“ È BELLO PER NOI STARE QUI…” (II dom. Quaresima - Luca 9,28-36) Domenica scorsa, abbiamo paragonato questo itinerario quaresimale ad un'avventura meravigliosa. Ogni settimana possiamo scoprire un nuovo passaggio segreto che ci introduce ad un nuovo cammino e ci permette di attraversare senza danni le insidie (le tentazioni) sparse sul nostro cammino. Ricordate il primo passaggio? Certamente! Il silenzio. Veniamo alla seconda tappa: Gesù prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e sale sul monte a pregare… e lì avviene qualcosa di indescrivibile che gli stessi evangelisti stentano a descrivere. Luca afferma che “il suo volto cambiò d’aspetto”. “Gesù si trasfigura sul monte. Forse perché sul monte si posa il primo raggio di sole e vi indugia l'ultimo, perché il giorno vi è più lungo e la notte più corta” (E. Ronchi). Il monte è il luogo della luce. E la luce - sia pure breve e poi avvolta quasi subito da una nube (cfr. v. 34) - è il simbolo affascinante di questa esperienza singolare riservata a Pietro, Giacomo e Giovanni. I tre discepoli per un attimo vedono “il suo volto (che) cambiò d'aspetto”, cioè colgono in lui, nel maestro di sempre, una luce speciale, non riflessa come capita a ciascuno di noi, ma propria! Salire su un monte provoca fatica, sudore, pause, paesaggi incantevoli. Camminare, lo sappiamo, fa parte del nostro essere uomini: non possiamo stare fermi, dobbiamo muoverci, crescere. Per questo per noi cristiani il pellegrinaggio ha sempre avuto un fascino particolare, perché ci ricorda chi siamo: uomini in cammino verso la pienezza, la gioia, la felicità duratura. Certo capiterà di aver male ai piedi, di essere scoraggiati, delusi dal percorso troppo impegnativo. Forse ci saranno momenti in cui ci domanderemo: “Ma ce la farò mai? Riuscirò a raggiungere la vetta della montagna? Ad arrivare alla gioia della cima?”. In qualche tratto dell'ascesa (in questa nostra quaresima e nella vita in genere!), ci sarà cattivo tempo. Qualcosa, che non dipende da noi, cercherà di metterci fuori combattimento. Magari salirà la nebbia che ci confonderà sul giusto sentiero. Forse stai vivendo un periodo di indecisione: quale sentiero prendere? Quale bivio porta alla cima? Perché la nebbia? Perché proprio ora? Se non è la nebbia, certamente raggiungeremo qualche passaggio difficile. Ecco… è così la nostra vita… così il nostro cammino di fede: ti trovi nella nebbia? Sei di fronte ad un passaggio complicato e non ne vieni a capo? Ti stai abbattendo? Non mollare! Insieme, con calma, giungeremo alla meta! Chi ci farà da guida? “... prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni…” noi non abbiamo una guida qualsiasi, ricordiamocelo! Gesù è qui per prendere pure te! Prenderti con sé per camminare insieme a te! ci mollerà forse nel momento della nebbia? Si dileguerà nell'ora del passaggio complicato? Ci abbandonerà nel momento critico? Lui? Lui, che ha dato la vita per noi? Lui che non ha altra meta che accompagnare noi alla meta? No, certo che non farà così... Che bello! Grazie Gesù: mi dimentico troppo spesso che tu mi hai preso con te e cammini con me! Non sono solo... Portiamo con noi questa consapevolezza, nel silenzio del nostro cuore ripetiamocelo: Gesù non abbandona, viene ad incontrarmi... Così i tre con Gesù salgono sul monte e lì… mentre è in preghiera… il volto del maestro “cambiò d’aspetto”… cioè mostra tutta la sua bellezza. Salirà per noi, poi, su un altro monte e anche lì cambierà d'aspetto: un volto insanguinato, dolorante, sfigurato… non dimentichiamolo mai… “per noi!”. Qui, dunque, Gesù si mostra nella sua bellezza. I tre che sono con lui non capiscono 1 molto di quello che accade, lo comprenderanno solo più tardi. Tuttavia Pietro, pur senza capire, afferma con semplicità: “è bello per noi stare qui!”. Siamo così spesso abituati ad avere in bocca pensieri di scoraggiamento e delusione, che quest'esclamazione di Pietro, mi pare in realtà il passaggio segreto di questa settimana. Siamo così spesso abituati a dire: non ho capito nulla! Che brutto! Che tristezza… e invece… abbiamo bisogno di bellezza. Cominciamo semplicemente portando sulle nostre labbra quest'affermazione: che bello! Se ti capiterà di vivere la Messa, quando entri in chiesa, gridalo nel tuo cuore: che bello! Ripetilo quando di alzerai, nel silenzio, nel canto, nell'omelia, nella comunione: che bello! La Messa che noi celebriamo la domenica dovrebbe sempre essere questo salire sul Tabor per riempirci occhi e cuore della bellezza di Gesù. Facciamo delle nostre liturgie dei luoghi di bellezza! Bellezza della Parola, degli arredi, del canto, del silenzio, dello stare insieme come comunità... Aiutate noi preti a rendere le nostre Messe semplicemente belle! Non adagiamoci sulla bruttezza, il nostro sguardo non indugi continuamente su ciò che non va bene! Noi cristiani siamo uomini che dovrebbero essere più contagiosi nel dire: che bello! Forse questa settimana potrai ricordare anche a tuo marito o tua moglie: che bello essere qui, con te! Forse potrai sforzarti di dirlo anche sul lavoro, o dopo una lezione. Certamente ti capiterà di ascoltare della buona musica, di guardare un buon film, di ammirare un bel paesaggio: che bello! Magari ti farai portatore di bellezza semplicemente mettendo un fiore sulla tavola, riordinando camera tua, telefonando ad un amico, dando una carezza all'ammalato che hai in casa, sorridendo a tuo nonno o dando un bacio a tuo figlio! L'impegno nella preghiera, in personali forme di digiuno, nell'elemosina, nella partecipazione alle liturgie, in opere di bene... se lo viviamo semplicemente come un dovere, ci parrà così faticoso e brutto... che abbruttirà anche noi! Noi cristiani crediamo in un Dio bello! E la bellezza è fonte di gioia! La Quaresima è anche questo…è entrare in questo splendore, come sul Tabor: e per farlo dobbiamo salire il monte, ossia farci catturare dalla luce di Dio e strapparci di dosso le tante ombre che fanno male... tanto male. Nel cammino di questa settimana, ecco il secondo passaggio segreto: la bellezza che si fa luce ed irradia. Ricerca la bellezza, regalati la bellezza, sii tu stesso bellezza! In Gesù, diventa anche tu luminoso come non mai! 2