Matteo Salvini (NI). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, stiamo parlando di migliaia di morti e anche in questo caso l'Europa si sveglia da buona ultima, peraltro con un'Aula mezza vuota. Stiamo parlando di un virus che ha un tempo di incubazione da due a ventuno giorni e stiamo parlando di un momento in cui, con un'operazione demenziale che si chiama Mare Nostrum, quotidianamente in Italia sbarcano migliaia di persone anche dai paesi dove il virus sta uccidendo – penso alla Nigeria, penso al Senegal e penso alla Liberia. Quindi, al di là del fatto che ovviamente quanto più si spende, quanto prima si interviene in quei paesi meglio è per tutti, soprattutto per loro che non hanno spazio nei telegiornali italiani ed europei. Però mi domando e vi domando: se alcuni paesi al mondo come la Corea del Sud o l'Arabia Saudita stanno pensando addirittura di chiudere le frontiere agli immigrati provenienti dalle zone a rischio contagio, noi che cosa stiamo facendo oltre che andare a salvare quelle vite là, cosa che è giusta e per cui siamo già in ritardo, per evitare problemi qua? E mi chiedo e vi chiedo se l'Europa possa ancora fare finta di niente a fronte dello sbarco di migliaia di persone che, al di là del virus ebola, possono, anzi sono portatrici – questi sono i dati degli ospedali italiani – di tubercolosi e scabbia, che però non si fermano in Italia, lo dico ai colleghi europei che se ne fregano. Il problema non è solo italiano, il problema è europeo, quindi vi chiedo se abbia un senso continuare ad andare a raccogliere queste persone in mezzo al mare senza alcun tipo di controllo, di garanzia o se pure i soldi che stiamo sbattendo via per Mare Nostrum non sarebbero meglio spesi in Africa, in Nord Africa per evitare a questa gente i viaggi della morte e per evitare a noi e ai nostri figli eventuali e possibili contagi.