ISTITUTO COMPRENSIVO DI POIRINO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 P.O.F. SCUOLA DELL’INFANZIA “MAROCCHI” 1 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 NOME: Scuola dell’infanzia “ MAROCCHI” ISTITUTO D’APPARTENENZA: Istituto Comprensivo di Poirino INDIRIZZO: Via M. Grosso n.11 N° DI TELEFONO: 011/9451112 COMUNE: Poirino C.A.P.: 10046 2 La Scuola dell’infanzia “Marocchi” è situata nella Frazione Marocchi in via M. Grosso n. 11, collocata in un ampio spazio verde. La struttura è un’abitazione tipicamente ottocentesca, è distribuita su due piani, con scantinato e giardino. La scuola usufruisce esclusivamente del piano rialzato e del giardino antistante la struttura. Il piano superiore è utilizzato provvisoriamente dalle insegnanti come deposito di materiali vari, in attesa di interventi di ristrutturazione da parte del comune di Poirino. La scuola dell’infanzia “Marocchi” è una monosezione eterogenea, infatti, conta alunni di tre, quattro, cinque anni, ed è frequentata da 25 bambini: 13 maschi e 12 femmine. Nella struttura gli spazi fruibili sono: un corridoio adibito a spogliatoio un’aula didattica un’aula utilizzata per le attività motorie, che è inoltre munita di televisione e di un computer. un’aula mensa; in cui è allestito un piccolo laboratorio multimediale una sala igienica una cucina Nella scuola è presente 1 uscita di sicurezza, 2 estintori e un allarme antincendio non funzionante, le prese elettriche non sono a norma di legge poiché sono poste ad altezza non consentita. 3 La scuola dell’Infanzia è aperta dalle ore 8:00 alle 16:00 con il seguente orario: ore 7:45 – 8:00 Pre-scuola ore 8:00 – 9:00 Ingresso ore 11:45 Uscita dei bambini che frequentano il turno antimeridiano ore 13:00 Uscita dei bambini che frequentano il turno antimeridiano con mensa ore 15:45 – 16:00 Uscita dei bambini che frequentano il tempo pieno Possono usufruire del pre-scuola i bambini con entrambi i genitori che lavorano e ne hanno fatto richiesta all’atto dell’iscrizione. In questo anno scolastico nessuna famiglia ne ha fatto richiesta, pertanto il servizio non è stato attivato. Nella scuola dell’Infanzia “Marocchi” operano due insegnanti titolari, un’insegnante di religione cattolica, due operatrice scolastiche. Per il servizio mensa: è presente una operatrice nominata dalla cooperativa “LA COMETA”. Le insegnanti sono: Actis Giorgetto Giuseppina e Meringolo Margherita. Gautieri Tiziana (insegnante di religione cattolica. Biasi Nadia (operatrice scolastica). Colangelo Gelsomina (operatrice scolastica). Basso Rosanna (servizio mensa). 4 (25 ORE SETTIMANALI) Le insegnanti di sezione prestano servizio a giorni alterni (mattino e pomeriggio). Le insegnanti, hanno stabilito questo tipo di orario in quanto pensano sia molto funzionale; poiché permette loro di avere più ore di compresenza settimanali utili per svolgere attività didattico-educativo specifiche, o laboratori. L’orario del venerdì sarà effettuato dalle insegnanti a settimane alterne. LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ MATTINO POMERIGGIO MATTINO POMERIGGIO ACTIS-GIORGETTO MERINGOLO 8:00 -13:00 10:30 – 16:00 GIUSI MARGHERITA MERINGOLO ACTIS-GIORGETTO 8:00-13:00 10:30 – 16:00 MARGHERITA GIUSI ACTIS-GIORGETTO MERINGOLO 8:00 –13:00 10:30 – 16:00 GIUSI MARGHERITA MERINGOLO ACTIS-GIORGETTO 8:00-13:00 12:00-16:00 MARGHERITA GIUSI ACTIS-GIORGETTO MERINGOLO 8:00-12:00 12:00-16:00 GIUSI MARGHERITA MERINGOLO ACTIS-GIORGETTO 8:00-12:00 12:00-16:00 MARGHERITA GIUSI 5 ORARIO INSEGNANTE DI SOSTEGNO (… ORE SETTIMANALI) LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ ORARI EDUCATIVA COMUNALE (…ORE SETTIMANALI) LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ 6 L’insegnante di religione cattolica è presente tutti i venerdì con il seguente orario: dalle ore 9:10 alle ore 10:20. Ai bambini che non partecipano alle attività di religione cattolica vengono proposte attività varie individualizzate e sono seguiti dall’insegnante di turno. L’operatrice Biasi Nadia presta servizio il lunedì, martedì, mercoledì e il venerdì dalle ore 7:50 alle ore 16:00, il giovedì dalle ore 7:50 alle ore 14:00. L’operatrice Colangelo Gelsomina presta servizio tutti i giovedì dalle ore 14:00 alle ore 16:00. L’operatrice del servizio mensa Basso Rosanna segue il seguente orario: nei giorni, lunedì e mercoledì dalle ore 11:00 alle ore 12:30 con rientro dalle ore 14:00 alle 15:00, il martedì, giovedì, e venerdì dalle ore 11:00 alle ore 13:30. Per favorire le famiglie utenti, che hanno bambini che frequentano sia nella scuola dell’Infanzia che nella scuola Primaria, della frazione Marocchi, l’assemblea e le operazioni di voto per eleggere i rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione e nel comitato qualità mensa, saranno unificati e si svolgeranno presso i locali della la scuola Primaria. 7 PROGRAMMA ORARIO INS. TIPO SEZ. ATTIVITA’ SPAZIO PRESCUOLA 7.45 - 8.00 1 SEZIONE INGRESSO 8.00 – 9.00 1 ACCOGLIENZA 9.00 - 9.30 1 ATTIVITA’ DIDATTICA 9.30-11.30 1 2 GRANDI ROUTINE 11.30-11.45 2 PRIMA USCITA 11.45 2 PRANZO 11.45-13.00 2 SECONDA USCITA 13.00 1 RILASSAMENTO 13.00-13.30 1 ATTIVITA’ POMERIDIANE 14.00-15.30 1 ULTIMA USCITA 15.45-16.00 1 Gioco libero interazione verbale Gioco libero interazione verbale Socializzazione: presenze,calenda rio giochi guidati. Laboratori o attività programmate per età Preparazione al pranzo SEZIONE SEZIONE SEZIONE SALONE BAGNO SEZIONE Pranzo MENSA SEZIONE Giochi liberi visione cartoni animati Riposo SEZIONE SALONE CORTILE DORMITORIO SEZIONE 8 La scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere in ogni bambino o bambina lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza. La scuola dell’Infanzia, come gli altri ordini di scuola, si avvale di programmi ministeriali che sono gli ”Orientamenti”. Nelle “Indicazioni per il curricolo per scuola dell’infanzia” del 31 luglio 2007 del Ministro Fioroni i campi di esperienza si articolano come segue: Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute. Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità. I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura. La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura. Ogni anno le insegnanti scelgono un filo conduttore per tutte le esperienze atte ad esercitare in maniera sistematica le abilità di tipo cognitivo, linguistico verbale e non, grafiche – pittoriche – manipolative, motorie, relazionali. I percorsi sono flessibili e contestualizzabili nelle diverse scuole dell’Infanzia dell’Istituto, in base allo sviluppo percettivo, cognitivo, sociale, psicomotorio legato alle diverse fasce d’età dei bambini presenti nella sezione medesima e in base alla tipologia della scuola che può essere una monosezione o diverse sezioni nello stesso edificio. Per l’anno scolastico 2014-2015 il titolo scelto per il percorso educativodidattico è ”IL MIO AMBIENTE”; I bambini attraverso le attività proposte dalle insegnanti saranno accompagnati a raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Le scuole dell’infanzia, collaborano attivamente con il Comune, i vari enti associazioni, partecipando a proposte e manifestazioni. 9 Nel corso dell’anno scolastico si effettueranno uscite didattiche sul territorio inerenti alla programmazione e saranno effettuate feste finalizzate a celebrare le ricorrenze (Natale, Carnevale, fine anno). 10 Il momento dell’ingresso del bambino nell’istituzione scolastica è sicuramente molto delicato in quanto coinvolge genitori insegnanti e soprattutto il bambino in una situazione dei vari aspetti affettivi, sociali e psicologici da tenere in considerazione. Le insegnanti usano contattare le famiglie dei bambini nuovi iscritti, invitandole a visitare i locali della scuola; prima dell’inizio dell’anno scolastico incontrano i genitori in assemblee dove illustrano la programmazione, che descrive in modo dettagliato l’organizzazione, le finalità, gli obiettivi divisi in campi d’esperienza in cui si articolerà la programmazione didattica. Per favorire l’inserimento dei bambini al primo anno di frequenza, le insegnanti hanno deciso di dare flessibilità all’orario, organizzando il tempo scuola in base alle necessità e ai ritmi del singolo bambino creando la possibilità, nel primo mese di frequenza, di usufruire di un orario ridotto a due - tre ore, non previsto nei mesi successivi. La scuola, inoltre, offre il sostegno alle famiglie dei bambini con disabilità allestendo ambienti educativi accoglienti, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di crescita. 11 Al gruppo di bambini di cinque anni, oltre al percorso programmato di sezione, saranno proposti: un laboratorio di educazione alimentare un laboratorio di educazione stradale bambini un laboratorio di lettura, un laboratorio espressivo. I di tre e quattro anni saranno coinvolti nel percorso educativo- didattico di sezione e nei laboratori di: lettura, educazione alimentare e di espressività. Con gli allievi dell’ultimo anno si effettuerà inoltre un laboratorio di approfondimento utile a favorire la continuità alla Scuola Primaria dove si realizzeranno attività di pregrafismo, prescrittura, prelettura, precalcolo. Verrà adottato un libro acquistato dai genitori per le verifiche delle abilità e competenze dal titolo “CIAO DODI”. Tutte le attività programmate e laboratoriali saranno seguiti dalle insegnanti in orario antimeridiano, in quanto non è stato possibile la compresenza in orario pomeridiano, di altre risorse umane. 12 PROGETTO DI GIOCO-MOTRICITA’: seguito da personale esterno, rivolto a tutto il gruppo sezione. Viene finanziato dai genitori. PROGETTO DI APPROFONDIMENTO: realizzato dalle insegnanti di sezione, destinato ai bambini dell’ultimo anno. PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE PROGETTO LETTURA PROGETTO ESPRESSIVO: FESTE, LAVORETTI PROGETTO REGIONALE DI EDUCAZIONE ALLA SCUREZZA STRADALE E ALLA MOBILITA’ “ Ti muovi?” PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLE RISORSE: prevede ore aggiuntive di insegnamento, finanziate dal Fondo di Istituto. PROGETTO CONTINUITA’: in collaborazione con la scuola primaria. PROGETTO “NATI PER LEGGERE”: iniziativa nata dalla collaborazione della biblioteca del Comune di Poirino, con la biblioteca del Comune di Chieri. Hanno aderito a questo progetto le insegnanti della scuola dell’Infanzia e i Pediatri del comune di Poirino. 13 ORARIO Pre-scuola entrata 1° uscita 2° uscita 3° uscita ore ore ore ore ore 7:45 – 8:00 (secondo il numero delle richieste dei genitori) 8:00 - 9:00 11:45 13:00 15:45 - 16:00 gli orari di entrata e di uscita DEVONO ESSERE RISPETTATI con la massima puntualità RITARDI In caso di ritardi ripetuti e abitudinari si richiamerà la famiglia e si segnalerà il fatto alla Dirigente Scolastica In caso di entrate posticipate i genitori devono avvisare le insegnanti e le operatrici scolastiche per la prenotazione del pasto In caso di uscita anticipata i genitori possono ritirare anticipatamente gli alunni assumendosi per iscritto la responsabilità All’uscita gli alunni saranno consegnati SOLO ai genitori o alle persone MAGGIORENNI da loro delegate con dichiarazione scritta. Durante le uscite sul territorio e i viaggi di istruzione gli alunni saranno accompagnati dalle insegnanti. Nel caso di separazione legale di genitori, gli insegnanti si attengono alle disposizioni in merito. ASSENZE Dopo 5 giorni di assenza per malattia si rientra con l’autocertificazione che sarà consegnata alle insegnanti. Se l'assenza è dovuta a motivi di famiglia la giustificazione dovrà essere autodichiarata dai genitori prima dell'assenza stessa in caso di lunghi periodi. Dopo venti giorni di assenza ingiustificata decade il diritto alla frequenza sia della scuola, che del prescuola. INGRESSO Gli alunni devono essere accompagnati dentro la scuola e consegnati alle insegnanti. I genitori o i familiari degli alunni non possono sostare nei locali scolastici. 14 TELEFONATE I genitori possono comunicare telefonicamente con le insegnanti durante l'orario di compresenza dalle ore 12 alle ore 13. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Durante la giornata scolastica si richiede agli alunni il rispetto delle regole di convivenza. In caso di comportamento non adeguato la famiglia sarà convocata per un colloquio. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Comunicazioni scritte: le insegnanti comunicano gli AVVISI attraverso i cartelli che periodicamente vengono affissi alla porta d’ingresso della scuola o alla porta della sezione. I genitori che hanno l’esigenza di richiedere un colloquio con le insegnanti possono farne esplicita richiesta. Annualmente alle famiglie può essere richiesto l’acquisto di alcuni sussidi (quaderni operativi….) o di materiale didattico. Annualmente alle famiglie può essere richiesto un contributo economico per il miglioramento e l’integrazione dell’offerta formativa. Riunione del Consiglio di Intersezione: il consiglio di intersezione con la partecipazione dei genitori eletti, viene convocato dal dirigente scolastico o da un suo delegato, secondo le modalità della legge vigente. Assemblee tra docenti e genitori: le assemblee tra docenti e genitori possono essere di sezione o di plesso Sciopero del personale docente e A.T.A. : in caso di sciopero del personale docente viene comunicato alle famiglie, in tempi utili, con avviso. MEDICINE Le medicine saranno somministrate agli alunni solo in casi eccezionali, previa presentazione della prescrizione medica che indicherà il periodo di durata della terapia, l'orario e il dosaggio del medicinale. Nel caso di pediculosi, la famiglia è obbligata a darne comunicazione alle insegnanti. L’alunno va tenuto a casa per il trattamento e viene riammesso a scuola con un’autocertificazione della famiglia. INCIDENTI In caso di incidenti di piccola entità intervengono le insegnanti e gli operatori. In caso di incidenti di entità più grave interviene il 118. In tal caso il referto medico, rilasciato dal Pronto Soccorso, deve essere consegnato alla Segreteria della scuola entro le 24 ore. L’assicurazione della scuola copre i danni causati da infortuni. 15 MENSA I menù settimanali vengono esposti in bacheca dall'operatrice scolastica affinché i genitori possano prenderne visione. I genitori devono comunicare al mattino la prenotazione del pasto. Su richiesta della famiglia è possibile avere diete particolari per motivi religiosi. Per motivi di sicurezza e di igiene non si somministrano dolci o altri prodotti alimentari confezionati in casa Esiste un comitato qualità mensa, composto da genitori, insegnanti e da una rappresentanza del comune : si occupa di effettuare controlli sul servizio e proporre eventuali modifiche. La componente genitori viene eletta ogni anno durante l’elezione dei rappresentanti di classe. ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI I genitori di alunni che manifestano allergie o intolleranze alimentari hanno diritto alla variazione temporanea o definitiva del menù presentando la richiesta medica che sarà consegnata alle collaboratrici scolastiche. CORREDO Il corredo dei bambini deve essere contrassegnato da nome e cognome, si porta a scuola il lunedì e si riporta a casa il venerdì per essere lavato. Ogni alunno dovrà avere nell'armadietto un cambio completo. ABBIGLIAMENTO Gli alunni devono indossare abiti privi di cinture o fibbie che impediscano la libertà di movimento e l'autonomia personale; le pantofole devono essere senza lacci. Dove è richiesto i bambini indosseranno il grembiulino. GIOCHI I bambini possono portare a scuola soltanto un peluche ( o un altro tipo di oggetto) per il momento del riposo pomeridiano. Altri tipi di giochi non possono essere introdotti a scuola. I genitori sono responsabili di qualunque oggetto che possa generare pericolo per l'incolumità dei bambini (medicine, coltellini, fiammiferi,…) 16 PRIVACY Il sottoscritto/a si rende consapevole che la scuola può utilizzare i dati esclusivamente nell’ambito e per fini istituzionali della pubblica amministrazione (codice sulla privacy d. l.vo n° 196/2003, art. 13) ------------------------------------------------------------------------------------------------ Da staccare e consegnare alle insegnanti Istituto Comprensivo di Poirino …..l … sottoscritto/a………………………………………………….genitore dell'alunno/a………………………………………………………………………… della sezione ………………. Della scuola dell’infanzia …………………………………………………………………… dichiara di aver letto e approvato il Regolamento della scuola. Poirino ……………………… Firma 17 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PORINO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SCUOLA DELL’INFANZIA “MAROCCHI” PIANI DI DI EMERGENZA EVACUAZIONE 18 INDICE - PREMESSA - L’EVACUAZIONE DI EMERGENZA - IL PANICO - SCOPO DEL PIANO DI EMERGENZA L’EDIFICIO SCOLASTICO LA POPOLAZIONE PRESENTE LE IPOTESI DI RISCHIO LE PREDISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE LE PROCEDURE OPERATIVE LA DIRAMAZIONE DELL’ALLARME ALLEGATI A - Carta dell’area limitrofa all’edificio scolastico B - Specchio numerico della popolazione presente C - Assegnazione dei compiti D - Planimetria da affiggere in aula E - Modulo di evacuazione F - Messaggio di richiesta interventi 19 PREMESSA Ogni evento che si caratterizzi come una situazione di emergenza, sia esso dovuto a cause naturali che determinato da attività umane, richiede da parte della comunità interessata una adeguata risposta al fine di ridurne le conseguenze. Lo schema proposto individua le predisposizioni organizzative e suggerisce le procedure operative che consentono di contenere le conseguenze di un evento che richieda la sollecita evacuazione da un edificio scolastico. Si intende, così fornire ai responsabili di istituto delle linee guida che integrate dei dati del singolo edificio e opportunamente adattate alle realtà strutturali, costituiscono un vero e proprio piano operativo. Infatti, lo stato di emotività, che inevitabilmente colpisce tutto il personale al verificarsi di una situazione di emergenza, induce a comportamenti irrazionali, a dimenticanze di operazioni determinanti, a decisioni errate. Un documento, che indichi le azioni da compiere al manifestarsi di una situazione di pericolo, non lascia spazio all’improvvisazione che può provocare danni superiori a quelli che avrebbe provocato l’evento stesso. Poiché l’emergenza è strettamente connessa con le caratteristiche di ogni edificio e della sua utenza, il “piano” dovrà essere strutturato su misura di ogni sede scolastica, sopperendo alle carenze strutturali con una maggior cura delle predisposizioni organizzative, con l’adozione di adeguate procedure operative e con l’approfondimento degli aspetti informativi ed educativi. Poiché, inoltre,implica in sede propedeutica ed in quella applicativa la responsabilità dei docenti, dovrà essere recepito con apposita deliberazione dal Collegio Docenti e costituire un allegato alla programmazione educativa. Vito Bruno 20 ISTITUTO COMPRENSIVO DI POIRINO PIANO DI EVACUAVAZIONE Il piano di fuga dell’Istituto Comprensivo viene proposto come un allegato alla programmazione educativa poiché implica in sede propedeutica ed applicativa la responsabilità dei docenti. L’ EVACUAZIONE DI EMERGENZA L’ evacuazione di emergenza si verifica sotto la minaccia o a causa del verificarsi di un evento calamitoso e costituisce la fase ultima dell’ evoluzione negativa di una situazione di emergenza. Il ricorso all’esodo forzato denuncia il fallimento delle misure di prevenzione e di intervento, che nelle precedenti fasi di “pre-allarme” e “allarme” sono state poste in essere, e l’incontrollabilità dell’evento. Nello stesso tempo segna l’atto conclusivo di un processo di valutazione, che potrà avere un certo tempo di sviluppo o richiederà decisioni molto rapide a seconda che l’evento sia a lento tempo di evoluzione o improvviso. I momenti di emergenza in edifici ad alta frequenza di persone, determinano modifiche nello stato della struttura, intaccando le normali condizioni di agibilità,e provocando nei comportamenti e nei rapporti interpersonali degli utenti, causando Sentimenti di panico. 21 IL PANICO Nel definire le procedure di evacuazione, per consentire l’abbandono di aree urbane o di strutture nelle migliori condizioni di sicurezza e col minor danno possibile, in una situazione di pericolo reale o presunto, occorre tener presente che sempre, in una situazione di emergenza, all’evento che l’ha determinata si accompagna uno stato di emotività, che, nella sua manifestazione più grave, si configura in vero e proprio panico. Il panico, provocando alterazioni nei comportamenti e reazioni irrazionali, ha manifestazioni che, se incontrollate, costituiscono di per sé elemento pericoloso di turbativa e possono provocare rischi indotti più gravi dell’evento stesso: - istinto di coinvolgere gli altri nell’ansia generale, con invocazioni di aiuto, grida , atti di disperazione; - istinto alla fuga, in cui predomina l’autodifesa, con tentativo di esclusione, anche violenta, degli altri con spinte, corse in avanti, affermazione dei posti conquistati verso la via di salvezza; - paralisi totale o negazione dell’esistenza del pericolo. Lo stato di ansia, la paura, suscitati da una minaccia improvvisa di pericolo, perché non si trasformino in panico, richiedono una pronta reazione, una risposta preparata e non improvvisata. 22 PIANO DI EMERGENZA Il “ piano di emergenza”, e tutto ciò che ne sta a monte, tende a ricondurre nella sfera della razionalità tali manifestazioni e, creando uno stimolo alla fiducia di superare il pericolo, a indurre un sufficiente autocontrollo e sbandamento. In sintesi, a ridurre i rischi indotti che lo stato di emergenza crea. Per tutti questi motivi, il “piano di emergenza” è da ritenersi obbligatorio e, sotto profilo più propriamente pedagogico, deve rappresentare un momento di grande impegno educativo. Sugli obiettivi che esso si prefigge dovranno confluire gli intenti e le premure di quanti nella scuola e per la scuola operano. Ogni scuola dell’Istituto Comprensivo compila un proprio piano che viene aggiornato di anno in anno sostituendo i nominativi del personale che si è avvicendato con relativa assegnazione degli incarichi, ed eventuali variazioni della disposizione dei locali dovute a lavori di edilizia o a decisioni interne. 23 PIANO DI EVACUAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA MAROCCHI L’ EDIFICIO SCOLASTICO La scuola dell’ infanzia Marocchi è composta da una sola sezione situata in un edificio isolato tra i campi al quale si accede attraverso un’ ambio piazzale. Al piano rialzato di detto edificio è alloggiata la scuola, mentre al primo ed ultimo piano, le insegnanti utilizzano parte dei locali come deposito di materiale di facile consumo. Intorno su tre lati c’è il cortile adibito ad uso giardino per i bambini è recintato da una rete mettalica, per l’uscita sono presenti due cancelli. Alla scuola si accede attraverso un portone (che è anche uscita di sicurezza) dotata di maniglione antipanico. L’ ingresso funge da spogliatoio per i bambini ed è costituito da un corridoio sul quale si aprono le tre aule consecutive che costituiscono l’insieme dei locali della scuola, la cucinetta ed i servizi igienici con tre tazze (due per i bambini ed una per gli adulti) separati tra loro da divisori, in fondo al corridoio c’è l’uscita di sicurezza munita di maniglione che accede al cortile retrostante. 24 LA POPOLAZIONE PRESENTE Nell’edificio scolastico sono normalmente presenti (nell’orario di massima densità): 2 insegnanti (compresa l’insegnante di religione il giorno venerdì un’ ora e trenta minuti settimanali) 1 collaboratrice scolastica 1 operatrice per il servizio mensa 25 bambini Fascia oraria di presenza nell’edificio: MATTINO: dalle ore 8:00 alle ore 12:00 POMERIGGIO: dalle ore 12:00 alle ore 16:00 IPOTESI DI RISCHIO Trattandosi di scuole poste in zone agricole non vicine a corsi d’acqua né a impianti industriali, si esclude in linea di massima la possibilità di alluvioni e di rischio di inquinamento da nubi tossiche. Ci si soffermerà di più ( anche facendo riferimento alle casistiche degli anni precedenti in cui non è mai accaduto nulla da ricordare in questo senso) sul rischio di incendi, crolli, presenza o preannuncio di ordigni esplosivi. PREDISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE Allo scopo di conseguire i necessari automatismi nelle operazioni di emergenza, che richieda lo sgombero rapido dell’edificio, e soprattutto allo scopo di evitare dannose improvvisazioni, è indispensabile porre in atto alcune predisposizioni che in seguito elencano: 25 designazioni incarichi in caso di emergenza coordinatore operazioni di soccorso: incaricato di effettuare le chiamate ai vigili del fuoco, forze dell’ordine, guardia medica, protezione civile e di controllare se tutte le persone presenti nell’edificio sono state evacuate: diffusione ordine di evacuazione: interruzione erogazione energia elettrica, gas, acqua: personale idoneo ad attivare estintori e/o gli idranti: Capo di Istituto o in sua assenza referente di plesso responsabile della sicurezza MERINGOLO MARGHERITA insegnante o personale designato ACTIS GIUSI BIASI NADIA nominativo MERINGOLO- ACTIS nominativo BIASI NADIA gli nominativo BIASI NADIA ACTIS GIUSI 26 COORDINATORE RESPONSABILE MERINGOLO MARGHERITA MERINGOLO MARGHERITA ACTIS GIUSI BIASI NADIA TELEFONO ATTIVAZIONE ALLARME BIASI NADIA DISATTIVAZIONE BIASI NADIA IMPIANTO ELETTRICO ESTINTORI SEZIONE UNICA ALLUNI APRI-FILA: ALLUNI CHIDI- FILA: BIASI NADIA ACTIS GIUSI TITOLARI SAMUELE P. GAIA A. SUPPLENTI ERIK V. JARI D. In ogni scuola è presente la segnaletica di emergenza per una facile e rapida individuazione delle vie di fuga. In ogni scuola sono affisse le planimetrie con indicazione delle aule, dei percorsi da seguire, delle uscite di emergenza ed evidenziata la collocazione degli estintori, della centrale termica, e del contatore generale dell’energia 27 elettrica. In ogni locale è affissa una planimetria con evidenziato il punto di raccolta e il percorso di fuga assegnato e di un estratto delle istruzioni di sicurezza: ISTRUZIONI DI SICUREZZA 1- lasciate tutto l’equipaggiamento 2- incolonnatevi dietro…(aprifila)… 3- non aprite le finestre 4- seguite le vie di fuga indicate 5- non usare l’ascensore 6- raggiungete la zona di raccolta assegnata 7- mantenete la calma I banchi sono collocati in modo da non ostacolare l’esodo veloce dalle aule; è presente un impianto di illuminazione sussidiaria a funzionamento automatico; viene effettuato da parte dei bidelli un controllo all’inizio delle lezioni della agibilità. LE PROCEDURE OPERATIVE Il piano ipotizza, come situazione di emergenza, lo svilupparsi di un focolaio di incendio. 28 Le procedure operative, o norme di comportamento, indicate per tale tipo di emergenza, vanno attuate –in linea generale- anche per eventi di altra natura. Base essenziale del comportamento degli “adulti” per garantire al piano la necessaria efficacia, è: -esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza, -rispetto pratico del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per salvaguardarne l’incolumità -abbandono dell’edificio solo al termine delle operazioni di evacuazione da parte degli allievi. CAPO DI ISTITUTO In fase di prevenzione vigila costantemente sulla corretta applicazione: - dell’ordine di servizio relativo all’apertura e praticabilità delle vie d’uscita, da controllare ogni giorno prima dell’inizio delle lezioni, - delle circolari inerenti la eliminazione dei materiali infiammabili, - del divieto di sosta agli autoveicoli nelle aree della scuola, - dell’obbligo di richiedere all’ente locale competente, con tempestività gli interventi per la funzionalità e manutenzione: - dei meccanismi di allarme, - dei mezzi antincendio, - della segnaletica per vie di esodo 29 DOCENTI I docenti di sostegno, con l’ausilio degli alunni predesignati e, ove occorra, degli operatori scolastici, cureranno le operazioni di sfollamento dello o degli alunni handicappati loro affidati, attenendosi alle “precedenze” che il “piano” prevede per gli alunni in difficoltà. Il docente responsabile della classe curerà che gli allievi “aprifila” e “serrafila” eseguono correttamente i compiti loro assegnati: -guidare la classe verso la zona di raccolta, -controllare che nessuno, nel deflusso, si stacchi dalla fila, -provvedere alla chiusura delle porte dell’aula. Una volta raggiunta la “zona di raccolta”, farà pervenire al Capo di Istituto, o al suo delegato, il “modulo di evacuazione” con i dati relativi a: -numero alunni presenti ed evacuati -nome di eventuali dispersi o feriti In allegato , modulo di evacuazione 30 ALUNNI Devono adottare il seguente comportamento non appena venga diramato il segnale di allarme: -interrompere con immediatezza ogni attività -tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle,soprabiti, ecc.) -disporsi in fila, evitando il vociare confuso, grida e richiami, -rimanere tra loro collegati, seguendo in modo ordinato il compagno che precede, -seguire le indicazioni dell’insegnante, che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle “ precedenze”, -camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni, seguendo l’ ”aprifila”, -recarsi immediatamente verso la zona di raccolta assegnata al proprio gruppo-classe,quando l’allarme sorprendesse in altre parti dell’edificio ( servizi, corridoi,ecc.) -mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo, -collaborare con l’insegnante per controllare le “presenze” dei compagni prima dell’esodo e dopo lo sfollamento, -nel caso di contrattempi di qualsiasi genere, che richiedano un ‘improvvisa modificazione delle indicazioni del “piano” , attenersi strettamente a quanto ordinato dall’insegnante. Al segnale d’allarme il personale, nominativamente incaricato invierà telefonicamente le richieste di soccorso: 31 -gli operatori, nominativamente incaricati, procederanno alla disattivazione degli impianti (energia elettrica, forza industriale, gas,centrale termica) e successivamente, al controllo che nei vari piani dell’edificio tutti gli alunni siano sfollati (controllo particolare: servizi, spogliatoi, laboratori, palestra, ecc.) -gli operatori, nominativamente incaricati, dovranno attivare gli estintori e/o gli idranti, curando di coprire in via prioritaria i percorsi di fuga. Negli edifici in cui, dato l’esiguo numero delle classi, manchi il personale di segreteria o, per qualsivoglia ragione, manchino gli operatori scolastici, i compiti Indicati saranno suddivisi tra i docenti di plesso, anche mediante l’accorpamento di più classi. In tali plessi, le funzioni di cui sopra saranno svolte dal docente appositamente dal Capo di Istituto. Nelle varie scuole il “piano” per definire la validità ed adeguatezza L’ATTIVITA’ INFORMATIVA ED EDUCATIVA Nelle varie scuole il “piano” per definire la validità ed adeguatezza della risposta, in termini di tempi, mezzi, persone e procedure, a una situazione di emergenza. Ricorriamo a dei falsi allarmi e a delle esercitazioni, programmate in particolare all’inizio dell’anno scolastico, per una verifica della conoscenza da parte di tutti delle norme e delle procedure di intervento, per l’individuazione di eventuali carenze e l’introduzione, quindi, di aggiustamenti e correttivi. Verifiche, in particolare, vengono effettuate in situazioni ed in ore critiche: in situazioni,cioè, di massimo impegno di lavoro e in ore di carenza di personale di controllo. 32 Le esercitazioni pratiche sono di due tipi: - prove parziali, effettuate senza preavviso, senza allertamento degli enti esterni e senza evacuazione totale dell’edificio; - prove generali, almeno due all’anno, che comportano l’evacuazione dell’edificio, il trasferimento nelle zone di raccolta, l’attivazione degli enti esterni. Nell’ambito di ogni classe vengono svolte lezioni teorico-pratiche dai docenti. L’aspetto teorico è riferito ai seguenti argomenti: - concetto di emergenza - cosa è e come è strutturato il “piano di emergenza” - concetto di panico e misure per superarlo, - comportamenti - singoli incarichi previsti dal piano - solidarietà per i più deboli - importanza delle esercitazioni. L’aspetto pratico è riferito alla fase operativa sperimentale, durante la quale i docenti fanno provare alle singole classi i percorsi di sfolla mento ed i punti di riferimento all’esterno dell’edificio. Particolare impegno addestrativi è richiesto per le strutture scolastiche occupate da scuole materne e prime classi elementari. Si consegue un proficuo addestramento all’evacuazione e ci si familiarizza con le modalità di abbandono dei locali facendo periodicamente utilizzare alle classi, al termine delle lezioni, i percorsi e le uscite di emergenza assegnati. Per l’evacuazione di un fabbricato, in situazione di emergenza, si svolga senza danni è necessario operare in modo che il “tempo di vivibilità” nell’ambiente rimanga sempre superiore al “ tempo di esodo”. Considerando il rischio dell’assommarsi di tempo di ritardo, dovuto al non previsto trasporto di persone inabili o imprevisti vari, ci esercitiamo per aggiungere dati alle nostre informazioni per essere sempre meno sorpresi dalle variabili non previste. 33 ISTRUZIONI PER IL PERSONALE DI SEGRETERIA CHIAMATE DI SOCCORSO VIGILI DEL FUOCO 115 CROCE ROSSA 118 CARBINIERI 112 VIGILI 011-9450114-212 MUNICIPIO 011-9450114 DITTA RESOMET(impianti di riscaldamento) 335-8063423 SCHEMA DELLA CHIAMATA DI SOCCORSO SONO________________________________________________ (NOME E QUALIFICA) TELEFONO DAL UBICATO IN NELLA SCUOLA SI E’ VERIFICATO_________________________________________________ (DESCRIZIONE SINTETICA DELLA SITUAZIONE) SONO COINVOLTE______________________________________ (INDICARE EVENTUALI PERSONE COINVOLTE) INDICARE: 1- NOMINATIVO DELLA SCUOLA 2- TIPO DI INCIDENTE 3- EVENTUALI DANNI A PERSONE 4- PROVVEDIMENTI ADOTTATI 5- ENTI GIA’ INFORMATI 34 MODULO DI EVACUAZIONE SCUOLA_________________________________ CLASSE_______________________________________ ALLIEVI PRESENTI____________________________ ALLIEVI EVACUATI___________________________ FERITI________________________________________ (segnalazione nominativa) DISPERSI_____________________________________ (segnalazione nominativa) SIGLA SERRA-FILA DOCENTE ……………………………. FIRMA ………………………………… 35 POPOLAZIONE PRESENTE PERSONALE/ Docenti LOCALITA’ Piano Terra Piano Primo Allievi MAX 2 MIN 1 25 MAX 2 MIN 1 25 Operatori MAX 2 MIN 1 Totale 29 Piano Secondo Piano Terzo TOTALI MAX 2 MIN 1 MAX29MIN 27 36