TERZO SETTORE 02/05/2007 Dodici anni di Civitas. Economia, cultura, ambiente, società le aree tematiche della XII edizione Torna da 4 al 6 maggio a Padova l'appuntamento con il salone della solidarietà : 600 espositori (quasi il doppio rispetto al 2006) su oltre 25 mila mq, oltre 100 tra convegni, seminari, workshop La locandina PADOVA - Economia, cultura, ambiente, società. Sono queste le aree tematiche su cui si concentrerà l'edizione 2007 di Civitas, il salone della solidarietà arrivato alla dodicesima edizione. Dal 4 al 6 maggio in Fiera a Padova associazioni, onlus, cooperative sociali, fondazioni, enti morali, organizzazioni di volontariato, istituzioni, aziende speciali e imprese orientate eticamente si ritroveranno per dialogare e promuovere politiche di cittadinanza attiva. Un progetto in continua crescita, quello di Civitas, che quest"anno può contare su 600 espositori (quasi il doppio rispetto al 2006), una superficie di oltre 25mila metri quadri a disposizione, oltre 100 appuntamenti tra convegni, seminari, workshop, presentazioni di studi e ricerche, eventi di lancio di nuovi progetti e prodotti sociali. Tra gli appuntamenti di rilievo, 10 conferenze di primo livello e oltre 70 seminari. Tra i protagonisti, da segnalare anche la presenza della Regione Veneto. Nell'anno europeo per le Pari opportunità l"interrogativo che farà da tema portante dell’edizione è "Quali Frontiere?! Valori e nuove relazioni della società civile in Europa”. Questa domanda vuole stimolare e coinvolgere in prima persona i 4 attori dell’evento (cittadini, società civile, imprese e istituzioni) per tracciare un percorso condiviso nella definizione di una Nuova Europa di tutti e per tutti. "Si rafforza quest’anno il concetto di “piazza” come luogo di confronto e di partecipazione attiva - spiega il coordinatore Antonio Sambo -. L’obiettivo prioritario di Civitas è da sempre favorire la cittadinanza delle persone e per raggiungere questo scopo non si può non passare attraverso le istituzioni, il mondo sociale e quello economico”. Grande spazio avrà il tema della famiglia, con la presenza annunciata del ministro Rosy Bindi nella giornata di sabato per discutere sulle buone prassi e per avviare un confronto con le esperienze di altri paesi europei come Francia e Germania. “Dobbiamo iniziare a chiedere alle istituzioni delle precise risposte in merito a tutti gli ambiti che toccano la famiglia, da quello economico a quello sociale, impostando una politica trasversale, che attraversi tutti i settori che possono influire sul vissuto familiare” continua il coordinatore Sambo. Nella tre-giorni si affronterà anche il tema del lavoro e dell’immigrazione, a partire dalla questione legata alla sicurezza e alla nuova legge Amato-Ferrero (del ministro Ferrero è anche prevista la presenza al Salone). “Il Nordest è soggetto al fenomeno dell’immigrazione – spiega ancora Sambo – e soprattutto si caratterizza per una grande eterogeneità, perché gli immigrati arrivano da oltre 190 diversi Paesi. Questo significa dover cambiare e adattare necessariamente l’approccio dell’accoglienza”. Durante il Salone, dunque, si analizzeranno le strade da percorrere in materia economica affinché la responsabilità sociale d’impresa diventi un modello che garantisca e produca nuove opportunità. Verranno inoltre presentate le esperienze innovative per l’integrazione sociale delle persone con handicap comunicativi e le nuove frontiere che il non profit europeo affronta nel sociale, nel sanitario e nell’ambientale. Particolarmente attenta alle politiche per la famiglia, anche la Regione Veneto sarà presente a Civitas, proponendo un contenitore di iniziative che si terranno per la maggior parte al padiglione 7, nel Teatro Veneto Sociale. “Si tratta – spiega l’assessore Stefano Valdegamberi – di mettere in risalto il ruolo sociale, economico, culturale della famiglia, collocandolo al centro del dibattito di quest’importante manifestazione. Per questo realizzeremo momenti di riflessione e confronto che partiranno dalla presentazione del progetto “Marchio Famiglia”, per arrivare ai pericoli dello sviluppo delle nuove dipendenze tra i giovani (internet, cellulari, videogiochi). Riuniremo poi gli assessori regionali alle Politiche sociali per parlare di un fondo ad hoc, di adozioni internazionali, di politiche giovanili e ci confronteremo a livello europeo sulle politiche familiari”. (gig) © Copyright Redattore Sociale