MISTICANZA011
2 · 3 · 4 settembre 2011
San Casciano dei Bagni – Celle sul Rigo (SI)
www.misticanza.com
PROGRAMMA SPETTACOLI
San Casciano dei Bagni (Palazzo del Comune, Sala 2)
Venerdì 2 Settembre – ore 17.00 TEATRO
La Misticanza dei Piccoli presenta
SVISTE e IMPREVISTI
laboratori teatrali e di arti visive per bambini dai 4 agli 11 anni
a cura di Francesca Campli e Giulia Franchi
Succede che per colpa di un nonno sbadato Cappuccetto rosso incontri una giraffa,succede che a
Firenze per una c “aspirata” un cane si ritrovi senza testa,succede che il caso dispettoso faccia
precipitare un bambino con il paracadute e gli faccia incontrare tigri e squali. Due incontri tra libri,
arte e improvvisazione per giocare insieme con le potenzialità creative di sviste e imprevisti,
perché “gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli”, parola di Gianni Rodari.
Testi di riferimento:



Gianni Rodari, A sbagliare le storie
Gianni Rodari, Il libro degli errori
Remy Charlip, Fortunatamente
San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti)
Venerdì 2 Settembre – ore 21.15 MUSICA
Michele Moi in
Suggestioni Sonore concerto per violino
Sono oramai passati vent'anni dalla prima volta che un pezzo di legno accarezzò le mie mani...
Esso deteneva una forza misteriosa, un energia che mi fece pensare per la prima volta all'anima
scaturita dall'incommensurabile calore, misto di dolcezza e follia, prodotto dalle vibrazioni di una
scatola di legno, dal peso di appena duecento grammi chiamata violino, che, seppure fosse
piccolo, deteneva una forza quasi ancestrale e non smette ancora di affascinarmi; ogni mattina,
ogni sera, all'imbrunire, ogni attimo della mia vita.
Sono oramai quasi sette anni da quando ho detto basta allo studio accademico dello strumento,
che per mano aveva portato la mia mente a viaggiare, emozionarsi ma non creare; non mi bastava
più suonare, non riuscivo a guardarmi dentro abbastanza per riuscire a scaturire e scatenare
l'energia che vorticava nel mio stomaco, e trasdurla in un linguaggio volto all'interpretazione, alla
comunicazione delle sensazioni che ogni qual volta prendevo il violino in mano non erano più. Il
motore del mio svegliarsi, mangiare, dormire, Amare.
Quasi un anno sono riuscito a negare a me stesso la ragione per cui respiravo, mangiavo ed
amavo. La musica. Ogni qual volta aprivo la custodia del mio strumento una forza sconosciuta
bloccava le mie mani, un pò come Eveline davanti alla nave che la sta per portare nel nuovo
mondo...
ma un giorno, il pianoforte che custodisco ancora gelosamente ha fatto suonare nuovamente la
sirena di quella nave, la stessa che vent'anni fa mi aveva iniziato alla mia religione, la musica, e
questa volta, in quella giornata dell'autunno del 2001, ascoltai quel richiamo.
Mi sedetti, aprii lo scrigno che custodiva da qualche mese intatti i tasti e la meccanica di quello
strumento ed iniziai a suonare.
Cosa?
Le foglie d'autunno, cadevano e piovevano inermi come l'energia negativa che mi stava tenendo
lontano dalla mia passione ancestrale, come i ricordi e gli attimi infatuano la nostra mente e le
nostre emozioni. La vita.
Ho cominciato in quel giorno a raccontarla, ed ogni giornata, ogni attimo amore e passione.
Non ho più smesso di raccontarla e quattro anni dopo sono riuscito a suonare davanti a centinaia
di persone, a tre gradi sotto zero, quel pezzo di legno di 375 grammi di peso che non riuscivo più a
prendere in mano. Non avevo più freddo.
Ero riuscito a
Ora...
Michele Moi
San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti)
Venerdì 2 Settembre – ore 21.45 TEATRO
Collettivo Attori Riuniti presenta
MARIA Storia di una bambina speciale
con Maria Sole Mansutti
di Paolo Civati
Cosa spinge ad accettare la vita che ci è toccata in sorte? Quanto di quello che accade è già
scritto negli sguardi e nei gesti che disegnano la nostra personalità? Un giorno qualcuno si prende
la briga di definirci,incasellarci in una forma,e l’incongruenza tra quello che pensiamo di noi e
quello che gli altri vedono diventa la nostra peggiore malattia. Quelli tra noi che sono capaci di
convivere drammaticamente con il peso di una vita attanagliata dall’alternarsi furibondo di gioie e
dolori, e rispondere con un sorriso, sono il traino per le vite di molti. Quelli che ridono forte e
piangono forte e poi ridono fortissimo sono GLI DEI...
La storia che abbiamo scelto di raccontare trae ispirazione dalla vita delle Vergine Maria;quella di
una ragazza qualunque, ma voluta da tutti; ascoltata da tutti, da subito, da troppo presto. Una
ragazza destinata a non essere considerata qualsiasi, tranne che da sé stessa. Un’anima scelta
per accogliere, amare, ascoltare…suo malgrado. Una che ride fortissimo, più del sole d’estate, e
che porta dentro se il seme della speranza per l’intera umanità. Una luce nelle tenebre che celano
le solitudini di molti. Il buio per altri che hanno scelto di non vedere, o di vedere altrove. Ma
soprattutto è la storia di una ragazza buffa che vive in un mondo molto diverso da come lo
percepiscono tutti, e a cui tocca in sorte di essere “speciale”.
Paolo Civati e Maria Sole Mansutti
Paolo Civati e Maria Sole Mansutti sono rispettivamente di Como e Udine. Si incontrano a Roma
nel 1999 quando vengono ammessi, come allievi attori, all’Accademia Nazionale D’Arte
Drammatica Silvio D’Amico. Ultimati i tre anni di percorso comune Paolo Civati inizia a lavorare,
come attore, con diverse compagnie e registi, tra cui: Teatro Del Carretto, Giorgio Barberio
Corsetti, Manuela Cherubini e Jan Fabre. E’precisamente l’incontro artistico con il lavoro di Fabre
che lo spinge ad iniziare una personale ricerca registica,e di scrittura. Da qui vince, con il suo
primo spettacolo (Luogo di Niente) il Premio Claudio Gora, elabora con la Mansutti “Maria,storia di
una bambina speciale”, partecipa al Napoli Teatro Festival con “In my end is my beginning”, vince
il Premio Attilio Corsini 2010 Salviamo i Talenti con lo spettacolo Emoticon, prodotto dal Teatro
Vittoria di Roma ed elabora un suo nuovo testo “Parole”, presentato in forma di studio per
l’Occupazione del Teatro Valle di Roma.
Maria Sole Mansutti terminata l’Accademia prosegue la propria formazione con artisti tra cui:
Antonio Latella e Emma Dante. Contemporaneamente collabora con alcuni giovani registi e avvia
un percorso lavorativo in video. Tra i lavori svolti partecipa alla pellicola “La ragazza del lago” di
A.Molaioli, “C’era una volta la città dei matti” di Marco Turco ed è protagonista di “Distretto di
Polizia 10”. A
ttualmente Civati e Mansutti stanno collaborando con Marco Andreoli e Michele Riondino alla
realizzazione di un nuovo spettacolo che prenderà vita nel gennaio 2012.
San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti)
Venerdì 2 Settembre – ore 23.30 MUSICA
Claudio Giovannesi: Soundtrack
Musiche di Claudio Giovannesi
Direzione artistica di Enrico Melozzi
Claudio Giovannesi - chitarra
Enrico Melozzi - violoncello,basso elettrico
Danilo Di Paolonicola - fisarmonica
Andrés Arce Maldonado - sax tenore
Stefano De Angelis - batteria, percussioni, elettronica
Esecuzione live delle colonne sonore dei lungometraggi di Claudio Giovannesi (La casa sulle
nuvole e Fratelli d’Italia).
Atmosfere musicali etniche contaminate con il jazz e con il blues.
San Casciano dei Bagni (Palazzo del Comune, Sala 2)
Sabato 3 Settembre – ore 17.00 TEATRO
La Misticanza dei Piccoli presenta
SVISTE e IMPREVISTI
laboratori teatrali e di arti visive per bambini dai 4 agli 11 anni
a cura di Francesca Campli e Giulia Franchi
Succede che per colpa di un nonno sbadato Cappuccetto rosso incontri una giraffa,succede che a
Firenze per una c “aspirata” un cane si ritrovi senza testa,succede che il caso dispettoso faccia
precipitare un bambino con il paracadute e gli faccia incontrare tigri e squali. Due incontri tra libri,
arte e improvvisazione per giocare insieme con le potenzialità creative di sviste e imprevisti,
perché “gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli”, parola di Gianni Rodari.
Testi di riferimento:
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Gianni Rodari, A sbagliare le storie
Gianni Rodari, Il libro degli errori
Remy Charlip, Fortunatamente
San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti)
Sabato 3 Settembre – ore 21:45 TEATRO
Valerio Aprea legge
Francesco Piccolo
Spettacolo-reading musicato dal vivo su testi di uno dei piu’ affermati scrittori e sceneggiatori
italiani. Istantanee di esistenza quotidiana, lampi di condivisione, segreta osservazione
dell’infinitesimale, per una, non solo,comica, perlustrazione nell’intimo di ognuno di noi.
“Quando ero piccolo, e andavo a scuola insieme a mio fratello, mia madre mi diceva di tenerlo per
mano, e questo mi sembrava giusto e anche responsabile. Quello che non capivo è perché mi
diceva sempre: ‘mi raccomando, quando passate per quella strada dove non c’è il marciapiede,
mettiti sempre tu dal lato della strada, dove passano le automobili’. Io lo facevo, e lo facevo con
diligenza, ma ero molto dispiaciuto. Per me significava: ‘io spero che nessuna auto vi butti sotto,
ma se proprio dovesse succedere, preferisco che muoia tu piuttosto che lui’.”
Con queste parole, folgoranti, un pomeriggio di qualche anno fa, in libreria, ho scoperto
Francesco Piccolo. Era l’inizio del racconto ‘Dal lato della strada’, che apriva la raccolta ‘Storie di
primogeniti e figli unici’, pubblicata da Feltrinelli.
Con le stesse parole, e con lo stesso racconto, inizia questo reading tutto dedicato a testi proprio
di Francesco Piccolo, con il quale, da quel pomeriggio, è nata una collaborazione che si è andata
consolidando nel tempo. Da una prima serie di reading, culminata nel progetto “Allegro teatrale”
(2006), per piu’ attori, a “Momenti di trascurabile felicità” (2008) vero e proprio spettacolo scritto in
forma di ‘a solo’ e divenuto poi grande successo editoriale per Einaudi.
Questa nuova messa in scena vuole essere occasione, da un lato, per proporre testi che sin qui
avevano avuto poco o nessuno spazio ‘scenico’, e dall’altro per accorpare comunque quel genere
di pezzi che, piu’ tipicamente alla maniera dell’autore, coniughino comicità e narrazione, gusto per
il dettaglio, ma anche per il racconto. Si va, allora, dal dilemma del bambino indeciso se
disubbidire ai genitori, o rischiare la vita per proteggere il fratello piu’ piccolo nell’andare a scuola
(“Dal lato della strada”), al piacere sottile della ‘vacanza senza vacanza’ passando l’estate a
Roma, molto probabilmente in dolce compagnia, per poi tornare ‘a Roma com’era prima e come
sarà dopo (“Piu’ baci del necessario”); dall’ostinazione di un padre nel considerare qualsiasi cosa
non in sintonia col proprio pensiero come una cosa comunista (“Il comunismo”), al curioso viaggio
che una bottiglia di vino si trova ad intraprendere attraverso le case e i quartieri di Roma, per via di
quello strano meccanismo che porta alcune bottiglie ad essere riciclate di cena in cena, di festa in
festa, anziché stappate e bevute (“La mia bottiglia di vino”).
Il tutto, accompagnato dalla musica, eseguita dal vivo, dal chitarrista Davide Gobello.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2009 in occasione della riapertura dei teatri di cintura del Teatro di
Roma.
Valerio Aprea
è attore di teatro cinema e tv. Dal 2007 interpreta uno dei tre ‘sceneggiatori’ della serie tv “Boris”,
su Fox. Quest’anno è stato protagonista della minifiction sugli ‘intercettatori’ nel programma “Parla
con me” di Serena Dandini. In teatro, dopo il monologo “In mezzo al mare” scritto e diretto da
Mattia Torre, ha portato in scena la versione teatrale del successo letterario “Momenti di
trascurabile felicità” di Francesco Piccolo. Dal 2004, alla Cometa Off di Roma, dirige la rassegna
Let Liberi Esperimenti Teatrali. Al cinema,nel 2011, è tra i protagonisti di “Nessuno mi può
giudicare” di Massimiliano Bruno e “Boris. Il Film”.
Francesco Piccolo
(Caserta,1964) ha scritto romanzi e raccolte di racconti: Allegro occidentale (Finalista Premio
Strega 2004), E se c’ero dormivo, Il tempo imperfetto, Storie di primogeniti e figli unici (tutti
pubblicati da Feltrinelli), l’Italia spensierata (Laterza) e La separazione del maschio (Einaudi).
Scrive anche per il cinema. Sue le sceneggiature di film come ‘Paz’ di De Maria, ‘Giorni e nuvole’
di Soldini, ‘Il Caimano’ e ‘Habemus Papam’ di Moretti, ‘My name is Tanino’ e ‘La prima cosa bella’
di Virzì, per il quale vince il David di Donatello 2010. Per la tv è stato uno degli autori del
programma di Roberto Saviano ‘Vieni via con me’. Collabora con riviste e quotidiani, fra cui la
Repubblica, l’Unità e Diario, e cura il laboratorio di sceneggiatura al D.A.M.S. della terza Università
di Roma.
San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti)
Sabato 3 Settembre – ore 22:45 TEATRO
Cleancorner presenta
28 [twenty-eight]
interpretato da Annamaria Ajmone
musica e drammaturgia di Marcello Gori
allestimento e coreografie di Annamaria Ajmone e Ilaria Tanini
in collaborazione con la Corte Ospitale di Rubiera – Progetto residenziale (P.za Matteotti)
28 [twenty-eight] è una riflessione sul femminile volta alla realizzazione di un assolo. Un percorso
legato alle età della donna e alla loro relazione con il corpo ed il mondo esterno,scandito dal ciclo
mestruale considerato come un dono,una grande liberazione di energia in grado di sciogliere
tensioni ed ansie e riaffermare la vita.
Cleancorner
Cleancorner nasce a Milano nel settembre del 2007. Più che come gruppo gerarchicamente
organizzato,è concepito e agisce come spazio mentale e fisico di incontro tra persone e
contaminazione tra linguaggi,in particolare danza,musica,teatro e video:un angolo che desideriamo
tenere pulito dai criteri di convenienza ed opportunismo e che amiamo pensare animato
esclusivamente dalla condivisione della medesima urgenza espressiva.
San Casciano dei Bagni (P.za Matteotti)
Sabato 3 settembre – ore 23.30 TEATRO-CANZONE
Andrea Gherpelli and The Groova in
Parti di me. Ironico Rivoluzionario.
Canzoni che parlan di poesia pensando al resto
The Groova sono:
Fefo “so nice”Forconi alla chitarra
Giulio “Dandy”Pampiglione al basso
Mauro “good time”D’Alessandro alle percussioni!!
“Io ho una personalità multipla”
“Ma tutti abbiamo personalità multiple” mi son risposto.
“E allora cosa devo fare?”
“Niente. Tu canta. Io scrivo.” mi son detto!
Infatti io sono un attore,cantante,discreto musicista,insomma un cantastorie.
E così è nato “PARTI DI ME” un concerto interamente acustico,ironico,popolare,emotivo,nazionalintellettuale quel che si dice cabaret d’autore o più semplicemente teatro-canzone dove con la mia
chitarra recito e canto la mia instabile autostima,la mia depressione e la soluzione alla
depressione,il mio desiderio di impegno nel sociale,il mio instancabile bisogno di “messaggi” e di
soluzioni reali.
Perso come tanti tra consigli per gli acquisti e per gli investimenti,canto il mio essere furbo e il mio
essere scemo. Canto e recito ciò che appartiene a tutti noi,l’indifferenza,il cinismo,la paura,la
ricerca di dio,l’indifferenza,la follia,la crudeltà,la coscienza,e soprattutto la buona fede.
Insomma Io,“Ironico Rivoluzionario” individuo rappresentativo della società.
Il tutto dura poco più di un’ora.E suona bene, mi sembra.
Che bella invenzione il Teatro Canzone.
Andrea gherp Gherpelli
Andrea Gherpelli:
Fin da bambino recita,canta e suona nella sua città,Correggio,nella provincia di Reggio Emilia. Si
trasferisce a Roma nel 2000 dove lavora come attore per grosse produzioni RAI, Mediaset, Sky e
BBC. Parallelamente alla carriera attoriale, mantiene sempre viva la sua attività creativa di attore
cantante musicista attraverso un continuo confronto e scambio con la variegata scena teatralmusicale romana. Tra i tanti musicisti che incontra lungo il percorso,ne spiccano 3: Fefo Forconi
(chitarra),Giulio Pampiglione (basso), Mauro d’Alessandro (percussioni). Provengono da percorsi
completamente diversi. Ne resta folgorato per capacità creativa e attitudine al teatro. Decide così
di unirli per formare la band che lo accompagna da sempre sul palco, i “Groova”.
Celle sul Rigo (Piazzetta della Macina)
Domenica 4 settembre – ore 18.00 TEATRO
Zeta s.r.l. presenta
Sulle spalle degli altri
di e con Eva Milella
Regia di Luca Angeletti
Aiuto regia Erika Aversa
Il brano “Anima“è Di Giovanni Di Cosimo.
Roma .Vigilia di Natale.
Anima, talmente sensibile da apparire cinica, si ritrova a fare qualcosa alla quale non aveva mai
pensato: distribuire coperte ai barboni. Spinta dalla sorella, scopre che esistono persone che
preferiscono passare le due ore che precedono la cena di famiglia a fare beneficenza piuttosto che
in coda alla cassa di un centro commerciale e si trova catapultata in mezzo a un gruppo di
improbabili benefattori. Archistar, diafane rampolle,performer autoreferenziali e registi dalla
denuncia facile: tutte anime con uno spiccato senso per la filantropia. La nostra protagonista non
ne fa una giusta mentre i suoi occhi assistono, basiti, a incontri assurdi tra personaggi che si
nutrono delle loro contraddizioni.
“Sulle spalle degli altri” è un preciso e scrupolosissimo gioco e un invito a non cercare un
significato alla definizione di se stessi ma a vivere, anche male.
NOTA DELL’AUTRICE
Questo spettacolo nasce dalla mia urgenza e dall’esigenza di completare il mio percorso artistico e
creativo grazie alla messa in scena di un testo “mio”. In un momento della vita particolare, il ritorno
al lavoro dopo la maternità, ho deciso di ripartire da qualcosa che mi appartenesse e mi
rappresentasse profondamente. Grazie alla creazione di un Io artistico, non per forza fedele alla
realtà, ho lasciato fluire tutto quello che c’è nel mio immaginario e piano piano hanno preso vita
una serie di personaggi che si nutrono delle loro contraddizioni.
Niente a che vedere con giudizi o morale ma una seria “ironica fascinazione” nei confronti di ciò
che si muove intorno a me.
L’incontro con Luca Angeletti, attore poliedrico e attentissimo osservatore delle dinamiche umane,
ha trasformato un esercizio di stile in un’illusione scenica e dato vita a una suggestione estrema
nel suo folle realismo.
Eva Milella
Barese d’origine, romana d’adozione. Dopo aver recitato in numerosi spettacoli teatrali e
cortometraggi (l’ultimo “Bassa Marea”regia di Roberto De Paolis presentato nella sezione
Controcampo italiano alla 64 mostra d’arte cinematografica di Venezia), comincia a scrivere.
Nasce così il monologo “Sulle spalle degli altri” messo in scena all’interno della rassegna LET liberi
esperimenti teatrali con la regia di Luca Angeletti e “Bobos”scritto diretto e interpretato per il
festival “linea 35″ che prende spunto dal blog milabobo.blogspot.com.
Celle sul Rigo (Piazzetta della Macina)
Domenica 4 settembre – ore 19.00
Il Debutto di Dio
TEATRO
“Il Debutto di Dio” è uno spettacolo scritto e diretto da Alessandro Sigalot con Luca Scapparone
e Alessandro Giuggioli. Una divertente commedia da trenta minuti su Dio e il suo Alter Ego.
Dio, stanco e amareggiato di essere Dio praticamente da sempre, decide di cambiare tutto e
debuttare come attore a teatro. Riuscirà nel suo intento? Ad aiutarlo e supportarlo c’è il suo eterno
amico Alter Ego.
Alessandro Giuggioli
Dopo aver partecipato come coprotagonista ad un film per la televisione Italiana (La Buona
Battaglia), Alessandro si è ritrovato un po’ per caso, un po’ grazie all’incondizionata stima della
famosa casting Shila Rubin, a far parte di progetti internazionali, accanto a registi importanti come
Catrine Hardwike (The Nativity Story), Martin Donovan, Michael Winterbottom (Genova), Richard
Linklater (Me &Orson Welles).
Genova di Winterbottom, in concorso al festival di Toronto, narra la storia di una famiglia
americana, trasferitasi in Italia in seguito ad una tragedia familiare. Protagonisti Colin
Firth,Catherine Keener,Willa Holland.
Me &Orson Welles, narra la storia di una ragazzo ( Zac Efron),che si ritrova catapultato sulle scene
del teatro Newyorkese nei tardi anni 40 accanto al giovane ma già famoso Orson Welles. Tra i
protagonisti Ben Chaplin, Claire Danes.
La partecipazione a film di respiro internazionale porta Alessandro a trasferirsi a Londra, dove oltre
a portare avanti la sua carriera di attore, lavora come Art Director per la società Ecò.
Tornato dopo tre anni in Italia, prende parte come attore alle due più importanti produzioni RAI del
2011: L’Isola (A. Negrin) e Il Giovane Montalbano (G. Tavarelli). Contemporaneamente comincia a
lavorare spalla a spalla con il produttore Enzo Giuglioli alla Tandem Film e come Editore New
Media per la società Keitai di Milano.
Attualmente sta scrivendo una serie prodotta dalla N.U.C.T. e portando in giro per l’Italia uno
spettacolo teatrale “ Il Debutto di Dio” in coppia con Luca Scapparone.
Alessandro Sigalot
Alessandro Sigalot nasce a Roma il 25 Maggio del 1970 alle ore 8,45. Secondo la mamma. Il papà
dice invece alle 8,43. Laureato in Fisica alla Sapienza lavora diversi anni come astrofisico sia a
Londra che a Monaco di Baviera. Contemporaneamente collabora come story editor in alcune
fiction televisive della Rai, dove vince il concorso nazionale per sceneggiatori. Per il cinema ha
scritto il film “Io, l’altro”prodotto dalla Fox, “la questione nucleare” documentario in concorso al
Festival del cinema di Roma 2010 e “Qualcuno fermi mia sorella”in produzione nel 2012. Per la tv
lavora come autore de “I Soliti Ignoti”, “Al posto tuo”, “Colpo di Genio”, “Verdetto Finale”e altri
programmi.
Per il teatro ha scritto diversi spettacoli tra cui “25 Marzo”, “C’ero prima io”, “Delitto Matteotti”,
“Amor eterno brucior d’inferno”. Non ultimi “Il Debutto di Dio”e “Padre G”.
Celle sul Rigo (Piazzetta della Macina)
Domenica 4 settembre – ore 21.30 VIDEO
FlopTv presenta
SUPER G
Proiezione in anteprima della nuova serie di Floptv SUPER G per la regia di Daniele Prato con
Riccardo de Filippis e Francesco Montanari, scritta da Parto - DeFilippis (durata 15’ min)
SUPER G.
In un mondo governato dalle forze del male c’è una coppia di Supereroi Gay che, giorno dopo
giorno, si prodiga per farci dormire sonni tranquilli, sono i Super G.
Oltre a fare coppia nel lavoro, Super Cicala e Super Cane sono una coppia anche nella vita; si
amano, vivono sotto lo stesso tetto e condividono le stesse piccole grandi passioni: la buona
cucina, il sesso in ascensore, i capi firmati e Francesco Totti. In questo amabile sceneggiato a
puntate vedremo la parte più intima e privata dei Super G, il loro leopardatissimo mondo.
FLOP TV
LA WEB TV DI FOX CHANNELS ITALY DEDICATA ALLA COMICITA’
FLOPTV è la web tv di ultima generazione dedicata interamente alla comicità, al surreale e
all’umorismo più caustico. Floptv è una creazione di FoxFactory (business unit dedicata allo
sviluppo di programmi, produzioni sui nuovi media e branded entertainment) e del dipartimento
New Media di Fox Channels Italy.
La web tv ospita nel suo palinsesto comicità e divertimento, un genere che viene però proposto in
maniera innovativa rispetto al mezzo televisivo più tradizionale. Floptv intende infatti essere anche
un luogo di sperimentazione di nuovi formati e linguaggi, oltre che palestra per nuovi talenti e
autori comici che potranno trovare spazio nella tv del futuro. Comicità e sperimentazione, dunque,
ma anche tecnologia di ultima generazione, i programmi sono proposti in formati che vanno dai 2’
ai 10’, tagli consoni alla fruizione sulle diverse piattaforme. Gli utenti possono guardarli in
streaming e postarli all’interno del proprio profilo sui più diffusi social network e siti di sharing, da
MySpace a Facebook passando per Digg.
“Riteniamo che esista un sostanziale gap tra l’attuale proposta televisiva e il target più giovane. La
sua lenta ed inesorabile fuga dalla tv generalista, troppo spesso ostaggio di un pubblico attempato,
a vantaggio della televisione tematica e di Internet è un fenomeno crescente. Nonostante questo,
Flop Tv non si pone come anti televisione, anzi ha come ambizione quella di provare ad anticipare
i gusti ed il mainstream di domani.”
a seguire...
Tangram Film presenta
Vera
Proiezione del documentario VERA, per la regia di Francesca Melandri e prodotto dalla Tangram
Film, 2010 (durata 48’ min)
un film di Francesca Melandri
VERA è la storia di Vera Martin, nata a Zagabria nel 1924 in una grande famiglia ebraica. A 16
anni, nella Dalmazia italiana dove s’era rifugiata, un carabiniere si rifiutò di rimandarla indietro nella
Zagabria occupata dai Nazisti. La aiutò a passare in Italia dove da allora Vera ha sempre vissuto.
VERA parla circa dieci lingue. Dopo la guerra, lavorò per gli Alleati controllando le trasmissioni
radiofoniche di Tito, dopodiché ha lavorato sessant’anni come giornalista. Solo poco a poco, nel
dopoguerra, capì di essere l’unica sopravvissuta della sua famiglia – tutti i suoi cari erano morti.
VERA è anche la storia di una nascita. Quando è andata in pensione, Vera ha finalmente
realizzato il sogno della vita: allevare purosangue. Possiede due bellissime cavalle: Isabella e
Anaxandra, entrambe discendenti di campioni, e le cura quasi completamente da sola.
Per giorni, prima del parto di Isabella, Vera si preoccupa della sua gravidanza, teme che qualcosa
possa andare storto, che il puledro rimanga incastrato…C’è la tensione dei giorni di attesa, poi il
travaglio, infine il miracolo: una nuova vita!
Due anni dopo, quel puledrino appena nato è diventato un bellissimo cavallo che si allena per le
corse…
L’intreccio di queste due linee narrative (una storia di morte,una di vita) creano la struttura del film.
Con la sua presenza, humour, grazia e forza, Vera è testimone di entrambe.
PROGRAMMA ARTI VISIVE
Angela Zurlo
San Casciano dei Bagni (Galleria P.za Matteotti)
Venerdì 2 settembre e Sabato 3 settembre – ore 18.00
Domenica 4 settembre – ore 11.30
TRA PARENTESI ?
2011
INSTALLAZIONE
Un ingresso stretto e angusto da penetrare, concettualmente e fisicamente, nonostante rimandi più ad
una valvola di sfogo, che ad un punto di accesso.
È come per errore, tuttavia, che varchiamo l'entrata di questa nicchia, per un azzardo (fortuito o meno lo
potremo dire solo in seguito) che devia il nostro incedere nel borgo medievale di San Casciano dei
Bagni.
Angela Zurlo riveste l'intera sala con una plastica che travalica la soglia d'ingresso e non aderisce con
precisione al perimetro delle mura, rendendo la stretta galleria ancora più claustrofobica.
L'intervento site specific dell'artista amplifica il senso di costrizione dello spazio ma, allo stesso tempo,
giunge a creare un'atmosfera sospesa nell'involucro artificiale, nel quale la curiosità ci spinge ad
avanzare come una Alice nella tana del Bianconiglio.
All’interno di questo ambiente riposa un'energia in potenza, che si preclude ancora la possibilità di essere
chiunque e qualsiasi cosa.
Il suo portfolio online:www.sottobosco.net/pdf/angelazurlo%20ita%20eng.pdf
Antonia Carrara
San Casciano dei Bagni (Sala via San Cassiano)
Venerdì 2 settembre e Sabato 3 settembre – ore 18.00
Domenica 4 settembre – ore 11.30
SPAZIO DI DOCUMENTAZIONE ( III )
2011
I NS T A L L A Z I O N E
«Spazio di Documentazione (III), 2011, riunisce elementi di una ricerca su spazi percettivi e simbolici.
Segni astratti, ritagliati nella trama fotografica di un tessuto a scacchi, compongono una sorta di alfabeto
codificato, proiettato sistematicamente contro uno schermo - la mano - che arrestando il flusso luminoso
permette di visualizzarli.
In questo senso l'esperienza ottica è messa in parallelo all'esperienza tattile, riunendo principi di
trasmissione e ricezione.
Il motivo ricorrente della scacchiera introduce una possibilità combinatoria nel sistema.
Nel gioco da tavola, o d'azzardo, l'esperienza é condannata alla ripetizione, in un eterno ricominciare da
zero. Nel doppio collage Joy Division, 2011, le carte gemelle, ricomposte, azzerano i loro rispettivi valori,
creando in un gioco ipotetico una situazione di stallo ed al contempo aprendo una possibilità creativa,
che trasforma vecchi simboli in nuovi documenti di un'esperienza».
/AC/
Con queste parole Antonia Carrara riassume l'intervento realizzato per il Festival delle Arti Misticanza.
Un’attenta e sottile riflessione su meccanismi di natura sostitutiva e compositiva, e sulla componente
aleatoria che sottende ogni processo di creazione artistica, caratterizza questo lavoro. L'opera mette in
evidenza possibilità percettive e cognitive, in un processo di scomposizione e ricomposizione continua
del reale.
Daniele Spanò
San Casciano dei Bagni (Torre Merlata)
Venerdì 2 settembre – ore 22.45 e 00.30
Sabato 3 settembre – ore 21.00 e 00.30
FORGETFUL
2011
INSTALLAZIONE
VIDEO; SOUNDTRACK:
DAVIDE SEVERI
«I perimetri che ci circondano sono limiti da valicare più che spazi da abitare e la diffidenza verso lo
spazio diventa prontamente diffidenza verso l’altro. Partendo da questi presupposti, il mio lavoro ha
come obiettivo una riappropriazione dello spazio intimo attraverso l’osservazione e l’ascolto della
percezione dei luoghi che ci circondano».
Daniele Spanò
Forgetful è un progetto di videoproiezioni su facciate di edifici pubblici caratterizzato da una modalità
d’intervento fortemente site specific. Dopo la prima edizione al Brancaleone di Roma nel 2010 e la
seconda edizione per il festival Teatri di Vetro nel 2011, il progetto si trasforma nuovamente per
dialogare con la facciata della Torre del Palazzo Comunale di San Casciano dei Bagni: le superfici
vengono letteralmente smaterializzate per trasformarsi in una dimensione altra.
La drammaturgia dei corpi che si muovono, in solitudine, all’interno di frammenti di spazio dal sapore
rinascimentale (restituendo, a tratti, le geometrie di alcune opere quattrocentesche) sembra renderli
inconsapevoli di dove si trovino, alla ricerca perenne di punti di riferimento spaziali ma soprattutto
emozionali. Forgetful appare come una silenziosa indagine all’interno di una dimensione sospesa tra
interiorità ed esteriorità, tra ostacoli spaziali e incomunicabilità emotive.
Estasy - Emiliano Maggi
San Casciano dei Bagni
Venerdì 2 settembre – Palazzo del Comune_ ore 20.30
Sabato 3 settembre – Secret event_ ore 19.00
ARGENTI DOMINUS VULPES
2011
P E RF O R MA NC E
Il titolo altamente evocativo di questa opera, racchiude e al contempo restituisce, parte essenziale
dell’immaginario e della ricerca espressiva dell’artista Emiliano Maggi.
La performance Argenti Dominus Vulpes è il tentativo di entrare in contatto con una dimensione ancestrale e
spirituale, caratterizzata dalla riflessione sul significato dell’esperienza della possessione, della trasmutazione
e dell’impersonificazione.
Attraverso un’azione simbolica complessa e stratificata messa in scena dal suo alter ego ‘sciamano’ Estasy, e
mediante la registrazione e riproduzione di suoni analogici provenienti dal mondo naturale e animale, l’artista
cerca di esplorare e di trasmettere la seduzione e l’intensità di un mondo archetipo nel quale prevalgono
l’aspetto rituale, arcaico e istintivo.
A proposito del fascino controverso e sfuggente suscitato dall’immagine della volpe e sull’importanza, non
solo dell’esperienza mimetica, ma anche e soprattutto di quella contemplativa, durante il processo di
osservazione del reale, l’artista scrive: «Vulpes è il genere della famiglia dei canidi. E’ la semplice
denominazione delle vere volpi. La volpe è uno dei più importanti animali della notte.
Può essere rappresentata come figura peccatrice e lussuriosa e paragonata al diavolo, ai ladri e agli
assassini. Ma in alcuni popoli è presente nel processo di creazione e nei riti, porta l'insegnamento di cose
trascurate o dimenticate e crea i legami. Inoltre, insegna a vedere al buio, a trovare e riscoprire, non più solo
con gli occhi, ma anche con il cuore».
Tudor Bratu
San Casciano dei Bagni (Palazzo del Comune, Sala1)
Venerdì 2 settembre e Sabato 3 settembre – ore 18.00
Domenica 4 settembre – ore 11.30
NO MORE STRANGE LOOP, MR. NICE GUY
2011
VIDEO, 22 MIN. 40 SEC.
«Uno Strange Loop è una azione paradossale riconoscibile come tale - all’interno di una situazione data,
un contesto sociale o politico o all'interno di una vita individuale – dallo stesso paradosso che
rappresenta, o al quale tende. Se dal risultato di in una determinata circostanza ci aspettiamo un
sviluppo positivo, un movimento verso l'alto, un guadagno, un profitto, un valorizzazione o un
cambiamento particolarmente lineare, lo Strange Loop si manifesta generando l'esatto contrario delle
nostre aspettative: un ristagno, un ritorno all’inizio, la mancanza di uno sviluppo, un ragionamento
circolare, ecc. Gli Strange Loops si verificano all'interno della politica, dell'arte, della filosofia, della storia,
della psicoanalisi e della sociologia. La vita individuale è frequentemente ma inconsapevolmente
soggetta ai meccanismi dello Strange Loop».
Tudor Bratu
No more Strange Loop, Mr. Nice Guy è un denso e poetico racconto che intreccia la vita privata
dell’artista (le sue doppie radici rumene e olandesi) con riflessioni sul sistema dell’arte e sul contesto
politico e sociale di un’Europa ‘multiculturale’ sempre più attraversata da tensioni e contraddizioni
interne, a partire dalla problematica situazione attuale olandese.
L’esclusione dell’altro appare un errore storico che si ripresenta, come uno strange loop, di generazione
in generazione.
Nel video le riflessioni dell’artista si stratificano attraverso la scrittura inglese, la lingua cinese (attuale
sede di residenza dell’artista) e il tracciato di una mappa mentale ed emozionale che ripercorre luoghi,
memorie e riferimenti ideologico-culturali (Slavoj Zizek, Jacques Derrida, Alisdair MacIntyre).
Una molteplicità di identità che si incontrano e si scontrano all’interno di uno spazio ibrido, instabile, che
tuttavia non può né deve sottrarsi al dialogo.
www.bucharestair.com www.tudorbratu.com
Valentino Diego
San Casciano dei Bagni
Venerdì 2 settembre – Teatro dei Georgofili, Via Luzia_ore 19.00
Sabato 3 settembre – Secret event_ore 19.00
Domenica 4 settembre – Teatro dei Georgofili, Via Luzia_ore 11.30
0001
2011
INSTALLAZIONE SONORA, PERFORMANCE (DURATA: 20 MIN.)
Questo intervento realizzato dall’artista all’interno del Teatro dei Georgofili nasce da una profonda riflessione
sulla dimensione spaziale ed acustica, su come dal loro confronto attivo e tensivo possano scaturire inattese
possibilità fruitive.
Attraverso la manipolazione e la variazione di onde sonore diffuse all’interno di un ambiente totalmente
oscurato, l’autore crea delle situazioni spaziali altamente complesse, ossessive e percettivamente instabili.
Disegnando acusticamente lo spazio attraverso un suono 'matematicamente incerto', Valentino Diego altera
radicalmente l’abituale rapporto dello spettatore con l’ambiente circostante.
Il buio non è concepito come ostacolo percettivo ma come strumento capace di focalizzare l'attenzione
sull'esecuzione: una spersonalizzazione solo apparente che ritrova invece un forte principio di autorialità nella
dimensione live e nel carattere di atto unico ed irripetibile dell'opera.
UFFICI O ST AM P A
Alessandra Comotto | Cell: 339 1729412 · Email: [email protected]
D I R E Z I O N E A R T I S T I C A E O R G A N I Z Z AT I V A
Riccardo Floris | Cell: 339 1707000 · Email: [email protected]
Carolina Levi | Cell: 339 8397518 · Email: [email protected]
Francesca Morgantini | Cell: 347 4826751 · Email: [email protected]
Maria Elena Minuto | Cell: 333 3246429 · Email: [email protected]
Rosa Sironi | Cell: 339 3024406 · Email: [email protected]