Raccomandazioni per la valutazione della FUNZIONE VISIVA nel bambino in età prescolare -Revisione maggio 2008 L’oftalmologia pediatrica ha realizzato in questi ultimi anni significativi progressi grazie alla collaborazione di genetisti, pediatri, neonatologi e neuropsichiatri infantili. Vi sono nuove proposte diagnostiche e terapeutiche derivate da ricerche su molte malattie oculari ma anche indicazioni relative alle modalità di prevenzione di alcune patologie delle funzioni visive imperniate sulla figura del pediatra di base che ha la possibilità di individuare le anomalie visive fin dalla prima età. Scopo della linea guida è quello di fornire indicazioni per screenare i difetti visivi con alcune indagini semplici, attuabili quindi nella pratica ambulatoriale territoriale, con l’obiettivo di individuare precocemente i bambini da inviare allo specialista per la diagnosi e l’eventuale indicazione terapeutica. Dimensioni del problema Le patologie oculari gravi del bambino sono piuttosto rare. I problemi della vista non diagnosticati sono invece comuni nei bambini in età prescolare, avendo una prevalenza stimata del 5-10 %. Il 25 % circa soffre di ambliopia e di strabismo (1). Nei neonati tra i fattori di rischio per lo sviluppo dello strabismo o dell'ambliopia figurano una storia familiare positiva per malformazioni, l'anisometropia ed i difetti di refrazione, la cataratta congenita, i tumori oculari, la nascita prematura o da madre che ha sofferto di infezioni come rosolia o toxoplasmosi durante la gravidanza. L’individuazione precoce della ambliopia e dello strabismo è raccomandata dalla U.S. Preventive Servicies Task Force (1), dalla Canadian Task Force on the Periodic Health Examination (2), dalla American Accademy of Pediatrics (3). In una revisione sistematica sulle prove di efficacia degli screening prescolari per la vista commissionata dal Servizio Nazionale Britannico (4) è affermato che la qualità della letteratura scientifica disponibile sui difetti della vista, sulla storia naturale e sulla disabilità derivante da queste condizioni è insufficiente per dare una ragionevole certezza su quale sarà l’evoluzione del bambino affetto da ambliopia, strabismo non evidente o errore di refrazione, qualora non trattato. Il fatto che la ricerca esistente non abbia ancora dimostrato in modo inequivocabile che lo screening e il trattamento dell’ambliopia apportino beneficio, non va considerato come una prova di assenza di beneficio. I risultati di uno studio randomizzato controllato nel quale viene confrontata la prevalenza della ambliopia e l’acuità visiva media di bambini sottoposti a controlli intensivi dalla nascita rispetto a bambini sottoposti ad un’unico controllo a 37 mesi, indicano una prevalenza più bassa di ambliopia e un’acuità visiva media migliore dell’occhio ambliope nel gruppo sottoposto a controlli intensivi. Gli autori della ricerca concludono che questi risultati sono di stimolo per la ricerca di programmi di “screening” fattibili (5). Non esiste quindi in letteratura un consenso unanime sulle modalità di svolgimento di screening per i difetti visivi in età prescolare. Nell’aprile 2003 l’American Academy of Pediatrics, l’American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus and the American Academy of Ophthalmology hanno pubblicato una guida per il controllo della visione dalla nascita indicando i test raccomandati per ciascuna età (3). D:\769909679.doc 1 Linea guida per la valutazione della funzione visiva In Regione Lombardia, gli Accordi Regionali (D.G.R. n. 29830/1997) affidano al pediatra di famiglia un programma di prevenzione individuale attuato attraverso controlli periodici detti “Bilanci di salute” durante i quali si valuta lo sviluppo neuro-psicosensoriale. Tra gli obbiettivi di questi controlli vi è il riconoscimento precoce dei difetti visivi. Nella fascia di età compresa tra la nascita e il compimento del 6° anno di vita del bambino, sono previste 8 “visite ad età filtro”. Nella tabella seguente sono indicate le età previste per i controlli e le indagini/manovre ritenute più appropriate per attuare la valutazione. La modalità di esecuzione di tali indagini/manovre sono dettagliate al paragrafo seguente. ETA’ 1 2 3 4 1° – 45° giorno di vita 61° – 90° giorno di vita 4 mesi + 1 giorno – 6 mesi 7 mesi + 1 giorno – 9 mesi D:\769909679.doc INDAGINI/MANOVRE DA EFFETTUARE - anamnesi familiare (1) - anamnesi pre-perinatale- postnatale (2) - ispezione apparato oculare e facies (3) - test riflesso rosso (4) - test dei riflessi pupillari (5) - domande al genitore (6) - ripetere le indagini 3 - 4 - 5 se ritenuto necessario - domande al genitore (6) - test dei riflessi pupillari (5) - test di simmetria riflessi corneali (7) - domande al genitore (6) - test riflesso rosso (4) - test riflessi pupillari (5) - test simmetria riflessi corneali (7) - Boel – Test (per la valutazione dei movimenti oculari) (8) 2 5 10 mesi + 1 giorno – 12 mesi - domande al genitore (6) - ripetere i test 4 – 7 – 8 se ritenuto necessario 6 15 mesi + 1 giorno – 18 mesi ====================================== 7 24 mesi + 1 giorno – 48 mesi - domande al genitore (6) - test di simmetria dei riflessi corneali (7) - esame movimenti oculari (9) - Stereo Test di Lang (10) 8 5 anni + 1 giorno – 6 anni - Test per acuità visiva (11) N.B. L’esecuzione del test è raccomandata già a partire dai 4 anni - Ripetere l’indagine 10 se ritenuto necessario D:\769909679.doc 3 Modalità di esecuzione delle indagini e test consigliati nella linea guida LEGENDA DELLE INDAGINI/MANOVRE INDICATE IN TABELLA (1) Anamnesi familiare L’anamnesi deve indagare la presenza, nei familiari, di malattie oculari congenite (es. retinopatie, glaucoma, cataratta, retinoblastoma), di difetti di refrazione gravi (uso di lenti correttive prima dei 6 anni), di strabismo e di possibili trattamenti ortottici (occlusione) nei fratelli e nei genitori. (2) Anamnesi pre-perinatale-postnatale L’anamnesi deve indagare le eventuali infezioni in gravidanza, la presenza di patologie quali diabete, l’esposizione a tossici o sostanze chimiche. In particolare, la rosolia e l’infezione da citomegalovirus si associano a microftalmo e a cataratta congenita, la toxoplasmosi e l’infezione da herpes virus a cicatrici corioretiniche. Devono inoltre essere tenuti presente eventuali problemi/traumi insorti nel periodo perinatale (sofferenze ipossico – ischemiche) e la prematurità. (3) Ispezione apparato oculare e facies Orbita: a carico dell’orbita potrebbero esserci patologie tumorali: cisti dermoidi, emangiomi capillari, linfangiomi., rabdomioosarcoma (quest’ultimo caratterizzato da una crescita rapida con esoftalmo e ptosi). Palpebre: verificare la presenza di: - epicanto, cioè la presenza di una piega cutanea posta all’angolo mediale delle palpebre che simula la convergenza (pseudostrabismo); - ptosi mono o bilaterale; - epifora per stenosi delle vie di deflusso lacrimale. Alla nascita il collegamento tra le strutture delle vie lacrimali può essere incompleto o bloccato da membrane (5% dei neonati). Bulbi oculari: in presenza di “occhi grandi” si può sospettare un glaucoma congenito; “occhi piccoli” possono essere espressione di un microftalmo che spesso si associa ad anomalie congenite gravi (come cataratta, colobomi, atrofie ottiche ecc.). La misurazione del diametro corneale si effettua con un righello millimetrato (valori normali 9 – 11 mm). (4) Test del riflesso rosso In considerazione della elevata complessità di esecuzione e alla luce delle indicazioni maturate in incontri di formazione e aggiornamento, al fine di evitare falsi negativi o positivi, si conviene che l’esecuzione del Test del riflesso rosso sia limitata a quei Pediatri che hanno maturato particolare competenza nell’esecuzione di tale test. D:\769909679.doc 4 Strumentazione necessaria: oftalmoscopio diretto o, in mancanza, otoscopio. Modalità di esecuzione: l’esame viene eseguito in ambiente poco illuminato (per osservare il riflesso rosso è necessaria la presenza di midriasi: per ottenerla è bene lasciare il bambini in ambiente con luce soffusa per qualche minuto prima di eseguire il test). L’operatore si pone di fronte ed osserva l’area pupillare mediante l’oftalmoscopio diretto o, in mancanza, l’otoscopio ad una distanza di 30-40 cm.. Il medico punta l’oftalmoscopio verso l’occhio e osserva attraverso l’oculare dell’oftalmoscopio diretto il campo pupillare illuminato. In questo modo è possibile vedere e comparare i riflessi di entrambi gli occhi. Risultati: normalmente il riflesso ha un colore rosso vivo. E’ indicativo di patologia l’assenza del riflesso, la presenza di riflesso grigio spento o biancastro e/o differenze di luminescenza tra i due occhi. (5) Test dei riflessi pupillari Strumentazione necessaria: torcia elettrica Modalità di esecuzione: si invia il fascio luminoso prima su un occhio e poi sull’altro. Si controlla il comportamento delle pupille che devono simmetricamente restringersi alla luce e dilatarsi al buio. Risultati: la simmetria e la contemporaneità dei riflessi indica l’integrità delle vie nervose. In presenza di una rilevante riduzione visiva monolaterale la stessa manovra comporta una minore miosi quando l’occhio stimolato dalla luce è quello affetto. (6) Domande al genitore Le domande al genitore hanno lo scopo di indagare se lo stesso ha rilevato comportamenti nel bambino che possono essere indicativi di problemi di vista. I comportamenti che vanno indagati sono relativi all’età del bambino. Di seguito sono indicati degli esempi di domande da fare ad un genitore. 2^ - 3^ mese: risponde con il sorriso al volto della mamma?; fissa e segue con lo sguardo?; 4^ - 6^ mese: segue con gli occhi gli oggetti in movimento?; vi sembra che sia strabico?; 7^ - 9^ mese: pensate che la vista del bambino sia normale?; vi sembra che sia strabico?; è in grado di fissare piccoli oggetti?; 10^ - 12^ mese: pensate che la vista del bambino sia normale?; vi sembra che sia strabico?; avvicina molto gli oggetti?; afferra i piccoli oggetti con la punta delle dita?; tiene il capo inclinato da una parte?; 2^ - 3^ anno: pensate che la vista del bambino sia normale?; cammina sicuro, scende bene le scale?; avvicina troppo i giochi agli occhi?; tiene il capo inclinato da una parte? D:\769909679.doc 5 (7) Test di simmetria dei riflessi corneali (test di Hirschberg) Strumentazione necessaria: torcia elettrica (o altra fonte luminosa) Modalità di esecuzione: l’operatore si pone di fronte al bambino in un ambiente poco illuminato e, ad una distanza di circa 40 centimetri, punta la sorgente luminosa verso gli occhi del bambino, ovvero osserva il riflesso luminoso provocato da altra fonte (per es. lampada a soffitto o finestra). Dalle cornee del bambino vengono riflesse immagini luminose puntiformi. Risultati: se il riflesso è presente nei due occhi in maniera simmetrica si è in presenza di normale allineamento degli assi visivi. Se si riscontra un’asimmetria dei riflessi rispetto al margine corneo congiuntivale (il riflesso in un occhio è centrato e nell’altro è spostato) allora è presente una deviazione. (8) Boel test (Per esame movimenti oculari) Strumentazione necessaria: bastoncino rosso del Boel Test (gripper) Modalità di esecuzione: si richiama l’attenzione del bambino sul gripper che viene spostato lentamente nel campo visivo prima in senso orizzontale poi in senso verticale. Risultati:il bambino osserva l’oggetto e lo segue con lo sguardo. L’incapacità di fissare e seguire è il segno di lesioni a livello cerebrale o di patologie oculari. (9) Esame movimenti oculari 1^ modalità di esecuzione Strumentazione necessaria: bastoncino rosso del Boel Test (gripper) Modalità di esecuzione: si richiama l’attenzione del bambino sul gripper che viene spostato lentamente nel campo visivo nelle 9 direzioni dello sguardo. Risultati: il bambino osserva l’oggetto e lo segue con lo sguardo. L’incapacità di fissare e seguire è il segno di lesioni a livello cerebrale o di patologie oculari. 2^ modalità di esecuzione Modalità di esecuzione: dopo aver attirato l’attenzione del bambino su di sé, l’esaminatore induce una brusca rotazione del capo del bambino nelle 9 direzioni di sguardo. Risultati: il bambino tende a mantenere la fissazione dello sguardo sul volto dell’esaminatore. L’incapacità di fissare è il segno di lesioni a livello cerebrale o di patologie oculari. D:\769909679.doc 6 (10) Stereo - Test di Lang Strumentazione necessaria: stereo test di Lang. Modalità di esecuzione: è costituito da una cartolina plastificata su cui sono rappresentate figure ottenute attraverso una disposizione di punti bianchi e neri che chi ha una visione monoculare non vede. Nella prima versione del test (Lang 1) sono presenti un gatto, una stella e un’automobile; nella seconda versione sono presenti una luna, un elefante, un’automobile e una stella. Quest’ultima è visibile anche da chi non possiede stereopsi. Il test viene fatto osservare a circa 30-40 cm. Risultati: i bambini più piccoli cercheranno di afferrare le figure o sposteranno lo sguardo da una figura ad un’altra; i bambini più grandi indicheranno la figura e diranno di cosa si tratta. La stella aggiunta alla seconda versione è finalizzata ad individuare la collaborazione del bambino più grande. Se non viene riconosciuta il test è inattendibile per scarsa collaborazione; se invece viene indicata solo la stella la risposta al test è sicuramente patologica. (11) Test della acuità visiva Strumentazione necessaria: tavole ottotipiche Modalità di esecuzione: il test si esegue in un ambiente ben illuminato, ponendo il bambino alla distanza di osservazione indicata sull’ottotipo. Consiste nella misurazione, separatamente per ciascun occhio, del visus naturale, espresso in decimi, mediante la tavola delle E di Snellen. Il bambino deve indicare con la mano l’orientamento delle gambe della E. Può essere utile preparare il bambino alla prova consegnando alla mamma un foglio di istruzioni (allegato n.1). Risultati: il bambino ha un visus normale se questo è pari a 9-10 decimi per ciascun occhio a quattro anni e a 10 decimi per ciascun occhio a 5 anni. D:\769909679.doc 7 Bibliografia 1. U.S. Preventive Services Task Force – Guide to Clinical Preventive Services; second ed. 1996 William and Wilkins; cap. 33. 2. Canadian Task Force on the periodic Health Examination. Canadian guide to clinical preventive health care. Ottawa: Canada Communication Group, 1994: 297:304. 3. American Academy of Pediatrics, American Association of Certified Orthoptists, American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus, American Academy of Ophthalmology “Eye Examination in Infants, Children, and Young Adults by Pediatricians” Pediatrics, 111: 902-907, 2003 4. Effective Healh Care Ed. Italiana “Gli screening prescolari udito, linguaggio, vista” Vol. 2 n. 6 novembre-dicembre 1998 5. C. Williams e coll. “Amblyopia treatment outcomes after screening before or at age 3 years: follow up from randomised trial ” BMJ vol. 324, 2002 D:\769909679.doc 8 Allegato n. 1 ESECUZIONE DEL TEST DELLE “E” Gentili Genitori, il Vs. bambino al prossimo controllo eseguirà un test di valutazione della acuità visiva. Il bambino, per eseguire la prova, deve comprendere l’idea di direzione e deve saper orientare il braccio conformemente a questa idea. A questo fine si chiede la Vs. collaborazione, esercitando il bambino ad eseguire una semplice prova di orientamento secondo le seguenti istruzioni: 1. mostrare al bambino le E sottoriportate una alla volta; 2. chiedere al bambino di indicare con il dito, con la mano o con tutto il braccio la direzione delle “gambe” delle E. D:\769909679.doc 9 DISTRETTO DI…………………………………..…. ASL PROVINCIA DI BERGAMO (da compilare entro il 18/1/2011) INDICATORI DI QUALITA’ PER LA PEDIATRIA DI FAMIGLIA DATI RIFERITI AI PAZIENTI ASSISTITI TITOLO LINEA GUIDA: Raccomandazioni per la VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE VISIVA NEL BAMBINO IN ETA’ PRESCOLARE INDICATORI: periodo di riferimento: dall’1/1/2010 al 31/12/2010 1) numero di bambini inviati all’oculista a seguito delle valutazioni con Stereotest di Lang eseguite nel 7°bds numero di bambini testati al 7° bds X 100 = …………….. % 2) numero di bambini con riscontro di patologia da parte dell’oculista al 7° bds x 100 = ………… % numero di bambini inviati all’oculista a seguito delle valutazioni con Steoreotest di Lang eseguite nel 7° bds 3) numero di bambini inviati all’oculista a seguito delle valutazioni per l’acuità visiva eseguite nel 8° bds x 100 = ………… % numero di bambini testati al 8° bds 4) numero di bambini con riscontro di patologia da parte dell’oculista al 8° bds x 100 = ………… % numero di bambini inviati all’oculista a seguito delle valutazioni per l’ acuità visiva eseguite nel 8°bds I Medici della Forma Associativa Timbro ………………………..……..… Firma ………………………………..…….. ……………………………….… …………..……………………….….. ………………………..……..… ………………………………..…….. ……………………………….… …………..……………………….….. Data………………………… D:\769909679.doc 10