Incontro Giovani e Giovanissimi AC in preparazione alla settimana

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Incontro Giovani e Giovanissimi AC in preparazione alla settimana della Carità.
“Ognuno è qualcuno. Scelte di giustizia, stili di fraternità”
Grande risposta dei giovani della diocesi per comprendere meglio il ruolo attivo
dell’Associazione.
Pozzomaggiore - Si è svolto sabato 22 novembre, presso i locali della comunità di
Pozzomaggiore, l’incontro Giovani e Giovanissimi in preparazione alla settimana della
Carità, che l’Azione Cattolica celebra dal 30 novembre al 6 dicembre e che ha come tema
“Ognuno è qualcuno. Scelte di giustizia, stili di fraternità”. Sono accorsi, per
quest’importante occasione di crescita e di formazione, circa 120 giovani da tutta la
diocesi, pronti a mettersi in gioco e riflettere su importanti mezzi d’aiuto umanitario,
realizzabili nel sociale, dov’è tanto il bisogno di farsi strumenti di fraternità, attraverso
cui passa il Vangelo.
La serata, programmata dall’équipe diocesana Giovani e diretta dai responsabili di settore
Elisa D’Arrigo e Tony Calaresu, è iniziata con una preghiera moderna e molto
suggestiva: con frasi, suoni ed immagini si sono messe in risalto alcune problematiche
mondiali, quali la guerra, la fame, lo sfruttamento minorile, la speranza, senza la quale la
nostra azione sarebbe pressoché inefficace e infruttuosa, e naturalmente la carità, spiegata
con le parole di san Paolo.
Il pomeriggio si è articolato con un percorso dove cinque sottogruppi si muovevano
attraverso altrettanti stand, ognuno dei quali doveva focalizzare l’azione caritatevole
volta alla costruzione della “civiltà dell’amore e della pace” promossa dal Santo Padre. Si
è messo in luce così che la Carità è Amore, e che qualsiasi opera di bene noi facciamo è
completa se è presente il calore benevolo e accogliente dell’Amore; che il commercio
“equo e solidale”, aiuta affinché non vi siano forme di sfruttamento d’alcun genere nella
produzione globale nel mercato mondiale, e che ogni uomo ha diritto a vivere una vita
dignitosa soprattutto nel lavoro. Si è toccata con mano l’azione della Caritas, del Centro
dell’educazione alla Pace e alla Mondialità, del Servizio Civile e di Amnesty
International, enti sociali molto importanti per rendere concreto il messaggio evangelico
del buon Samaritano, del quale ognuno di noi deve farsi specchio, che apre gli occhi
verso il mondo che lo circonda, vede che c’è bisogno anche di lui e offre la sua
disponibilità per l’aiuto del prossimo.
La bella serata si è conclusa con una piccola celebrazione, presso la chiesa di san
Giorgio, nella quale si rimarcava l’importante compito cristianizzante e operativo
dell’Azione Cattolica, un impegno che Gesù ci ha affidato con la frase, che è l’attenzione
annuale di tutta l’AC: “ Và e racconta quello che il Signore ti ha fatto”.
L’èquipe giovani della diocesi Alghero-Bosa
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