L’ITINERARIO POETICO DI GIOSUÈ CARDUCCI Rime Nuove Odi Barbare (il poeta lascia spazio al cuore) (liriche di ispirazione storica, in cui si fa innovatore a suo modo). Sono opere che segnano la sua punta massima, ma già da qui inizia la sua decadenza. Giambi ed Epodi (fase più realista) Rime e Ritmi Iuvenilia e Levia Gravia (C.si fa scudiero dei classici) In “Levia Gravia” si dimostra anche acceso polemista, ma entrambe le raccolte sono in verità sostanzialmente un esercizio letterario in cui il poeta va sperimentando le sue attitudini e si esercita sulle orme dei modelli classici, cercando di comprendere verso che cosa è più portato (scade nella retorica). È come se tornasse all’inizio della sua produzione poetica. Nell’ultima raccolta tutto ciò che prima era stato frutto di una sincera adesione istintiva e sentimentale si trasforma in qualcosa di generico e retorico. LA ‘PARABOLA’ CARDUCCIANA SI DEVE A NATALINO SAPEGNO