Scheda di lettura - DEF 2015 e Allegati

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Scheda aggiornata al 17 Aprile 2015
Documento di economia e finanza (DEF) 2015
Documento di economia e finanza 2015.
Titolo e
documenti
Nella giornata di venerdì 10 aprile 2015, il Consiglio dei Ministri,
su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo
Padoan, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF)
previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica, n.196 del 2009 che
si compone delle seguenti sezioni:
DOC. LVII, N. 3 (TOMO I)
DOC. LVII, N. 3 (TOMO II)
All'interno del Tomo II, si trova l'Allegato VI Programma delle
infrastrutture strategiche. L'Allegato dà rilevanza al collegamento
strategico tra le scelte di investimento adottate dal Governo e dal
Parlamento e gli indirizzi comunitari, a partire dall’integrazione tra i
nodi portuali, aeroportuali, intermodali e urbani con i 4 Corridoi
multimodali TEN-T che attraversano l’Italia.
Iniziativa
Che cos'è
Governativa, presentata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal
Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.
Il Documento di economia e finanza (cd. DEF) è il principale
strumento di programmazione della politica economica e di
bilancio, con il quale si traccia, in una prospettiva di medio-lungo
termine, gli impegni, sul piano del consolidamento delle finanze
pubbliche, e gli indirizzi, sul versante delle diverse politiche pubbliche,
adottati dall'Italia per il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita europeo
e il conseguimento degli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e
solidale definiti nella Strategia Europa 2020. Ci sono, poi, altri strumenti
della programmazione di bilancio tra i quali:
-la Nota di aggiornamento del DEF , da presentarsi alle Camere entro
il 20 settembre di ogni anno, con la quale si rivedono le previsioni
economiche e di finanza pubblica contenute nel DEF presentato nel mese
di aprile, al fine di adeguare il quadro previsionale finanziario per l'anno
in corso e per quelli successivi, ai mutamenti nel frattempo intervenuti
negli andamenti economici;
-la Legge di Stabilità , da presentarsi alle Camere entro il 15 ottobre di
ogni anno con la quale si apre la Sessione di bilancio.
Iniziato l’esame in Commissione.
L’esame parlamentare si conclude con l’approvazione di una
risoluzione sia da parte dell’Aula della Camera che di quella del
Senato. Di solito le due risoluzioni tendono ad essere identiche e
possono contenere integrazioni e modifiche del Documento
stesso.
Assegnato in sede primaria alla Commissione Bilancio di entrambi i rami
Assegnazione del Parlamento e, per il parere, a tutte le altre Commissioni e alla
Commissione parlamentare per le Questioni regionali, il 13 aprile 2015.
Iter
Note
Il Def sarà inviato alle Camere perché si esprimano sugli obiettivi
programmatici in tempo utile per la trasmissione del Programma di
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Stabilità e del Programma Nazionale di Riforma al Consiglio dell'Unione
europea e alla Commissione europea entro il 30 aprile.
Il calendario dei lavori dell'Assemblea della Camera, prevede che la
discussione del Documento in Aula abbia luogo nella giornata di
giovedì 23 aprile. Le Commissioni di settore dovranno pertanto
concluderne l'esame in sede consultiva entro martedì 21 aprile; la V
Commissione (Bilancio) dovrà concludere l'esame in sede
referente entro mercoledì 22 aprile.
Sintesi dell'iter Camera.
Sintesi dell'iter Senato.
DEF 2015 - Sintesi audizioni V e 5a.
Obiettivi
Gli obiettivi della politica economica del Governo rappresentati nel
documento di programmazione triennale approvato possono essere così
riassunti: sostenere la ripresa economica evitando aumenti del prelievo
fiscale e allo stesso tempo rilanciando gli investimenti; avviare il debito
pubblico (in rapporto al PIL) su un percorso di riduzione, consolidando
così la fiducia del mercati e riducendo la spesa per interessi; favorire gli
investimenti e le iniziative per consentire un deciso recupero
dell’occupazione nel prossimo triennio. Nell’insieme il Def disegna un
netto cambiamento di marcia nella situazione economica e finanziaria
del Paese con il prodotto interno lordo che nel 2015 diventa positivo
(+0,7%) dopo tre anni di recessione e imposta una politica economica a
supporto di una crescita più sostenuta nel triennio successivo.
Le sezioni contengono:
- la politica di bilancio, presentata nel Documento di Economia e
Finanza per il 2015 è volta a:
1. sostenere la ripresa economica, in primo luogo evitando qualsiasi
aumento del prelievo fiscale, ma anche rilanciando gli investimenti –
compresi quelli nell’edilizia scolastica;
2. collocare su un sentiero di riduzione il rapporto tra il debito
pubblico e il PIL, così rafforzando la fiducia dei mercati;
3. irrobustire la fase di ripresa dell’economia, che porterà con se un
deciso recupero dell’occupazione nel prossimo triennio.
Premessa
- le riforme strutturali, al fine di attivare in un’unica coordinata
strategia interazioni positive con la politica di bilancio, il Governo sta
realizzando un ampio programma di riforme strutturali, che si articola
lungo tre direttrici fondamentali:
1. l’innalzamento della produttività del sistema mediante la
valorizzazione del capitale umano (Jobs Act, Buona Scuola,
Programma Nazionale della Ricerca);
2. la diminuzione dei costi indiretti per le imprese connessi
agli adempimenti burocratici e all’attività della Pubblica
Amministrazione, mediante la semplificazione e la maggiore
trasparenza
delle
burocrazie
(riforma
della
Pubblica
Amministrazione, interventi anticorruzione, riforma fiscale);
3. la riduzione dei margini di incertezza dell'assetto giuridico per
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alcuni settori, sia dal punto di vista della disciplina generale, sia dal
punto di vista degli strumenti che ne assicurano l'efficacia (nuova
disciplina del licenziamento, riforma della giustizia civile).
Gli effetti del programma risultano potenziati dagli interventi
istituzionali volti a riformare la legge elettorale, differenziare le funzioni
di Camera e Senato, accelerare il processo decisionale di approvazione
delle leggi.
- e gli investimenti, l’Italia durante il Semestre di presidenza della
UE ha fornito un decisivo impulso al dibattito sull’agenda degli
investimenti in Europa, risultando tra i principali artefici dell’iniziativa
che ha portato al lancio del Piano di investimenti per l’Europa e alla
creazione del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI –
European Fund for Strategic Investments). È un’importante
occasione per sospingere gli investimenti privati con il sostegno
pubblico, nei limiti dei vincoli di bilancio; agendo assieme i paesi
europei produrranno un impatto maggiore sulla domanda aggregata
dell’area. Nel corso del 2014 il Governo è intervenuto per migliorare
l’ambiente economico per gli investimenti privati, inclusi quelli esteri.
Le aziende possono oggi contare su una serie di incentivi fiscali per
investire in beni strumentali, finanziare la ricerca e sviluppare marchi e
brevetti.
Sono stati introdotti:
1. l’istituto del voto plurimo, volto a incentivare la quotazione
soprattutto delle PMI e ad accrescere la stabilità della governance
delle imprese;
2. la possibilità per le assicurazioni, i fondi di credito e le società di
cartolarizzazione di finanziare direttamente le aziende, connettendo
domanda e offerta di capitali.
Il provvedimento “Sblocca Italia” ha contribuito a migliorare gli
strumenti di investimento esistenti, come i project bonds, per
consentire ai privati di investire nelle infrastrutture. Gli
investitori esteri nel nostro Paese hanno oggi a disposizione tribunali
specializzati e possono fare sempre più affidamento su un regime
fiscale certo, garantito da accordi di ruling di standard internazionale
con l’Agenzia delle Entrate.
Seguono i contenuti delle sezioni, ed una introduzione degli allegati.
Sezione I
Documento di Economia e Finanza – Programma di Stabilità dell’Italia
La prima sezione contiene il Programma di stabilità, nel quale sono indicati gli elementi e
le informazioni richieste dai regolamenti dell'Unione europea vigenti in materia e dal Codice di
condotta sull'attuazione del patto di stabilità e crescita, con specifico riferimento agli obiettivi
da conseguire per accelerare la riduzione del debito pubblico.
Nello





specifico, la sezione I, Programma di Stabilità dell’Italia, contiene:
il quadro complessivo e gli obiettivi di politica economica;
il quadro macroeconomico;
l'indebitamento netto e il debito pubblico;
la sostenibilità delle finanze pubbliche;
la qualità delle finanze pubbliche:
 Azioni intraprese e linee di tendenza per i prossimi anni
 Misure di contrasto all’evasione fiscale
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

La revisione della spesa
Interventi sugli investimenti pubblici.
◊◊◊
Sezione II
Documento di Economia e Finanza – Analisi e tendenze della finanza pubblica
La seconda sezione contiene l'analisi e le tendenze della finanza pubblica, nella quale
sono indicati: l’analisi del conto economico e del conto di cassa delle amministrazioni pubbliche
dell'anno precedente, gli eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi programmatici indicati nel
DEF e nella relativa Nota di aggiornamento, nonché le previsioni tendenziali a legislazione
vigente, almeno per il triennio successivo.
Nello
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





specifico, la sezione II, analisi e tendenze della finanza pubblica, contiene:
il conto economico delle amministrazioni pubbliche;
le analisi dei principali settori di spesa;
il conto di cassa del settore pubblico;
il bilancio dello Stato;
il debito;
le risorse destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate e i fondi nazionali addizionali;
e la valutazione per l'anno 2014, delle maggiori entrate derivanti dal contrasto
all'evasione fiscale.
◊◊◊
Sezione III
Documento di Economia e Finanza – Programma Nazionale di Riforma
Nel Programma nazionale di riforma, sono espressamente indicati: lo stato di
avanzamento delle riforme avviate, con indicazione dell'eventuale scostamento tra i risultati
previsti e quelli conseguiti; gli squilibri macroeconomici nazionali e i fattori di natura
macroeconomica che incidono sulla competitività; le priorità del Paese e le principali riforme da
del DEF; i prevedibili effetti delle riforme proposte, in termini di crescita dell'economia attuare,
i tempi di attuazione e la compatibilità con gli obiettivi programmatici indicati nella prima
sezione, di rafforzamento della competitività del sistema economico e di aumento
dell'occupazione.
Le aree di intervento, contenute nella sezione III del Programma Nazionale di
Riforma sono:
RIFORME ISTITUZIONALI: che prevedono la riforma della legge elettorale, e la riforma
costituzionale. Per entrambe le riforme si prevede la definitiva approvazione da parte delle
Camere entro il 2015.
REVISIONE DELLA SPESA: l’attività di revisione continuerà sui binari impostati nel 2014
sfruttando alcuni meccanismi abilitanti realizzati nel corso del 2014 (per esempio la mobilità
nella PA, la concentrazione delle centrali d’acquisto), facendo leva su alcuni processi legislativi
già in corso (come per esempio la delega PA), e aggredendo nuove aree finora relativamente
poco analizzate. Le azioni di Governo sono:
 identificare forme di impiego delle risorse pubbliche più efficaci, riqualificando la
spesa pubblica, e realizzare risparmi permanenti, riducendo gli sprechi, per accrescere
la competitività del sistema economico, migliorare i servizi e diminuire il carico fiscale
(Tempi di attuazione: 2015-2017);
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
recuperare efficienza nella gestione degli immobili della PA, oggi largamente
inefficiente (Tempi di attuazione: settembre 2015);
 realizzare un sistema di vincoli di finanza pubblica caratterizzato da maggiore
semplicità e linearità (e quindi maggiore enforceability), maggiore realismo
(aumentando nel contempo le sanzioni per gli sforamenti) e maggiore coerenza col
sistema dei vincoli europei (Tempi di attuazione: 2015-2018);
 dare incentivi ai comuni per allinearsi alle migliori pratiche di efficienza, garantendo
equità nella distribuzione delle risorse gestite con il meccanismo del fondo di solidarietà
(Tempi di attuazione: entro il 2015);
 consentire ai cittadini di valutare l’operato dei loro amministratori eletti: sindaci e
Presidenti di regione (Tempi di attuazione: settembre 2015);
 recuperare efficienza nei processi e costo d’acquisto migliorando dove possibile il livello
delle prestazioni, riordino e razionalizzazione della disciplina concernente le
centrali di committenza, al fine di conseguire una riduzione degli oneri amministrativi
connessi all’espletamento delle procedure di acquisto, nonché la riduzione dei prezzi
d’acquisto unitari dei beni e servizi (Tempi di attuazione: entro il 2015).
Attraverso l’attività del costituendo Tavolo dei soggetti aggregatori e dei dati raccolti
dall’ANAC (anche in applicazione delle altre disposizioni contenute nel decreto legge 66/2014)
sarà possibile:
 realizzare una condivisione delle banche dati esistenti al fine di ampliare e massimizzare le
potenzialità connesse all’accesso aperto e all’integrazione delle informazioni disponibili;
 svolgere una reale analisi dei fabbisogni delle amministrazioni;
 pervenire ad una mappatura completa delle procedure di acquisto su tutto il territorio;
 identificare misure e strumenti di gestione delle procedure di acquisto finalizzate alla
semplificazione dei processi di e-procurement.
DELEGA FISCALE: con il completamento del percorso di attuazione della delega fiscale il
Governo si impegna a intervenire per la definizione di un sistema più equo, trasparente,
semplificato e orientato alla crescita. Per accelerare questo percorso, è indispensabile
introdurre un quadro normativo caratterizzato da certezza e stabilità (condizioni
indispensabili per attrarre gli investimenti esteri e quindi per sostenere la crescita) e ridurre e
semplificare gli adempimenti tributari. Nei mesi scorsi è stato ultimato il processo
legislativo di tre decreti delegati, sulle semplificazioni fiscali e la dichiarazione dei redditi
precompilata; su misure in materia di tassazione dei tabacchi lavorati e sulla composizione,
attribuzioni e funzionamento delle commissioni censuarie ai fini dell’attuazione della
riforma del catasto. In attuazione della delega fiscale sarà emanato un provvedimento
diretto ad introdurre stabilmente nel processo di decisione di bilancio la razionalizzazione delle
agevolazioni fiscali. Inoltre il Programma prevede la razionalizzazione e la semplificazione
della tassazione locale sugli immobili dando stabilità ad un settore della tassazione
interessato da numerose riforme negli ultimi anni. Il varo della riforma della tassazione locale
sarà realizzato prima della fine del 2015.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: dopo le misure approvate a giugno 2014 (per favorire il
turnover generazionale, aumentare la mobilità dei dipendenti pubblici e rafforzare le legalità,
rendendo più efficace l’azione di prevenzione e di lotta alla corruzione nel settore pubblico, con
la piena operatività dell’Autorità Nazionale Anticorruzione — ANAC, i cui poteri sono
stati significativamente rafforzati), il Governo, per modernizzare la pubblica
amministrazione, ha definito interventi strutturali di riforma, attraverso una disegno di legge
delega attualmente all’esame del Parlamento e la cui approvazione è prevista entro l’estate del
2015. Inoltre il Programma prevede: la chiarezza della disciplina, la semplificazione normativa,
la tutela e la promozione della concorrenza, la riduzione e razionalizzazione delle società
a partecipazione pubblica, l’omogeneizzazione della disciplina interna con quella europea in
materia di attività economiche di interesse generale, e l'accrescimento della qualità dei servizi
pubblici locali. Decreti attuativi (testo unico della disciplina in materia di partecipazioni
pubbliche in società di capitali e testo unico della disciplina in materia di servizi pubblici locali),
entro il 2015.
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CONCORRENZA E COMPETITIVITA': il Governo è impegnato a creare un contesto
favorevole agli investimenti privati, attraverso un mix di misure che vanno dal sostegno
diretto a un più facile accesso al credito, dalle misure per favorirne l’apertura internazionale
a quelle per ridurne i costi di produzione. Inoltre si prevede di:
 garantire la piena interoperabilità delle banche dati e dei sistemi delle PA per migliorare
i servizi per cittadini e imprese (minori oneri, adempimenti e tempi di attesa) e ridurre i
costi di funzionamento delle amministrazioni. Accrescere la trasparenza e la
prevenzione della corruzione, la partecipazione e il riuso dei dati pubblici.
Migliorare la dotazione di competenze digitali (Tempi di attuazione: da marzo 2015);
 assicurare l’attuazione del riordino delle funzioni delle provincie e favorire la
ricollocazione del personale non utilizzato nello svolgimento delle funzioni fondamentali,
avvio delle procedure di mobilità entro il 2015;
 assicurare effettività alle politiche di semplificazione per migliorare la vita dei cittadini,
favorire la crescita e rafforzare la competitività delle imprese (Tempi di attuazione:
da gennaio 2015 a dicembre 2017);
 migliorare la capacità del Fondo in termini di contrasto del razionamento del
credito alle PMI e incrementando l’effetto moltiplicatore della garanzia pubblica sui
volumi di credito all’economia (Tempi di attuazione: ottobre 2015);
 promuovere, grazie anche alla convergenza ed al coordinamento di risorse finanziarie,
programmi “integrati” in Smart Cities, Communities, Lands, Districts ad elevato impatto
su crescita, competitività e occupazione (Tempi di attuazione: settembre 2015);
 ridurre i prezzi dell’energia per imprese e cittadini, aumentare la sicurezza degli
approvvigionamenti, favorire l’integrazione e la competitività delle fonti rinnovabili
(Tempi di attuazione: dicembre 2015);
 ridurre drasticamente il numero delle partecipazioni pubbliche al fine di
aumentarne l’efficienza e di contenerne le spese. Superare la frammentazione
organizzativa e gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, presupposto
necessario per la liberalizzazione dei mercati (Tempi di attuazione: dicembre 2015);
 l’evoluzione nel tempo delle caratteristiche delle banche popolari in Italia (sempre più
distanti, nella sostanza, dalla natura propria dell’impresa cooperativa) e l’esigenza di
accrescere il sostegno del sistema bancario all’economia reale rendono
necessario un rafforzamento complessivo del comparto. L’attuazione integrale
della riforma è prevista per il secondo semestre 2016.
SOLIDITA' E TRASPARENZA DELLE BANCHE: il comprehensive assessment condotto dalla
BCE ha evidenziato la solidità complessiva del sistema bancario italiano conseguente al faticoso
processo di rafforzamento della sua stabilità, portato avanti negli ultimi anni. Il Governo è
impegnato nella realizzazione di un complessivo progetto di riforma del settore bancario
al fine di rendere maggiormente attrattivo l’investimento nelle banche italiane,
facilitare operazioni di consolidamento e aggregazione, stimolare l’efficienza e la
competitività, in modo tale che esso possa supportare le iniziative in corso per stimolare la
crescita in Italia. Il progetto comprende:



riforma delle banche popolari: il mutato quadro dell’architettura di vigilanza
bancaria in Europa (destinato ad elevare il grado di competizione nell’industria
bancaria), l’evoluzione nel tempo delle caratteristiche delle banche popolari in Italia
(sempre più distanti, nella sostanza, dalla natura propria dell’impresa cooperativa) e
l’esigenza di accrescere il sostegno del sistema bancario all’economia reale rendono
necessario un rafforzamento complessivo del comparto. L’attuazione integrale della
riforma è prevista per il secondo semestre 2016.
iniziative in materia di non performing loans: si vuole consentire alle banche di
liberare risorse e aumentare la capacità di erogare credito all’economia, entro il 2015.
autoriforma delle fondazioni bancarie: la finalità è il raggiungimento della
trasparenza ed efficacia della governance delle fondazioni entro il 2015.
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MERCATO DEL LAVORO E WELFARE: l’obiettivo prioritario della Riforma del mercato del
lavoro è promuovere il contratto di lavoro a tempo indeterminato rendendolo più
semplice e conveniente rispetto alle altre tipologie di contratti, operativo da marzo 2015, e
monitorato in corso d’anno. Il provvedimento si accompagna a nuove misure di incentivazione
all’assunzione previste dalla Legge di stabilità 2015, e in particolare la decontribuzione totale
per tre anni associata alle assunzioni a tempo indeterminato e lo scorporo del costo del lavoro
relativo ai lavoratori a tempo indeterminato dalla base di calcolo dell’IRAP, inoltre il
Programma prevede di:
 riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con
le attuali esigenze del contesto produttivo nazionale e internazionale (Tempi di
attuazione: aprile 2015).
 favorire un più efficiente utilizzo degli strumenti di integrazione salariale in costanza di
rapporto di lavoro, incentivando una più rapida ricollocazione dei lavoratori espulsi
(Tempi di attuazione: giugno 2015).
 rendere più efficiente l’attività ispettiva e tutelare maggiormente la salute dei
lavoratori e le loro condizioni di lavoro (Tempi di attuazione: maggio 2015).
 semplificare e razionalizzare le procedure di costituzione e gestione dei rapporti di
lavoro, al fine di ridurre gli adempimenti a carico di cittadini e imprese (Tempi di
attuazione: maggio 2015).
 e garantire ai giovani un’offerta (qualitativamente valida) di impiego,
proseguimento di studi, apprendistato o tirocinio entro quattro mesi dall’inizio della
disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale, avviata nel maggio 2014.
Monitoraggio e rafforzamento nel 2015.
PRIVATIZZAZIONI E DISMISSIONI IMMOBILIARI: a fronte di un oneroso debito pubblico,
il Governo italiano sta attuando un piano straordinario su base pluriennale di valorizzazioni e
dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico che, congiuntamente alla vendita di
partecipazioni azionarie, è volto a reperire risorse aggiuntive da destinare alla riduzione del
debito e al finanziamento degli investimenti. Le finalità sono: assicurare effettività alle politiche
di semplificazione per migliorare la vita dei cittadini, favorire la crescita e rafforzare la
competitività delle imprese. I tempi di attuazione sono compresi fra il 2015 e il 2017.
Per quanto riguarda la privatizzazione, è prevista la dismissione di partecipazioni in
società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, attraverso piani di
privatizzazioni annuali per il periodo 2015-2018. Il completamento del programma di
privatizzazioni è finalizzato a ridurre il debito pubblico e a promuovere la competitività del
sistema produttivo e lo sviluppo del mercato dei capitali. Nel 2015 avverrà la cessione delle
quote di Poste italiane e ENAV Spa, mentre sono state avviate le attività preparatorie per la
privatizzazione del Gruppo Ferrovie dello Stato.
SETTORE SANITARIO: il programma prevede la predisposizione di un nuovo Piano
Nazionale di Prevenzione, attraverso la modifica e l’aggiornamento dello strumento vigente,
prestando attenzione ad alcuni fattori in particolare, fra cui gli interventi per la sicurezza sul
lavoro. Prevede inoltre un impulso all'informatizzazione dei processi di assistenza, allo
sviluppo e alla diffusione della sanità elettronica. Tempi di attuazione: 2015-2016.
In tema di programmazione sanitaria, è invece previsto il proseguimento del percorso già
avviato di attuazione del nuovo Patto per la salute per il triennio 2014-2016. Nel programma,
da attuare fra il 2015 e il 2016, è previsto: avviare il riordino della rete ospedaliera nel
rispetto dei nuovi standard qualitativi, strutturali, tecnologici e qualitativi; individuare i costi e i
fabbisogni standard; aggiornare i livelli essenziali di assistenza (LEA).
Altre previsioni: ridisegnare il perimetro dei LEA e adottare l’approccio del Health technology
assessment; revisione e aggiornamento del sistema di remunerazione delle prestazioni
sanitarie e servizi migliori; legge cornice sull’autismo.
INFRASTRUTTURE: in questo ambito l’impegno del Governo è quello di effettuare un cambio
di passo incentrato sulla valorizzazione della progettualità del sistema delle grandi opere, sulla
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trasparenza della loro approvazione e realizzazione sull’introduzione di best practice elaborate
sulla base dell’esperienza internazionale. In quest’ambito l’azione del Governo già avviata nel
2014 è volta alle semplificazioni burocratiche (contenute soprattutto nel DL Sblocca Italia), e
alla lotta alla corruzione, rafforzata con la creazione dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione. La
centralità e l’importanza del settore delle infrastrutture sono testimoniate dalla ricorrenza del
tema in maniera trasversale nelle diverse priorità del Governo, cui è strettamente legata la
ripresa economica: infrastrutture strategiche, edilizia scolastica, carceraria e sanitaria,
incremento dell’efficienza energetica degli immobili della PA, beni culturali.
Fra gli obiettivi:

Delega codice appalti – Prevede l’approvazione del Disegno di Legge Delega di
recepimento Direttive Appalti e Concessioni 2014/23/UE; 2014/24/UE; 2014/25/UE.
L’obiettivo è semplificare, rafforzare la qualificazione degli operatori e accrescere la
partecipazione di tutti gli stakeholders qualificati di interesse. Ridurre gli spazi di illeciti
e corruzione attraverso una normativa chiara e trasparente, entro dicembre 2015.

Investimenti per l’Europa e ruolo dell’Italia – L’obiettivo è quello di affrontare il
forte deficit di investimenti pubblici e privati e le cause di natura strutturale e
macroeconomica. Fornire altresì assistenza tecnica per la realizzazione dei progetti. La
BEI potrà cominciare a identificare e finanziare fin da subito progetti eleggibili, che
verranno successivamente coperti dalla garanzia del Fondo, non appena questo diverrà
operativo. L’entrata in vigore del Regolamento del Fondo è prevista entro la fine
dell’estate.

Coinvolgere i privati nelle grandi opere infrastrutturali – Entro dicembre 2015
si intende rafforzare le competenze tecniche dell’Amministrazione nella valutazione dei
profili finanziari delle opere infrastrutturali, a tutela della finanza pubblica e dei privati
relativamente ai tempi e alle modalità di asseverazione delle proposte.

Investimenti segnalati dai piccoli Comuni – Si prevede il completamento, entro il
2017, di cantieri medio piccoli e in maniera diffusa sul territorio.

Completamento di beni immobili demaniali ed interventi urgenti in materia di
dissesto idrogeologico - La finalità per quanto concerne i beni demaniali è legata ad
una conclusione delle opere avviate e quindi coerentemente la consegna ai relativi
usuari nonché, per la parte relativa ai completamenti di ristrutturazione una migliore
funzionalità degli stessi in termini di efficienza. Per quanto riguarda, invece, interventi
urgenti in materia di dissesto idrogeologico è di tutta evidenza che sono urgentissimi e
necessari. Il completamento degli interventi è previsto entro il 2018.

Completare l’infrastrutturazione del Paese secondo il disegno delle reti
europee – Prevede, per giugno 2015, la piena attuazione degli obiettivi comunitari
(condizionalità, intermodalità, interoperabilità), in particolare nella realizzazione delle
opere lungo le tratte transfrontaliere e nazionali dei principali Corridoi comunitari.

Il piano per l’emergenza abitativa. Prevede un programma di recupero degli alloggi
di Edilizia Residenziale Pubblica. Forme di incentivazione e semplificazioni procedurali
edilizie e urbanistiche a favore dell’Edilizia Residenziale Sociale, entro il 2016.

Trasporto aereo e marittimo – È prevista, per giugno 2015, la razionalizzazione del
sistema aeroportuale del Paese, aumentandone la competitività e ottimizzando con
criteri di specializzazione ed effetto rete dell’organizzazione degli scali. Riorganizzare il
comparto portuale per rilanciare la competitività del settore e migliorare nel complesso
il sistema portuale italiano ed europeo.

Trasporto stradale, autotrasporti, ITS e mobilità sostenibile – La finalità è quella
di migliorare, per luglio 2015, i servizi resi al cittadino in termini di qualità, costi e
sicurezza. Il tutto grazie al superamento della logica di erogazione annuale di risorse al
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settore dell’autotrasporto, mediante l’attuazione di un programma strutturale triennale,
tale da consentire una più efficace finalizzazione dei fondi, destinandoli alla crescita
delle imprese e spese per investimenti, compatibile con i vincoli comunitari.

Trasporto pubblico locale e ferroviario – Prevede, per il 2016, la riorganizzazione
industriale del comparto, per garantire ai cittadini una mobilità efficace e sostenibile
nelle aree urbane e regionali. Riorganizzazione dei servizi c.d. universali, a beneficio dei
cittadini, attraverso l’ottimizzazione dei collegamenti, la revisione dei meccanismi di
finanziamento pubblico e una progressiva apertura alla concorrenza.

Piano nazionale per le città – Fino al 2017 saranno disponibili finanziamenti per la
riqualificazione urbana.
DIFESA - UN MODERNO STRUMENTO MILITARE: è ormai di prossima pubblicazione il
Libro Bianco il cui obiettivo è quello di delineare la strategia di evoluzione dello Strumento
militare nei prossimi 15 anni. Tale obiettivo sarà ottenuto attraverso un modello organizzativo
e di governance del Ministero della Difesa che consenta l’impiego ottimale delle risorse
disponibili. Il previsto processo di razionalizzazione del vasto e variegato patrimonio
infrastrutturale della Difesa ha come obiettivo il raggiungimento della piena efficienza di un
moderno strumento militare.
ECONOMIA VERDE E USO EFFICIENTE DELLE RISORSE - OPPORTUNITÀ DI CRESCITA
E DI SVILUPPO: il programma prevede interventi in tema di: fiscalità ambientale, con lo
spostamento del carico fiscale dal lavoro e dalle imprese all’inquinamento e all’utilizzo di
risorse naturali. L’approvazione delle misure è prevista nel 2015 e 2016, mentre l’attuazione
progressiva dal 2016; politiche, misure e strumenti per la sostenibilità ambientale
come volano di crescita e occupazione tramite il Green act (decreto legge), entro giugno
2015; coordinamento protezione civile e rilancio del settore agricolo e agroalimentare.
LA STRATEGIA - POLITICA DI COESIONE, MEZZOGIORNO E COMPETITIVITA’ DEI
TERRITORI: il programma prevede un rilancio degli investimenti attraverso una spesa di
qualità dei fondi comunitari e nazionali della politica di coesione. Per il 2015 verranno
utilizzate le risorse comunitarie e nazionali disponibili per rilanciare la competitività del sistema
Italia e dei suoi territori, promuovere occupazione e coesione sociale, rafforzare la capacità
amministrativa a garanzia di un efficace impiego dei fondi; si prevede inoltre un rilancio delle
aree interne del paese: mercato e cittadinanza. (Entro il 30 settembre 2015 sottoscrizione
degli Accordi di Programma Quadro. 2015 per l’avvio dell’attuazione della Strategia nelle aree
prototipo.)
GIUSTIZIA: si prevedono azioni in materia di: tribunale delle imprese e disciplina della
crisi di impresa, per migliorare efficienza e qualità della giustizia, in chiave di spinta
economica, dando maggiore organicità alla competenza del tribunale delle imprese
consolidandone la specializzazione (settembre 2015); tribunale della famiglia e della
persona; misure acceleratorie del processo civile; adozioni e divorzio breve; riforma della
magistratura onoraria, con provvedimenti rivolti alle innumerevoli proroghe dei magistrati
onorari (giugno 2015); riorganizzazione del Ministero della giustizia; processo civile e
processo penale telematici, con la riduzione dei costi e dei tempi di comunicazione e notifica
e la semplificazione del lavoro di giudici e avvocati, per dicembre 2015; ufficio del processo;
accesso in magistratura; razionalizzazione dei processi di spesa connessi alla gestione e al
funzionamento degli uffici giudiziari; et altri.
Altre modifiche:

Settore penale: modifiche alla normativa penale, sostanziale e processuale; misure
volte a rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti
e il contrasto alla corruzione, che prevedono appunto il contrasto alla criminalità
organizzata, economica e dei colletti bianchi, produttrice di illecita ricchezza (giugno
2015); misure in materia di estradizione per l’estero.
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
Rafforzare le misure per la prevenzione e la repressione della corruzione e
dell’illegalità nella PA e ruolo dell’ANAC: tra le misure volte al rafforzamento della
prevenzione della corruzione: promuovere la cultura della legalità fra i pubblici
dipendenti; rafforzamento del rispetto del Piano Nazionale Anticorruzione; controllo sul
conferimento degli incarichi e cause di incompatibilità tra il mandato parlamentare e lo
svolgimento di cariche di natura elettiva; disciplinare le misure di trasparenza
reddituale e patrimoniale degli organi di indirizzo politico-amministrativo di
amministrazioni ed enti pubblici e il relativo sistema sanzionatorio; verifica della
pubblicazione sui siti istituzionali dei dati di significativo rilievo; rafforzare la
collaborazione inter istituzionale dell’ANAC con amministrazioni pubbliche e soggetti a
cui l’ordinamento conferisce specifici compiti in materia di anticorruzione (giugno
2015).

Rafforzare le misure per la prevenzione e la repressione della corruzione e
dell’illegalità nella PA: superare la frammentazione delle stazioni appaltanti,
revisione della spesa (giugno 2015).

Valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
ISTRUZIONE E RICERCA - IL PAESE RIPARTE DALLA CONOSCENZA: il Governo sta
agendo al fine di promuovere: valutazione e miglioramento del sistema scolastico; un legame
più stretto fra scuola e lavoro; il piano nazionale per la scuola digitale; edilizia scolastica et
altri. Quest’ultima è volta alla tutela della sicurezza scolastica, miglioramento delle
infrastrutture, attraverso lo stanziamento di nuove risorse e la razionalizzazione di quelle
esistenti anche alla luce della programmazione unica dell’edilizia scolastica. Si prevede
l’attuazione delle politiche già previste e monitoraggio dei relativi interventi, anche attraverso
la completa implementazione dei dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica (entro il 2015).
CULTURA E TURISMO: uno degli assi portanti del progetto di riforma è la valorizzazione del
settore dei musei italiani, il quale si accompagna con le parallele azioni di semplificazione
dell’amministrazione periferica da un lato, con la razionalizzazione della filiera delle linee di
comando tra livelli centrali e periferici dell’amministrazione, e, dall’altro, con
l’ammodernamento della struttura centrale, a vantaggio di ambiti di policy settoriali di grande
importanza per il Paese, e, più in generale, nell’ottica dell’efficienza amministrativa. Fra gli
obiettivi: incentivare il coinvolgimento e l’attrazione del settore e dei capitali privati in cultura e
turismo (2015); rafforzamento della cooperazione multilivello e la collaborazione
interistituzionale (2015); promozione della cultura come veicolo di dialogo nelle relazioni
internazionali (2015).
STATO DI ATTUAZIONE DELLE RIFORME: è prevista a regime, entro giugno 2015,
l’accelerazione dei processi di attuazione dei provvedimenti legislativi e la velocizzazione della
fase del monitoraggio.
COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE POLITICHE EUROPEE: nel 2015 proseguirà l’azione
di riforma della partecipazione dell’Italia ai processi decisionali dell’Unione Europea, con
l’obiettivo di assicurare un’ancora maggiore efficacia e tempestività delle interazioni con le
istituzioni europee. Strumento fondamentale, per assicurare questo coordinamento si è rivelato
il Co-mitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE9) che ha svolto per tutto il 2014 il
ruolo di efficace luogo di raccordo e impulso dei processi decisionali nazio-nali sulle politiche
europee. Pertanto esso continuerà nello sforzo di ridurre il precontenzioso e contenzioso
europeo che già nel corso del 2014 ha consentito di ridurre il numero di infrazioni contestate
all’Italia del 25%, migliorando i meccanismi per un tempestivo e corretto adeguamento alle
norme europee.
◊◊◊
Allegati.
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Al DEF 2015 sono inoltre allegati: il rapporto sullo stato di attuazione della riforma della
contabilità e finanza pubblica (Allegato I); il documento sulle spese dello Stato nelle Regioni e
nelle Province autonome (Allegato II); la relazione sullo stato di attuazione degli impegni per
la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (Allegato III); la relazione sui fabbisogni
annuali di beni e servizi della Pubblica Amministrazione e sui risparmi conseguiti con il sistema
delle convenzioni Consip (Allegato IV); la relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate
(Allegato V); il programma delle infrastrutture strategiche (Allegato VI), detto anche
Allegato infrastrutture).
Nell'Allegato VI al DEF, si trova l'elenco delle infrastrutture del PIS contenuto, un nucleo
ristretto di 25 opere prioritarie, aventi un costo totale di 70,9 miliardi di euro e
coperture finanziarie pari a 48 miliardi di euro (67,7 per cento), selezionate sulla base di
una valutazione di coerenza con l'integrazione con le reti europee e territoriali, dello stato di
avanzamento e della possibilità di prevalente finanziamento con capitale privato. L'elenco
dettagliato di tali opere, con l'indicazione dei costi, delle coperture finanziarie
pubbliche, dei fabbisogni e dello stato di avanzamento dei lavori, è riportato
nell'allegato 3 dell’Allegato infrastrutture.
All'aggiornamento sullo stato di avanzamento delle altre opere contenute nel PIS di cui
all’Allegato infrastrutture si provvederà, a valle di un approfondito confronto con le Regioni, in
sede di definizione della Nota di aggiornamento al DEF 2015, per settembre 2015.
Entro tale data si provvederà inoltre alla predisposizione, da parte del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, del Documento pluriennale di pianificazione (DPP), introdotto dal
decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 288, che includerà e renderà coerenti tutti i piani e i
programmi d'investimento nazionali per opere pubbliche a oggi presenti. In particolare, nel
DPP saranno inserite le opere portuali e logistiche necessarie al perseguimento della
strategia che sarà definita per ogni sistema portuale incluso nelle reti TEN, nonché le
linee strategiche e le relative opere prioritarie per i collegamenti degli aeroporti
principali con le reti core e con le città, come stabilito dal Piano aeroporti, nonché
quelle nei settori idrico e dell'edilizia scolastica come in corso di definizione dai
rispettivi piani. Nel comunicato seguito all'approvazione dell'Allegato infrastrutture da parte
del Consiglio dei Ministri si sottolinea come con tale scelta si intenda dare forte preferenza alla
scelta delle procedure ordinarie, anziché straordinarie, per la realizzazione delle infrastrutture
pubbliche.
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