Doppio appuntamento con Il Quartetto Belcea e il pianoforte di Till

Doppio appuntamento con Il Quartetto Belcea e il pianoforte di Till Fellner
per il Quintetto di Brahms e l’ultimo Beethoven
Sabato 7 Novembre 2015, Teatro della Pergola, ore 16
Domenica 8 Novembre, Teatro della Pergola, ore 21
Biglietti:16-25 (interi), 14-21 (ridotti), 5 (Conservatori e Scuole di Musica)
Acquistabili presso: Amici della Musica Firenze, Teatro della Pergola, Circuito Regionale
Box Office e on-line su www.boxol.it
Info:
Amici
della
Musica
Firenze,
tel.
055608420,
www.amicimusica.fi.it,
[email protected]
Il ciclo Il mondo del Quartetto, punta di diamante della programmazione degli Amici della
Musica di Firenze, prosegue con il doppio appuntamento di Sabato 7 (ore 16) e Domenica 8
Novembre (ore 21) al Teatro della Pergola: ne è protagonista il Quartetto Belcea, formazione
d’archi inglese che si è costituita nel 1994 al Royal College of Music di Londra, perfezionandosi
sotto la guida di due formazioni mitiche come il Quartetto Amadeus e il Quartetto Alban Berg,
e oggi applaudita nelle sale concertistiche di tutto il mondo. Con il gruppo, da anni quartetto
‘in residenza’ al Konzerthaus di Vienna, nell’appuntamento di Sabato ci sarà Till Fellner,
pianista austriaco allievo e pupillo di Alfred Brendel, oggi interprete ammirato anche con
grandi direttori come Nikolaus Harnoncourt, Neville Marriner, Kent Nagano, Kirill Petrenko: il
Quartetto Belcea l’ha espressamente invitato per eseguire, in occasione del ventesimo
anniversario della formazione del gruppo, il celebre Quintetto op.34 di Brahms, nel
corso di una tournée che toccherà, oltre Firenze, altre principali capitali europee della
musica; l’esecuzione verrà poi documentata da una registrazione. Oltre al Quintetto op. 34 di
Brahms, avvincente pagina dal grandioso respiro sinfonico, il programma di Sabato 7
Novembre accosta due pagine separate da secoli ma accomunate dalla volontà di imboccare
nuove strade musicali: il Quartetto KV 465 di Mozart, passato alla storia con il soprannome di
“Quartetto delle dissonanze” per le coraggiose innovazioni linguistiche, e i Cinque pezzi per
quartetto d’archi op.5 di Webern, che a inizio Novecento affidano alla canonica formazione da
camera del quartetto d’archi brevità e densità. Settecento e Novecento dialogano anche
nell’appuntamento di Domenica 8 Novembre, dove il solo Quartetto Belcea affianca al
Quartetto op.77 n.1 di Haydn il Quartetto n.1 op.7 di Bartók, e dove il culmine della serata sarà
offerto dal Quartetto op.131 di Beethoven, capolavoro della maturità del compositore e
pilastro imprescindibile nella storia del quartetto d’archi.
Con viva preghiera di pubblicazione/diffusione
Francesco Ermini Polacci
Amici della Musica Firenze – Ufficio Stampa e Comunicazione
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