Chiesa di Bologna
Sussidio per
l’adorazione
eucaristica
nelle
giornate
eucaristiche
“Quarant’ore”
1
Congresso Eucaristico Diocesano
2007
2
3
PRESENTAZIONE
Nelle nostre parrocchie è felice consuetudine ritrovarsi
ogni mese il primo giovedì o venerdì e la prima domenica
per l’adorazione eucaristica, pregando particolarmente per
le vocazioni. Il Centro Diocesano Vocazioni prepara
annualmente schemi per l’animazione di questi momenti
così importanti.
Fra i vari appuntamenti che segnano il cammino delle
nostre parrocchie un posto di rilievo è costituito
dall’annuale esposizione prolungata nelle giornate
eucaristiche, che tradizionalmente viene denominata
“Quarant’ore”. È occasione provvidenziale per celebrare,
adorare e meditare con più fede il Mistero Eucaristico1.
Per facilitare l’adorazione eucaristica personale e
comunitaria durante le “Quarant’ore” l’Ufficio Liturgico,
dopo aver consultato la Commissione Diocesana per la
Liturgia, ha predisposto questo sussidio, ove sono stati
raccolti testi della Sacra Scrittura, del tesoro della
Tradizione della Chiesa, di invocazioni e di canti.
I testi delle letture sono suddivisi in due schemi: il primo
intitolato “Mistero delle fede. Non i sensi, ma la fede prova
questa verità”, e il secondo intitolato “La presenza di Cristo
nel sacramento dell’Eucaristia”.
Nelle premesse vengono date alcune indicazioni
celebrative sia per la Messa sia per l’adorazione eucaristica
durante i giorni della solenne esposizione prolungata.
Infatti le proposte dei due schemi di testi per le adorazioni
eucaristiche sono collegate alle proposte di letture per le
1
Cfr Rito della Comunione fuori della Messa e culto eucaristico, n. 94.
4
celebrazioni eucaristiche. Si desidera così sottolineare
come l’adorazione eucaristica sia il prolungamento della
Messa.
Questo libretto si affianca a quello predisposto con i testi
per la Liturgia delle Ore nelle giornate delle “Quarant’ore”.
Ai pastori e ai loro collaboratori è demandato il compito
di utilizzare questo sussidio secondo le necessità delle
comunità che servono per aiutare i fratelli e le sorelle a fare
della celebrazione eucaristica il sole della propria vita.
Bologna, 15 agosto 2007, solennità dell’Assunzione della
Beata Vergine Maria.
Don Amilcare Zuffi
Direttore Ufficio Liturgico Diocesano
5
PREMESSE
La celebrazione eucaristica
1. Nelle domeniche, solennità, feste, ferie d’Avvento dal
17 dicembre, mercoledì delle ceneri, lunedì e martedì e
mercoledì della Settimana Santa, Ottava di Natale e di
Pasqua, si utilizzano i formulari e le letture del
Calendario Generale.
2. Nelle ferie d’Avvento fino al 16 dicembre, del Tempo
di Natale a cominciare dal 2 gennaio, del Tempo di
Quaresima, del Tempo di Pasqua dopo l’Ottava di
Pasqua, si utilizzino:
 formulari della Messa votiva dell’Eucaristia (cfr
Messale Romano pp. 287; 839-840);
 letture scelte fra i brani proposti nei cicli della
solennità del SS.mo Corpo e Sangue di Cristo
oppure fra i brani proposti dal Lezionario per le
Messe “ad diversa” e votive (cfr pp. 400-435)
seguendo, eventualmente, i suggerimenti indicati
di seguito:
6
Proposte di letture per le Messe: schema A
Fuori del Tempo Pasquale
I Lettura: Deuteronomio 8,2-3.14-16 (Lezionario pag.
406 n. 4);
Salmo 33 (Lezionario pag. 407);
II Lettura: 1 Corinzi 11,23-26 (Lezionario pag. 413 n. 2);
Vangelo: Giovanni 21,1-14 (Lezionario pp. 433-434 n. 8).
I Lettura: 1 Re 19,4-8 (Lezionario pag. 408 n. 5);
Salmo 22 (Lezionario pag. 409);
II Lettura: 1 Corinzi 10,16-17 (Lezionario pag. 416 n. l);
Vangelo: Luca 9,11-17 (Lezionario pp. 423-424 n. 2).
I Lettura Esodo 16,2-4 12-15 (Lezionario pag. 402 n.
2); Salmo 77 (Lezionario pag. 403);
II Lettura: Ebrei 9,11-15 (Lezionario pag. 420 n. 3);
Vangelo: Giovanni 6,24-35 (Lezionario pp. 428-429 n. 5).
Nel Tempo Pasquale
I Lettura : Atti 2,42-47 (Lezionario pag. 412 n. l);
Salmo 144 (Lezionario pag.413);
II Lettura: 1 Corinzi 10,16-17 (Lezionario pag. 416 n. l);
Vangelo: Luca 24,13-35 (Lezionario pp. 425-426 n. 3).
I Lettura : Atti 10,34.37-43 (Lezionario pag. 414 n. 2);
Salmo 147 (Lezionario p. 415);
II Lettura: Ebrei 9,11-15 (Lezionario pag. 420 n. 3);
Vangelo: Giovanni 6,51-59 (Lezionario pp. 431-432 n. 7).
7
Proposte di lettura per le Messe: schema B
Fuori del Tempo Pasquale
I lettura: Genesi 14,18-20 (Lezionario pag. 400 n .1);
Salmo 109 (Lezionario pag. 401);
II lettura: 1 Corinzi 10,16-17 (Lezionario pag. 416 n. 1);
Vangelo: Marco 14,12-16.22-26 (Lezionario pp. 422-423 n. 1).
I lettura: Esodo 24, 3-8 (Lezionario pag. 404 n. 3);
Salmo 115 (Lezionario pag. 405);
II lettura: Ebrei 9,11-15 (Lezionario pag. 420 n. 3);
Vangelo: Giovanni 6,1-15 (Lezionario pp. 427-428 n.4).
I lettura: Proverbi 9, 2-6 (Lezionario pag. 411);
Salmo 147 (Lezionario pag. 411);
II lettura: 1 Corinzi 11, 23-26 (Lezionario pag. 418 n. 2);
Vangelo: Giovanni 6, 41-52 (Lezionario pp. 430-431 n.6 ).
Nel Tempo Pasquale
I lettura: Atti 2, 42-47 (Lezionario pag. 412 n. 1);
Salmo 144 (Lezionario pag. 413);
II lettura: Ebrei 9,11-15 (Lezionario pag. 420 n. 3);
Vangelo: Giovanni 6, 51-59 (Lezionario pp. 431-432 n.7).
I lettura: Atti 10, 34. 37-43 (Lezionario pag. 414 n.2);
Salmo 147 (Lezionario pag. 415);
II lettura: 1 Corinzi 11, 23-26 (Lezionario pag. 418 n. 2);
Vangelo: Giovanni 21, 1-14 (Lezionario pp. 433-434 n.8).
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3. Nelle ferie del Tempo Ordinario si utilizzino:
 formulari della Messa votiva dell’Eucaristia (cfr
Messale Romano pp. 287; 839-840);
 letture scelte fra i brani proposti nei cicli della
solennità del SS.mo Corpo e Sangue di Cristo
oppure fra i brani proposti dal Lezionario per le
Messe “ad diversa” e votive (cfr pp. 400-435),
seguendo eventualmente gli schemi suggeriti al
numero precedente.
La Liturgia delle Ore
1. Nelle domeniche, solennità, feste, ferie d’Avvento dal
17 dicembre, mercoledì delle ceneri, lunedì e martedì e
mercoledì della Settimana Santa, Ottava di Natale e di
Pasqua, si utilizzano i formulari e le letture del
Calendario Generale.
2. Nelle ferie d’Avvento fino al 16 dicembre, del Tempo
di Natale a cominciare dal 2 gennaio, del Tempo di
Quaresima, del Tempo di Pasqua dopo l’Ottava di
Pasqua, del Tempo Ordinario, si potranno utilizzare i
testi riportati nel presente sussidio.
L’adorazione eucaristica
1. Durante la celebrazione della Messa non si può fare
l’esposizione e l’adorazione eucaristica.
2. È bene alternare momenti di adorazione silenziosa e
personale a momenti di adorazione comunitaria.
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3. Le adorazioni comunitarie guidate prevedano tempi di
silenzio alternati a canti, letture bibliche, salmi,
preghiere litaniche, brevi monizioni, letture patristiche.
La processione eucaristica
Nei luoghi ove le “Quarant’ore” terminano abitualmente
con una processione eucaristica, per la benedizione
conclusiva si tenga presente quanto indicato nel
Benedizionale (cfr pp. 51-54).
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TESTI PER
L’ADORAZIONE EUCARISTICA
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Schema A
Mistero della fede: Non i sensi, ma la
fede prova questa verità
Gli schemi qui proposti andranno integrati con preghiere,
canti e litanie (cfr appendice pp. 49-86).
1.
PRIMA LETTURA
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
11, 23-26
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho
trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese
del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo
è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di
me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice,
dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue;
fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di
questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli
venga.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Rit. Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.
Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato? –
12
Dal Salmo 115
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
Rit.
Preziosa agli occhi del Signore
è la morte dei suoi fedeli.
Sì, io sono il tuo servo, Signore,
io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
hai spezzato le mie catene.
Rit.
Offrirò sacrifici di lode
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.
Rit.
SECONDA LETTURA
Dalle «Catechesi» di Gerusalemme
Cat 22, Mist 4, 13-6.9
II Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane
e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede ai suoi
discepoli dicendo: Prendete e mangiate: questo è il mio
corpo. E preso il calice rese grazie, e disse: Prendete e bevete;
questo è il mio sangue (cfr Mt 25, 26; 1 Cor 11, 23). Poiché egli
ha proclamato e detto del pane: «Questo è il mio corpo», chi
oserà ancora dubitare? E poiché egli ha affermato e detto:
«Questo è il mio sangue» chi mai dubiterà, affermando che
non è il suo sangue?
Perciò riceviamoli con tutta certezza come corpo e sangue di
Cristo. Nel segno del pane ti vien dato il corpo e nel segno del
vino ti vien dato il sangue, perché, ricevendo il corpo e il
sangue di Cristo, tu diventi concorporeo e consanguineo di
Cristo. Avendo ricevuto in noi il suo corpo e il suo sangue, ci
trasformiamo in portatori di Cristo, anzi, secondo san Pietro,
diventiamo consorti della natura divina. Un giorno Cristo,
13
disputando con i giudei, disse: Se non mangiate la mia carne e
non bevete il mio sangue, non avrete in voi la vita (cfr Gv 6, 53).
E poiché quelli non capirono nel giusto senso spirituale le cose
dette, se ne andarono via urtati, pensando che li esortasse a
mangiare le sue carni.
C’erano anche nell’Antica Alleanza i pani dell’offerta, ma
poiché appartenevano all’Antico Testamento, ebbero termine.
Nel Nuovo Testamento c’è un pane celeste e una bevanda
di salvezza, che santificano l’anima e il corpo. Come infatti il
pane fa bene al corpo, così anche il Verbo giova immensamente
all’anima. Perciò non guardare al pane e al vino eucaristici
come se fossero semplici e comuni elementi. Sono il corpo
e il sangue di Cristo, secondo l’affermazione del Signore.
Anche se i sensi ti fanno dubitare, la fede deve renderti certo
e sicuro.
Bene istruito su queste cose e animato da saldissima fede, credi
che quanto sembra pane, pane non è, anche se al gusto è tale, ma
Corpo di Cristo. Credi che quanto sembra vino, vino non è,
anche se così si presenta al palato, ma Sangue di Cristo. Di
queste divine realtà già in antico Davide diceva nei salmi:
“L’olio che fa brillare il suo volto e il pane che sostiene il suo
vigore” (Sal 103, 15). Ebbene sostieni la tua anima, prendendo
quel pane come pane spirituale, e fa’ brillare il volto della tua
anima.
Voglia il cielo che col volto illuminato da una coscienza
pura, contempli la gloria del Signore come in uno specchio, e
proceda di gloria in gloria, in Cristo Gesù, Signore nostro. A lui
onore, potestà e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
14
2.
PRIMA LETTURA
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo
3, 14.20-22
Così parla l’Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della
creazione di Dio: «Ecco, sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da
lui, cenerò con lui ed egli con me.
Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io
ho vinto e mi sono assise presso il Padre mio sul suo trono. Chi ha
orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Is l2, 2-6
Rit. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io confiderò, non temerò mai,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Rit.
Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
proclamate che il suo nome è sublime.
Rit.
Cantate inni al Signore,
perché ha fatto opere grandi,
ciò sia noto in tutta la terra.
Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perché grande in mezzo a voi
è il Santo di Israele.
Rit.
15
SECONDA LETTURA
Dal trattato “Contro le eresie “ di sant’Ireneo, vescovo
Lib. 5, 2, 2-3
Se la carne non viene salvata, allora né il Signore ci ha redenti col
suo sangue, né il calice dell’Eucaristia è la comunione del suo
sangue, né il pane che spezziamo è la comunione del suo
corpo. Il sangue infatti non viene se non dalle vene e dalla carne
e da tutta la sostanza dell’uomo nella quale veramente si è
incarnato il Verbo di Dio. Ci ha redenti con il suo sangue, come
dice anche l’Apostolo: in lui abbiamo la redenzione e la
remissione dei peccati per mezzo del suo sangue (cfr Ef 1, 7).
Noi siamo sue membra, ma siamo nutriti dalle cose create, che
egli stesso mette a nostra disposizione, facendo sorgere il suo sole
e cadere la pioggia come vuole. Questo calice, che viene dalla
creazione, egli ha dichiarato che è il suo sangue, con cui alimenta
il nostro sangue. Così pure questo pane, che viene dalla
creazione, egli ha assicurato che è il suo corpo con cui nutre i
nostri corpi.
Il vino mescolato nel calice e il pane confezionato ricevono la
Parola di Dio e diventano Eucaristia, cioè Corpo e Sangue di
Cristo. Da essi è alimentata e prende consistenza la sostanza
della nostra carne. E allora come possono alcuni affermare
che la carne non è capace di ricevere il dono di Dio, cioè la vita
eterna, quando viene nutrita dal Sangue e dal Corpo di Cristo, al
quale appartiene come parte delle sue membra? Lo dice
l’Apostolo nella lettera agli Efesini: «Siamo membra del suo
corpo» (Ef 5, 30) della sua carne e delle sue ossa (cfr Gn 2, 2-3);
e queste cose non le dice di un uomo spirituale e invisibile - uno
spirito infatti non ha né ossa né carne (cfr Lc 24, 39) - ma di
un uomo vero, che consta di carne, nervi e ossa, e che viene
16
alimentato dal calice che è il Sangue di Cristo e sostenuto dal
pane, che è il Corpo di Cristo.
Il tralcio della vite, piantato in terra porta frutto a suo tempo,
e il grano di frumento caduto nella terra, e in essa dissolto,
risorge moltiplicato per virtù dello Spirito di Dio, che
abbraccia ogni cosa. Tutto questo poi dalla Sapienza è messo a
disposizione dell’uomo e, ricevendo la Parola di Dio, diventa
Eucaristia, cioè Corpo e Sangue di Cristo. Così anche i nostri
corpi, nutriti dall’Eucaristia, deposti nella terra e andati in
dissoluzione, risorgeranno a suo tempo, perché il Verbo dona
loro la risurrezione, a gloria di Dio Padre. Egli circonda di
immortalità questo corpo mortale, elargisce gratuitamente
l’incorruzione alla carne corruttibile. In questa maniera la forza di
Dio si manifesta pienamente nella debolezza degli uomini.
3.
PRIMA LETTURA
Dal vangelo secondo Giovanni
15, 1-8
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e
il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto,
lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più
frutto.
Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto
da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non
rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto
frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non
rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e
poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
17
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel
che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che
portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 103
Rit. Per tua grazia, Signore germoglia la terra.
Benedici il Signore, anima mia.
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.
Rit.
Fai crescere il fieno per gli armenti
e l’erba al servizio dell’uomo,
perché tragga alimento dalla terra:
il vino che allieta il cuore dell’uomo;
l’olio che fa brillare il suo volto
e il pane che sostiene il suo vigore.
Rit.
Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
Rit.
Tutti da te aspettano
che dia loro il cibo in tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,
tu apri la mano, si saziano di beni.
Rit.
18
SECONDA LETTURA
Dai «Trattati» di san Gaudenzio di Brescia, vescovo
Tratt. 2
Cristo è lui solo che è morto per tutti. È lui il medesimo che
si trova nel sacramento del pane e del vino anche se sono
molte le assemblee nelle quali si riunisce la Chiesa. È il
medesimo che immolato ricrea, creduto vivifica, consacrato
santifica i consacranti. La carne del sacrificio è quella
dell’Agnello divino, il sangue è quello suo. Infatti il Pane
disceso dal cielo ha detto: “Il pane che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv 6, 51).
Molto giustamente il suo sangue viene indicato anche sotto il
segno del vino. Lo disse egli stesso nel vangelo: «Io sono la vera
vite» (Gv 15, 1). Il vino offerto nella Messa come
sacramento della passione di Cristo è il suo sangue. Per
questa ragione il patriarca Giacobbe aveva profetizzato di
Cristo, dicendo: Egli laverà nel vino la sua veste e nel sangue
dell’uva il suo mantello (cfr Gn 49, 11). Avrebbe infatti
lavato nel proprio sangue la veste del nostro corpo, di cui
egli stesso si era rivestito. Egli, creatore e signore di tutte le
cose, produce il pane dalla terra e dal pane produce
sacramentalmente il suo corpo, poiché lo ha promesso e lo
può fare. Egli inoltre che ha fatto dell’acqua vino, del vino fa
il suo sangue: «È la Pasqua del Signore» (Es 12, 11), cioè il
passaggio del Signore. Queste parole ti ammoniscono di non
credere terrestre quello che è diventato celeste. Il Signore
“passa” nella realtà terrestre e la fa suo Corpo e suo Sangue.
Quello che ricevi è il corpo di colui che è pane celeste e il
sangue di colui che è la sacra vite. Infatti mentre porgeva ai
suoi discepoli il pane consacrato e il vino, così disse: «Questo è
il mio corpo, questo è il mio sangue» (Mt 26, 26-27). Crediamo
19
dunque a colui al quale ci siamo affidati: la verità non
conosce menzogna. Quando infatti diceva alle turbe sbigottite
che il suo corpo era da mangiare e il suo sangue da bere, molti
sussurravano: «Questo linguaggio è duro, chi può
intenderlo?» (Gv 6, 60). Per cancellare con il fuoco celeste
quei pensieri aggiunse: «È lo Spirito che da la vita; la carne
invece non giova a nulla. Le parole che vi ho dette, sono spirito e
vita» (Gv 6, 63).
4.
PRIMA LETTURA.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippèsi
2, 1-13
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è conforto
derivante dalla carità, se c’è qualche comunanza di spirito, se ci
sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia
gioia con l’unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i
medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per
vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri
superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma
piuttosto quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti
che furono in Cristo Gesù,
il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.
20
Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome
che e al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.
Quindi miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando
ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete
alla vostra salvezza con timore e tremore. È Dio infatti che
suscita in voi il volere e l’operare secondo i suoi benevoli disegni.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 117
Rit. Rendiamo grazie a Dio nostro Salvatore.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d’angolo;
ecco l’opera del Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Rit.
Dona, Signore, la tua salvezza,
dona, Signore, la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore;
Dio, il Signore è nostra luce.
Rit.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Celebrate il Signore, perché è buono:
perché eterna è la sua misericordia.
21
Rit.
SECONDA LETTURA
Dalle «Opere» di san Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa
Opusc 57, 1-4
L’Unigenito Figlio di Dio, volendoci partecipi della sua divinità,
assunse la nostra natura e si fece uomo per far di noi da uomini
dèi. Tutto quello che assunse, lo valorizzò per la nostra
salvezza. Offrì infatti a Dio Padre il suo corpo come vittima
sull’altare della croce per la nostra riconciliazione. Sparse il
suo sangue facendolo valere come prezzo e come lavacro,
perché, redenti dalla umiliante schiavitù, fossimo purificati
da tutti i peccati.
Perché rimanesse in noi, infine, un costante ricordo di così
grande beneficio, lasciò ai suoi fedeli il suo Corpo in cibo e il
suo Sangue come bevanda, sotto le specie del pane e del vino.
O inapprezzabile e meraviglioso convito, che dà ai
commensali salvezza e gioia senza fine! Che cosa mai vi può
essere di più prezioso? Non ci vengono imbandite le carni dei
vitelli e dei capri, come nella legge antica, ma ci viene dato in
cibo Cristo, vero Dio. Che cosa di più sublime di questo
sacramento?
Nessun sacramento in realtà è più salutare di questo: per sua
virtù vengono cancellati i peccati, crescono le buone
disposizioni, e la mente viene arricchita di tutti i carismi
spirituali. Nella Chiesa l’Eucaristia viene offerta per i vivi e
per i morti, perché giovi a tutti, essendo stata istituita per la
salvezza di tutti.
Nessuno infine può esprimere la soavità di questo sacramento.
Per mezzo di esso si gusta la dolcezza spirituale nella sua stessa
fonte e si fa memoria di quella altissima carità, che Cristo ha
dimostrato nella sua passione.
22
Egli istituì l’Eucaristia nell’ultima cena, quando, celebrata la
Pasqua con i suoi discepoli, stava per passare dal mondo al
Padre. L’Eucaristia è il memoriale della passione, il compimento
delle figure dell’Antica Alleanza, la più grande di tutte le
meraviglie operate dal Cristo, il mirabile documento del suo
amore immenso per gli uomini.
5.
PRIMA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
2, 19-22
Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini
dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli
apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso
Cristo Gesù.
In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio
santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite
edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSOR1ALE
Salmo 121
Rit. Costruisci, Signore, l’unità del tuo popolo.
Quale gioia, quando mi dissero:
« Andremo alla casa del Signore ».
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta. –
23
Rit.
Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore.
Rit.
Salgono, secondo la legge di Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide.
Rit.
Domandate pace per Gerusalemme:
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura,
sicurezza nei tuoi baluardi.
Rit.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: « Su di te sia pace! ».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.
Rit.
SECONDA LETTURA
Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo
272
Disc.
Ciò che voi vedete sull’altare, l’avete già visto la scorsa notte, ma
non sapete ancora ciò che è veramente: voi ne ignorate il
profondo significato sacramentale. Quello che voi vedete è un
pane e un calice: i vostri occhi ve lo fanno vedere. Ma la
vostra fede deve ancora apprendere che questo pane è il
Corpo di Cristo; questo calice (o piuttosto ciò che il calice
contiene), è il Sangue di Cristo. Questo breve enunciato deve
essere sufficiente alla vostra fede. Ma la fede chiede di essere
illuminata: se voi non credete, dice il profeta, non
comprenderete. Siete in diritto di dirmi ora: voi ci ordinate di
credere: bene, ma spiegateci quel che ci dite di credere, perché
24
noi possiamo comprendere. E io immagino ciò che ciascuno
di voi può pensare: sappiamo benissimo come nostro Signore
Gesù Cristo ha preso carne umana, è nato dalla Vergine
Maria. È stato allattato e nutrito come un piccolo bambino; è
cresciuto; è arrivato all’età adulta; è stato messo a morte sulla
croce; è stato deposto dalla croce e messo nella tomba; è
risuscitato il terzo giorno; nel giorno da lui stabilito è salito al cielo
e vi ha portato il suo corpo; e di là ritornerà a giudicare i vivi e i
morti; là siede alla destra del Padre. Come può dunque il pane
essere il suo Corpo? Come può il calice, o meglio ciò che il calice
contiene, essere il suo Sangue?
Tali cose, fratelli, si chiamano sacramenti, perché il loro
senso profondo non è quello che i sensi ci mostrano. Ciò che
noi vediamo non è altro che l’apparenza materiale; ciò che
noi dobbiamo comprendere, è il contenuto spirituale. Se
voi volete avere la conoscenza del Corpo di Cristo, ascoltate
l’Apostolo: Siete voi stessi il corpo e le membra di Cristo. Se
dunque voi siete il corpo e le membra di Cristo, allora sulla
mensa del Signore vi è il vostro proprio segno sacramentale: voi
ricevete il segno sacramentale di ciò che voi siete. E voi
rispondete “Amen” proprio a ciò che voi siete, dando con
ciò il vostro assenso. Siate dunque ciascuno un membro del
corpo di Cristo, perché il vostro “Amen” non sia menzognero.
Ma perché è stato scelto il pane come segno? Non vi darò
una spiegazione mia: ascoltiamo l’Apostolo. Quando egli parla
di questo sacramento, dice: Poiché c’è un solo pane, noi tutti
formiamo un solo corpo. Comprendete tutto ciò e rallegratevi:
questo vuoi dire unità, verità, pietà, carità. Un solo pane: quale
è dunque questo pane? È la moltitudine riunita in un solo corpo.
Il pane, voi lo sapete, non è fatto di un solo grano di frumento,
ma di molti. Quando sono stati pronunciati su di voi gli
25
esorcismi, voi siete stati anche macinati. Quando siete stati
battezzati, voi siete stati impastati insieme con quell’acqua
per diventare una sola pasta; quando avete ricevuto il fuoco
dello Spirito Santo, voi siete stati insieme cotti nel forno. Siate
dunque veramente ciò che siete, e ricevete ciò che siete. Ecco
quanto l’Apostolo dice del pane.
Egli poi ci insegna sufficientemente come dobbiamo
intendere il calice, anche se non lo dice. In effetti ciò che vale
per l’apparenza visibile del pane, vale anche per quella del
vino. Voi sapete, fratelli, come si fa il vino. Il ceppo di vite porta
molti grappoli, ma il loro succo si riunisce per formare un solo
liquore. Così dunque Cristo nostro Signore ci dà un segno di ciò
che noi siamo; egli vuole che noi viviamo uniti con lui: è il segno
sacramentale della nostra pace e della nostra unità che egli
consacra sulla mensa.
6. PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Ezechiele
34, 11-16
Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e
ne avrò cura. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge,
quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state
disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò
da tutti i luoghi, dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di
caligine.
Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le
ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti
d’Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione.
26
Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti
alti d’Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno
rigogliosi pascoli sui monti d’Israele.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò
riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della
pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò
quella ferita e curerò quella malata; avrò cura della grassa e
della forte; le pascerò con giustizia.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Salmo 22
Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Rit.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Rit.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Rit.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
Rit.
27
SECONDA LETTURA
Dai «Discorsi sul Cantico dei cantici» di san Bernardo, abate
cfr. Disc.31, 8-10
Come diciamo che presso i nostri padri c’erano l’ombra e
la figura, mentre a noi risplende per grazia la stessa verità di
Cristo presente nella carne, così non possiamo negare che anche
noi, rispetto al secolo futuro, viviamo, per così dire,
nell’ombra della verità, come dice l’Apostolo: «La nostra
coscienza è imperfetta, imperfetta la nostra profezia» (1 Cor
13, 9) e anche: «Non ritengo ancora di esservi giunto» (Fil 3,
13). Come può non esserci differenza tra colui che cammina
nella fede e chi è già nella visione? Il giusto, dunque, vive di fede,
il beato esulta nella visione; perciò l’uomo santo vive sulla
terra nell’ombra di Cristo; l’angelo santo in cielo, esulta nello
splendido lume della gloria.
È provvidenziale l’ombra della fede: essa tempera i riflessi
all’occhio annebbiato e lo prepara a sostenere la luce; sta
scritto infatti: Con la fede purifica i cuori (cfr At 15, 9).
La fede dunque non soffoca la luce, ma la filtra. L’ombra della
fede conserva per me, in un ripostiglio sicuro, proprio tutto
quello che gli angeli vedono apertamente, per rivelarmelo a
suo tempo. Anche la madre del Signore viveva all’ombra della
fede; tanto che a lei fu detto: «Te beata che hai creduto» (cfr
Lc 1, 45). Accolse nel suo seno l’ombra preziosa del corpo di
Cristo quando udì: «Su te stenderà la sua ombra la potenza
dell’Altissimo» (Lc 1, 34). E non è un’ombra comune quella
che viene formata dalla potenza dell’Altissimo. C’è infatti una
tale forza nella carne di Cristo mentre si fa ombra per la
Vergine, che, cosa impossibile a una donna mortale, essa,
concepito un corpo vivificante, accolse nel suo grembo la
presenza della divina maestà e ne sostenne la luce inaccessibile.
28
Forza da cui ogni altra forza contraria è vinta. Forza e ombra
che scaccia i demoni, protegge gli uomini; forza che dà vita,
ombra che dà sollievo. Viviamo perciò nell’ombra di Cristo, noi
che camminiamo nella fede e ci nutriamo della sua carne per
avere la vita. La carne di Cristo è veramente cibo. E chi sa
che proprio per questo egli non sia presentato in questo passo
nell’immagine di un pastore a cui la sposa si volge per chiedergli:
“Dimmi dove vai a pascolare il gregge, dove lo fai riposare al
meriggio” (Ct 1, 7). Buon pastore è quello che da la vita
per le sue pecore! La vita per loro, la carne a loro: quella in
riscatto, questa in cibo. Cosa veramente stupenda! Egli è
pastore, Egli è pascolo, Egli è salvezza.
29
Schema B
La presenza di Cristo nel sacramento
dell’Eucaristia
Gli schemi qui proposti andranno integrati con preghiere,
canti e litanie (cfr appendice pp. 49-86).
1.
PRIMA LETTURA
Dal vangelo secondo Marco
6, 34-44
In quel tempo, Gesù vide molta folla e si commosse per loro,
perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare
loro molte cose.
Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli
dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; congedali
perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini,
possano comprarsi da mangiare».
Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli
dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di
pane e dare loro da mangiare?». Ma egli replicò loro: «Quanti
pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque
pani e due pesci».
Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi
sull’erba verde. E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e
di cinquanta. Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al
ciclo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai
discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti.
30
Tutti mangiarono e si sfamarono, e portarono via dodici ceste
piene di pezzi di pane e anche dei pesci. Quelli che avevano
mangiato i pani erano cinquemila uomini.
Parola del Signore.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 106
Rit. Ascolta, Signore, il grido dei poveri.
Celebrate il Signore perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore,
che egli liberò dalla mano del nemico
e radunò da tutti i paesi,
dall’oriente e dall’occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno.
Rit.
Vagavano nel deserto, nella steppa,
non trovavano il cammino per una città dove abitare.
Erano affamati e assetati,
veniva meno la loro vita.
Rit.
Nell’angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Li condusse sulla via retta,
perché camminassero verso una città dove abitare.
Rit.
Ringrazino il Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi a favore degli uomini;
poiché saziò il desiderio dell’assetato,
e l’affamato ricolmò di beni.
Rit.
31
SECONDA LETTURA
Dal «Trattato sui misteri» di sant’Ambrogio, vescovo
Cfr nn. 52-54.58
Noi constatiamo che la grazia ha maggiore efficacia della natura.
Che dire della benedizione data da Dio stesso, dove agiscono le
parole medesime del Signore e Salvatore? Giacché questo
sacramento che tu ricevi si compie con la parola di Cristo. A
proposito delle creature di tutto l’universo tu hai detto: «Egli
parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste» (Sal 32, 9). La
parola di Cristo, dunque, che ha potuto creare dal nulla quello
che non esisteva, non può cambiare le cose che sono in ciò che
non erano? Infatti non è meno difficile dare alle cose
un’esistenza che cambiarle in altre?
Ma perché servirci di argomentazioni? Serviamoci dei suoi
esempi e proviamo la verità del mistero con il mistero stesso della
Incarnazione. Forse che fu seguito il corso ordinario della
natura quando Gesù Signore nacque da Maria? È chiaro che la
Vergine ha generato al di fuori dell’ordine della natura. Ebbene,
quello che noi ripresentiamo è il corpo nato dalla Vergine. È la
vera carne di Cristo che fu crocifissa, che fu sepolta. È dunque
veramente il sacramento della sua carne. Lo stesso Signore Gesù
proclama: «Questo è il mio corpo». Prima della benedizione
delle parole celesti il termine indica un particolare elemento.
Dopo la consacrazione ormai designa il Corpo e il Sangue di
Cristo. Egli stesso lo chiama suo sangue. Prima della
consacrazione lo si chiama con altro nome. Dopo la
consacrazione è detto sangue. E tu dici: «Amen», cioè, «È così».
Ciò che pronunzia la bocca, lo affermi lo spirito. Ciò che enuncia
la parola, lo senta il cuore.
Anche la Chiesa, vedendo una grazia così grande, esorta i suoi
figli, esorta i suoi intimi ad accorrere ai sacramenti dicendo:
32
«Mangiate, amici, bevete; inebriatevi, o cari» (Ct 5, 1). In
quel sacramento c’è Cristo, perché è il Corpo di Cristo. Non è
dunque un cibo corporale, ma un nutrimento spirituale.
Questo nutrimento rinsalda il nostro cuore e questa bevanda
«allieta il cuore dell’uomo» (Sal 103, 15).
2.
PRIMA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli,
benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo,
per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità,
predestinandoci a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo,
secondo il beneplacito della sua volontà.
E questo a lode e gloria della sua grazia
che ci ha dato nel suo Figlio diletto;
nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue,
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero della sua volontà,
secondo quanto, nella sua benevolenza,
aveva in lui prestabilito
per realizzarlo nella pienezza dei tempi:
33
1, 3-10
il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose,
quelle del cielo come quelle della terra.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 32
Rit. Della grazia del Signore è piena la terra.
Esultate, giusti, nel Signore:
ai retti si addice la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Rit.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
Rit.
Il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede.
Rit.
Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
Rit.
L’anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
In lui gioisce il nostro cuore
e confidiamo nel suo santo nome.
Rit.
34
SECONDA LETTURA
Dalla Lettera enciclica «Dominum et vivificantem»
di Giovanni Paolo II, papa
Cfr nn. 61-62
La più completa espressione sacramentale della «dipartita» di
Cristo per mezzo del mistero della Croce e della Risurrezione è
l’Eucaristia. In essa si realizza ogni volta sacramentalmente la
sua venuta, la sua presenza salvifica: nel sacrificio e nella
comunione. Si realizza per opera dello Spirito Santo,
all’interno della sua propria missione. Mediante l’Eucaristia
lo Spirito Santo realizza quel «rafforzamento dell’uomo
interiore» di cui parla la lettera agli Efesini. Mediante
l’Eucaristia le persone e le comunità, sotto l’azione del
Paràclito consolatore, imparano a scoprire il senso divino
della vita umana, richiamato dal Concilio: quel senso, per
cui Gesù Cristo «svela pienamente l’uomo all’uomo»,
suggerendo «una certa similitudine tra l’unione delle Persone
divine e l’unione dei figli di Dio nella verità e nella carità». Una
tale unione si esprime e si realizza specialmente mediante
l’Eucaristia, nella quale l’uomo, partecipando al sacrificio di
Cristo, che tale celebrazione attualizza, impara anche a
«ritrovarsi attraverso un dono di sé», nella comunione con
Dio e con gli altri uomini, suoi fratelli.
Per questo i primi cristiani, sin dai giorni successivi alla discesa
dello Spirito Santo, «erano assidui nella frazione del pane e
nelle preghiere», formando in questo modo una comunità
unita nell’insegnamento degli apostoli. Così essi «riconoscevano»
che il loro Signore, risorto e già asceso al cielo, nuovamente
veniva in mezzo a loro, nella comunità eucaristica della Chiesa e
per suo mezzo. Guidata dallo Spirito Santo, la Chiesa sin
dall’inizio espresse e confermò se stessa mediante
l’Eucaristia. E così è stato sempre, in tutte le generazioni
35
cristiane fino ai nostri tempi, fino a questa vigilia del
compimento del secondo Millennio cristiano. Certo, dobbiamo,
purtroppo, constatare che questo Millennio, ormai trascorso, è
stato quello delle grandi separazioni tra i cristiani. Tutti i credenti
in Cristo, dunque, sull’esempio degli Apostoli, dovranno mettere
ogni impegno nel conformare pensiero e azione alla volontà
dello Spirito Santo, «principio di unità della Chiesa», affinché
tutti i battezzati in un solo Spirito per costituire un solo corpo,
si ritrovino fratelli uniti nella celebrazione della medesima
Eucaristia, «sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di
carità!».
3.
PRIMA LETTURA
Dalla lettera agli Ebrei
12, 18-19.22-24
Fratelli, voi non vi siete accostati a un luogo tangibile e a un
fuoco ardente, né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di
tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano
scongiuravano che Dio non rivolgesse più a loro la parola.
Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del
Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a mirìadi di angeli,
all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei
cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi
perfetti, al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue
dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele.
Parola di Dio.
36
SALMO RESPONSORIALE
Salmo 99
Rit. Beato il popolo che appartiene al Signore.
Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
Rit.
Riconoscete che il Signore è Dio;
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Rit.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.
Rit.
Buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà per ogni generazione.
Rit.
SECONDA LETTURA
Dalle «Orazioni» attribuite a santa Brigida
Oraz. 2; Revelationum S. Birgittae libri 2; Roma 1628, pp.
408-410
Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver predetto
prima del tempo la tua morte, per aver trasformato in modo
mirabile, durante l’ultima Cena, del pane materiale nel tuo
corpo glorioso, per averlo distribuito amorevolmente agli
apostoli in memoria della tua degnissima passione, per aver
lavato loro i piedi con le tue mani sante e preziose,
dimostrando così l’immensa grandezza della tua umiltà.
Onore a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver sudato sangue
dal tuo corpo innocente nel timore della passione e della
37
morte, operando tuttavia la nostra redenzione che
desideravi portare a compimento, mostrando così
chiaramente il tuo amore per il genere umano.
Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per essere stato
condotto da Caifa e per aver permesso nella tua umiltà, tu
che sei giudice di tutti, di essere sottoposto al giudizio di
Pilato.
Gloria a te, Signor mio Gesù Cristo, per essere stato deriso
quando, rivestito di porpora, sei stato coronato di spine
acutissime, e per aver sopportato con infinita pazienza che
il tuo volto glorioso fosse coperto di sputi, che i tuoi occhi
fossero velati, che la tua faccia fosse percossa
pesantemente dalle mani sacrileghe di uomini iniqui.
Lode a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver permesso con
tanta pazienza di essere legato alla colonna, di essere
flagellato in modo disumano, di essere condotto coperto di
sangue al giudizio di Pilato, di esserti mostrato come un
agnello innocente condotto all’immolazione. Onore a te,
Signor mio Gesù Cristo, per esserti lasciato condannare nel
tuo santo corpo, ormai tutto inondato di sangue, alla morte
di croce; per aver portato con dolore la croce sulle tue sacre
spalle, e per aver voluto essere inchiodato al legno del
patibolo dopo essere stato trascinato crudelmente al luogo
della passione e spogliato delle tue vesti.
Onore a te, Signore Gesù Cristo, per aver rivolto
umilmente, in mezzo a tali tormenti, i tuoi occhi colmi di
amore e di bontà alla tua degnissima Madre, che mai
conobbe il peccato, né mai consentì alla più piccola colpa,
e per averla consolata affidandola alla protezione fedele del
tuo discepolo.
38
Benedizione eterna a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver
dato, durante la tua mortale agonia, la speranza del perdono
a
tutti
i
peccatori,
quando
hai
promesso
misericordiosamente la gloria del paradiso al ladrone che si
era rivolto a te.
Lode eterna a te, Signor mio Gesù Cristo, per ogni ora in
cui hai sopportato per noi peccatori sulla croce le più
grandi amarezze e sofferenze; infatti i dolori acutissimi
delle tue ferite penetravano orribilmente nella tua anima
beata e trapassavano crudelmente il tuo cuore sacratissimo,
finché, venuto meno il cuore, esalasti felicemente lo spirito
e, inclinato il capo, lo consegnasti in tutta umiltà nelle mani
di Dio Padre, rimanendo poi, morto, tutto freddo nel corpo.
Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver redento le
anime col tuo sangue prezioso e con la tua santissima
morte, e per averle misericordiosamente ricondotte
dall’esilio alla vita eterna. Sii benedetto, Signor mio Gesù
Cristo, per aver lasciato che la lancia ti perforasse, per la
nostra salvezza, il fianco e il cuore, e per il sangue prezioso
e l’acqua che da quel fianco sono sgorgati per la nostra
redenzione.
Gloria a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver voluto che il
tuo corpo benedetto fosse deposto dalla croce ad opera dei
tuoi amici, fosse consegnato nelle braccia della tua
addolorata Madre e da lei avvolto in panni, e che fosse
rinchiuso nel sepolcro e custodito dai soldati.
Onore eterno a te, Signor mio Gesù Cristo, per essere
risuscitato dai morti il terzo giorno e per esserti incontrato
vivo con chi ha prescelto; per essere salito, dopo quaranta
giorni, al cielo, alla vista di molti, e per aver collocato
39
lassù, tra gli onori, i tuoi amici che avevi liberati dagli
inferi.
Giubilo e lode eterna a te, Signore Gesù Cristo, per aver
mandato nel cuore dei discepoli lo Spirito Santo e per aver
comunicato al loro spirito in immenso e divino amore.
Sii benedetto, lodato e glorificato nei secoli, mio Signore
Gesù, che siedi sul trono nel tuo regno dei cieli, nella gloria
della tua maestà, corporalmente vivo con tutte le tue
santissime membra, che prendesti dalla carne della
Vergine. E così verrai nel giorno del giudizio per giudicare
le anime di tutti i vivi e di tutti i morti: tu che vivi e regni
col Padre e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.
Amen.
4.
PRIMA LETTURA
Dalla lettera agli Ebrei
9, 11-15
Fratelli, Cristo, venuto come sommo sacerdote dei beni
futuri, attraverso una Tenda più grande e più perfetta, non
costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa
creazione, entrò una volta per sempre nel santuario, non con
sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue, procurandoci
così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una
giovenca sparsi su quelli che sono contaminati, li santificano,
purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo, che con
uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio,
purificherà la nostra coscienza dalle opere morte, per servire il
Dio vivente?
40
Per questo egli è mediatore di una Nuova Alleanza, perché,
essendo ormai intervenuta la sua morte per la redenzione
delle colpe commesse sotto la prima alleanza, coloro che
sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che è stata
promessa.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Salmo 22
R. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Rit.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Rit.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Rit.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
Rit.
41
SECONDA LETTURA
Dai «Trattati sul Vangelo di Giovanni» di sant’Agostino, vescovo
Cfr Tratt. 26, 14-16
Allora i giudei presero a discutere tra loro, dicendo: Come può
darci costui la sua carne da mangiare? (Gv 6, 53).
Discutevano tra loro perché non riuscivano ad intendere il
pane della concordia, e non volevano accettarlo; poiché
coloro che mangiano un tale pane, non litigano tra loro,
appunto perché essendoci un solo pane, noi, pur essendo
molti, siamo un solo corpo. E per mezzo di questo pane Dio
fa abitare in una medesima casa coloro che possiedono un
medesimo spirito (Sal 67, 7).
Poiché, litigando tra loro, si domandano come possa il Signore
dare in cibo la sua carne, non stanno a sentire; ma egli
soggiunge ancora: In verità, in verità vi dico: se non mangerete
la carne del Figlio dell’uomo e non berrete il suo sangue, non
avrete in voi la vita. Voi non sapete come si possa mangiare
né quale sia la maniera di mangiare questo pane: tuttavia se
non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il
suo sangue, non avrete in voi la vita. Egli non diceva queste
cose a dei morti, ma a dei vivi. E affinché essi, credendo che
parlava di questa vita, non riprendessero a litigare, così
prosegue: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha
la vita eterna. Per contro, non ha questa vita, chi non
mangia questo pane e non beve questo sangue. Senza di
questo pane possono, sì, gli uomini avere la vita temporale,
ma la vita eterna assolutamente non possono averla. Chi,
dunque, non mangia la sua carne e non beve il suo sangue, non
ha in sé la vita, che invece ha chi mangia la sua carne e beve
il suo sangue. Nell’uno e nell’altro caso vale l’aggettivo
eterno. Non è così di questo pane che serve a sostentare la
42
vita temporale. Chi non mangia di questo pane non vive: il
che però non significa che chi ne mangia vivrà. Accade,
infatti, che molti di quelli che mangiano, chi per vecchiaia,
chi per malattia, chi per altro motivo, muoiono. Questo non
succede con quel pane e con quella bevanda, che sono il Corpo
e il Sangue del Signore. Chi non ne mangia non ha la vita;
chi ne mangia ha la vita, e la vita eterna.
Il Signore, però, affinché non si creda che siccome con questo cibo
e con questa bevanda ci è stata promessa la vita eterna,
mangiandone si possa anche sfuggire alla morte del corpo, si è
degnato chiarire questo eventuale malinteso. Infatti dopo aver detto:
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita
eterna, subito aggiunge: E io lo risusciterò nell’ultimo giorno
(Gv 6, 55), affinché intanto abbia la vita eterna secondo lo Spirito,
e viva nella pace riservata agli spiriti dei santi; e quanto al corpo,
non viene privato della vita eterna, ma deve attendere la
risurrezione dei morti, che avverrà nell’ultimo giorno.
5.
PRIMA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
5, 5-11
Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è
stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che
ci è stato dato.
Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli
empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a
morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di
morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore
verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è
morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati per il suo
sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.
43
Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con
Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo
riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci
gloriarne pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,
dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 39
Rit. Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte.
Ho sperato: ho sperato nel Signore
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
lode al nostro Dio.
Rit.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Rit.
Sul rotolo del libro, di me è scritto
di compiere il tuo volere.
Mio Dio, questo io desidero,
la tua legge è nel profondo del mio cuore ».
Rit.
Ho annunziato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi, non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
Rit.
44
SECONDA LETTURA
Dal «Commento al Vangelo di Giovanni » di san Tommaso
d’Aquino, dottore della Chiesa
Possiamo considerare quattro cose riguardo al sacramento
dell’Eucaristia: le specie eucaristiche, l’autorità di colui che ha
istituito questo mistero, la verità del sacramento e la sua utilità.
La specie del sacramento, che qui è il pane: Venite, e mangiate il
mio pane (Pro 9, 5). Ed è il pane per questa ragione:
l’Eucaristia è il sacramento del Corpo di Cristo: ma corpo di
Cristo è la Chiesa, nella quale i molti fedeli diventano l’unità
di un solo corpo; l’Eucaristia perciò è il sacramento
dell’unità della Chiesa: tutti siamo un unico corpo (Rm 12,
5).
Ora poiché il pane è formato da diversi grani, per questo è
opportuno che specie di questo sacramento sia il pane.
L’autore di questo sacramento cioè il Cristo: benché infatti
sia un sacerdote a consacrare, è il Cristo stesso a dare
efficacia alla celebrazione sacramentale, anzi il sacerdote
non consacra se non in persona di Cristo. Ed è per questa
ragione che mentre negli altri sacramenti il sacerdote parla
con parole proprie - cioè della Chiesa - in questo sacramento
usa le parole del Cristo stesso; poiché, come il Cristo per
volontà propria diede il proprio corpo alla morte così per
virtù propria dà se stesso in cibo: Prese il pane, benedisse, lo
spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e mangiate
questo è il mio corpo (Mt 26, 26) - perciò dice: Che «io » darò.
La verità di questo sacramento Gesù la dichiara dicendo: È la
mia carne. Non dice «Significa la mia carne», ma «È» la mia
carne; poiché effettivamente ciò che si assume è davvero il Corpo
di Cristo. Ma lo chiama «carne», perché essendo questo
sacramento memoriale della passione del Signore (1 Cor 11, 26),
45
e avendo il Cristo subito la passione nella propria debolezza (2
Cor 13, 4), appunto per alludere alla debolezza per la quale è
morto, preferisce dire: La mia carne - il termine «carne», infatti
significa debolezza.
L’utilità di questo sacramento è grande e universale.
Grande, in quanto è causa in noi ora della vita spirituale, e un
giorno della vita eterna. Infatti, essendo questo il sacramento
della passione del Signore, produce come proprio effetto tutto
ciò che è causato dalla passione del Signore: la distruzione
della morte, che fu distrutta dal Cristo con la propria morte, e
la restituzione della vita, che fu compiuta dal Cristo con la sua
risurrezione.
Universale, poiché la vita che dona non è soltanto la vita di un
singolo uomo, ma di per sé è la vita di tutto il mondo, per la
quale è bastante la morte di Cristo: Egli è espiazione per i nostri
peccati: non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto
il mondo (1 Gv 2, 2). E occorre notare che in questo
sacramento accade diversamente che negli altri: gli altri
sacramenti hanno effetto sui singoli (nel Battesimo, per
esempio, è solo il battezzato a ricevere la grazia), invece
nell’immolazione di questo sacramento l’effetto è universale, e
non viene conseguito soltanto dal sacerdote, ma anche da tutti
quelli per i quali egli prega e da tutta la Chiesa sia dei vivi che
dei defunti; e la ragione è che in questo sacramento è
contenuta la causa stessa universale di tutti i sacramenti, cioè il
Cristo.
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6.
PRIMA LETTURA
Dal vangelo secondo Giovanni
13, 1-15
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua
ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i
suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a
Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che
il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e
a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un
asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel
catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con
l’asciugatoio di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu
lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu
ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». Gli disse Simon Pietro:
«Non mi laverai mai i piedi!».
Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli
disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e
il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha
bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete
mondi, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo
disse: «Non tutti siete mondi».
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti,
sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? Voi
mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi,
anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti
l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».
Parola del Signore.
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SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 15
Rit. Sei tu, Signore, l’unico mio bene.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Rit.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Rit.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Rit.
SECONDA LETTURA
Dal «Martirio di san Policarpo»
Cfr nn. 13, 2-16, 2
Quando il rogo fu pronto, Policarpo deposte le vesti e sciolta
la cintura incominciò a slegarsi i calzari, cosa che
precedentemente non faceva, perché ogni fedele si affrettava a chi
prima riuscisse a toccargli il corpo. Per la santità di vita era
venerato prima del martirio.
Subito furono apprestati gli attrezzi necessari per il rogo.
Mentre stavano, per inchiodarlo egli disse: «Lasciatemi così. Chi
mi dà la forza di sopportate il fuoco mi concederà anche, senza la
vostra difesa dei chiodi, di rimanere fermo sulla pira».Non
lo inchiodarono ma lo legarono. Con le mani dietro la schiena e
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legato come un capro scelto da un grande gregge per il
sacrificio, gradita offerta preparata a Dio, guardando verso il
cielo disse:
«Signore, Dio onnipotente
Padre di Gesù Cristo tuo amato e benedetto Figlio
per il cui mezzo abbiamo ricevuto la tua conoscenza,
o Dio degli angeli e delle potenze di ogni creazione
e di ogni genia dei giusti che vivono alla tua presenza.
Io ti benedico perché mi hai reso degno di questo giorno
e di questa ora di prendere parte nel numero dei martiri
al calice del tuo Cristo per la risurrezione della vita eterna
dell’anima e del corpo nella incorruttibilità dello Spirito Santo.
In mezzo a loro possa io essere accolto al tuo cospetto
in sacrificio pingue e gradito
come prima l’avevi preparato, manifestato e realizzato,
Dio senza menzogna e veritiero.
Per questo e per tutte le altre cose ti lodo,
ti benedico e ti glorifico
per mezzo dell’eterno e celeste gran sacerdote Gesù Cristo,
tuo amato Figlio, per il quale sia gloria a te con lui
e lo Spirito Santo ora e nei secoli futuri. Amen».
Appena ebbe alzato il suo Amen e terminato la preghiera, gli
uomini della pira appiccarono il fuoco. La fiamma
divampava grande. Vedemmo un prodigio e a noi fu
concesso di vederlo. Siamo sopravvissuti per narrare agli altri
questi avvenimenti. Il fuoco facendo una specie di voluta, come
vela di nave gonfiata dal vento girò intorno al corpo del
martire. Egli stava in mezzo, non come carne che brucia ma
come pane che cuoce, o come oro e argento che brilla nella
fornace. E noi ricevemmo un profumo come di incenso che si
alzava, o di altri aromi preziosi.
49
Alla fine gli empi, vedendo che il corpo di lui non veniva
consumato dal fuoco, ordinarono al confector di avvicinarsi
e di finirlo con un pugnale. E fatto questo, zampillò molto
sangue che spense il fuoco, tutta la folla rimase meravigliata
della grande differenza tra gli infedeli e gli eletti.
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51
A P P E N D I C E
52
SIMBOLO APOSTOLICO
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.
53
PREGHIERE
TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
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Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.
[*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
[*] Quest’ultima parte dell’inno si può omettere.
AL SIGNORE GESÙ
Gesù, Figlio di Dio, Signore dei vivi e dei morti,
Salvatore del mondo, abbi pietà di noi.
Per la tua croce e la tua risurrezione,
mandaci lo Spirito di verità:
facci conoscere il Padre,
edifica la tua Chiesa,
guidaci al Regno eterno. Amen.
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Signore Gesù Cristo,
abbi pietà di me!
Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo,
che per volontà del Padre
e con l’opera dello Spirito Santo
morendo hai dato la vita al mondo,
liberami da ogni colpa e da ogni male,
fa’ che sia sempre fedele alla tua legge
e non sia mai separato da te.
PREGHIERA A
GESÙ CRISTO REDENTORE DELL’UOMO
Guida: Signore Gesù,
donaci un cuore umile e semplice,
perché contempliamo con meraviglia sempre nuova
il mistero dell’Incarnazione,
quando tu, Figlio dell’Altissimo,
nel grembo della Vergine, santuario dello Spirito,
sei divenuto nostro Fratello.
Tutti: Lode e gloria a te, o Cristo,
oggi e nei secoli eterni.
Guida: Gesù, inizio e compimento dell’uomo nuovo,
converti a te i nostri cuori,
perché, abbandonati i sentieri dell’errore,
camminiamo sulle tue orme
per la via che conduce alla vita.
Fa’ che, fedeli alle promesse del Battesimo,
viviamo con coerenza la nostra fede,
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testimoniando con impegno la tua parola,
perché nella famiglia e nella società
risplenda la luce vivificante del Vangelo.
Tutti: Lode e gloria a te, o Cristo,
oggi e nei secoli eterni.
Guida: Gesù, potenza e sapienza di Dio,
accendi in noi l’amore per la divina Scrittura,
dove risuona la voce del Padre,
che illumina e infiamma, nutre e consola.
Tu, Parola del Dio vivente,
rinnova nella Chiesa lo slancio missionario,
perché tutti i popoli giungano alla conoscenza di te,
vero Figlio di Dio e vero Figlio dell’uomo,
unico Mediatore tra l’uomo e Dio.
Tutti: Lode e gloria a te, o Cristo,
oggi e nei secoli eterni.
Guida: Gesù, sorgente di unità e di pace,
rafforza la comunione nella tua Chiesa,
dona slancio al movimento ecumenico,
perché tutti i tuoi discepoli,
con la forza del tuo Spirito,
diventino tra loro una cosa sola.
Tu che ci hai dato come norma di vita
il comandamento nuovo dell’amore,
rendici costruttori di un mondo solidale,
in cui la guerra sia vinta dalla pace,
la cultura della morte dall’impegno per la vita.
Tutti: Lode e gloria a te, o Cristo,
oggi e nei secoli eterni.
57
Guida: Gesù, Unigenito del Padre,
pieno di grazia e di verità,
luce che illumina ogni uomo,
dona a chi ti cerca con cuore sincero
l’abbondanza della tua vita.
A te, Redentore dell’uomo,
principio e fine del tempo e del cosmo,
al Padre, fonte inesauribile d’ogni bene,
allo Spirito Santo, sigillo dell’infinito amore,
ogni onore e gloria nei secoli eterni.
Tutti: Amen.
ALLO SPIRITO SANTO
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
58
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che é arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
PREGHIERA PER LA PACE
Dio dei nostri Padri, grande e misericordioso,
Signore della pace e della vita, Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l’orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
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Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l’umanità:
mai più la guerra, avventura senza ritorno,
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza,
minaccia per le tue creature
in cielo, in terra e in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili
delle sorti dei popoli,
ferma la logica della ritorsione
e della vendetta, suggerisci con il tuo Spirito
soluzioni nuove, gesti generosi e onorevoli,
spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze
della guerra.
Concedi al nostro tempo
giorni di pace. Mai più la guerra.
Amen.
PREGHIERA PER IL
IV CONVEGNO ECCLESIALE DI VERONA
Guida: O Dio, nostro Padre
origine e fonte della vita.
Nel tuo Figlio fatto uomo
hai toccato la nostra carne
e hai sentito la nostra fragilità.
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Nel tuo Figlio crocifisso e risorto
hai vinto la nostra paura
e ci hai rigenerati a una speranza viva.
Guarda con bontà i tuoi figli
che cercano e lottano,
soffrono e amano,
e accendi la speranza nel cuore del mondo.
Tutti: Nel tuo grande amore,
rendici testimoni di speranza.
Guida: Cristo Gesù,
Figlio del Padre, nostro fratello.
Tu, obbediente,
hai vissuto la pienezza dell’amore.
Tu, rifiutato,
sei divenuto pietra angolare.
Tu, agnello condotto alla morte,
sei il buon pastore
che porta l’uomo stanco e ferito.
Rivolgi il tuo sguardo su di noi,
stranieri e pellegrini nel tempo.
Fa’ di noi pietre scelte e preziose,
e la tua Chiesa sarà lievito di speranza nel mondo.
Tutti: Nel tuo grande amore,
rendici testimoni di speranza.
Guida: Santo Spirito,
gioia del Padre, dono del Figlio.
Soffio di vita, vento di pace,
sei tu la nostra forza,
tu la sorgente di ogni speranza.
61
Luce che non muore,
susciti nel tempo
testimoni del Risorto.
La nostra vita sia memoria del Figlio,
i nostri linguaggi eco della sua voce,
perché mai si spenga l’inno di gioia
degli apostoli, dei martiri e dei santi,
fino al giorno in cui l’intero creato
diventerà un unico canto all’Eterno.
Tutti: Nel tuo grande amore,
rendici testimoni di speranza.
PREGHIERA PER L’ITALIA
Guida: O Dio, nostro Padre, ti lodiamo e ringraziamo.
Tu che ami ogni uomo e guidi tutti i popoli
accompagna i passi della nostra nazione,
spesso difficili ma colmi di speranza.
Fa’ che vediamo i segni della tua presenza
e sperimentiamo la forza del tuo amore,
che non viene mai meno.
Tutti: Gloria a te, o Padre, che operi tutto in tutti.
Guida: Signore Gesù, Figlio di Dio e Salvatore del mondo,
fatto uomo nel seno della Vergine Maria,
ti confessiamo la nostra fede.
Il tuo Vangelo sia luce e vigore
per le nostre scelte personali e sociali.
La tua legge d’amore
conduca la nostra comunità civile
a giustizia e solidarietà, a riconciliazione e pace.
62
Tutti: Gloria a te, o Figlio, che per amore ti sei fatto
nostro servo.
Guida: Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio,
con fiducia ti invochiamo.
Tu che sei maestro interiore
svela a noi i pensieri e le vie di Dio.
Donaci di guardare le vicende umane
con occhi puri e penetranti,
di conservare l’eredità di santità e civiltà
propria del nostro popolo,
di convertirci nella mente e nel cuore
per rinnovare la nostra società.
Tutti: Gloria a te, o Spirito Santo,
che semini i tuoi doni nei nostri cuori.
Gloria a te, o Santa Trinità,
che vivi e regni nei secoli dei secoli.
PREGHIERA SULLE NOSTRE CITTÀ E PAESI
Guida: Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie, Dio di
bontà infinita, per i grandi segni del tuo amore,
profusi nel corso dei secoli sulle generazioni umane
che hanno edificato questa nostra casa comune.
Tutti: Benedetto sei tu, Signore, Dio dei Padri nostri.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo. Benedetto
sei tu nel tuo tempio santo e glorioso, degno di
gloria nei secoli (cfr. Dan 3,52).
Guida: Tu hai posto in Cristo tuo Figlio la pietra angolare,
che unisce tutti gli uomini; la pietra fondamentale,
da cui ogni struttura trae stabilità e consistenza.
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Tutti: Stringiamoci a Cristo, pietra viva, scelta e preziosa
davanti a Dio, per essere impiegati come pietre
vive per la costruzione di un edificio spirituale (cfr.
1 Pt 2,4-5a).
Guida: Guarda benigno le nostre città e paesi: a te sono
noti i loro peccati e le loro virtù, le loro ricchezze e
le loro miserie, i loro gesti di bontà e le loro
debolezze, ma la tua provvidenza è più grande dei
nostri stessi abbandoni.
Tutti: Trattaci secondo la tua benevolenza, secondo la
grandezza del tuo amore. Salvaci con i tuoi
prodigi; dà gloria, Signore, al tuo santo nome (cfr.
Dan 3).
Guida: Non privarci del tuo aiuto, o Padre: veglia sulle
case e sulle famiglie, sui quartieri e sulle comunità,
sui seggi e sulle cattedre, sulle scuole, sugli
ospedali, sulle officine, sui cantieri e sulle
molteplici espressioni della operosità quotidiana.
Tutti: Il Signore nel Tempio santo. Il Signore ha il trono
nei cieli. I suoi occhi sono aperti sul mondo. Le sue
pupille scrutano ogni uomo. Il Signore scruta giusti
ed empi. Giusto è il
Signore, ama le cose
giuste; gli uomini retti vedranno il suo volto (cfr.
Sal 10).
Guida: Assisti i giovani, i poveri, gli emarginati, che
cercano uno spazio di vita e di speranza.
Tutti: Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
perché non abbandoni chi ti cerca, Signore (cfr Sal
12).
64
Guida: Fa’ che non si estingua nelle nuove generazioni la
fede trasmessa dai padri; resti vivo e coerente il
senso dell’onestà e della generosità, la concordia
operosa, l’attenzione ai piccoli, agli anziani e agli
ammalati, la premurosa apertura verso l’umanità
che in ogni parte del mondo soffre, lotta e spera per
un avvenire di giustizia e di pace.
Tutti: Salva il tuo popolo, Signore, e la tua eredità
benedici; guidali e sostienili sempre (cfr. Sal 27).
Guida: Intercedano per noi la Vergine Madre, i Santi, i
nostri Patroni e Protettori e tutti i testimoni del
Vangelo i cui nomi sono scritti nel libro della vita.
Tutti: Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito
Santo, lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli (cfr.
Dan 3).
Guida: Risplenda il tuo volto, o Padre, sulle nostre Chiese
e sulla nostra Nazione; la tua benedizione ci
accompagni nel cammino del tempo verso la patria
futura, per Cristo nostro avvocato e mediatore, che
è asceso accanto a te nella gloria. Egli vive e regna
nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen. Lode, gloria, sapienza, azione di grazie,
onore, potenza e forza al nostro Dio, nei secoli dei
secoli. Amen. (cfr. Ap 8, 12).
65
LITANIE
ACCLAMAZIONI
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
I SANTI NOMI DEL SIGNORE
Il coro celebri
i santi nomi
del sommo Signore.
Messia, Salvatore,
Emmanuele, Dio delle schiere,
Dio nostro.
Unigenito,
via, vita, mano,
66
consustanziale al Padre.
Principio,
primogenito,
sapienza, potenza infinita.
Alfa,
capo della Chiesa,
fine di tutto il creato.
Origine
e fonte del bene,
nostro avvocato e mediatore.
Agnello,
pecorella, giovenco, ariete,
serpente, leone, verme.
Bocca della verità, Parola di vita,
splendore, sole, gloria,
luce e icona del Padre.
Pane, fiore, vite, monte e porta,
pietra angolare.
Angelo,
sposo, pastore,
profeta, sacerdote.
Immortale,
Dio onnipotente,
Gesù Signore.
Ci custodisca sempre:
A Lui per tutti i secoli
sia gloria. Amen.
67
STORIA DELLA SALVEZZA
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Padre che sei nei cieli,
Figlio, redentore del mondo,
Spirito Santo Paraclito,
Trinità santa, unico Dio,
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
Gesù, figlio diletto del Padre,
Sapienza divina, Splendore della sua gloria,
abbi pietà di noi
Gesù, figlio di Adamo, discendenza di Abramo,
germoglio santo di Davide,
abbi pietà di noi
Gesù, compimento della profezia,
pienezza della legge, destino dell’uomo,
abbi pietà di noi
Gesù, dono del Padre, concepito per opera dello Spirito,
figlio della Vergine Maria,
abbi pietà di noi
Gesù, nato per la nostra salvezza,
rivelato ai pastori, manifestato ai magi,
abbi pietà di noi
Gesù, luce delle genti,
gloria di Israele, attesa delle nazioni,
abbi pietà di noi
Gesù, battezzato nel Giordano,
consacrato dallo Spirito, inviato dal Padre,
abbi pietà di noi
Gesù, tentato nel deserto,
orante sul monte, glorioso sul Tabor,
abbi pietà di noi
Gesù, maestro di verità,
parola di vita, via al Padre,
abbi pietà di noi
68
Gesù, guarigione degli infermi, consolazione degli afflitti,
misericordia dei peccatori,
abbi pietà di noi
Gesù, via e porta della salvezza,
pastore e agnello, risurrezione e vita,
abbi pietà di noi
Gesù, condannato a morte,
coronato di spine, di piaghe coperto,
abbi pietà di noi
Gesù, inchiodato al legno,
nella terra seppellito, dai morti risuscitato,
abbi pietà di noi
Gesù, disceso negli inferi,
asceso nei cieli, datore dello Spirito,
abbi pietà di noi
Gesù, atteso dalla Sposa,
premio dei Giusti, pienezza del Regno,
abbi pietà di noi
A te Gesù, il Vivente,
A te Gesù, Vivente nella Chiesa,
A te Gesù, Vivente nei secoli eterni,
la lode e la gloria
la lode e la gloria
la lode e la gloria.
DIO E UOMO
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
Padre che sei nei cieli,
Figlio, redentore del mondo,
Spirito Santo Paraclito,
Trinità santa, unico Dio,
Gesù, vero Dio, figlio del Padre,
Gesù, vero uomo, nato da Maria,
Gesù, redentore del mondo,
69
Gesù, messia e salvatore,
A te la lode e la gloria
Bellezza increata,
Divina sapienza,
Vita senza fine,
Sicura speranza,
A te la lode e la gloria
Gesù, luce d’eterna luce,
Gesù, stella radiosa del mattino,
Gesù, alba dell’uomo nuovo,
Gesù, giorno senza tramonto,
A te la lode e la gloria
Gloria dei Patriarchi,
Pienezza della Legge,
Compimento delle Profezie,
Autore della nuova Alleanza,
A te la lode e la gloria
Cristo, parola vivente del Padre,
Cristo, rivelatore del Padre,
Cristo, annunciatore della Buona Novella,
Cristo, profeta del Regno,
A te la lode e la gloria
Divino maestro,
Sommo Sacerdote,
Re della Gloria,
Unico mediatore,
A te la lode e la gloria
Gesù, mite ed umile,
Gesù, santo verace,
Gesù, testimone fedele,
Gesù, agnello e pastore,
A te la lode e la gloria
Nostro fratello ed amico,
Nostra guida ed avvocato,
Nostro cammino e meta,
Nostra pace e riposo,
A te la lode e la gloria
Signore della gloria, crocifisso,
Signore, risorto da morte,
Signore, asceso alla destra del Padre,
70
Signore, datore dello Spirito,
A te la lode e la gloria
Pasqua divina,
Pasqua della Nuova Alleanza,
Pasqua della Chiesa,
Pasqua eterna,
A te la lode e la gloria
Gesù, “Dio con noi”,
Gesù, sposo della Chiesa,
Gesù, presenza ineffabile,
Gesù, gaudio perenne,
A te la lode e la gloria
Gesù, primo ed ultimo,
Gesù, Signore della Storia,
Gesù, giudice universale,
Gesù, Vivente e Veniente,
A te la lode e la gloria
Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo,
Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo,
Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo,
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi.
GESÙ NOSTRO REDENTORE
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
Padre, che sei nei cieli,
Figlio, redentore del mondo,
Spirito Santo Paraclito,
Trinità santa, unico Dio,
Gesù, Santo di Dio,
Gesù, il solo giusto,
Gesù, figlio obbediente,
Gesù, volto della misericordia divina,
71
donaci la tua salvezza
Redentore dell’uomo,
Salvatore del mondo,
Vincitore della morte,
Principe forte e vittorioso,
donaci la tua salvezza
Gesù, servo del Signore,
Gesù, uomo dei dolori,
Gesù, solidale con i poveri,
Gesù, clemente con i peccatori,
donaci la tua salvezza
Cristo, nostra riconciliazione,
Cristo, nostra vita,
Cristo, nostra speranza,
Cristo, nostra pace e concordia,
donaci la tua salvezza
Gesù, parola che salva,
Gesù, mano tesa ai peccatori,
Gesù, via che guida alla pace,
Gesù, luce che vince la tenebra,
donaci la tua salvezza
Gesù, sostegno dei deboli,
Gesù, pace dei tribolati,
Gesù, sollievo dei sofferenti,
Gesù, misericordia dei peccatori,
donaci la tua salvezza
Gesù, difesa degli offesi,
Gesù, accoglienza degli esclusi,
Gesù, giustizia degli oppressi,
Gesù, patria degli esuli,
donaci la tua salvezza
Cuore di Cristo, trafitto dalla lancia,
Cuore di Cristo, vittima di espiazione,
Cuore di Cristo, ricco di misericordia,
Cuore di Cristo, sorgente di santità,
donaci la tua salvezza
Sangue di Gesù, prezzo del nostro riscatto,
Sangue di Gesù, versato per i nostri peccati,
Sangue di Gesù, sigillo del nuovo Patto,
Sangue di Gesù, bevanda e lavacro,
donaci la tua salvezza
72
Gesù, Agnello di Dio,
Gesù, Agnello senza macchia,
Gesù, Agnello Redentore,
Gesù, custode del libro della vita,
donaci la tua salvezza
Gesù, porta della Città della pace,
Gesù, primizia della nuova Creazione,
Gesù, lampada dell’eterna Gerusalemme,
Gesù, custode del libro della vita,
donaci la tua salvezza
Signore, da te zampilla l’acqua viva,
Signore, da te fluisce il sangue redentore,
Signore, per te ci è dato lo Spirito,
Signore, per te è riaperto il Paradiso.
donaci la tua salvezza
Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo,
Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo,
Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo,
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
abbi pietà di noi
INVOCAZIONI IN ONORE DELLA
SANTISSIMA EUCARISTIA
Santissima Eucaristia
Dono ineffabile del Padre
Segno dell’amore supremo del Figlio
Prodigio di carità dello Spirito Santo
Frutto benedetto della Vergine Maria
Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo
Sacramento che perpetua il sacrificio della croce
Sacramento della nuova ed eterna Alleanza
Memoriale della morte e risurrezione del Signore
Memoriale della nostra salvezza
Sacrificio di lode e di ringraziamento
Sacrificio di espiazione e di propiziazione
Dimora di Dio con gli uomini
Banchetto delle nozze dell’Agnello
73
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
Pane vivo disceso dal cielo
Manna nascosta piena di dolcezza
Vero Agnello pasquale
Viatico della Chiesa pellegrinante
Rimedio della nostra quotidiana infermità
Farmaco di immortalità
Mistero della fede
Sostegno della speranza
Vincolo della carità
Segno di unità e di pace
Sorgente di gioia purissima
Sacramento che germina i vergini
Sacramento che dà forza e vigore
Pregustazione del banchetto del cielo
Pegno della nostra risurrezione
Pegno della gloria futura
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
noi Ti adoriamo
INVOCAZIONI DALLE LITANIE
AL SACRO CUORE DI GESÙ
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cuore di Gesù,
Figlio dell’eterno Padre
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo
Nel grembo della Vergine Maria
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
sostanzialmente unito al Verbo di Dio
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
ardente di amore
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
re e centro di tutti i cuori
abbi pietà di noi
74
Cuore di Gesù, in cui sono tutti
i tesori della sapienza e della scienza
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, dalla cui pienezza
tutti abbiamo ricevuto
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
fonte della vita
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
propiziazione per i nostri peccati
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
obbediente fino alla morte
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
trafitto dalla lancia
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
fonte di ogni consolazione
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
vita e risurrezione nostra
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
vittima per i peccatori
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
salvezza di chi in te spera
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
salvezza di chi in te muore
abbi pietà di noi
Cuore di Gesù,
delizia di tutti i santi
abbi pietà di noi
INVOCAZIONI DALLE LITANIE
ALLA DIVINA MISERICORDIA
Signore, pietà
Signore, pietà
75
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Misericordia di Dio,
che scaturisci dal seno del Padre
confido in te
Misericordia di Dio,
che abbracci tutto l’universo
confido in te
Misericordia di Dio, che scendi al mondo
nella persona del Verbo incarnato
confido in te
Misericordia di Dio, che scorresti
dalla ferita aperta del Cuore di Gesù
confido in te
Misericordia di Dio,
racchiusa nel Cuore di Gesù
confido in te
Misericordia di Dio,
che ci giustifichi attraverso Gesù Cristo
confido in te
Misericordia di Dio,
che ci accompagni per tutta la vita
confido in te
Misericordia di Dio,
che ci sollevi da ogni miseria
confido in te
Misericordia di Dio,
sorgente d’ogni nostra gioia
confido in te
Misericordia di Dio,
che abbracci tutte le opere nelle tue mani
confido in te
Misericordia di Dio,
in cui tutti siamo immersi
confido in te
Misericordia di Dio,
speranza unica dei disperati
confido in te
Misericordia di Dio,
che ispiri speranza contro ogni speranza
confido in te
76
ACCLAMAZIONI DA
“LODI DI DIO ALTISSIMO”
Tu sei santo; Tu sei forte;
Tu sei grande; Tu sei l’Altissimo Onnipotente;
Tu Signore, unico Dio che compi
opere meravigliose.
A te la lode e la gloria
Tu, unico Dio in tre Persone;
Tu, Signore Iddio degli dei;
Tu il bene; Tu ogni bene;
Tu il sommo bene.
A te la lode e la gloria
Tu, Signore vivo e vero;
Tu sei amore, carità;
Tu sei sapienza; Tu sei umiltà;
Tu sei pazienza.
A te la lode e la gloria
Tu sei bellezza;
Tu sei riposo; Tu sei sicurezza;
Tu sei gioia e letizia;
Tu sei la nostra speranza.
A te la lode e la gloria
Tu sei giustizia; Tu sei comprensione;
Tu ogni nostra sovrabbondante ricchezza;
Tu sei splendore;
Tu sei mansuetudine.
A te la lode e la gloria
Tu sei protettore; Tu sei custode;
Tu sei difensore; Tu sei fortezza;
Tu sei sollievo.
A te la lode e la gloria
Tu sei la nostra speranza;
Tu sei la nostra dolcezza;
Tu sei la nostra eterna vita;
Tu Dio onnipotente, misericordioso,
Salvatore.
A te la lode e la gloria
77
CANTI
1
ADORO TE DEVOTE
1
Adoro te devote, latens Deitas,
quae sub his figuris vere latitas;
tibi se cor meum totum subjicit,
quia te contemplans totum deficit.
2
Jesu, quem velatum nunc adspicio,
oro, fiat illud, quod tam sitio:
ut te revelata cernens facie,
visu sim beatus tuae gloriae.
Amen.
traduzione conoscitiva:
1
O Gesù ti adoro, ostia candida,
sotto un vel di pane nutri l’anima.
Solo in te il mio cuore si abbandonerà,
perché tutto è vano se contemplo te.
2
Ora guardo l’Ostia, che ti cela a me,
ardo dalla sete di vedere te:
quando questa carne si dissolverà,
il tuo viso, luce, si disvelerà.
Amen.
78
2
GENTI TUTTE - ADORIAMO IL SACRAMENTO
1
GENTI tutte proclamate il mistero del Signor,
del suo corpo e del suo sangue
che la vergine donò
e fu sparso in sacrificio per salvar l’umanità.
2
Dato a noi da madre pura, per noi tutti s’incarnò.
La feconda sua parola tra le genti seminò;
con amore generoso la sua vita consumò.
3
Nella notte della cena coi fratelli si trovò.
Del pasquale sacro rito ogni regola compì
e agli apostoli ammirati come cibo si donò.
4
La parola del Signore pane e vino trasformò:
pane in carne, vino in sangue,
in memoria consacrò!
Non i sensi, ma la fede prova questa verità.
5
ADORIAMO il Sacramento
che Dio Padre ci donò.
Nuovo patto, nuovo rito nella fede si compì.
Al mistero è fondamento la parola di Gesù.
6
Gloria al Padre onnipotente,
gloria al Figlio Redentor,
lode grande, sommo onore all’eterna Carità.
Gloria immensa, eterno amore alla santa Trinità.
Amen.
79
3
DOV’È CARITÀ E AMORE
1. Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore:
godiamo esultanti nel Signore!
Temiamo e amiamo il Dio vivente,
e amiamoci tra noi con cuore sincero.
Rit.: Dov’è carità e amore, qui c’è Dio.
2. Noi formiamo, qui riuniti, un solo corpo,
evitiamo di dividerci tra noi:
via le lotte maligni, via le liti!
E regni in mezzo a noi Cristo Dio. Rit.
3. Chi non ama resta sempre nella notte
e dall’ombra della morte non risorge:
ma se noi camminiamo nell’amore,
saremo veri figli della luce. Rit.
4. Nell’amore di colui che ci ha salvati,
rinnovati dallo Spirito del Padre,
tutti uniti sentiamoci fratelli
e la gioia diffondiamo sulla terra. Rit.
5. Imploriamo con fiducia il Padre santo,
perché doni ai nostri giorni la sua pace:
ogni popolo dimentichi i rancori
ed il mondo si rinnovi nell’amore. Rit.
6. Fa che un giorno contempliamo il tuo volto
nella gloria dei beati, Cristo Dio,
e sarà gioia immensa, gioia vera:
durerà per tutti i secoli, senza fine! Rit.
80
4
INNI E CANTI
Inni e canti sciogliamo fedeli,
al Divino Eucaristico Re;
Egli ascoso nei mistici veli,
cibo all’alma fedele si dié.
Rit. Dei tuoi figli lo stuolo qui prono,
o Signor dei potenti Te adora;
per i miseri implora perdono,
per i deboli implora pietà.
Per i miseri implora perdono,
per i deboli implora pietà.
Sotto il velo che il grano compose
su quel trono raggiante di luce,
il Signor dei signori s’ascose
per avere l’impero dei cuor. Rit.
Signore, che, dall’Ostia radiosa,
sol di pace ne parli e d’amor,
in te l’alma smarrita riposa,
in te spera chi lotta e chi muor. Rit.
5
LA CREAZIONE GIUBILI
1
La creazione giubili insieme agli angeli.
Ti lodi, ti glorifichi, o Dio altissimo.
Gradisci il coro unanime di tutte le tue opere:
beata sei tu nei secoli, gloriosa Trinità!
81
2
Sei Padre, Figlio e Spirito, e Dio unico:
mistero imperscrutabile, inaccessibile.
Ma con amore provvido raggiungi tutti gli uomini:
beata sei tu nei secoli, gloriosa Trinità!
3
In questo tempio amabile ci chiami e convochi,
per fare un solo popolo di figli docili.
Ci sveli e ci comunichi la vita tua ineffabile:
beata sei tu nei secoli, gloriosa Trinità!
6
LODATE DIO
1
Lodate Dio, schiere beate del cielo.
Lodate Dio genti di tutta la terra:
cantate a Lui, che l’universo creò,
somma sapienza e splendore.
2
Lodate Dio, padre che dona ogni bene.
Lodate Dio, ricco di grazia e perdono,
cantate a Lui, che tanto gli uomini amò,
da dare l’unico Figlio.
3
Lodate Dio, uno e trino Signore.
Lodate Dio, meta e premio dei buoni,
cantate a Lui, sorgente d’ogni bontà,
per tutti i secoli. Amen.
82
7
MISTERO DELLA CENA
1
Mistero della Cena è il Corpo di Gesù.
Mistero della Croce è il Sangue di Gesù.
E questo pane e vino è Cristo in mezzo ai suoi.
Gesù risorto e vivo sarà sempre con noi.
2
Mistero della Chiesa è il Corpo di Gesù.
Mistero della pace è il Sangue di Gesù.
Il Pane che mangiamo fratelli ci farà.
Intorno a questo altare l’amore crescerà.
8
NOI CANTEREMO GLORIA A TE
1
Noi canteremo gloria a Te,
Padre che dai la vita,
Dio d’immensa carità,
Trinità infinita.
2
Tutto il creato vive in Te,
segno della tua gloria;
tutta la storia Ti darà
onore e vittoria.
3
La tua Parola venne a noi,
annuncio del tuo dono;
la tua promessa porterà
salvezza e perdono.
83
4
Dio s’è fatto come noi,
è nato da Maria;
Egli nel mondo ormai sarà
Verità, Vita e Via.
5
Cristo è apparso in mezzo a noi,
Dio ci ha visitato;
tutta la terra adorerà
quel Bimbo che ci è nato.
6
Cristo il Padre rivelò,
per noi aprì il suo cielo;
Egli un giorno tornerà,
glorioso, nel suo Regno.
7
Manda, Signore, in mezzo a noi,
manda il Consolatore,
lo Spirito di santità,
Spirito dell’amore.
8
Vieni, Signore, in mezzo ai tuoi;
vieni nella tua casa;
dona la pace e l’unità,
raduna la tua Chiesa.
9
NULLA MI MANCHERÀ
1.
Nulla con te mi mancherà,
rifiorirà questa mia vita.
I miei nemici vincerai,
mi mostrerai la tua alleanza.
84
2.
Accanto a te grazia e bontà,
serenità, pace infinita.
con olio il capo mi ungerai,
mi sazierai con esultanza.
3.
Pascoli ed acque troverò;
camminerò per il tuo amore.
Vivi con me, sei fedeltà:
felicità del mio destino!
4.
La notte più non temerò ;
ti seguirò, sei buon pastore.
Insieme a me a te l’eternità
avanza sul mio cammino.
10
PANGE LINGUA – TANTUM ERGO
1
Pange lingua, gloriosi corporis mysterium,
sanguinisque pretiosi, quem in mundi pretium,
fructus ventris generosi, rex effudit gentium.
2
Nobis datus, nobis natus ex intacta Virgine,
et in mundo conversatus, sparso verbi semine,
sui moras incolatus miro clausit ordine.
3
In supremae nocte coenae recumbens cum fratribus,
observata lege plene, cibis in legalibus,
cibum turbae duodenae se dat suis manibus.
85
4
Verbum, caro, panem verum verbo carnem efficit:
fitque sanguis Christi merum; et, si sensus deficit,
ad firmandum cor sincerum sola fides sufficit.
5
TANTUM ERGO Sacramentum veneremur cernui:
et antiquum documentum novo cedat ritui:
praestet fides supplementum sensuum defectui.
6
Genitori, Genitoque laus et jubilatio,
salus honor, virtus quoque sit et benedictio:
Procedenti ab utroque compar sit laudatio.
Amen.
11
TU, FONTE VIVA
1
Tu, fonte viva: chi ha sete, beva!
Fratello buono, che rinfranchi il passo:
nessuno è solo se tu lo sorreggi,
grande Signore!
2
Tu, pane vivo: chi ha fame, venga!
Se tu lo accogli, entrerà nel Regno:
sei tu la luce per l’eterna festa,
grande Signore!
3
Tu, segno vivo: chi ti cerca, veda!
Una dimora troverà con gioia:
dentro l’aspetti, tu sarai l’amico,
grande Signore!
86
12
TU SEI COME ROCCIA
1
Tu sei come roccia di fedeltà:
se noi vacilliamo, ci sosterrai
perché tu saldezza sarai per noi.
Certo non cadrà questa tenace rupe!
2
Tu sei come fuoco di carità:
se noi siamo spenti, c’infiammerai,
perché tu fervore sarai per noi.
Ecco: arderà nuova l’inerte vita!
3
Tu sei come lampo di verità:
se noi non vediamo, ci guarirai,
perché tu visione sarai per noi.
Di te la città splende sull’alto monte!
13
TU SEI VIVO FUOCO
1
Tu sei vivo fuoco che trionfi a sera,
del mio giorno sei la brace.
Ecco, già rosseggia di bellezza eterna
questo giorno che si spegne.
Se con te, come vuoi, l’anima riscaldo,
sono nella pace.
2
Tu sei fresca nube che ristori a sera,
del mio giorno sei rugiada.
Ecco già rinasce di freschezza eterna
questo giorno che sfiorisce.
87
Se con te, come vuoi, cerco la sorgente,
sono nella pace.
3
Tu sei l’orizzonte che s’allarga a sera,
del mio giorno sei dimora.
Ecco, già riposa in ampiezza eterna
questo giorno che si chiude.
Se con te, come vuoi, m’avvicino a casa,
sono nella pace.
4
Tu sei voce amica che mi parli a sera,
del mio giorno sei conforto.
Ecco, già risuona d’allegrezza eterna
questo giorno che ammutisce.
Se con te, come vuoi, cerco la Parola,
sono nella pace.
5
Tu sei sposo ardente che ritorni a sera,
del mio giorno sei l’abbraccio.
Ecco, già esulta di ebbrezza eterna
questo giorno che sospira.
Se con te, come vuoi, mi consumo amando,
sono nella pace.
14
TUTTA LA TERRA CANTI A DIO
1
Tutta la terra canti a Dio,
lodi la sua maestà!
Canti la gloria del suo nome:
grande, sublime santità!
Dicano tutte le nazioni:
88
non c’è nessuno uguale a te!
Sono stupendi i tuoi prodigi,
dell’universo tu sei re!
2
Tu solo compi meraviglie
con l’infinita tua virtù.
Guidi il tuo popolo redento
dalla sua triste schiavitù.
Si, tu lo provi con il fuoco
e vagli la sua fedeltà:
ma esso sa di respirare
nella tua immensa carità.
3
Sii benedetto, eterno Dio,
non mi respingere da te.
Tendi l’orecchio alla mia voce,
venga la grazia e resti in me.
Sempre ti voglio celebrare,
fin che respiro mi darai.
Nella dimora dei tuoi santi
spero che tu mi accoglierai.
89
INDICE
Presentazione ................................................................... 3
Premesse ........................................................................... 5
La celebrazione eucaristica ................................................ 5
La Liturgia delle Ore ......................................................... 8
L’adorazione eucaristica .................................................... 8
La processione eucaristica ................................................. 9
Testi per l’adorazione eucaristica ................................ 10
SCHEMA A: Mistero della fede. Non i sensi, ma la fede
prova questa verità ........................................ 11
SCHEMA B: La presenza di Cristo nel sacramento
dell’Eucaristia ................................................ 29
Appendice ....................................................................... 51
Simbolo apostolico .......................................................... 52
Preghiere .......................................................................... 53
Te Deum ........................................................................ 53
Al Signore Gesù ............................................................ 54
Preghiera a Gesù Cristo Redentore dell’uomo .............. 55
90
Allo Spirito Santo .......................................................... 57
Preghiera per la pace ..................................................... 58
Preghiera per il IV Convegno ecclesiale di Verona ...... 59
Preghiera per l’Italia ...................................................... 61
Preghiera sulle nostre città e paesi ................................ 62
Litanie .............................................................................. 65
Acclamazioni ................................................................. 65
I santi nomi del Signore ................................................. 65
Storia della salvezza ...................................................... 67
Dio e uomo .................................................................... 68
Gesù nostro Redentore .................................................. 70
Invocazioni in onore della Santissima Eucaristia .......... 72
Invocazioni dalle litanie al Sacro Cuore di Gesù .......... 73
Invocazioni dalle litanie alla Divina Misericordia ........ 74
Acclamazioni da “Lodi di Dio Altissimo” .................... 76
Canti ................................................................................. 77
Indice ............................................................................... 89
91
92
__________________________
Pro manuscripto
a cura dell’Ufficio Liturgico Diocesano e del Centro Servizi Generali dell’Arcidiocesi
Via Altabella, 6 - 40126 Bologna - tel. 051.64.80.777 - fax 051.235.207
posta elettronica: [email protected].
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