PELLEGRINO Maria Adelaide Scuola sec. Di 1° Grado IVREA 1 CORSO A RELAZIONE: PERCEZIONE VISIVA NELL’AUTISMO E STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE. Nel corso di questo anno, e precisamente nel mese di maggio, ho partecipato ad un corso di aggiornamento organizzato dall’Angsa di Torino in collaborazione con la Casa degli amici di Francesco di Cuorgnè (TO). Uno degli argomenti che mi ha affascinato di più è stato quello in merito alla percezione visiva e di conseguenza alle strategie visive per la comunicazione da utilizzare con le presone autistiche. In questa breve relazione mi piacerebbe riuscire a riportare quanto è stato spiegato. A questo mio scritto allegherò anche le slide relative all’argomento trattato. Una celebre frase di Temple Grandin afferma che “ Io penso in immagini. Le parole sono come una seconda lingua per me.” ( Tratto dal libro “Pensare in immagini di Temple Grandin) e continua dicendo “ Quando ero bambina, e poi anche da adolescente, credevo che tutti pensassero in immagini” Per le persone autistiche è difficile seguire, elaborare e comprendere un imput uditivo e in seguito rispondere con una azione adeguata. Hanno difficoltà ad organizzare l’esperienza percettiva in insiemi coerenti e significativi, e a mantenere l’attenzione in modo costante. L’alunno autistico avrà quindi una percezione ritardata e una attenzione difficile. Jared Blackburn affermava che: “"Alcune persone pensano che non sto prestando attenzione quando mi fanno una domanda, a causa della pausa, ma ho spesso la necessità di elaborare la domanda e la mia risposta, e guardo spesso il vuoto quando mi concentro su tale processo. Quando la gente cerca di attirare la mia attenzione, in realtà riesce solo a distrarmi, rallentarmi, e mi infastidiscono terribilmente con la loro impazienza” La comunicazione serve per dare l’informazione. All’interno del tipico ambiente educativo (scuola, casa) l’informazione viene data prevalentemente in forma verbale, e inoltre si tende a dare per scontato che, una volta data l’informazione, il soggetto l’acquisisca e se la ricordi, infine si presume che gli allievi siano già a conoscenza delle informazioni che non sono state loro fornite, in quanto implicite nella comunicazione interpersonale. Tutto ciò può rappresentare un problema nel momento in cui ci si trova di fronte a situazioni di difficoltà o disagio, soprattutto a livello di comunicazione. In questa direzione risultano efficaci gli ausili visivi, i quali forniscono principalmente le informazioni in forma logica, strutturata e sequenziale. Sono utili per organizzare la vita quotidiana e aiutano notevolmente le persone con particolari disturbi della comunicazione, in quanto riescono, in tal modo, a gestire meglio eventi, che durante la giornata, sono fonte di confusione e frustrazione. Quali sono quindi gli strumenti visivi più adatti da utilizzare a scuola per facilitare il nostro alunno autistico? Gli strumenti visivi sono quei supporti che vediamo e che sono in grado di ampliare il processo comunicativo basandosi sulla capacità della persona di acquisire l'informazione attraverso la vista. Essi ampliano l’efficacia della ricezione, dell’elaborazione, dell’azione e dell’espressione. Tutti noi utilizziamo degli strumenti visivi per organizzarci la vita, agenda, orologio, calendario, lista della spesa, istruzioni d'uso, post-it appesi , etc. Insegnare l’uso di questi strumenti visivi alle persone con problemi di comunicazione e difficoltà di apprendimento significa aprire un importante canale di comunicazione e di informazione. Noi andremo a personalizzare gli strumenti visivi su misura della persona. STRUMENTI VISIVI PER FAVORIRE LA COMUNICAZIONE SCHEDE VISIVE ( agende ) Le schede visive possono informare lo studente su: attività giornaliere regolari; attività giornaliere straordinarie (avvenimenti particolari, qualcosa di nuovo); mancato svolgimento di qualche attività; successione di eventi; cambiamenti del programma giornaliero; momento in cui finisce un ‘attività e ne inizia un’altra. Per costruire una agenda è importante scegliere un sistema di rappresentazione adeguato al ragazzo. Le immagini devono essere etichettate con le stesse parole che si usano normalmente. TABELLE DELLE SCELTE La tabella delle scelte può essere utilizzata per i seguenti fini: l’attività che vuole fare nel tempo libero o durante il lavoro con chi vuole giocare o lavorare il negozio dove andare a fare la spesa i luoghi da visitare quindi le tabelle delle scelte permettono di: insegnare a chiedere le cose in modo più accettabile allargare la possibilità delle scelte che si possono effettuare migliorare l’efficacia della comunicazione insegna a comunicare il NO STRUMENTI VISIVI PER GESTIRE SITUAZIONI SOCIALI Elenco di regole da seguire all’interno della classe: non alzare le mani camminare e non correre ascoltare l’insegnate alzare la mano se si vuole parlare LE STORIE SOCIALI Le storie sociali, brevi racconti scritti specificamente per aiutare bambini o adolescenti con disturbi dello spettro autistico a capire come è il loro mondo sociale e a imparare come ci si deve comportare nei rapporti interpersonali, sono uno strumento semplice e molto utilizzato che permette al ragazzo di ricevere informazioni chiare, concise e accurate su quello che sta accadendo in una particolare situazione sociale, di capire perché sta accadendo e quale può essere il comportamento corretto da adottare. Ogni storia sociale deve essere creata apposta per il ragazzo in base all’esigenza. Per concludere si può affermare che i supporti visivi servono per: Aiutare e richiamare l’attenzione Offrono l’informazione in una forma che permette una facile e rapida comprensione Rendono più chiaro il messaggio verbale Forniscono una soluzione concreta per insegnare concetti come tempo, sequenza, causa-effetto, etc.. permettono di comprendere e di accettare i cambiamenti Supportano il passaggio da un’attività all’altra o da un luogo ad un altro Rendere il lavoro motivante: è motivante ciò che si capisce, è motivante ciò che si è in grado di fare è motivante ciò che risponde al proprio stile emotivo e percettivo E’ importante ricordare anche che con gli alunni autistici sono necessari: OBIETTIVI CHIARI STRUMENTI ALLA PORTATA DEI SOGGETTI CONDIVISIONE E GENERALIZZAZIONE “UN PASSO PER VOLTA”…. Ivrea 30/05/2016 Maria Adelaide Pellegrino