Titolo rubrica: Parliamone... L’economia svizzera manifesta segnali negativi ma l’ottimismo continua a regnare sovrano Non ha compromesso il dato finale di fine anno, ma nell’ultimo trimestre del 2004 l’economia svizzera ha registrato una contrazione. Un campanello d’allarme del tutto inatteso dopo un anno e mezzo di crescita costante. La contrazione è stata dello 0,1% rispetto al quarto trimestre del 2003, quindi su base annuale. Il Pil della Svizzera è invece cresciuto dell1,2%. Prendendo in esame i 12 mesi del 2004, la crescita economica svizzera è stata pari all’1,7% in rapporto all’anno precedente. Tutto sommato, quindi, l’economia elvetica anche nel 2004 è riuscita a fare un passo in avanti, sia pure modesto. C’è però anche da dire che la gran parte degli analisti economici aveva previsto un lieve aumento del Pil nel quarto trimestre. E questo non si è verificato. La causa è stata individuata nell’espansione delle esportazioni che si è attenuata nel corso dell’anno e non è quindi riuscita a compensare nel quarto trimestre l’andamento contenuto della domanda interna. Una frenata così secca ha comunque stupito un po’ tutti, nonostante l’ottimismo per il 2005 resti comunque alto. Economiesuisse, l’Associazione delle imprese elvetiche, ha però iniziato a ventilare l’ipotesi di un 2005 difficile, ma con consumi e investimenti probabilmente in aumento. Restano però sul tavolo di discussione dei punti interrogativi. Che non riguardano solo i consumi e gli investimenti, ma chiamano in causa anche quello che è il pilastro svizzero, cioè l’export. Quest’ultimo, infatti, rischia di risentire ancora della debolezza del dollaro e di una bassa crescita economica dell’Unione europea, partner commerciale principale della Svizzera. La stabilità del rapporto franco-euro, ha finora fatto viaggiare bene le esportazioni elvetiche, ma ora sarebbe necessaria una più consistente ripresa europea. Ciò nonostante, le previsioni di crescita dell’economia svizzera per il 2005 oscillano su una media dell’1,5%. Nel mese di febbraio 2005 c’è da registrare anche un lieve aumento dell’inflazione, sotto la spinta, in particolare, dei prezzi dei prodotti petroliferi. Il tasso è stato dell’1,4% su base annua. Decisamente basso rispetto alla media dei Paesi sviluppati, ma in crescita rispetto all’1,2% di gennaio. Enrico Leporati