Riparte all`ARAN la trattativa sul fondo pensione integrativa Ministeri

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INFORMAZIONI SINDACALI
A tutte le strutture della UIL-Pubblica Amministrazione
Circolare n. 42
del 12 luglio 2007
Ai componenti del Comitato Centrale, del Collegio dei
Revisori dei Conti e del Collegio dei Probiviri
PREVIDENZA COMPLEMENTARE
PARTE LA TRATTATIVA CON L’ARAN
E’ ripreso nel pomeriggio di ieri il confronto con l’ARAN finalizzato a pervenire alla
istituzione del Fondo Nazionale di Previdenza Complementare per i lavoratori dei Ministeri,
degli Enti Pubblici Non Economici, delle Agenzie Fiscali, della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, dell’ENAC e del CNEL.
In apertura la UILPA, pur esprimendo apprezzamento per la ripresa della trattativa,
ferma ormai da troppo tempo, indispensabile per riconoscere anche ai lavoratori interessati
il diritto alla previdenza complementare, ha chiesto di procedere con la massima rapidità
possibile salvo, ovviamente, il tempo strettamente necessario per un dovuto, attento esame
del documento consegnato nel corso della riunione.
In tale contesto occorre ribadire il principio che tutti i fondi pensione del settore
pubblico devono tendere al massimo livello possibile di copertura rispetto alla retribuzione
reale percepita dal lavoratore. Ciò implica che il salario accessorio debba essere
adeguatamente considerato fra le voci di riferimento per il calcolo del contributo datoriale, in
modo particolare presso quelle realtà (ad esempio Ministeri e Parastato) dove le politiche
contrattuali dell’ultimo decennio hanno portato ad un forte ampliamento della percentuale di
salario accessorio rispetto alla parte fissa.
Non è certo, infatti, una buona forma di pubblicità per un fondo pensione la
constatazione, da parte dei lavoratori, che il contributo che alimenta il proprio fondo
pensione è calcolato su una percentuale inferiore all’80% della retribuzione a fronte di ben
più alte percentuali in essere per i lavoratori di altri comparti..
Ne deriva, pertanto che l’avvio del fondo in questione debba essere preceduto dal
superamento
di una sperequazione rappresentata dalla mancata inclusione
dell’indennità di ente nella base di calcolo, laddove invece l’indennità di amministrazione
dei Ministeri è stata inclusa. In tal mondo la “copertura” contributiva del salario, già bassa
per i ministeriali (80% circa) sarebbe addirittura effimera per i dipendenti del Parastato
raggiungendo a malapena il 70%.
Negli sviluppi del confronto si dovrà quindi garantire la massima equiparazione delle
basi di calcolo con quelle già definite per i lavoratori degli altri comparti non essendo,
ovviamente, accettabili eccessive differenze che penalizzerebbero i lavoratori stessi e che,
soprattutto, inciderebbero in maniera negativa nella fase di adesione al fondo.
Si fa riserva di informare sugli ulteriori sviluppi delle trattative.
Fraterni saluti
Il Segretario Generale
(Salvatore BOSCO)