Economia Monetaria- Anno Accademico 2009/10 Giancarlo Bertocco Il corso ha un triplice obiettivo: i) presentare i fondamenti teorici della politica monetaria contemporanea; ii) analizzare la politica monetaria dell’Unione Monetaria Europea; iii) analizzare gli aspetti più significativi della crisi finanziaria in corso. A. I fondamenti teorici della politica monetaria contemporanea - La critica di Friedman alla curva di Phillips. - La Nuova Macroeconomia Classica: - le aspettative razionali - l’incoerenza temporale della politica monetaria. - Indipendenza e credibilità delle autorità monetarie - Regole e discrezionalità della politica monetaria - Alcuni esempi di regole: monetary targeting; inflation targeting; regola di Taylor. B. La Politica Monetaria dell’Unione Monetaria Europea. - Gli obiettivi della Politica Monetaria - La strategia della Banca Centrale Europea. C. La crisi dei mutui subprime: considerazioni sul ruolo della finanza -La crisi vista come ‘incidente temporaneo’ e la crisi vista come fenomeno strutturale. - la teoria neoclassica della finanza. - la teoria keynesiana della finanza: aspettative, incertezza e animal spirits nell’analisi di Keynes. Bibliografia: Parte A: -Delli Gatti, Gallegati: Macroeconomia. Giappichelli Editore, 2001 Cap. 9: La critica di Friedman alla curva di Phillips, le aspettative adattive e il monetarismo, pp. 217-238. Cap. 10, par. 10.1-10.4: L’ipotesi di aspettative razionali e la Nuova Macroeconomia Classica, pp- 239-258. Cap. 19, par. 19.4, Il problema dell’incoerenza temporale: regole e discrezionalità; par. 19.5, Credibilità della Banca Centrale e disinflazione (pp. 451-456) -Bofinger, P. Monetary Policy, Oxford University Press, 2001, pp. 174-187; 209-221; 248-253; 257-263; 268-269. -In alternativa a Delli Gatti, Gallegati si può usare: O. Blanchard, Macroeconomia, quarta edizione 2006 Cap. VIII: Il tasso naturale di disoccupazione e la curva di Phillips. Cap. IX: Inflazione, produzione e crescita della moneta. Cap. XXVII: La politica monetaria. Cap. XXX: La storia della macroeconomia Parte B: - Banca Centrale Europea: La strategia di politica monetaria dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino Mensile della BCE, gennaio 1999, pp. 39-51. - Banca Centrale Europea: I due pilastri della strategia della BCE, Bollettino Mensile della BCE, novembre 2000, pp. 39-49. - Banca Centrale Europea: La politica monetaria della BCE, 2004. -L’attuazione della politica monetaria dall’agosto 2007, Bollettino Mensile della BCE, luglio 2009, pp.81-95. -L’orientamento di politica monetaria della BCE durante la crisi finanziaria, Boll. Mensile BCE, gennaio 2010, 65-75. (i testi di questi articoli possono essere scaricati dal sito della BCE) - Lettura consigliata: J. De Haan, S. Eijffinger, S. Waller: The European Central Bank, The MIT Press, 2005, capp. 3 e 4. Parte C: -Akerlof, Shiller: Spiriti animali, Rizzoli 2009 (Prefazione e Introduzione) - Keynes, J. M: Teoria Generale, cap. 12, Lo stato dell’aspettativa a lungo termine, 1936 -Keynes, J.M: La teoria generale dell’occupazione, 1937. -Krugman, P.: Gli errori degli economisti, Internazionale 18 settembre 2009, 30-39 -Rossi, S.: Miseria e nobiltà della finanza, Il Mulino, 2008, 6, pp. 1055-1065. -Tabellini, G: Idee e regole per il mondo dopo la tempesta, Il Sole 24 ore, 7 maggio 2009. (una copia di questi testi è disponibile in biblioteca) MODALITA’ D’ESAME Prova scritta Lo studente dovrà rispondere a quattro domande: spazio disponibile per ogni risposta: due facciate di foglio A4 Tempo a disposizione per lo scritto: un’ora e trenta minuti. Criterio di correzione: verrà attribuito un punteggio compreso tra 0 e 7,5 punti per ogni risposta. Prova orale Lo studente dovrà sostenere anche un esame orale nel caso in cui il docente lo ritenga opportuno. In caso contrario, lo studente potrà registrare il voto dello scritto oppure potrà chiedere di svolgere anche l’esame orale. Elenco indicativo delle possibili domande d’esame: 1) La curva di Phillips e la spiegazione keynesiana dell’inflazione 2) Si descrivano gli aspetti più significativi della critica di Friedman alla curva di Phillips. 3) Si descriva il concetto di tasso naturale di disoccupazione e le condizioni necessarie, secondo Friedman, affinchè si realizzi un tasso di disoccupazione inferiore a quello naturale. 4) Si spieghino le ragioni per le quali, secondo Friedman, non è possibile ottenere nel lungo periodo un livello di occupazione superiore a quello naturale. 5) Si illustri il concetto di aspettative razionali e si descrivano le conseguenze della presenza di aspettative razionali sugli effetti della politica monetaria. 6) Si spieghino i concetti di aspettative adattive e di aspettative razionali. 7) Si descrivano le scelte di autorità monetarie il cui reddito obiettivo sia pari al reddito naturale in un mondo con aspettative razionali. 8) Si spieghino le scelte di autorità monetarie il cui reddito obiettivo è superiore al reddito naturale in un mondo con aspettative razionali (usando curve di indifferenza). 9) Si spieghino le scelte di autorità monetarie il cui reddito obiettivo è superiore al reddito naturale in un mondo con aspettative razionali (usando una funzione di costo). 10) Si illustri il concetto di incoerenza temporale della politica monetaria. 11) Si descrivano le condizioni che possono eliminare gli effetti dell’incoerenza temporale della politica monetaria. 12) Si spieghi la differenza tra una politica monetaria basata su regole e una politica monetaria discrezionale. 13) Si descrivano le caratteristiche del Monetary Targeting. 14) Si descrivano le caratteristiche dell’Inflation Targeting. 15) Si descriva la Regola di Taylor. 16) Si illustri il concetto di credibilità della politica monetaria alla luce dell’esperienza della Banca Centrale Europea. 17) Si descrivano le caratteristiche della strategia di politica monetaria seguita dalla Banca Centrale Europea. 18) Si spieghino i concetti di incertezza, aspettative e animal spirits secondo Keynes. 19) La teoria neoclassica della finanza. 20) La teoria keynesana della finanza; le caratteristiche di una economia monetaria secondo Keynes. 21) La crisi contemporanea vista come un ‘incidente temporaneo’.