sia reperibile attraverso gli strumenti di cui al comma 1 - dunque anche la seconda parte - si procederà come segue”, allora mi viene in mente che non c’è nessuno dei fornitori abilitati che possa, allora il caso sarebbe quando non ci sono fornitori abilitati a rispondere a una richiesta dell’Amministrazione Comunale, giusto? Perché nella seconda parte dice “fino a una soglia massima di Euro 5 mila, la fornitura attraverso gli strumenti potrà essere effettuata a carrello o con affidamento diretto, tramite la richiesta di offerta a uno dei fornitori”, cioè dice “sopra i 5 mila per forza in quella maniera, sotto i 5 mila posso fare anche un affidamento diretto”. E dopo si dice “se però questo non succede”, allora la riflessione che facevo io è questa: questi fornitori abilitati, intanto “abilitati” significa cosa? Che sono presenti in una lista che è definita e questa lista, se c’è, dove? Non mi ricordo se c’era, per cui mi scuso, però la riflessione che facevo è che non ci siano fornitori abilitati a soddisfare una richiesta del Comune per me è un brutto segnale sotto i 5 mila, perché vorrebbe dire che in questa lista non sono previste tutte quelle forniture o servizi di cui noi si ritiene il Comune abbia bisogno. È chiaro che c’è l’imprevisto, però la riflessione che facevo io era questa, sicuramente sbagliata, però vorrei una contro riflessione e soprattutto questi fornitori abilitati cosa significa. INGEGNERE CAROSELLA Il comma 1 dice come si devono fare gli affidamenti con il mercato elettronico bene o male, che sia Start, che sia Corsip, che sia il Mepa, e ci dice come dobbiamo intervenire, poi dice “fino a una soglia massima di Euro 5 mila, la fornitura attraverso tali strumenti potrà essere effettuata a carrello o con affidamento diretto, tramite richiesta di offerta a uno dei fornitori abilitati”, per “fornitori abilitati” si intende uno di quei fornitori che sono iscritti in questi elenchi elettronici che ci vengono messi a disposizione da Start, Mepa o Consip… (intervento fuori microfono) sì, magari la ferramenta pippo calippo che sta in Via Cavour non è iscritta a nessuno degli elenchi, né del Mepa, né di Start, né di Consip, allora se io non riesco a trovare… (intervento fuori microfono) se io non trovo nessuno in questi elenchi elettronici, che comunque sono abbastanza vasti, però può capitare. C’è capitato di dovere rifare un intervento di parquet, ora questo è un lavoro, ma negli elenchi delle ditte che abbiamo non c’è nessuno che fa parquet, allora dobbiamo fare una manifestazione di interesse, ora lì l’importo è 17 mila… (intervento fuori microfono) sì, vuol dire questo “abilitati all’elenco” e quindi, non avendoli nell’elenco, devo procedere in altro modo, quindi ci siamo inventati… (intervento fuori microfono) sì, Start è regionale, Mepa è a livello nazionale come Consip… (intervento fuori microfono) sì, è riferito a quelli prima, si può anche specificare, vuol dire… CONSIGLIERE LATTARI È chiaro, perché non essendo proprio un tecnico di queste cose, “abilitati” per me è un termine generico, abilitati da chi, come e dove? Secondo me abilitati vorrebbe dire presenti negli elenchi di cui si fa riferimento prima, allora lo capisco, perché se mi dicono “abilitati” invidio i miei colleghi che avevano capito, ma io non l’avevo capito proprio sinceramente, però credo di non essere solo, a vedere le facce mi pare che forse non si era capito tutti di questa cosa. CONSIGLIERE TOMASI Oltre a questi elenchi, non si può attingere da altri tipi di elenchi o pensarne altri? È obbligatorio attingere per forza da questo? A volte non è facile, per una azienda, iscriversi a questi elenchi, io ho trovato dei casi che non sapevo nemmeno cosa erano o che avevano… (intervento fuori microfono) sì, poi ovviamente non è che il Comune può sopperire, qui dovrebbero essere le associazioni di categoria che fanno iscrivere i loro associati il più possibile… (intervento fuori microfono) mi chiedevo questo, perché io veramente… (intervento fuori microfono) esatto, qualcuno glielo deve dire, ma io sottolineo che ho trovato tantissimi casi che non sono iscritti. PRESIDENTE CAPECCHI Ci sono altri sull’Art. 10?... (intervento fuori microfono) dice l’Ingegnere che se l’è segnato e che cercheranno di scriverlo in maniera più non so se dire “corretta”, ma insomma più chiara. CONSIGLIERE BILLERO Faccio un pensiero a voce alta. Se fai gli acquisti in queste liste Mepa, Consip etc. è obbligatorio, nel senso ce lo rendiamo obbligatorio oppure lo è già, mi nasce un dubbio. Non è per caso che può succedere Pag. 9 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 che lo stesso prodotto, se lo compro nell’elenco, ha un prezzo e se lo compro fuori dall’elenco ha un altro prezzo? Noi dobbiamo cercare la garanzia della migliore qualità al migliore prezzo, o siamo obbligati a stare in un elenco dove altri decidono chi può starci e chi no? Perché, se si va un po’ a vedere quello che succede per esempio in sanità, può succedere che la stessa seggiola a rotelle costa 5 volte di più se comprata in un elenco di aziende e 5 volte di meno se comprata sul mercato diverso, per cui la domanda è questa: possiamo noi, anche autonomamente, cercare una qualità - prezzo che ci garantisca un risparmio anche fuori dalle liste, o è obbligatorio acquisirle lì? Perché, se è obbligatorio acquisirle lì, il dubbio mi rimane tutto per intero. INGEGNERE CAROSELLA Osservazione pertinente. Ci possono essere dei casi in cui ci sono dei servizi che a Consip costano di più che a fare in un altro modo e c’è stata anche una trasmissione televisiva che ne ha parlato. Ora non c’è solo Consip, c’è anche Mepa e Start, che sono già un po’ più gestibili. Questa è la norma italiana, che obbliga a passare per il mercato elettronico. Davanti a un’evidenza, a un’esperienza magari di servizio analogo che abbiamo visto che costa meno di quello presente sul mercato elettronico, possiamo tranquillamente dire, dopo avere fatto il mercato elettronico, “bene, ho fatto il mercato elettronico e ho avuto questo servizio x, provo a fare la gara non elettronica e il servizio mi costa x meno y, prendo il servizio fatto fuori dal mercato elettronico”, però sistematizzarlo è un problema, perché non possiamo poi tutte le volte fare il mercato elettronico e fare la gara, rischieremmo di aggravare la procedura, perché è vero che dobbiamo fare le cose economicamente convenienti, ma anche efficienti, quindi con delle procedure non aggravate. Questo è normale, tutti sappiamo che qualora abbiamo un’esperienza che ci suggerisce che è possibile trovare a un prezzo inferiore lo stesso appalto, si va per gara normale, dopo essere passati dal mercato elettronico, quindi comparare due gare. Si può fare, è lecito, purché si dimostri che a parità di condizioni si risparmia. ASSESSORE BELLITI Il tema che ha posto la Cons. Billero è estremamente rilevante e importante, è utile anche chiarirla questa cosa e la risposta dell’Ingegnere Carosella è stata molto corretta da questo punto di vista. A titolo esemplificativo, volevo dare questa informazione che può essere utile come confronto, ovvero da questo anno come sapete, in virtù del regolamento che abbiamo approvato ieri, tutti i Consiglieri saranno destinatari del referto del controllo di gestione, quello dello scorso anno è stato inviato di prassi, come tutte le delibere di Giunta, ai Capigruppo e comunque tutti i Consiglieri possono leggerlo e acquisirlo. All’interno del referto del controllo di gestione che abbiamo approvato relativamente ai risultati di Peg del 2012, c’è una parte molto interessante, quella legata ai piani di razionalizzazione, e in particolare sulle procedure seguite dal Servizio provveditorato per i vari acquisti che sono stati fatti. C’è una parte che è proprio relativa all’acquisto delle derrate alimentari delle nostre mense, quelle gestite direttamente, in particolare sui prodotti frutta e verdura, sui quali si dice espressamente che non è stata seguita la procedura telematica, ma è stato acquistato direttamente sul mercato locale, perché era comprovato il risparmio che si sarebbe raggiunto con questo tipo. Quindi lo si può fare, se si motiva e si dimostra che, seguendo una procedura diversa rispetto a quella che indica la Legge, produce comunque risparmi. Non sarebbe assolutamente consentito fare in maniera diversa, perché altrimenti si produrrebbe danno erariale, quindi sottoponibile alla Corte dei Conti, che poi è l’organo che da ultimo controlla quello che si raggiunge assumendo, attivando certe procedure piuttosto che altre. CONSIGLIERE TOMASI Ringrazio l’Assessore, però vorrei dire che se è una pratica già in uso che può ripetersi, forse non è il caso di scriverlo nel regolamento? Se è in uso e può ripetersi, perché probabilmente… (intervento fuori microfono) è già in uso nel nostro Comune, perché altrimenti poi… (intervento fuori microfono) ma è un esempio che potrebbe riverificarsi, perché poi si rischia e forse non si può scrivere, però può succedere che uno si iscrive… (intervento fuori microfono) ma è successo però!… (interruzioni) siccome adesso si fa un regolamento che approva il Consiglio Comunale, se una ditta di frutta e verdura che è iscritta a uno di questi sistemi, si dice “no, guarda io mi sono iscritto, ho seguito tutto secondo il regolamento” e poi si vede scavalcata, giustamente dico io dal punto di vista dell’Amministrazione, da una che non lo è con un diverso procedimento, cosa gli si dice?... (intervento fuori microfono) va bene, però se c’è scritto qua “guarda, qualora con firma, sotto la responsabilità del dirigente, si è ritenuto di fare questo percorso”, perché la verità forse, non so se sbaglio, quello che diceva la Rosalia Billero come si supera? Si supera se veramente a questi sistemi fossero iscritte tutte le aziende, allora si produrrebbe all’interno del sistema telematico una vera concorrenza, però se arrivo lì a scegliere che ce ne sono 3, è chiaro che non fanno Pag. 10 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 cartello, ma sono 3 offerte e magari sul mercato ne trovo 10, allora sanno che c’è più concorrenza e allora possono anche più rimodellare, però siccome non ci si iscrive nessuno, non c’è iscritto nessuno, in buona sostanza nessuno o quasi. Sarebbe curioso poi capire quanti nel territorio sono iscritti anche e quindi si produce questo effetto presumo. INGEGNERE CAROSELLA Volevo dire solo questo: il fatto di scriverlo sul regolamento temo di non riuscire a trovare la forma giusta, perché comunque il fatto che sia scritto così non nega che io possa fare una verifica, se ne ho comunque conoscenza per esperienza, perché è in base all’esperienza che ha in quel caso il tecnico, il responsabile del procedimento, io credo che i miei colleghi del provveditorato l’abbiano fatto per esperienza e per conoscenza del territorio e hanno dimostrato naturalmente che in quel modo hanno risparmiato rispetto a ricorrere un mercato elettronico, perché comunque questo bisogna dimostrarlo. Mentre non dobbiamo dimostrare nulla se ricorriamo semplicemente al mercato elettronico, nel caso in cui non ricorressimo e l’aggiudicazione è conseguente a una gara non fatta con il mercato elettronico, dobbiamo giustificare e comparare il risultato ottenuto con quello che avremmo ottenuto con il mercato elettronico, quindi comunque scritto così non ci vieta di fare la verifica, se ne siamo consapevoli che su una determinata merce possiamo ottenere un risparmio se non andiamo al mercato elettronico, purché poi comunque lo dobbiamo dimostrare, per cui io sarei per non scriverlo nel regolamento, perché è insito nel principio della norma, nel principio normativo questa cosa è insita comunque. CONSIGLIERE BILLERO Mi rendo conto di essere insistente, ma dopo vari anni passati a fare il consigliere comunale, a volte può succedere che laddove si dà per scontato che il totale contenga insito o come diceva sempre il vecchio Sindaco, diceva che faceva parte, capivano tutti che c’era scritto, però io perché sono ignorante sullo scritto ci si legge, per cui non vorrei che tra qualche anno qualcuno arriva e dice “ma qui c’è scritto così, io non posso mica fare differente da come c’è scritto”, per cui non sarebbe male trovare una dicitura, e non è che vi manchino il numero delle parole per trovare quella giusta, per dire che anche perché potrebbe essere uno sprone al dirigente, alla persona che comunque deve seguire queste vicende, di verificare ogni tanto anche esternamente, altrimenti si entra in una routine per cui è molto più facile fare così, dando invece la possibilità, anche perché io ho visto i premi che prendono i responsabili e se quei premi si trasformassero in premi legati magari al risparmio, legati allo stesso servizio, alla stessa qualità, cioè anche insinuare dentro la testa di chi queste decisioni le prende la voglia di guardare anche altrove, perché purtroppo queste liste, si fa parte tutti di questo mondo, il paradiso non c’è sulla terra, non so chi ci crede che forse lo troverà da un’altra parte, ma purtroppo ci sono delle cose che succedono. Si potrebbe dare uno spunto a chi poi queste cose le segue sempre e anche a verificare, perché non sono mica poi così felice del fatto che magari in queste liste non ci siano aziende del territorio, perché il territorio è dove viviamo e la gente ci deve lavorare, perché bisogna collegare un po’ il tutto e dare la possibilità, se io ho lo stesso prodotto dello stesso tipo di qualità, magari ho un’azienda vicina che in virtù del fatto che ha meno spese di viaggio me lo fa meno, perché non devo provare a farlo? Ci sarà subito quello che segue alla lettura e dice “qui non c’è scritto, io non lo faccio”, diamogli la possibilità invece, leggendolo, di farlo. INGEGNERE CAROSELLA Mi stavo appuntando i commenti della Cons. Billero. Penserò a una formula per potere scrivere qualcosa, con richiamo normativo, e dire qualcosa che la tipologia che si ricorre con le metodologie di cui al comma 2, anche qualora è riscontrabile un risparmio o comunque sia più economico rispetto alla procedura prevista al comma 1, insomma sto prendendo appunti e troverò un modo per scriverlo al meglio. PRESIDENTE CAPECCHI Se non ci sono altre domande sull’Art. 10, possiamo proseguire con l’Art. 11. INGEGNERE CAROSELLA Art. 11 “tipologia delle forniture e dei servizi eseguibili in economia. Nei limiti dell’importo massimo di cui al precedente Art. 10, possono essere affidate in economia tutte le forniture e i servizi descritte nel Cpv sistema di classificazione unica per gli appalti pubblici, di cui al regolamento CE 213 del 2008. In particolare per gli incarichi relativi a servizi tecnici di importo inferiore a 100 mila Euro, nel rispetto dell’Art. 91 del decreto legislativo 163 del 2006, ci sono gli incarichi di progettazione, direzione lavori, Pag. 11 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 collaudi, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e /o fase di esecuzione, redazione piani e elaborati di supporto alla progettazione.” PRESIDENTE CAPECCHI Ci sono domande? Direi, visto e considerato che mi sembrano argomenti simili, si fa anche l’Art. 12, così si parla delle forniture e servizi eseguibili in economia e degli incarichi professionali, si fa l’11 e il 12 almeno poi si va alle norme finali, va bene? Prego Ingegnere, legga anche l’Art. 12. INGEGNERE CAROSELLA “Incarichi di progettazione dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria. Il conferimento di incarichi di progettazione di servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura di importo inferiore a 40 mila Euro avviene mediante affidamento diretto, ai sensi del combinato disposto degli Artt. 91 comma 2 e 125 comma 11 del 163/2006 e Art. 252 del D.P.R. 207 del 2010, per i servizi tecnici espressamente indicati nell’elenco delle categorie di servizi e forniture. Il ricorso all’affidamento diretto nel rispetto del principio della rotazione non può essere utilizzato nei confronti dello stesso operatore economico più di 2 volte nel corso dell’anno, nei limiti massimi consentiti, o in numero superiore agli affidamenti diretti fino alla concorrenza di 60 mila Euro annui Iva esclusa. Il conferimento di incarichi di progettazione e di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria di importo inferiore a 100 mila Euro avviene mediante procedura negoziata, senza pubblicazione di bando, con invito di almeno 5 soggetti idonei, ai sensi del combinato disposto degli Artt. 91 comma 2 e 267 del 207 del 2010. I soggetti da invitare sono individuati nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità, trasparenza, rotazione, tramite la predisposizione di un apposito elenco di operatori economici, ovvero sulla base di indagini di mercato. Il ricorso a professionalità esterne è consentito solo e esclusivamente nel caso in cui il Comune non disponga all’interno di personale idoneo o sufficiente, ovvero quando la prestazione professionale richiesta non rientri nelle competenze specifiche del personale degli uffici.” CONSIGLIERE TRALLORI La domanda è semplicemente questa, perché vedo si richiama spesso anche negli articoli che abbiamo visto insieme finora, il richiamo all’individuazione di soggetti, come c’è anche all’Art. 12, tramite indagini di mercato, vorrei capire se si riesce a spiegare, almeno a me, come avviene l’indagine di mercato, con quale tipologia, semplicemente questa era la domanda. PRESIDENTE CAPECCHI Qualche malalingua rispondeva: con un giro in Piazza del Duomo il mercoledì o il sabato! Però direi che sia meglio se risponde l’Ingegnere! INGEGNERE CAROSELLA Indagine di mercato è in genere quando si richiedono i preventivi, ci possono essere sia in caso di lavorazioni, ma in particolare nel caso di incarichi professionali, degli incarichi per cui non si riesce bene a calcolare la tariffa, quindi si chiedono dei preventivi che poi possono essere messi a base d’asta, perché dipende qual è la soglia, magari non si sa anche se quell’importo può essere sotto i 40 mila o sopra i 100 mila, allora potrebbe essere fatto questo, può essere fatta anche un’indagine di mercato, che è preferibile naturalmente, con una manifestazione di interesse, magari si bandisce con semplicità sul sito, dicendo che l’Amministrazione vuole fare questa cosa, si chiedono ai professionisti disponibili di fare, però in quel caso è già più complesso, perché è una manifestazione di interesse e comunque chiedi al professionista di essere già disposto a fare un’offerta e poi gli viene chiesta l’offerta, però o l’una o l’altra situazione, in modo da partire per fare una procedura di gara ristretta o aperta, perché nel caso in cui superassimo i 100 mila Euro, chiaramente la procedura è aperta. CONSIGLIERE TRALLORI Soltanto per chiudere su questo una precisazione. Diceva l’Ingegnere che ci sono casi in cui te la bandisce pubblicamente, ovviamente per individuazione tramite energetiche di mercato, ma se non arrivi a questa casistica, come si veicola l’informazione per cui poi fai l’indagine di mercato? Come lo viene a sapere il professionista in questione che si può partecipare per essere individuati etc. alla progettazione? Era questo che volevo capire, forse non l’ho capito io nella sua spiegazione, o sono stato poco attento o mi è sfuggito, era semplicemente per questo. Pag. 12 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 CONSIGLIERE TOMASI Intanto è interessante quello che dice il Cons. Trallori, perché poi all’Art. 91 comma 2 si dice anche leggo testualmente - che secondo la procedura prevista dall’Art. 57 comma 6 l’invito è rivolto a almeno 5 soggetti, se sussistono in tale numero aspiranti idonei, nel senso è anche poi difficile capire, se si va anche a richieste molto specifiche di progettazione, se si riesce veramente a arrivare a tutti quei professionisti che potrebbero essere idonei, se l’informazione veramente arriva o se vengono interpellati, perché chi è idoneo? È difficile penso individuare anche le professionalità specifiche. E poi ovviamente, se ne parlava anche con il Cons. Bartolomei, poi penso interverrà, sul discorso delle soglie - ovviamente lo disse anche la scorsa volta - ci sembrano eccessivamente alte per svariati motivi, perché la Legge dice “possono” e quindi si presume che possono essere anche abbassate, anche perché nella mia breve esperienza di consigliere comunale, e forse Alessio ne ricorderà di più, questi incarichi di progettazione non so che soglia massima hanno raggiunto, io non ricordo personalmente che a un professionista sia stato dato un incarico di progettazione oltre i 50 mila Euro, quindi veramente ci entrerebbero tutti a piene mani. Non si capisce la necessità. Ora non ricordo, l’ultima che abbiamo visto rispetto all’organizzazione dell’area intorno all’ospedale nuovo, all’Arch. Anzilotti, mi pare che è costata sui 20 mila Euro, quindi sotto soglia, però è abbastanza imponente, poi sarò smentito, però non c’è la necessità di tenerle così alte, almeno la storia ci insegna nel Comune di Pistoia, quindi si potrebbero anche in virtù di questo abbassarle, oltre per un principio di trasparenza, nel senso poi di andare più possibile a gara anche in questi casi. CONSIGLIERE MELANI Mi scuserete, torno un attimo all’Art. 11, perché l’ho letto e riletto. Volevo capire meglio il contenuto di questo articolo cosa vuole dire, perché ad un certo punto ci sono anche due punti e quindi si presuppone che ci sia un’espletazione di ciò che è stato detto prima, però non capisco questa elencazione a cosa si riferisce rispetto alla parte iniziale del punto. L’ho riletto e riletto, però non ho capito bene il contenuto e il senso di questo articolo. CONSIGLIERE BARTOLOMEI Come sapete, è un refrain che ripeto dal primo giorno che abbiamo cominciato a parlare di questo regolamento, io ritengo che non sia possibile accettare che, a fronte di un regolamento che prevedeva soglie massime di 40 mila Euro, oltre le quali poi scattavano tutti i meccanismi di gara, con quello che è successo al Comune di Pistoia si riproponga un regolamento che porta queste soglie da 40 a 200 mila. Questa è la cosa che io dico fin dal primo giorno, aspetto poi il momento, dopo che si è parlato analizzando articolo per articolo, in cui si potrà approfondire questo aspetto, che a me turba in maniera pesante. Ancora di più - mi permettete - mi turba il fatto che si possa portare addirittura a 100 mila l’incarico professionale di progettazione. Rammento che il Sindaco Bertinelli, durante la campagna elettorale, ha più volte detto e più volte ripetuto, di fronte agli ordini professionali, che avrebbe scelto con decisione la via dei bandi pubblici, la via della trasparenza, la via dei concorsi di idee, voi capite che questo articolo è esattamente il contrario, esattamente l’opposto. Si va nella direzione esattamente opposta a quella degli impegni che ci siamo presi tutti quanti con gli elettori durante la campagna elettorale. Non si può dire da una parte che siamo per i concorsi di idee e per i concorsi di progettazione, poi dall’altra costruire regolamenti in cui si dà delega al dirigente di scegliere chi gli pare fino a 100 mila Euro, perché capite questo è l’opposto di quello che ci siamo preposti di fare. Allora io dico che su questo punto bisogna intervenire pesantemente, perché non so quali siano i limiti imposti dalla Legge e soprattutto non so quali siano i margini che la Legge concede ai regolamenti dei Consigli Comunali, quindi agli organi di governo periferico per manovrare questa roba, ma qualunque siano codesti limiti, noi bisogna adattarsi al minimo, perché noi ce la vogliamo o non ce la vogliamo caricare addosso, tutti quanti, la croce di quello che è accaduto al Comune di Pistoia? O tutto bene madama la Marchesa, visto che c’è un processo in corso e come si suole dire ci pensi la Magistratura e qui nel frattempo la festa continui con la musica nuova, i suonatori nuovi, ma la festa continui? Io credo che non sia questo il senso. Qui è necessario che il Consiglio Comunale faccia un atto di responsabilità, il che significa prendersi la responsabilità di irrigidire le norme e le regole, in modo tale che si eviti o si cerchi di evitare che in futuro possano riaccadere episodi come quelli che sono già accaduti. L’abbiamo fatto e bene con il regolamento dei controlli, che è stato approvato ieri dal Consiglio Comunale, lo dovremo fare e meglio con il regolamento questo dei lavori pubblici, che secondo me va rivisto profondamente per tutto ciò che riguarda o le soglie. L’ho detto dal primo giorno, continuo a ripeterlo, aspetto poi il momento in cui ci si Pag. 13 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 metterà le mani esattamente. Io capisco che c’è da sburocratizzare, c’è da accelerare, tutto vero e va tutto bene, però detto questo, non è che si può continuare con delle regole che poi alla fine sfuggono in qualche modo a una capacità vera di potere operare un controllo, perché qui si sostituisce in sostanza, in questo regolamento, al controllo, ai meccanismi di evidenza a pubblica e di procedura pubblica, la responsabilità, che è un tema che a me è anche caro, però voi sapete che la responsabilità funziona fin quando è in mano a chi è veramente responsabile. Se poi una volta capita che va in mano a uno che è meno responsabile, con il meccanismo della responsabilità poi ci si trova a delle situazioni non belle. Ho voluto dire queste cose, perché ritengo che su questo tema delle soglie ci sia molto da discutere e molto da rivedere e in particolar modo su quelle previste, come in questo articolo, per quanto riguarda la progettazione, perché qui c’era anche un impegno del Sindaco, durante la campagna elettorale, che andava in posizione diametralmente opposta a quella che ora si sta sposando in questo regolamento. Tengo qui sotto il programma del Sindaco, se volete ora tra 5 minuti riprendo la parola, trovo anche le pagine dove se ne parla esattamente di questo tema e si leggono, perché qui veramente altrimenti si rischia di dire una cosa in campagna elettorale e poi di fare l’opposto quando siamo stati eletti. CONSIGLIERE LATTARI Presidente, però chiedo se posso intervenire ancora su quegli elenchi, perché volevo capire che è un punto secondo me importante, ma mi è sembrato che molti colleghi ne abbiano parlato. In che rapporto sta questo elenco di soggetti abilitati con l’elenco, invece, che si dice all’Art. 5 elenchi di operatori economici? Perché all’Art. 5 si dice che si fa questo elenco, che ci rientrerebbe anche poi la good list e tutta una serie di storie, quando poi invece si dice che bisogna attingere per determinate cose, ma mi sembrava di capire tutto, agli elenchi regionali chiamiamoli così, allora - questo è un difetto mio - non riesco a capire quando è che si attinge da quelli iscritti in quell’elenco del dirigente e quando si attinge, invece, a quello del Consip per intendersi. Sicuramente è una bischerata, però sarei molto più tranquillo, perché detta in maniera molto povera qualcuno di noi dice “secondo gli importi, se sono più bassi, perché non darli a quelli che lavorano sul territorio?” e lo diceva questo il Cons. Del Maestro che ho accanto a me. Secondo me c’è da chiarire, non riesco a chiarire questa differenziazione di questi due elenchi, se si può. Ora mi spiace se la domanda è stupida. INGEGNERE CAROSELLA Io provo a rispondere a tutte le domande, parto da questa che è anche forse la più semplice. Faccio un discorso più articolato, perché c’è anche la domanda del Cons. Melani sull’Art. 11. In realtà prima noi abbiamo parlato di lavori e abbiamo fatto l’elenco delle tipologie, delle categorie di lavoro che possono essere fatte, i lavori all’interno dei quali troviamo i lavori in economia, quindi movimento terra, idraulico etc. etc.. Per quanto riguarda i servizi e le forniture, è un po’ diverso, perché c’è una norma, che è questo regolamento 213 del 2008, che dà l’elenco di tutti i servizi e di tutte le forniture esistenti, che è questo Cpv; c’è questo elenco e negli allegati che vi avevo dato vi ho dato le prime pagine e l’ultima pagina, è un elenco di 74 pagine o forse di più, anche 200 pagine - non mi ricordo bene il numero - e praticamente dice quali sono tutte le forniture che si possono fare, le forniture in generale, semi di senape, semi di ortaggi, piante, verdure, ortaggi, cipolle etc. etc., c’è tutta l’elencazione… (intervento fuori microfono) no, tutte le forniture e tutti i servizi, è un semplice riferimento, le forniture sono indicate in questo elenco, però non ci sono gli incarichi di progettazione. Gli incarichi di progettazione possono essere assimilati a dei servizi, quindi essere gestiti con l’Art. 125 del 163, se vengono inseriti in un regolamento dei lavori in economia, quindi per questo motivo abbiamo detto che tipologie di forniture e servizi eseguibili in economia sono tutti i servizi e le forniture che sono nel Cpv e in più ci sono gli incarichi professionali, cioè relativi ai servizi tecnici di importo inferiore etc. etc.. Poi viene specificato come vengono gestiti gli incarichi professionali, quindi vengono specificate le soglie e viene specificato l’attingimento all’elenco. Questo lo volevo dire perché la norma ne parla così, altrimenti il servizio di architettura o il servizio di ingegneria non è in questo elenco, quindi non può essere gestito con l’Art. 125 del 163. Questa precisazione dell’Art. 11 è stata fatta proprio per inserire gli incarichi professionali, questo per rispondere alla comprensione dell’Art. 11, al significato dell’Art. 11, che aveva fatto il Cons. Melani… (intervento fuori microfono) sì, serve per dire che esiste un elenco di servizi e forniture, che è questo Cpv, e lo si richiama semplicemente che è un elenco di numerose pagine, dove ci sono tutte le forniture e tutti i servizi dello scibile, in più si aggiungono i servizi tecnici dell’architettura e dell’ingegneria… (intervento fuori microfono) sì, io rileggendolo - lo dicevo prima all’Assessore - mi rendo conto che non è scritto Pag. 14 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 benissimo, va scritto un po’ meglio. Questo vuol dire che nei limiti dell’importo massimo di cui al precedente Art. 10 possono essere affidati in economia tutte le forniture e i servizi che sono nel Cpv e gli incarichi relativi a servizi, che vanno specificati, che sono quindi incarichi di progettazione, incarichi di collaudo. Non era chiaro, perché se uno non conosce la motivazione, in effetti non era chiaro, quindi qui andrebbe scritto “e gli incarichi di”. Per quanto riguarda le soglie non dico niente, perché ne abbiamo parlato già l’altra volta, quindi questo è un tema che va affrontato indipendentemente dalle motivazioni tecniche. L’elenco dei soggetti abilitati, l’elenco che c’è qui in questo articolo 12 non è lo stesso elenco dell’Art. 5, quello è l’elenco degli operatori economici, cioè delle imprese, devo fare un lavoro e ho l’elenco delle imprese, qui devo fare un incarico professionale e quindi avrò elenchi di professionisti. Sono elenchi di professionisti, quindi soggetti abilitati, perché dovranno anche avere un’iscrizione all’albo, all’alto degli architetti, degli ingegneri, dei geologi, dei geometri se sono geometri, comunque incarichi tecnici di servizi all’ingegneria, quindi sono architetti, ingegneri, periti, geometri… (intervento fuori microfono) sì, e ci sono tutti gli articoli precedenti, forniture e servizi… (intervento fuori microfono) no, servizi e forniture vengono fatte ricorrendo al Mepa, allo Start e al Consip, i servizi per l’ingegneria non c’è il Mepa, il Consip e lo Start, o si fanno sempre delle gare aperte oppure si fanno, e poi cercherò di rispondere meglio anche al Cons. Trallori, delle manifestazioni di interesse, per cui pubblico un certo avviso e dico quello che voglio fare, quindi attendo la risposta di più professionisti interessati a quell’eventuale incarico, con degli elementi minimi per comprendere la tipologia di incarico, tipo anche se non so qual è la base d’asta, perché è difficile capire qual è la base d’asta, dico “devo rifare l’incarico professionale per”. Ora non mi viene francamente in mente niente, però ci potrebbe essere un incarico di cui non riesco a costruire bene la normativa, l’incarico per una verifica sismica di un edificio particolare, l’edificio in cemento armato è costituito da 10 mila metri cubi di volume, sito nel Comune di Pistoia, chiedo ai professionisti di fare una proposta o comunque di presentarmi l’interesse a presentarmi poi una proposta economica entro tot giorni. A quel punto mi arrivano un certo numero di domande, alcune unità, non certo mille o duemila immagino, e a quel punto si può iniziare anche un dialogo con questi, anche una richiesta di una quantificazione di una notula, per poi potere cercare di ribassare, perché non sempre è così immediato, è così diretto capire come ci si può muovere. Certo è che lo dobbiamo fare nella maniera più trasparente possibile, quindi dobbiamo un po’ cercare di capire come farlo. Quindi la cosa migliore noi dobbiamo, mentre c’è già un elenco di operatori che in qualche modo andrà rivisto anche in funzione di questo regolamento quando verrà licenziato, non c’è un elenco di professionisti, non esiste… (intervento fuori microfono) io sto cercando di spiegare, non c’è, lo dobbiamo fare, ma aspettiamo il regolamento per farlo… CONSIGLIERE LATTARI Praticamente esistono 4 categorie a questo punto, i lavori, le forniture, i servizi e gli incarichi professionali, molto alla carlona, ma allora quando noi invitiamo - si è detto all’inizio della Commissione - gli operatori economici, no, dovevamo invitare gli operatori economici, ma anche gli ordini professionali, perché per quale motivo, se le tipologie sono queste 4, è corretto che l’ordine professionale dica ai propri associati… (intervento fuori microfono) certo, perché se si è definito, sono 4 ora. INGEGNERE CAROSELLA Era stato detto dall’Assessore, glielo ho suggerito mentre lo diceva, è accolto il suggerimento e l’ha detto, perché ci sono anche i professionisti che dovranno essere invitati. PRESIDENTE CAPECCHI Se sugli Artt. 11 e 12 non chi sono altri, direi di chiudere sul titolo V, così finisce di rispondere l’Ingegnere al Cons. Tomasi, poi si va al Titolo V, direi di leggere tutti gli articoli e poi si conclude la discussione. INGEGNERE CAROSELLA “Soggetti idonei” ho detto prima, quindi devono essere soggetti iscritti, si sta parlando di professionisti e quindi iscritti ai rispettivi albi e non solo, se io vado a fare, dovrò costituire questi elenchi e di questi non ne abbiamo, mentre per le ditte li abbiamo per gli operatori economici, non li abbiamo e dovremo costituirli, quindi è un lavoro di cui dovremo farci carico, ma che dovremo fare. Se io devo fare un determinato tipo di lavoro, per cui ho necessità di avere un professionista che ha già fatto magari un incarico professionale analogo, o di importo simile a quello che sto facendo, perché ho bisogno di avere Pag. 15 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 una certa esperienza, una certa conoscenza della materia, idoneo vuol dire anche quello. Io vado nell’elenco e nell’elenco mi devo scegliere 5 idonei, non solo idonei perché, se mi ci vuole l’ingegnere, devo scegliere tra gli ingegneri e, se mi ci vuole un architetto, devo scegliere tra gli architetti, oppure tra i geologi piuttosto che periti, però magari ho bisogno di fare una prestazione professionale particolare, per cui devo anche andare a vedere magari certi requisiti professionali o esperienza professionale che ho acquisito. Naturalmente tutto questo dovrà essere manifestato in un atto, dovrò motivare perché sono andata a scegliere 5 idonei e perché per me quelli sono idonei, lo devo motivare, non è che devo dire “devo fare la verifica di un solaio e voglio assolutamente andare a scegliere 5 ingegneri di comprovata esperienza, con almeno 15 anni di iscrizione all’albo”, probabilmente è eccessivo, forse mi possono bastare anche 5 ingegneri neo laureati, quindi neo iscritti all’albo professionale. È chiaro che deve essere qui anche la proporzionalità naturalmente dell’incarico professionale, quindi quando si parla anche di professionalità, poi va beh rotazione, trasparenza etc., quindi idoneo vuol dire anche questa cosa. Soglia massima per un incarico professionale, io purtroppo non posso dare una grande risposta, perché sono qui da pochissimo e incarichi professionali di dati con importo così elevati, però in una progettazione stradale in cui ci sono delle infrastrutture stradali è abbastanza frequente che si possa arrivare a 50, 60, 70 mila Euro di incarico professionale, perché comunque poi bisogna vedere anche cos’è che vado a mettere a gara, perché secondo anche gli orientamenti della normativa, quando io vado a fare l’incarico di progettazione e poi penso che darò fuori anche l’incarico di direzione dei lavori, per stabilire la soglia della notula professionale non devo separare due incarichi, ma devo tenere conto dei due incarichi contemporaneamente, cioè progettazione e direzione lavori, altrimenti sarebbe una suddivisione non lecita degli incarichi, perché poi gli do l’incarico professionale di progettazione, che è 19 mila, poi l’incarico direzione lavori che è 15 mila, poi gli do l’incarico di coordinatore della sicurezza che è 5 mila, alla fine a forza di fare tutti questi pezzettini… e infatti la normativa dice addirittura che io dovrei valutare - non è scritto chiaramente, è scritto nella norma, ma non è facilmente comprensibile, come spesso succede nelle norme italiane - qualora do un incarico esterno, io devo valutare tutti i valori di tutti gli incarichi esterni che io do per quell’appalto, quindi se io decido di dare esternamente progettazione, direzione lavori, collaudo, coordinamento della sicurezza, devo vedere tutti e 4 quanto valgono per stabilire quale sia la soglia dell’incarico esterno. Per cui è molto probabile che, se io vado a sommare progettazione, direzione lavori, collaudo e coordinamento della sicurezza e magari contabilità dei lavori, ispettore di cantiere, quindi esternalizzo tutto, è molto probabile che si superino anche i 100 mila Euro e quindi devo assolutamente fare una gara aperta. È facilissimo superare i 40 mila Euro. Come ho detto prima, se poi separo gli incarichi e quindi decido di dare i vari incarichi a vari diversi, l’idoneità dei soggetti è anche inferiore a una soglia che potrebbe essere, invece, tutto l’incarico esterno, mi spiego meglio: devo fare esternamente un’opera complessa, l’importo complessivo dell’incarico professionale è 200 mila Euro e quindi devo andare in gara aperta. Però posso anche stabilire che do la progettazione e la direzione lavori a un soggetto, che è diverso dal collaudatore per forza e che è diverso magari anche dal coordinamento della sicurezza, bene io il coordinatore della sicurezza mi vado a scegliere uno che non ha un’esperienza magari complessa sulla materia, ma potrebbe essere anche un giovane professionista che ha un’esperienza inferiore. È un po’ come per le imprese, vi spiegai l’altra volta della suddivisione in lotti: per capire qual è la soglia, devo prendere a riferimento la somma di tutti i lotti, poi ogni lotto posso affidarlo anche a una ditta che ha quell’idoneità particolare per fare quel lotto, che magari è sotto i 150 mila Euro, quindi non occorre la Soa; per i professionisti è un po’ diverso, perché non ci sono le Soa, però anche lì dobbiamo andare a vedere la capacità tecnica più che l’idoneità - perché l’idoneità la dà l’iscrizione all’albo - per fare quel determinato incarico. Quindi in realtà, se noi andiamo a sommare e a vedere tutti gli incarichi che ci possono essere in un’opera pubblica, superare i 40 o 50 mila Euro è frequente, può essere frequente. ASSESSORE BELLITI Intanto propongo che venga distribuito ai Commissari il testo del regolamento vigente… (intervento fuori microfono) è stato inviato? Perfetto, perché è utile fare un confronto e sapere cosa cambia e cosa rimane uguale. A questo proposito volevo fare qualche precisazione rispetto all’intervento del Cons. Bartolomei, perché per esempio la questione della soglia massima per il cottimo fiduciario era di 200 mila Euro anche nel precedente regolamento, così come è proposto nell’attuale proposta di regolamento, quindi questo è bene precisarlo. Cosa cambia rispetto al precedente regolamento? È che, per esempio, si inserisce questo titolo collegato agli incarichi professionali, che prima invece non era contenuto, quindi è un titolo in più e si Pag. 16 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 omogeneizzano le procedure di affidamento degli incarichi di progettazione, così come quelli dell’affidamento di lavori o servizi e forniture. Per quanto riguarda i servizi e i beni e forniture, il limite era di 50 mila Euro e quindi anche qui c’è una modifica in questo senso. Per quanto riguarda i lavori in economia, anche qui è bene chiarire questo aspetto, poi ovviamente il tema della soglia sarà oggetto immagino di una discussione più approfondita nella prossima riunione di commissione. Qui nei lavori in economia la soglia dell’affidamento diretto era effettivamente di 20 mila Euro, senza prevedere nessun tipo di procedura di questa modalità dell’affidamento diretto; nella proposta che viene avanzata, su sollecitazione del Dirigente, e non vi sto a rispiegare com’è andata poi la proposta del regolamento, si propongono le soglie massime previste dalla Legge, quindi 40 mila Euro dell’affidamento diretto e 200 mila per cottimo fiduciario e così via, prevedendo però, per quanto riguarda l’affidamento diretto, è vero la soglia massima prevista dalla Legge, ma una serie di criteri e di principi che vanno a influire sui criteri della pubblicità e della trasparenza, quindi il principio di rotazione, si introducono le soglie massime, cioè il numero massimo degli incarichi comunque che possono essere affidati, dei lavori che possono essere affidati e anche una cifra massima oltre la quale non si può andare. Diciamo che la filosofia di questa proposta è, piuttosto che affidarsi alla questione della soglia numerica, affidarsi alle procedure di massima trasparenza e pubblicità, quindi questa è stata la filosofia, cioè la massima trasparenza e pubblicità, consentendo comunque efficienza e snellezza nelle procedure. Questa è stata la filosofia, non è ovviamente per rimettere in discussione, anzi ancora di più semmai regolamentare le procedure e quindi vincolare e aumentare anche la responsabilità del dirigente, anche nel caso in cui si dia l’affidamento diretto, però naturalmente questa era una precisazione che volevo fare, per poi fare una discussione più approfondita rispetto a questo punto la prossima volta. PRESIDENTE CAPECCHI Direi di arrivare al titolo V, così finiamo stasera, come ci eravamo prefissati, perlomeno l’analisi del regolamento, con le riserve che dicevamo all’inizio e che ricordava ora l’Assessore, ovvero di incontrare poi le associazioni di categoria e su questo alla fine della Commissione vi chiederei di confrontarsi un attimo su un percorso possibile di scaletta nei prossimi giorni, fermo restando che l’assenza forzata del Cons. Del Bino ovviamente sarà oggetto di discussione da parte mia con lui per la calendarizzazione congiunta della Commissione, e poi anche sulle questioni relative alle soglie, che credo rappresentino uno degli aspetti più delicati e dall’altra parte più politici del regolamento. INGEGNERE CAROSELLA Art. 13 “norma di rinvio. Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento, si applicano le norme e i principi contenuti nel 163 e nel 207, oltre alle ulteriori discipline dei settori applicabili.” Art. 14 “è abrogato il precedente regolamento di semplificazione dei procedimenti di spese in economia, approvato con delibera di Consiglio Comunale N. 125 del 26 maggio 2003. Sono altresì abrogate le norme dei regolamenti comunali e degli atti aventi natura regolamentare che risultino in contrasto con quanto disposto dal presente regolamento.” Art. 15 “entrata in vigore. Il presente regolamento entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione all’Albo pretorio telematico dell’ente e avrà efficacia fino all’emanazione di leggi comunitarie, statali e regionali o atti aventi valore e efficacia normativa a carattere generale che disciplinino diversamente la materia in oggetto. Dopo il previsto periodo di pubblicazione all’Albo pretorio, il presente regolamento sarà spostato nell’apposita parte del sito web del Comune, dove rimarrà per tutto il tempo della sua efficacia”. PRESIDENTE CAPECCHI Interventi su questi ultimi 3 articoli? Tra l’altro, se mi consentite, scritto così l’Art. 14 sembrerebbe risolvere, almeno parzialmente, il problema sollevato da Gonfiantini rispetto al regolamento per l’economato. Resta però magari da rivedere quello, per evitare comunque incertezze di carattere interpretativo. Mi permetterei, se non ci sono altri, di fare due brevissime valutazioni su questi ultimi 3 articoli, perché il 15, quello relativo all’entrata in vigore, dice testualmente “il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione all’Albo pretorio telematico dell’ente e avrà efficacia fino all’emanazione di leggi comunitarie, statali e regionali o atti aventi valore e efficacia normativa a carattere generale che disciplinino diversamente la materia in oggetto”, scritto così sembra che se domani esce la Merloni terdeces, questo tutto, anche se magari cambia una norma sola, cessi la propria efficacia. Per risolvere, secondo me, il problema di coordinamento, nell’Art. 13, laddove si parla della norma di Pag. 17 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 rinvio, si potrebbe dire “contenuti nel 163” e magari si potrebbe richiamare la normativa comunitaria, il 163, il D.P.R. e successive modifiche e integrazioni, dicendo che dall’altra parte, ma di fatto è così, perché la norma primaria è ovvio che prevale sulle norme regolamentari, però laddove invece ci possano essere degli aspetti che vengono corretti dando un criterio di discrezionalità, laddove invece oggi, per esempio, ci sono norme fisse, per esempio oggi noi ci siamo attenuti, e non faccio l’esempio concreto, ma perché la Legge dice “per quei lavori la soglia è x”, domani potrebbe dire “tra x e y”, allora eventualmente qui inserire che eventuali adeguamenti automatici, perché la norma prevale, vengono coperti con le successive modifiche e integrazioni, laddove si presentassero - se ci si vuole scrivere, altrimenti è tautologico almeno in parte - spazi di ulteriore modifica o di scelta discrezionale da parte dell’ente sarà valutato. Si potrebbe risolvere il problema dicendo per la prima entrata in vigore, oppure mettendo una verifica annuale, cioè se si può inserire una verifica annuale di corrispondenza, fermo restando che questo è più per noi Consiglieri che non ovviamente per i tecnici dell’ufficio, perché loro tutti i giorni si confrontano con la normativa che cambia, però è chiaro che si corre il rischio di avere poi un regolamento, come quello dell’economato probabilmente, che dice delle cose in realtà, mentre la normativa è andata avanti, allora creare un meccanismo di revisione costante e di adeguamento costante, anche solo per evitare possibili confusioni. Mi venivano queste riflessione soprattutto perché l’Art. 15 mi sembrava un po’ troppo netto, dicendo che perde efficacia se cambia la normativa, in realtà va creato un meccanismo di armonizzazione, non è che perde efficacia tutto, però mi rimetto ovviamente all’Ingegnere, era una valutazione così… (intervento fuori microfono) certo, qui il problema è che si diceva che perdeva efficacia tutto il regolamento… (intervento fuori microfono) sì, era un riferimento all’entrata in vigore, laddove giustamente dice “entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione all’Albo pretorio, che questo segna anche per gli uffici e per coloro i quali hanno a che fare con il Comune uno start up molto diverso rispetto a quello che oggi abbiamo, fermo restando che la Legge prevale, ma siccome la Legge dà anche criteri di discrezionalità, per esempio le soglie, quando arriveremo alla stesura definitiva e al voto in Consiglio Comunale varrà 100, 200, 300, faccio per esplicitare, quindi dal giorno successivo alla pubblicazione per gli interlocutori varranno quelle soglie nell’ambito del territorio di Pistoia. Sicuramente l’entrata in vigore è corretta, magari cercherei di spiegare meglio l’armonizzazione con la normativa sovraordinata... (intervento fuori microfono) se si vuole scrivere, se si vuole accompagnare in Consiglio Comunale mettendolo nella proposta di delibera, se non metterlo nel regolamento, ma era una proposta per superare il problema, se si possa superare. CONSIGLIERE GONFIANTINI Ringrazio l’Ingegnere Carosella e l’Assessore, però volevo un attimo capire come ci muoviamo, nel senso abbiamo deliberato in Giunta il provvedimento, su quella delibera ci sono gli emendamenti fatti dalla subentrata Ingegnere Carosella dirigente, nel corso del dibattito, finalmente chiuso mi pare con oggi, sono emerse nuove segnalazioni, e io non sto a ripercorrere quelle che ho posto io, che credo mi pare puntualmente l’Ingegnere abbia segnato credo, poi ci sono i verbali, quindi voglio capire se in questo, a prescindere dalle cose di stasera dell’armonizzazione con il regolamento dell’economato, c’è una rilettura complessiva del testo e facciamo una nuova commissione, ivi compreso il ragionamento sulle soglie, cioè qual è la quadratura di questo provvedimento, tenendo il principio che è già stato approvato in Giunta, ci sono degli emendamenti di un dirigente, queste modifiche al nuovo testo - lo dico perché credo non sia banale l’osservazione - come le modifichiamo? Sono gli emendamenti della Commissione, oppure sono nuovi emendamenti che fa la Dirigente al testo, raccogliendo il dibattito della Commissione? PRESIDENTE CAPECCHI Il Cons. Gonfiantini pone una questione importante, alla quale pensavo di avere parzialmente risposto prima nella mia qualità di presidente. Io credo che questa sera si sia conclusa una prima parte del percorso, l’approfondimento in Commissione, abbiamo preso atto che il testo licenziato inizialmente dalla Giunta è stato dalla Struttura modificato con la rilettura e quindi la proposta integrativa fatta dall’Ingegnere Carosella, si è risolto, almeno nei fatti per il momento, e poi non so se formalmente rimane, la questione della coesistenza di un dirigente che firmava e di un dirigente che correggeva, tanto per essere chiari, però il testo è questo e abbiamo interloquito, credo in maniera positiva, come consiglieri sul testo. L’Ingegnere ha preso nota delle questioni più tecniche, dando le spiegazioni e quindi modificando il testo, perché sono stati presi appunti e su alcune osservazioni giunte dai Commissari c’è stata la presa in carico, da parte della Struttura e da parte della Giunta, delle modifiche richieste… (intervento fuori microfono) esatto, infatti volevo arrivare qui. Pag. 18 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014 Procederei in questo modo: fatta salva la riserva di confrontarmi con il Presidente Del Bino, anche per concordare i tempi, siccome oggi sono state comunque suggerite e in parte recepite molte modifiche, nei prossimi giorni l’Ingegnere rimetterà al pulito il testo - io direi di procedere così - dopodiché lo rimanda a tutti i membri della I e della II Commissione e, una volta che avremo il testo, direi di riconvocare congiuntamente le due commissioni, però non il martedì che viene, ma direttamente il martedì successivo, quindi da oggi a 14 giorni, perché se il testo arriva giovedì o venerdì o anche sabato, diventa difficile poi essere nelle condizioni, perché la mia idea sarebbe quella di riconvocarci a questo punto direttamente anche con le associazioni di categoria, però è la mia idea, è la proposta che faccio, perché se ritorniamo con un testo nuovamente da rivedere, o lo si rivede un’altra volta tutto fin dall’inizio, allora poi che si fa? Si ricomincia articolo per articolo a fare le modifiche? Siccome invece tra l’altro queste sono commissioni congiunte, e lo dico conscio e assolutamente d’accordo con quanto disse anche ieri, se non ricordo male, nel dibattito il Cons. Lattari tra gli altri, però voi capite bene che ormai diverse commissioni sono state fatte, abbiamo la Dirigente che diligentemente per quello che ha ritenuto, ovviamente dal punto di vista tecnico, di potere recepire e con la riserva che oggi ha espresso, e credo che debba essere apprezzato da parte di chi ha posto il tema, da parte dell’Assessore Belliti, la quale ha detto “sulle questioni più politiche e in modo particolare sulle soglie, siamo disponibili ancora a fare un ragionamento”, che essendo però più politico, alla fine le questioni le abbiamo dissodate all’interno della Commissione, quindi eventualmente sentiremo anche nella prossima Commissione congiunta quello che ne pensano le associazioni di categoria e poi credo, nel giro di 15 o 20 giorni avevamo detto, il regolamento, pure importante, pure complesso, sia nelle condizioni di potere approdare in Consiglio Comunale. Ricapitolando, qualche giorno per la Struttura per rimettere al pulito il regolamento, lo fa pervenire alle presidenze e noi lo giriamo a tutti i membri delle due commissioni, credo - ma dovrò parlarne con Del Bino - che si possa già programmare una commissione congiunta con le associazioni di categoria, non per martedì prossimo, ma per il martedì successivo, oggi ne abbiamo 18 e quindi non per il 25 ma per il primo aprile, con il testo a quel punto che da qualche giorno avremo a disposizione e che ovviamente, nel momento in cui verrà trasmesso a noi, verrà trasmesso anche alle associazioni di categoria. Credo che… (interruzioni) no, infatti su questo, e lo dico con chiarezza, se poi dal confronto con le associazioni di categoria emergessero delle proposte ulteriori di riflessione, nulla ci toglie di potere fare poi, prima di andare in Consiglio Comunale, un ulteriore passaggio, lungi da me, ci mancherebbe altro! Lo dicevo perché altrimenti poi si correva il rischio, se ci si rivedeva noi, poi ci si rivede con le associazioni e poi ci si doveva rivedere un’altra volta se arrivano le proposte, allora poi diventava davvero una situazione abbastanza difficile da sostenere. CONSIGLIERE MELANI Presidente, siccome ho seguito molto attentamente la sua proposta di lavori, che condivido e lo volevo mettere a verbale, però se ci si riserva - mi sembra che lei l’abbia recepito quando l’abbiamo detto fuori microfono, anche di fare un passaggio eventualmente dopo le associazioni di categoria, perché chiaramente capisce bene, Presidente, le associazioni di categoria possono porre delle questioni che hanno una rilevanza politica, o che magari possono essere sfuggite a noi Consiglieri, che non siamo addetti tout court al lavoro e a gestire, o in qualche modo a lavorare seguendo questo regolamento, insomma sarebbe difficile poi fare un passaggio sulla ratifica con le associazioni di categoria e poi andare direttamente in Consiglio Comunale. Mi fa piacere che la Presidenza recepisca questa sensibilità, perché mi sembra anche diffusa questa sensibilità. PRESIDENTE CAPECCHI Ci sono altri? No, allora direi che si può dichiarare conclusa la Commissione, con il percorso che abbiamo disegnato. Buonasera a tutti. Alle ore 19.35 Pistoia, 18 Marzo 2014 il Presidente Capecchi Alessandro dichiara chiusa la seduta. La segretaria Gabbani Roberta Pag. 19 Verbale di I e II Commissione consiliare congiunta del 18 marzo 2014