Conseil/00/63
Bruxelles, 13 marzo 2000
6597/00 (Presse 63)
2246a Sessione del Consiglio
- ECOFIN Bruxelles, 13 marzo 2000
Presidente: Sig. Joaquin PINA MOURA
Ministro delle Finanze e dell'economia della Repubblica portoghese
SOMMARIO
PARTECIPANTI ............................................................................................................................ III
PUNTI DISCUSSI
DIRETTORE GENERALE DELL'IMF - CANDIDATO DELL'UE ...................................................... IV
PROCEDURA DI SCARICO PER L'ESECUZIONE DEL BILANCIO PER
L'ESERCIZIO 1998 E DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ ........................................................... IV
ATTUAZIONE DEL PATTO DI STABILITÀ E CRESCITA .............................................................. IV
Programma di stabilità aggiornato della FRANCIA (2000-2003)............................................ IV
Programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo (1999-2003) ........................................ VI
Programma di stabilità aggiornato del Portogallo (2000-2004) ............................................. VII
CONSIGLIO EUROPEO STRAORDINARIO - LISBONA, 23/24 marzo 2000 ............................... VIII
TASSAZIONE DEI CARBURANTI PER AEROMOBILI .................................................................. IX
RESTRIZIONI SVEDESI RELATIVE ALLE BEVANDE ALCOLICHE E AI
PRODOTTI DEL TABACCO PER I VIAGGIATORI INTRACOMUNITARI ....................................... X
FINANZIAMENTO DEL PATTO DI STABILITÀ ............................................................................... X
ASSISTENZA FINANZIARIA AL MONTENEGRO........................................................................... X
EURO 11 ........................................................................................................................................ X
PUNTI APPROVATI SENZA DISCUSSIONE ................................................................................. X
ECOFIN .......................................................................................................................................... X

Codificazione della normativa in materia di accesso all'attività degli
enti creditizi e al suo esercizio ............................................................................................... X

Relazione speciale n. 3/99 della Corte dei Conti sulla gestione e il
controllo dei bonifici di interessi da parte dei servizi della
Commissione ........................................................................................................................ XI

Riforma amministrativa della Commissione .......................................................................... XI

Seguito dato ai commenti che accompagnano la raccomandazione
del Consiglio sullo scarico per l'esercizio 1997 .................................................................... XII

Strumenti finanziari e attività bancarie ............................................................................... XIV

Consiglio di amministrazione del Centro europeo per lo sviluppo della
formazione professionale ................................................................................................... XIV

Consiglio di amministrazione della Fondazione europea per il
miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro ................................................................ XIV
RELAZIONI ESTERNE ............................................................................................................... XIV

Spazio economico europeo - Sanità .................................................................................. XIV
QUESTIONI COMMERCIALI ...................................................................................................... XIV

Svizzera - commercio di bevande rinfrescanti analcoliche ................................................. XIV

Importazioni di prodotti di acciaio dalla Federazione russa ................................................. XV

Dazio antidumping sulle importazioni di biancheria da letto di cotone
originaria dell'Egitto, dell'India e del Pakistan ...................................................................... XV
SVILUPPO E COOPERAZIONE .................................................................................................. XV

Fondi europei di sviluppo .................................................................................................... XV
AIUTO ALIMENTARE .................................................................................................................. XV
ALLARGAMENTO ...................................................................................................................... XVI
AGRICOLTURA ......................................................................................................................... XVII

Etichettatura dei prodotti alimentari ................................................................................... XVII
NOMINE .................................................................................................................................... XVII

Comitato delle regioni ....................................................................................................... XVII
_________________
Per ulteriori informazioni: tel. 285 64 23, 285 84 15, 285 81 11
PARTECIPANTI
I Governi degli Stati membri e la Commissione europea erano così rappresentati:
Per il Belgio:
Sig. Didier REYNDERS
Ministro delle finanze
Per la Danimarca:
Sig.ra Marianne JEL VED
Sig. Michael DITHMER
Ministro dell'economia
Sottosegretario di Stato all'economia
Per la Germania:
Sig. Hans EICHEL
Sig. Caio KOCH-WESER
Ministro federale delle finanze
Sottosegretario di Stato, Ministero federale delle finanze
Per la Grecia:
Sig. Yannos PAPANTONIOU
Ministro dell'economia nazionale e delle finanze
Per la Spagna:
Sig. Rodrigo de RATO y FIGERALDO
Secondo Vicepresidente e Ministro dell'economia e delle
finanze
Per la Francia:
Sig. Christian SAUTTER
Ministro dell'economia, delle finanze e dell'industria
Per l'Irlanda:
Sig. Charlie Mc CREEVY
Ministro delle finanze
Per l'Italia:
Sig. Giuliano AMATO
Sig. Vincenzo VISCO
Per il Lussemburgo:
Sig. Jean-Claude JUNCKER
Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione
economica
Ministro delle finanze
Sig. Henri GRETHEN
Sig. Luc FRIEDEN
Primo Ministro, Ministro delle finanze,
Ministro del lavoro e dell'occupazione
Ministro dell'economia
Ministro del tesoro e del bilancio
Per i Paesi Bassi:
Sig. Cees VAN DIJKHUIZEN
Paymaster General
Per l'Austria:
Sig. Karl-Heinz GRASSER
Ministro delle finanze
Per il Portogallo:
Sig. Joaquim PINA MOURA
Sig. António NOGUEIRA LEITE
Ministro delle finanze e dell'economia
Sottosegretario di Stato al tesoro e alle finanze
Per la Finlandia:
Sig. Sauli NIINISTÖ
Sig. Raimo SAILAS
Ministro delle finanze
Sottosegretario di Stato alle finanze
Per la Svezia:
Sig. Bosse RINGHOLM
Sig. Sven HEGELUND
Ministro delle finanze
Sottosegretario di Stato presso il Ministero delle finanze
Per il Regno Unito:
Sig. ra Dawn PRIMAROLO
Paymaster General
Per la Commissione:
Sig. Romano PRODI
Sig. Frits BOLKESTEIN
Sig. Pedro SOLBES MIRA
Sig.ra Michaele SCHREYER
Presidente
Membro
Membro
Membro
Altri partecipanti:
Sig. Peter SEDGWICK
Sig. Jean LEMIERRE
Sig. Norman GLASS
Vicepresidente della Banca europea per gli investimenti
Presidente del Comitato economico e finanziario
Presidente del Comitato di politica economica
DIRETTORE GENERALE DELL'IMF - CANDIDATO DELL'UE
I Ministri hanno approvato all'unanimità la designazione del sig. Horst KÖHLER, attualmente
Presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), come candidato dell'UE
alle funzioni di Direttore Generale dell'IMF.
PROCEDURA DI SCARICO PER L'ESECUZIONE DEL BILANCIO PER L'ESERCIZIO 1998 E
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
Nel contesto della procedura di scarico per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 1998, il
Consiglio ha preso nota della presentazione da parte del Commissario, signora SCHREYER, del
piano d'azione per il miglioramento della gestione e delle procedure finanziarie inteso a ridurre
gradualmente il numero di errori rilevati dalla Corte dei conti, in modo che quest'ultima possa
rilasciare la propria dichiarazione di affidabilità riguardo ai conti.
Dopo aver discusso il punto, il Consiglio ha preso atto dei lavori già svolti dalla Commissione e dal
canto suo si è impegnato a perfezionare le proprie funzioni di controllo in collegamento con lo
scarico. Concludendo, il Consiglio ha preso nota del piano d'azione della Commissione ed ha
convenuto di proseguire l'esame dello stesso così come gli sforzi per migliorare le proprie
procedure d'esame dello scarico nella riunione di maggio. A tal fine, il Consiglio ha incaricato il
Comitato dei Rappresentanti Permanenti di continuare i lavori in materia, ivi compreso il
miglioramento della procedura d'esame delle relazioni speciali della Corte dei conti.
Il Consiglio ha poi adottato a maggioranza qualificata la raccomandazione del Consiglio al
Parlamento europeo sullo scarico da dare alla Commissione per l'esecuzione del bilancio per
l'esercizio1998 e le osservazioni che corredano tale raccomandazione. Nelle proprie osservazioni
il Consiglio sviluppa più esplicitamente la sua posizione sui vari capitoli del bilancio, tenendo conto
delle osservazioni della Corte dei conti e delle risposte della Commissione. La Presidenza
trasmetterà la raccomandazione, insieme alle osservazioni, al Parlamento europeo.
ATTUAZIONE DEL PATTO DI STABILITÀ E CRESCITA
Sotto questa voce il Consiglio ha affrontato la questione dell'aggiornamento dei programmi di
stabilità di Francia, Lussemburgo e Portogallo. Per ciascun programma il Consiglio ha approvato
un parere, riportato in appresso.

Programma di stabilità aggiornato della FRANCIA (2000-2003)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA ,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della
sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle
politiche economiche 1, in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,
vista la raccomandazione della Commissione,
previa consultazione del Comitato economico e finanziario,
1
GU L 209 del 2.8.1997.
HA ADOTTATO IL PRESENTE PARERE :
Il 13 marzo 2000 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato della Francia, che
copre il periodo fino al 2003. Dal punto di vista formale, il Consiglio rileva che le autorità francesi
hanno presentato il “Programme pluriannuel de finances publiques, 2001-2003” come
aggiornamento del loro programma di stabilità, ma si rammarica, particolarmente in vista della
dichiarazione del Consiglio del 15 marzo 1999, che detto programma non si definisca
espressamente come un programma di stabilità ed invita la Francia ad intitolare il suo documento
"programma di stabilità".
Il Consiglio rileva con soddisfazione che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche francesi per il
1999 è stato minore di quanto preventivato nel programma iniziale. Questo risultato è da ascrivere
soprattutto alla sostenutezza del gettito fiscale. Tuttavia il Consiglio constata anche che le norme
per l'evoluzione della spesa pubblica in termini reali fissate nel programma iniziale non sono state
rispettate. Ciò in parte a causa di prezzi meno alti del previsto, ma anche di spese maggiori di
quelle preventivate, a prezzi correnti, nei settori della previdenza sociale e degli enti locali.
Il programma di stabilità aggiornato ipotizza una crescita del PIL in termini reali pari almeno al 3%
nel 2000. Per il periodo 2001-2003 vengono presentate proiezioni macroeconomiche secondo due
scenari (prudente e favorevole) che prevedono un tasso di crescita compreso nella fascia tra il
2,5% ed il 3%. Il Consiglio osserva che il limite inferiore della forcella di valori corrisponde a una
crescita del PIL prossima a quella potenziale; a suo giudizio, però, alla luce degli sviluppi e delle
prospettive a breve termine più recenti, lo scenario che implica una crescita più robusta può essere
considerato come una presunzione realistica per la condotta della politica economica.
In linea con il suo parere sul programma di stabilità iniziale 1, il Consiglio ritiene adeguata la
strategia di bilancio fondata sul contenimento della spesa in termini reali al fine di ridurre il rapporto
tra spesa pubblica e PIL; in particolare questa impostazione affronta il problema del livello
relativamente elevato della spesa pubblica in Francia e delle sue possibili conseguenze per
l'efficienza economica. Tuttavia l'attuazione pratica di una simile strategia può diventare difficile se
l'incremento dei prezzi risulta minore del previsto o se gli obiettivi di spesa vengono superati in
settori specifici, come è avvenuto nel 1999. Il Consiglio ritiene che l'efficacia della strategia
delineata nel programma dipenda notevolmente dalla pronta adozione di misure correttive nel caso
di qualsiasi scostamento significativo dagli obiettivi in settori specifici. Il Consiglio raccomanda che,
nei limiti del possibile, le misure correttive siano operate nell'ambito dello stesso esercizio o al più
tardi in quello successivo.
Il Consiglio rileva che l'economia francese si trova attualmente in una posizione congiunturale
favorevole. Il Consiglio osserva inoltre che il programma aggiornato include già un programma di
alleggerimento fiscale. Il Consiglio ritiene che, se il margine di manovra dovesse risultare
maggiore, grazie ad una crescita più robusta o ad altri fattori, compreso un rapporto disavanzo/PIL
per il 1999 inferiore al 2,1% stimato nel programma, si dovrebbe cogliere l'occasione per una più
rapida riduzione del disavanzo. Sarebbe così possibile conseguire il pareggio dei conti pubblici nel
2003 e soddisfare le disposizioni del patto di stabilità e crescita forse già nell'anno in corso, o
altrimenti nel 2001, con un margine più ampio.
Il Consiglio ritiene che la posizione di bilancio sottostante corrispondente ai rapporti disavanzo/PIL
stabiliti come obiettivo a partire dal 2001 assicurerebbe un margine sufficiente a impedire che il
disavanzo superi la soglia del 3% del PIL nell'ambito delle normali fluttuazioni congiunturali;
l'obiettivo di bilancio a medio termine fissato dal programma di stabilità aggiornato è pertanto
conforme ai requisiti del patto di stabilità e crescita. Infine, a giudizio del Consiglio, il programma
aggiornato è in linea con gli Indirizzi di massima per le politiche economiche.
1
GU C 124 del 5.5.1999.
-
Programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo (1999-2003)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della
sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle
politiche economiche 1, in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,
vista la raccomandazione della Commissione,
previa consultazione del Comitato economico e finanziario,
HA ADOTTATO IL PRESENTE PARERE :
Il 13 marzo 2000 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo,
che copre il periodo 1999-2003. Il Consiglio rileva con soddisfazione che la situazione delle finanze
pubbliche è ulteriormente migliorata negli ultimi due anni e che gli obiettivi di bilancio fissati nel
programma di stabilità iniziale del Lussemburgo sono stati superati. L'avanzo delle amministrazioni
pubbliche per il 1999 è ora stimato al 2,3% del PIL rispetto all'1,2% del PIL originariamente
previsto, mentre il debito lordo delle amministrazioni pubbliche è sceso ancora, al 4,3% circa del
PIL. A giudizio del Consiglio, il programma di stabilità aggiornato è in linea con gli Indirizzi di
massima per le politiche economiche.
Il Consiglio rileva che il persistente impegno del Lussemburgo a perseguire politiche economiche
sane, in particolare in materia di bilancio, ha consentito al paese di mantenere elevati tassi di
crescita del PIL ed ha creato le condizioni per prospettive di crescita migliori per i prossimi anni; si
stima che nel 1999 il tasso di crescita del PIL in termini reali abbia raggiunto il 4,9%, mentre per il
2000 ed il 2001 sono previsti tassi di crescita nettamente superiori al 5%.
Il Consiglio rileva che nel programma aggiornato, che tiene conto dei risultati di bilancio migliori del
previsto registrati negli ultimi due anni e delle più favorevoli prospettive economiche, sono
preventivati risultati di bilancio più ambiziosi che nel programma iniziale; le proiezioni indicano un
aumento dell'avanzo delle amministrazioni pubbliche al 2,5% del PIL nel 2000 e al 3,1% nel 2003.
Il Consiglio ritiene che la posizione di bilancio sottostante delle amministrazioni pubbliche
corrispondente agli avanzi previsti nell'arco del periodo di riferimento del programma, ossia fino al
2003, comporta un margine di sicurezza sufficiente ad impedire che il disavanzo superi la soglia
del 3% del PIL in circostanze normali.
Il Consiglio riconosce l'adeguatezza delle politiche intese a migliorare la capacità di una piccola
economia aperta quale quella lussemburghese a far fronte ad influenze esterne sfavorevoli;
apprezza, in tale contesto, le misure intese a rafforzare le riserve; approva la costituzione di riserve
sufficienti nel settore pensionistico e della previdenza sociale in generale; incoraggia il governo a
continuare a combinare simili misure cautelari con politiche e riforme intese ad accrescere il
potenziale dell'economia; accoglie con favore l'allocazione di maggiori risorse agli investimenti
pubblici.
1
GU L 209 del 2.8.1997.
Il Consiglio prende atto dell'impegno, incluso nel programma di stabilità iniziale, a limitare
l'incremento delle spese delle amministrazioni centrali. Il Consiglio nota che le proiezioni in materia
di finanza pubblica del programma aggiornato indicano un calo del rapporto tra spesa totale e PIL
di quasi 2 punti percentuali, a livello delle amministrazioni centrali, tra il 2000 ed il 2003, che
consentirebbe di ridurre nello stesso periodo anche il rapporto tra entrate e PIL; incoraggia quindi il
governo lussemburghese a perseguire questi obiettivi di spesa.
Il Consiglio invita il governo a tenersi pronto a dare un orientamento più restrittivo alla politica di
bilancio qualora si materializzi il rischio di pressioni inflazionistiche, in particolare visti gli elevati
tassi di crescita economica attuali e previsti.

Programma di stabilità aggiornato del Portogallo (2000-2004)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della
sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle
politiche economiche 1, in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,
vista la raccomandazione della Commissione,
previa consultazione del Comitato economico e finanziario,
HA ADOTTATO IL PRESENTE PARERE:
In data 13 marzo 2000 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato del Portogallo
per il periodo 2000-2004. Il Consiglio constata con soddisfazione che il tasso di crescita
dell'economia portoghese è stato superiore alla media comunitaria e che le riforme strutturali
attuate hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato. Il Consiglio rileva inoltre con
soddisfazione che gli obiettivi in materia di disavanzo per il 1998 ed il 1999 previsti dal programma
di stabilità iniziale sono stati raggiunti nonostante una crescita economica lievemente inferiore a
quella prevista. Il programma aggiornato prevede la riduzione graduale del disavanzo delle
amministrazioni pubbliche: dal 2% del PIL nel 1999 fino al completo riassorbimento nel 2004.
Lo scenario macroeconomico sul quale si fonda il programma aggiornato presuppone, per il
periodo 2000-2004, che l'economia portoghese cresca ad una media annua del 3½ per cento,
ovvero ¼ di punto percentuale al di sopra della previsione del programma iniziale. Questa crescita
dovrebbe essere trainata principalmente dalla domanda interna, con un contributo delle
esportazioni nette che resta negativo, il che rischia di aggravare i già forti squilibri esterni. Pur
riconoscendo che l'ipotesi di un tasso medio di crescita del 3½ per cento non è eccessivamente
ambiziosa per un paese in via di recupero come il Portogallo, il Consiglio è del parere che il
percorso di crescita previsto dal programma si basa principalmente sulla domanda interna e che gli
investimenti ne costituiscono la componente più dinamica; pertanto il Consiglio incoraggia il
governo portoghese a controllare attentamente gli sviluppi macroeconomici e ad adottare, se
necessario, provvedimenti correttivi. Oltre ad uno sforzo per il rafforzamento della competitività,
che presupporrebbe, tra l'altro, la moderazione degli incrementi salariali e l'adozione di
provvedimenti strutturali, ciò potrebbe richiedere un inasprimento della politica di bilancio per
raffreddare la domanda interna.
1
GU L 209 del 2.8.1997.
Per quanto riguarda le finanze pubbliche il Consiglio constata che i buoni risultati registrati in
materia di disavanzo nel 1999 (e nel 1998) sono stati resi possibili soprattutto da entrate superiori
al previsto, grazie principalmente ad una crescita trainata dalla domanda interna. Queste entrate
migliori del previsto hanno consentito di compensare i notevoli sforamenti dei tetti della spesa
primaria corrente, dovuti soprattutto ad un eccesso di spesa nel settore sanitario e ad un netto
aumento dei salari del pubblico impiego. Secondo il programma aggiornato le entrate e la spesa
primaria dello Stato dovrebbero continuare a crescere notevolmente nel 2000 e solo dopo tale
anno dovrebbero scendere lievemente. Il Consiglio ritiene che l'attuazione di questa strategia di
adeguamento debba essere in linea con gli indirizzi di massima per le politiche economiche e del
resto lo aveva già sottolineato nel suo parere sul programma iniziale 1. Inoltre il Consiglio ritiene
che la riduzione del rapporto spesa primaria corrente/PIL dopo il 2000 sarebbe realizzata in modo
più efficace e sostenibile estendendo il campo di applicazione delle restrizioni di spesa.
Il Consiglio ritiene che la posizione di bilancio che, nel programma aggiornato portoghese,
accompagna l'obiettivo di medio termine per il disavanzo è conforme ai requisiti del patto di
stabilità e di crescita. Tuttavia, in base alle proiezioni il saldo di bilancio raggiungerà la posizione
minima richiesta solo a partire dal 2002: il Consiglio ribadisce pertanto la raccomandazione già
formulata nel suo parere sul programma iniziale, in base alla quale la riduzione del disavanzo deve
essere ottenuta più rapidamente, per accrescere il margine di sicurezza di cui può disporre il
Portogallo per far funzionare gli stabilizzatori automatici in caso di fase discendente del ciclo. Le
autorità portoghesi dovrebbero fare il possibile per ottenere risultati migliori di quelli previsti. Inoltre
il Consiglio invita il governo portoghese a rispettare scrupolosamente il suo obiettivo in materia di
disavanzo per il 2000 tramite un controllo rigoroso delle spese; in questo ambito il Consiglio
apprezza che un certo numero di stanziamenti previsti nel bilancio 2000 sono stati congelati e
ritiene che non debbano essere sbloccati, se ciò è necessario per raggiungere l'obiettivo.
Il Consiglio apprezza le riforme strutturali ed i provvedimenti finanziari previsti dal programma
aggiornato. Tali misure sono globalmente conformi alle raccomandazioni contenute negli indirizzi
di massima per le politiche economiche. L'attuazione della nuova legge di base sul bilancio e la
nuova legge sul regime pensionistico di previdenza sociale figurano tra le riforme più urgenti. Le
misure annunciate nel settore sanitario, che sono volte a migliorare i controlli sulle spese e la loro
efficacia, sono anch'esse necessarie per sostenere il processo di risanamento finanziario.
L'attuazione rapida e determinata di queste riforme, alcune delle quali erano già state annunciate
nel programma iniziale, si rivela pertanto indispensabile per rafforzare l'efficacia della strategia di
politica economica.
CONSIGLIO EUROPEO STRAORDINARIO - LISBONA, 23/24 marzo 2000
Il Consiglio ha concluso la preparazione del Consiglio europeo straordinario sul tema
"L'occupazione, la riforma economica e la coesione sociale: verso un'Europa dell'innovazione e
della conoscenza". Ha in particolare approvato un contributo scritto ai lavori della riunione di
Lisbona predisposto dal Comitato economico e finanziario.
Il Consiglio ha parimenti ascoltato una relazione del sig. GLASS, Presidente del Comitato di
politica economica, sui principali elementi della seconda relazione annuale del Comitato sulle
riforme strutturali. Egli ha in particolare posto in rilievo l'individuazione dei settori specifici in cui
occorre accelerare la riforma strutturale, nonché il suggerimento che tale Comitato predisponga,
alla luce dei risultati di Lisbona, un piano d'azione per la relativa attuazione. Successivamente ad
uno scambio di idee, durante il quale i Ministri hanno accolto la relazione con favore
considerandola un'importante base di discussione a Lisbona nel settore delle riforme strutturali, il
Consiglio ha approvato la relazione che costituirà parimenti un importante contributo per
l'elaborazione degli indirizzi di massima per le politiche economiche per il 2000.
1
GU C 68 dell'11.3.1999, pag. 2.
Nel contesto della preparazione del Vertice di Lisbona, il Consiglio ha preso nota di un intervento
del Presidente Prodi in cui sono posti in rilievo gli obiettivi di principio formulati dalla Commissione
nella sua comunicazione "Un programma di rinnovamento economico e sociale per l'Europa" del
28 febbraio 2000, nonché ciò che la sua Istituzione si aspetta da questo importante avvenimento,
ossia un accordo sul metodo da seguire e un impegno politico a realizzarlo. Ha in particolare
ribadito che gli sforzi dovrebbero essere concentrati su un numero limitato di azioni necessarie per
accelerare il cambiamento, definire obiettivi chiari e strumenti per misurare i progressi. Il
documento consolidato della Commissione individua le priorità sulle quali essa desidera ottenere a
Lisbona impegni precisi e operativi. Tali priorità si articolano intorno a due punti fondamentali: da
una parte, il perseguimento delle riforme economiche necessarie per incoraggiare la crescita
dell'economia della conoscenza e, dall'altra, il consolidamento del modello sociale europeo.
Nel successivo scambio di idee i Ministri hanno espresso il loro apprezzamento per l'eccellente
contributo che con la sua comunicazione la Commissione ha apportato alle deliberazioni del
Consiglio europeo di Lisbona.
TASSAZIONE DEI CARBURANTI PER AEROMOBILI
Il Consiglio ha ascoltato la presentazione del Commissario BOLKESTEIN nella comunicazione
della Commissione sulla tassazione dei carburanti per aeromobili, adempiendo alla richiesta che il
Consiglio aveva formulato nella sua risoluzione del 9 giugno 1997 in cui si invitava la Commissione
a fornire ulteriori informazioni in merito a tutti gli aspetti dell'imposizione del carburante utilizzato
per la navigazione aerea.
I risultati del summenzionato studio, realizzato avvalendosi di consulenti esterni, confermano le
conclusioni che la Commissione aveva formulato nella sua relazione del 1996 su questo
argomento. Attualmente, non è fattibile o auspicabile, per ragioni "economiche" considerando la
Comunità nel suo insieme, l'introduzione dell'imposizione del carburante per aeromobili
esclusivamente nei voli intracomunitari operati da vettori comunitari. D'altro canto, lo studio
conferma che l'introduzione di imposte sul cherosene per tutti i voli in partenza dagli aeroporti
comunitari produrrebbe un effetto benefico, soprattutto sull'ambiente, nettamente superiore.
Inoltre, il cospicuo gettito fiscale prodotto da tale misura permetterebbe agli Stati membri di ridurre
altre imposte ed oneri.
Di conseguenza, la Commissione raccomanda:
1.
che il Consiglio proceda con l'adozione della proposta di direttiva del Consiglio presentata
dalla Commissione che ristruttura il quadro comunitario per l'imposizione dei prodotti
energetici, che accorda agli Stati membri la facoltà di tassare il carburante utilizzato per il
trasporto aereo nell'ambito dei voli nazionali oppure, sulla base di accordi bilaterali, di quelli
intracomunitari;
2.
che, in stretta collaborazione con la Commissione, gli Stati membri intensifichino la loro
cooperazione nel quadro dell'ICAO per l'introduzione dell'imposizione del carburante per
aeromobili e di altri strumenti di effetto simile;
3.
che il Consiglio riesamini la situazione sulla base di una relazione della Commissione sui
risultati delle discussioni in corso e delle negoziazioni nel quadro dell'ICAO in previsione
della 33ª assemblea di detta organizzazione.
In conclusione, il Consiglio ha chiesto al Comitato dei Rappresentanti Permanenti e al Gruppo
"Problemi fiscali" di esaminare la suddetta comunicazione e presentare le relative conclusioni in
una prossima sessione del Consiglio.
RESTRIZIONI SVEDESI RELATIVE ALLE BEVANDE ALCOLICHE E AI PRODOTTI DEL
TABACCO PER I VIAGGIATORI INTRACOMUNITARI
Il Consiglio ha preso atto della dichiarazione della delegazione svedese in cui si chiede alla
Commissione di presentare al Consiglio, a tempo debito, una proposta di direttiva per estendere
oltre il 30 giugno 2000 (data di scadenza dell'attuale deroga) fino al 31 dicembre 2003 (stessa data
prevista per la Danimarca e la Finlandia) le restrizioni quantitative per le bevande alcoliche e i
prodotti del tabacco importati nel suo territorio da viaggiatori che provengono da altri Stati membri.
Di comune accordo, il Consiglio ha appoggiato la richiesta della delegazione svedese fermo
restando che la Svezia presenterà alla Commissione una richiesta formale debitamente motivata.
FINANZIAMENTO DEL PATTO DI STABILITÀ
Il Consiglio ha incontrato il sig. HOMBACH, coordinatore speciale per il patto di stabilità per
l'Europa sudorientale, per uno scambio di idee sugli aspetti finanziari dell'attuazione del patto di
stabilità segnatamente in vista della conferenza di finanziamento regionale che si svolgerà a
Bruxelles il 29-30 marzo 2000.
ASSISTENZA FINANZIARIA AL MONTENEGRO
Durante la colazione i Ministri, sulla base delle informazioni fornite dal Commissario SOLBES,
hanno discusso la situazione economica e finanziaria in Montenegro.
La Comunità e gli Stati membri continueranno a sostenere finanziariamente il Montenegro durante
l'anno in corso.
I Ministri hanno ribadito le conclusioni cui sono giunti in occasione della sessione del Consiglio del
28 febbraio, secondo cui nelle attuali circostanze lo strumento del prestito non è appropriato.
Bisognerà quindi ricorrere a dei doni, sia attraverso il bilancio comunitario che per tramite dei
bilanci nazionali, anche da parte di donatori non europei.
I Ministri hanno ritenuto opportuno invitare la Commissione a procedere rapidamente ad una
valutazione delle esigenze nonché delle varie possibilità di assistenza esistenti (in particolare,
attraverso i fondi OBNOVA, i crediti per l'aiuto alimentare o attraverso ECHO - assistenza
umanitaria) al fine di prendere una rapida decisione al riguardo.
EURO 11
Nel corso della colazione il Presidente ha informato il Consiglio in merito alle discussioni svoltesi
nella riunione del Gruppo "Euro11" svoltasi in mattinata.
PUNTI APPROVATI SENZA DISCUSSIONE
(Le decisioni che comportano dichiarazioni a verbale del Consiglio accessibili al pubblico sono
contraddistinte da un *; le dichiarazioni in questione possono essere ottenute presso il Servizio
stampa.)
ECOFIN
Codificazione della normativa in materia di accesso all'attività degli enti creditizi e al suo
esercizio
Il Consiglio ha adottato la direttiva che codifica le direttive 73/183/CEE, 77/780/CEE, 89/299/CEE,
89/647/CEE, 92/30/CEE e 92/121/CEE del Consiglio in materia di accesso alle attività degli enti
creditizi e al suo esercizio.
Il testo in oggetto costituisce una codificazione ufficiale ai sensi dell'accordo interistituzionale del
20 dicembre 1994 1, delle direttive 73/183/CEE, 77/780/CEE, 89/299/CEE, 89/647/CEE,
92/30/CEE e 92/121/CEE.
Relazione speciale n. 3/99 della Corte dei Conti sulla gestione e il controllo dei bonifici di
interessi da parte dei servizi della Commissione
Il Consiglio ha adottato le seguenti conclusioni:
"Il Consiglio ha esaminato con interesse la summenzionata relazione e ha preso atto delle
risultanze e delle critiche presentate dalla Corte dei conti in merito alla gestione e al controllo dei
bonifici di interessi da parte dei servizi della Commissione.
Il Consiglio ha preso atto delle spiegazioni della Commissione, secondo cui l'efficienza economica
dei bonifici di interessi resta difficile da dimostrare e la loro conformità alle condizioni di prestito
vigenti difficile da controllare.
Il Consiglio ha espresso preoccupazione per l'efficacia dei bonifici di interessi e condivide i timori
riguardo ai rischi di un uso improprio di questi ultimi.
Il Consiglio condivide sul piano generale le raccomandazioni formulate dalla Corte dei conti nella
sua relazione, volte a migliorare la situazione. In particolare la Commissione dovrebbe pertanto:

garantire che siano applicati meccanismi tali da far sì che il vantaggio finanziario dei bonifici
di interessi finanziati dal bilancio comunitario, con la sola deduzione dei margini stipulati, sia
integralmente riservato ai beneficiari, anche qualora la BEI agisca in quanto intermediario;

valutare l'efficacia dei bonifici di interessi e quantificare, ove possibile, il tasso di
conseguimento degli obiettivi definiti dal Consiglio.
Il Consiglio ha condiviso l'opinione della Commissione, secondo cui i controlli, per essere efficaci,
non dovrebbero essere effettuati contemporaneamente da più istituzioni comunitarie, considerati
gli ingenti costi amministrativi dei controlli stressi.
Il Consiglio si compiace inoltre dell'impegno assunto dalla Commissione di esaminare le modalità
per migliorare la contabilizzazione e la presentazione degli stati finanziari in materia di bonifici di
interessi e per migliorare la gestione e il controllo procedendo eventualmente ad una
armonizzazione e centralizzazione.
Il Consiglio si compiace infine dell'impegno assunto dalla Commissione di presentare quanto prima
e di preferenza entro la fine di luglio del 2000, uno studio esaustivo sull'utilità in generale dei
bonifici di interessi in termini di costi ed efficienza economica, alla luce di tutti i fattori pertinenti.
Riforma amministrativa della Commissione
Il Consiglio ha adottato le seguenti conclusioni sulla prevista riforma della Commissione:
" Il Consiglio ha preso atto del Libro bianco della Commissione concernente un’ampia riforma
amministrativa ed ha salutato con favore gli obiettivi di mirare ad un’efficienza massima e di
seguire i principi di responsabilità, efficienza e trasparenza.
1
Accordo interistituzionale del 20 dicembre 1994 su un metodo di lavoro accelerato ai fini
della codificazione ufficiale dei testi legislativi (GU C 102 del 4.4.01996, pag. 2).
Il Consiglio chiede alla Commissione di fornire chiare informazioni in merito all’impatto della riforma
sul bilancio e di presentare una prima scheda finanziaria in tempo utile perché essa possa essere
presa in considerazione nella sessione del Consiglio ECOFIN dell'8 maggio.
Il processo di riforma dovrebbe essere attuato tenendo conto appieno delle prospettive finanziarie,
come convenuto nel quadro dell’accordo interistituzionale del 6 maggio 1999."
Seguito dato ai commenti che accompagnano la raccomandazione del Consiglio sullo
scarico per l'esercizio 1997
Il Consiglio ha adottato le seguenti conclusioni sul seguito dato allo scarico per l'esercizio 1997:
1.
Il Consiglio prende atto della relazione della Commissione sulle misure adottate in risposta ai
commenti formulati dal Consiglio sulla procedura di scarico per il 1997, ma deplora che il
calendario previsto non sia stato rispettato.
2.
Il Consiglio constata che in seguito alle osservazioni formulate durante la procedura di
scarico, la Commissione ha già attuato una serie di misure, a livello legislativo e operativo,
che hanno permesso di migliorare il sistema di gestione finanziaria.
3.
Il Consiglio si rallegra che la nomina del nuovo direttore, che assumerà l'incarico il
1° marzo 2000, completi l'istituzione dell'OLAF. Così, grazie alla collaborazione fattiva del
Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, le conclusioni del Consiglio
europeo di Vienna dell'11 e 12 dicembre 1998 e di quello di Colonia del 3 e 4 giugno 1999,
hanno potuto essere tradotte in pratica.
Il Consiglio rammenta che, con lettera del 14 gennaio 2000, ha chiesto alla Commissione di
presentare rapidamente al COCOLAF le sue relazioni annuali per il 1998 e il 1999 sulla lotta
contro la frode e di presentargli durante il mese di aprile 2000 la relazione per il 1999 e il
programma di lavoro della Commissione per il 2000/2001.
Il Consiglio auspica che si proceda con particolare cura alla selezione del personale
supplementare accordato all'OLAF nel quadro dei bilanci 1999 e 2000, all'organizzazione
dell'Ufficio e alla pianificazione e alla gestione del suo sviluppo, affinché il rapido aumento di
personale porti effettivamente ad una maggiore efficienza.
4.
Il Consiglio prende atto che la Commissione si è impegnata a presentargli entro la fine di
aprile del 2000 la proposta di riformulazione del regolamento finanziario. Pur comprendendo
i motivi che hanno provocato il mancato rispetto dei termini precedentemente annunciati, il
Consiglio ritiene che alle riflessioni debba ora seguire il lavoro concreto.
Il Consiglio ricorda che il 25 gennaio 1999 esso ha adottato
delle
conclusioni
sulle
disposizioni che vorrebbe fossero inserite o precisate nel regolamento finanziario al
momento della sua riformulazione e chiede alla Commissione di includerle nella sua
proposta.
Il Consiglio sottolinea tuttavia che, fintantoché il regolamento finanziario non sarà stato
modificato, le disposizioni attuali debbono essere applicate integralmente. In particolare, dato
che le riserve sono elencate e definite dal regolamento finanziario in maniera limitativa, non
si possono introdurre riserve subordinate a condizioni per andare oltre la responsabilità di
eseguire il bilancio che il trattato conferisce alla Commissione. La Commissione, alla quale
l'articolo 211 del trattato affida il compito di vigilare sull'applicazione, segnatamente, dei
regolamenti comunitari, dovrebbe opporsi con maggior severità ad una simile prassi.
5.
Il Consiglio è del parere che alcune delle raccomandazioni formulate in tale occasione
continuino ad essere attuali. Si tratta in particolare:

dell'incorporazione in tempo utile delle disposte degli Stati membri e del seguito
appropriato dato alle raccomandazioni che li riguardano;

in alcuni casi, o di mancata risposta nella relazione sul seguito dato, o di modifiche
sostanziali della sua gestione, cosa che costringe la Corte a ripetere osservazioni nelle
relazioni seguenti.
6.
Il Consiglio, avendo già associato la Corte dei conti a questa procedura di
accompagnamento, si compiace che la Corte intenda prevedere delle osservazioni al
riguardo nella relazione generale sullo scarico dell'esercizio per il 1999.
7.
Più in particolare, per quanto riguarda il seguito dato allo scarico per l'esecuzione del
bilancio 1997, occorre fare i commenti seguenti sui diversi settori di attività:
Politica agricola comune
Il Consiglio auspica che, in seguito all'entrata in vigore, segnatamente, delle nuove
procedure di autorizzazione degli organismi di pagamento e di certificazione dei conti, la
Commissione continui i suoi sforzi per ottimizzare l'impatto positivo di queste nuove
disposizioni.
Il Consiglio seguirà attentamente i risultati delle valutazioni che la Commissione si è
impegnata a effettuare su tutti i settori del mercato.
Azioni strutturali
Il Consiglio si rallegra della nuova regolamentazione che disciplina i Fondi strutturali e si
aspetta dei progressi, soprattutto per quanto riguarda l'impatto delle valutazioni e lo
scadenzario dei pagamenti, sottolineando tuttavia che auspica che questi miglioramenti nelle
disposizioni vengano attuati attivamente e concretamente.
In merito alle azioni per la parità tra uomini e donne, il Consiglio aveva chiesto un bilancio
preciso dei risultati conseguiti dal Fondo sociale europeo nel settore. Esso rinnova tale
richiesta, tuttora inevasa nonostante sia stata fatta da tempo.
Politiche interne
Il Consiglio si stupisce che la Commissione sia ancora nella fase delle riflessioni preliminari
sulle possibili forme del rafforzamento del quadro normativo delle azioni generali di
informazione e di comunicazione sull'Unione europea. Nella sua relazione speciale n. 8/98 la
Corte dei conti aveva indicato chiaramente che gli articoli 126 e 127 del trattato, presentati
allora dalla Commissione come base giuridica di tali azioni, non avessero alcun rapporto con
la politica di informazione e di comunicazione: la Commissione si è accontentata di
sopprimere ogni riferimento a questi due articoli del trattato. La Corte aveva sottolineato che
la mancanza di organizzazione di tali azioni in un programma avrebbe nuociuto alla loro
efficacia. Il Consiglio, dal canto suo, aveva invitato la Commissione, dal 24 novembre 1998,
a presentargli una proposta di regolamento che istituisse una base giuridica adeguata per
tale azione, invito rinnovato varie volte.
Il Consiglio chiede ora alla Commissione di impegnarsi quanto alla data di presentazione di
tale proposta di regolamento, in modo da poter fornire una base giuridica adeguata per
l'esecuzione della linea B3-300 dopo l'adozione del bilancio per il 2001.
Azioni esterne
Il Consiglio prende atto delle misure adottate dalla Commissione per soddisfare le richieste
avanzate dal Consiglio nella sua raccomandazione per lo scarico per il 1997, ma si
rammarica che l'impatto di tali misure continui ad essere modesto. Deplora che il sistema
STAP resti complesso e poco trasparente, nonostante le misure adottate. Il Consiglio insiste
sull'importanza delle valutazioni approfondite ai fini di una migliore rispondenza tra il progetto
preliminare di bilancio e le possibilità di assorbimento e di esecuzione degli stanziamenti nei
paesi beneficiari. Per quanto si riferisce all'assistenza umanitaria e ad ECHO il Consiglio,
analogamente alla Corte dei conti, continua a seguire gli sviluppi della situazione, dato che
l'OLAF prosegue le sue indagini in questo contesto.
Strumenti finanziari e attività bancarie
Il Consiglio si stupisce che le difficoltà della Corte dei conti ad effettuare i controlli sulla
gestione dei fondi propri del FEI perdurino e prende atto che sono in corso trattative tra le
parti in questione; chiede che entro la fine del primo semestre del 2000 venga trovata una
soluzione che assicuri che la Corte abbia la garanzia di accedere agli elementi di controllo.
Consiglio di amministrazione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione
professionale
Il Consiglio ha adottato una raccomandazione al Parlamento europeo sullo scarico da dare al
Consiglio di amministrazione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale
sull'esecuzione dello stato delle entrate e delle spese del Centro europeo per lo sviluppo della
formazione professionale per l'esercizio 1998.
Consiglio di amministrazione della Fondazione europea per il miglioramento delle
condizioni di vita e di lavoro
Il Consiglio ha adottato una raccomandazione al Parlamento europeo che dà atto al Consiglio di
amministrazione della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro
dell'esecuzione dello stato delle entrate e delle spese della Fondazione per l'esercizio 1998.
RELAZIONI ESTERNE
Spazio economico europeo - Sanità
Il Consiglio ha approvato a nome dell'UE un progetto di decisione del Comitato misto SEE che
modifica il protocollo 31 dell'accordo SEE. Il progetto di decisione si prefigge di estendere la
cooperazione nel settore della sanità pubblica e di creare un quadro di cooperazione nonché di
stabilire accordi per la piena partecipazione degli Stati SEE/EFTA al programma di azione
comunitaria sulle malattie rare nel settore della sanità pubblica (1999-2003).
QUESTIONI COMMERCIALI
Svizzera - commercio di bevande rinfrescanti analcoliche
Il Consiglio ha approvato la decisione relativa alla conclusione di un accordo in forma di scambio di
lettere tra la Comunità europea, da una parte, e la Confederazione elvetica, dall'altra, riguardante il
protocollo n. 2 dell'accordo tra la Comunità economica europea e la Confederazione elvetica.
La decisione si prefigge di attuare la soluzione di compromesso raggiunta sulla questione delle
bevande rinfrescanti analcoliche (notevole aumento delle esportazioni di limonate dalla Svizzera
nella CE) nonché di aumentare reciprocamente i contingenti aperti dalle due parti a seguito
dell'adesione di Austria, Finlandia e Svezia.
Importazioni di prodotti di acciaio dalla Federazione russa
Il Consiglio ha dato il suo parere conforme all'unanimità, ai sensi dell'articolo 95 del trattato CECA,
sulla proposta di decisione della Commissione che modifica la decisione n. 2136/97/CECA del
12 settembre 1997 relativa alla gestione di alcune restrizioni all'importazione di taluni prodotti di
acciaio dalla Federazione russa.
La misura ha l'effetto di ridurre del 12% per il 2000 i limiti quantitativi applicabili alle importazioni
dalla Federazione russa di taluni prodotti di acciaio previsti dall'accordo siderurgico CECA. La
misura è considerata una reazione appropriata e proporzionata alla violazione del suddetto
accordo da parte della Russia (introduzione di un dazio doganale del 15% sulle esportazioni di
rottami di ferro e di residui siderurgici).
Dazio antidumping sulle importazioni di biancheria da letto di cotone originaria dell'Egitto,
dell'India e del Pakistan
Il Consiglio ha adottato un regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 2398/97 che istituisce
un dazio antidumping sulle importazioni di biancheria da letto di cotone originaria dell'Egitto,
dell'India e del Pakistan.
Il presente regolamento aggiunge tre nuovi produttori esportatori all'elenco dei produttori che
hanno collaborato di cui all'allegato I del regolamento (CE) n. 2398/97, in modo che si possa loro
applicare un'aliquota del dazio media ponderata dell'11,6%. Si rammenta che un'aliquota del dazio
del 24,7% è stata istituita nei confronti delle società che non si sono rese note o che non hanno
collaborato all'inchiesta che ha condotto all'istituzione del dazio antidumping definitivo.
SVILUPPO E COOPERAZIONE
Fondi europei di sviluppo
Il Consiglio ha adottato le raccomandazioni con le quali raccomanda al Parlamento europeo di
dare atto alla Commissione dell'esecuzione delle operazioni dei Fondi europei di sviluppo (6°, 7° e
8° FES) per l'esercizio 1998.
AIUTO ALIMENTARE
Il Consiglio ha adottato un regolamento relativo alla ripartizione del quantitativo di cereali previsto
nel quadro della convenzione sull'aiuto alimentare del 1995 (per il periodo dal 1° luglio 1998 al
30 giugno 1999).
Tale regolamento riporta in allegato la seguente decisione dei rappresentanti degli Stati membri
riuniti in sede di Consiglio che stabilisce la ripartizione tra gli Stati membri del quantitativo dei
contributi nazionali rispetto al contributo annuo minimo che la Comunità e gli Stati membri sono
tenuti a fornire in base alla convenzione sull'aiuto alimentare del 1999 per il periodo dal
1° luglio 1998 al 30 giugno 1999.
Austria
Germania
Belgio
Danimarca
Spagna
Finlandia
Francia
Grecia
Irlanda
Italia
Lussemburgo
Paesi Bassi
Portogallo
Regno Unito
Svezia
Totale degli Stati membri
(tonnellate)
8 900
165 000
41 500
15 600
8 900
--200 000
10 000
4 000
87 000
1 400
49 700
--82 200
40 000
714 200
ALLARGAMENTO
Il Consiglio ha adottato un regolamento relativo alla realizzazione di interventi nell'ambito della
strategia di preadesione per la Repubblica di Cipro e la Repubblica di Malta.
Il regolamento stabilisce che la strategia di preadesione dell'Unione europea a favore di Cipro e
Malta si deve basare in particolare su quanto segue:

la conclusione di partenariati per l'adesione con Cipro e Malta;

il sostegno alle azioni prioritarie per la preparazione all'adesione definite nell'ambito dei
partenariati con Cipro e Malta, sulla base dell'analisi della situazione economica di ciascuno
Stato, tenuto conto dei criteri politici ed economici e degli obblighi inerenti alla qualità di Stato
membro dell'Unione definiti dal Consiglio europeo;

la partecipazione ad alcuni programmi e ad alcune agenzie comunitari.
Il Consiglio, su proposta della Commissione, decide a maggioranza qualificata sui principi, le
priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni di ciascun partenariato per l'adesione, quali saranno
presentati a Cipro e Malta, nonché sui successivi adeguamenti sostanziali ad essi applicabili.
L'importo di riferimento finanziario per l'attuazione del presente regolamento è pari a 95 milioni di
EUR. La dotazione annua è autorizzata dall'autorità di bilancio entro i limiti delle prospettive
finanziarie.
Possono beneficiare dei progetti e delle azioni di cooperazione non solo gli Stati e le regioni ciprioti
e maltesi, ma anche gli enti locali, gli organismi regionali, gli enti pubblici, le comunità locali o
tradizionali, le associazioni di sostegno alle imprese, le cooperative e la società civile, in particolare
le organizzazioni che rappresentano le parti sociali, le associazioni, le fondazioni, le organizzazioni
senza scopo di lucro e le organizzazioni non governative.
I progetti e le azioni di cooperazione prendono la forma di aiuti non rimborsabili e possono formare
oggetto di un finanziamento nei seguenti ambiti, indicativamente:

assistenza tecnica, formazione o altri servizi, forniture e lavori, nonché revisioni dei conti e
missioni di valutazione e di controllo nel quadro degli obiettivi sopracitati;

nel caso di Cipro, qualsiasi azione mirante a riavvicinare le due comunità.
Il finanziamento comunitario può coprire costi di investimento, ad esclusione dell'acquisto di beni
immobili, e costi ricorrenti, compresi i costi amministrativi, di manutenzione e di gestione, tenendo
conto che i progetti devono mirare ad una copertura dei costi ricorrenti da parte dei beneficiari.
Per ciascuna azione di cooperazione è richiesto un contributo finanziario da parte dei partner
cipriota e maltese. Tale contributo è richiesto entro i limiti delle possibilità dei partner in questione e
in funzione della natura dell'azione. In alcuni casi specifici e qualora il partner sia una
organizzazione non governativa o una organizzazione basata su una comunità locale, il contributo
può essere fornito in natura.
Potranno essere ricercate possibilità di cofinanziamento con altri finanziatori, in particolare gli Stati
membri.
La Commissione, in collegamento con gli Stati membri, può assumere ogni iniziativa necessaria a
garantire un efficace coordinamento con gli altri finanziatori coinvolti.
Infine, se una condizione essenziale per continuare a concedere gli aiuti di preadesione a favore di
Cipro e Malta viene meno, in particolare nel caso in cui non siano rispettati gli impegni previsti
negli accordi di associazione e/o i progressi verso la realizzazione dei criteri di Copenaghen
risultino insufficienti, il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata su proposta della
Commissione, può adottare misure appropriate per quanto concerne qualsiasi forma di aiuto di
preadesione concesso a Cipro o a Malta.
AGRICOLTURA
Etichettatura dei prodotti alimentari
Il Consiglio ha adottato una direttiva relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri
concernenti l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità. Il
testo codifica la direttiva 79/112/CEE (che deve essere abrogata) e le sette modifiche, adottate dal
1980 al 1997 e non introduce cambiamenti sostanziali nelle disposizioni esistenti.
NOMINE
Comitato delle regioni
Il Consiglio ha adottato due decisioni riguardanti le nomine

della Sig.ra Edite de Fátima SANTOS MARREIROS ESTRELA quale membro titolare del
Comitato delle regioni, in sostituzione del Sig. Fernando GOMES per la restante durata del
mandato di quest'ultimo, ossia fino al 25 gennaio 2002;

dei Sigg. Joaquim Luis ROSA do CEU e António Rui ESTEVES SOLHEIRO quali membri
supplenti del Comitato delle regioni, in sostituzione della Sig.ra Edite de Fátima SANTOS
MARREIROS ESTRELA e del Sig. Joaquim COUTO per la restante durata del mandato di
questi ultimi, ossia fino al 25 gennaio 2002;

del Sig. Mihail STULIANIDIS, quale membro supplente del Comitato delle regioni, in
sostituzione del Sig. Philippos AMIRIDIS per la restante durata del mandato di quest'ultimo,
ossia fino al 25 gennaio 2002.