Cygnus no Hyoga - Cristal Bronze Saint Cygnus no Hyoga - Cristal Età: 14 Altezza: 173 cm Peso: 60 Kg Data di nascita: 23 Gennaio Gruppo Sanguigno: 0 Luogo di nascita: Ex Unione Sovietica Luogo di addestramento: Siberia dell'est Maestro: Camus (Manga) – Maestro dei Ghiacci (Anime) Costellazione: Cigno Significato del Nome: Cigno di Ghiaccio “ Danza, cigno! Porta sulle tue ali le energie fredde sino allo zero assoluto!! “ Nelle lande ricoperte dai ghiacci eterni della Siberia orientale, è diventato un Saint con la guida del Gold Saint maestro nell'uso delle energie fredde, Camus. Obbedendo agli insegnamenti del suo maestro, cerca di essere sempre freddo, ma il suo carattere possiede un lato che non riesce a rinunciare completamente alla dolcezza. Partecipa alle Galaxian Wars comportandosi come fosse un assassino mandato dal Santuario per eliminare i Bronze Saint che si prendevano gioco dei suoi conflitti interiori, ma in occasione della lotta contro i Black Saint che circondavano la Gold Cloth, nella sua coscienza si fa strada l'amicizia per Seiya e gli altri. Da quel momento si butta anima e corpo, come Saint di Athena, nelle crudeli battaglie insieme agli altri Bronze. TECNICHE: POLVERE DI DIAMANTI - DIAMOND DUST Colpo in genere preceduto da movimenti eleganti delle braccia e delle gambe, per poi finire a formare col corpo una croce. Cristal si prepara così a lanciare il colpo che consiste nello sferrare un pugno verso l'avversario, creando un getto di aria congelante e frammenti di ghiaccio. ANELLI DEL CIGNO – KOLISO È una tecnica che immobilizza il nemico, creando degli anelli di ghiaccio che lo bloccano. Viene usata anche come difesa, gli anelli si dispongono attorno a Cristal e girando lo difendono dai colpi. TIFONE DI GELO - KHOLODNYI SMERCH È il nome dell’ Auora del Nord nel Manga. BARA DI GHIACCIO - FREEZING COFFIN Tecnica usata solo una volta contro lo Spectre Minos di Grifon, è una versione modificata della Bara di ghiaccio di Aquarius, in questo caso si tratta di creare un muro. AURORA DEL NORD - AURORA THUNDER ATTACK Colpo simile alla Polvere di diamanti ma più potente. In questo caso Cristal muove solo le braccia mimando lo sbatter d'ali del cigno per poi lanciare verso l'alto correnti d'aria fredda. Queste ricadono provocando bagliori luminosi, a questo punto Cristal unisce le mani e da dietro la testa protende le braccia in avanti per due volte, lanciando il colpo. PER IL SACRO ACQUARIUS - AURORA EXECUTION Il colpo più potente basato sul dominio delle energie fredde, appreso da Aquarius durante la battaglia del Grande Tempio, con cui raggiunge lo zero assoluto (-273,15 °C), cioè la temperatura estrema, sotto la quale non si può scendere. Si sollevano entrambe le braccia con le dita intrecciate e lentamente le si fanno scendere portandole avanti al corpo. CARATTERE: Il carattere di Hyoga sembra aver notevolmente risentito del freddo della Siberia. Infatti egli è molto distaccato e introverso,ma capace di profondi gesti di altruismo,quando non è il coraggio ma il cuore a guidarlo. Estremamente sensibile, lo si vede sesso versare lacrime rimembrando il suo triste passato e questo spesso ne limita la crescita potenziale. Ma proprio grazie al suo maestro Camus alla fine riesce ad acquisire il settimo senso e a diventare un vero cavaliere, senza però perdere la sua sensibilità d’ animo e il grande altruismo e legame di amicizia che lo lega ai suoi compagni, in particolare ad Andromeda. IL SUO POTERE E LA SUA STORIA: Cristal ha perso sua madre in un naufragio nei mari della Siberia orientale; la nave si è incagliata sul fondo e per il grande freddo il corpo di sua madre non si è decomposto. La sua decisione di diventare Cavaliere è motivata da voler diventare abbastanza forte da poter spaccare lo spesso strato di ghiaccio di quelle zone e poter nuotare fino al relitto della nave, per porgere saluto a sua madre portandole una rosa; queste sue motivazioni sono state a lungo osteggiate sia dal suo maestro (Aquarius nel manga, il Maestro dei ghiacci nell'anime) sia dal suo compagno di addestramento, Abadir (Isaac di Kraken). Nel manga, partecipa alla Guerra Galattica mandato dal Santuario con l'obiettivo di uccidere tutti gli altri Cavalieri, rei di stare usando i loro poteri per scopi personali, ma poi si unisce a loro in un rapporto di profonda amicizia. Nell'anime invece, viene direttamente per mostrare le sue capacità. Il suo avversario nella manifestazione organizzata da Lady Isabel è Aspides, che all'inizio sembra avere la meglio con i suoi artigli avvelenati. Quest'arma però viene presto congelata dall'armatura di Cristal, che mette a tappeto il suo avversario con la Polvere di Diamanti. Con l'arrivo di Phoenix e dei Cavalieri Neri, sconfiggerà la sua controparte oscura per poi essere il primo a scontrarsi col cavaliere della Fenice: verrà sconfitto da quest'ultimo, ma si salverà da un colpo inferto al cuore grazie al crocifisso della madre che custodisce gelosamente in petto e dall'arrivo di Pegasus. Successivamente Cristal sconfigge in Siberia il proprio maestro, il Maestro dei Ghiacci, manipolato nella mente da Arles e reso malvagio, ma rinsavito dopo la sconfitta, ed in seguito con l'aiuto dei Cavalieri d'Acciaio, Babel, cavaliere d'argento che governa le energie calde, riuscendo a congelare addirittura le fiamme dei suoi colpi. Durante la corsa alle dodici case dello zodiaco, il primo avversario che incontra Cristal è il Cavaliere del Toro che lo fa passare insieme ai compagni dopo aver subìto un colpo combinato assieme a Sirio che gli congela le possenti braccia. Disorientato nella terza casa dei Gemelli, avvolta tra illusioni mentali, viene completamente sopraffatto dal fantasma di Gemini, che lo spedisce nella Dimensione Oscura, ma la tenacia di Andromeda interrompe il colpo dello spettro e Cristal ripiomba nella realtà, nella settima casa della Bilancia, dove trova però il maestro del suo maestro, Aquarius, cavaliere d'oro dell'undicesima casa. L'emozione di incontrare il cavaliere dell'acquario svanisce presto, dato che questi si rivela subito ostile: troppo legato ai ricordi e alla madre scomparsa, non riesce minimamente a fronteggiare il suo potentissimo avversario, che tenta di spiegargli, essendone anche maestro, il suo limite affettivo e che con un colpo fa sprofondare definitivamente la nave dove è conservata la salma della madre di Cristal negli abissi. Colmo di dolore e rabbia per il gesto, Cristal tenta invano di battere Acquarius, che però lo riduce allo stremo con i suoi colpi portati alla velocità della luce e lo imprigiona in una teca di cristallo. In questo frangente si notano però le vere intenzioni del cavaliere d'oro, che risparmia la vita al giovane e lo imprigiona al solo scopo di non farlo morire, in quanto non in grado di sopportare i colpi dei cavalieri d'oro. Ritrovato dopo varie ore dai compagni, Cristal viene liberato dalla sua prigione di ghiaccio da Sirio che utilizza le armi dell'armatura della Bilancia, unica in grado di spezzare la teca. Rimesso in forze da Andromeda e dal suo cosmo caldo, Cristal si ripresenta nella casa dello scorpione, dove Scorpio ha già messo in enorme difficoltà Sirio e Pegasus. È nella battaglia contro il custode dell'ottava casa che Cristal, prima assolutamente inferiore ai suoi avversari e in balìa di essi, matura come cavaliere, anche mosso dalla stime e dalla gratitudine per Andromeda che ha rischiato la vita per salvarlo. Nella casa di Scorpio, per la prima volta, Crystal dimostra che, sotto una dura scorza di ghiaccio, batte ancora un cuore, che piange per il sacrificio dell'altro cavaliere, del suo migliore amico. All'inizio sopraffatto dalle cuspidi velenose di Scorpio, riesce a trovare coraggio e forza interiore e a tenergli testa. Subisce quindi il colpo di grazia, Antares, sembrando all'inizio morto definitivamente: tuttavia l'armatura di Scorpio all'improvviso si congela, ed il suo portatore si accorge di essere stato colpito nei suoi punti deboli e vitali, ovvero le stelle della sua costellazione. Consapevole che a parità di armature sarebbe stato sconfitto, e mosso a pietà dalla tenacia di Cristal che ormai ridotto allo stremo e sanguinante, si trascina verso l'uscita del tempio pur di onorare la sua causa, il cavaliere d'oro gli salva la vita. Abbandonata la casa dello Scorpione, si trova di nuovo di fronte ad Aquarius. Questa volta la battaglia è ben diversa: Cristal accusa all'inizio i colpi e viene nuovamente imprigionato nella teca di cristallo, ma questa volta la spezza. Comincia a rispondere al maestro, fino a che non riesce a bloccare e respingere i suoi colpi, congelandogli il cloth: il cavaliere d'oro comincia a temere il suo allievo, e decide di finirlo col Sacro Aquarius, ma è colpito dallo stupore nel vedere che Cristal, senza armatura e ormai allo stremo, assume la sua stessa posizione sfidandolo. Lanciato il colpo da entrambi, Aquarius rimane congelato nonostante l'armatura d'oro, segno che Cristal è riuscito non solo ad apprendere e a lanciare il colpo, ma anche a raggiungere lo zero assoluto (cosa che probabilmente Cristal aveva già inconsciamente raggiunto sia contro Scorpio, quando gli congelò l'armatura d'oro, sia precedentemente quando spezzò la bara di ghiaccio e respinse il colpo di Aquarius) fatto che al suo maestro non era mai riuscito. Entrambi muoiono per mano dell'altro, dopo una scena molto commovente in cui Aquarius piange una vita senza senso e Cristal piange il suo maestro che nonostante la sua personalità ed il suo compito, ha cercato di fare il maestro sino alla fine. Grazie al cosmo di Atena, torna a vivere per andare immediatamente a combattere Arles. Dopo la sconfitta di Gemini la pace è nuovamente minacciata dai Cavalieri di Asgard, per questo Cristal parte per saperne di più su quanto stia succedendo nel regno del Nord. Qui incontra Flare, sorella di Ilda di Polaris, che racconta il cambiamento della sorella. Cristal finirà col combattere contro il Cavaliere di nome Artax che, geloso della confidenza data da Flare al forestiero, non ascolta le parole del ragazzo e lo attacca. Nonostante Flare cerchi di far ragionare l'amato, il Cavaliere di Asgard non si ferma, venendo infine sconfitto da Cristal, anche se amaramente. Proseguendo trova Pegasus e Castalia imprigionati in teche di ametista da Megres il quale in un primo momento cerca di ingannare il Cavaliere del cigno per poi minacciarlo mettendo in gioco la vita dei due prigionieri. Il dubbio impedisce a Cristal di combattere con decisione, finendo poi per essere sconfitto (anche per la stanchezza della battaglia precedente) ma salvato all'ultimo da Sirio che sopraggiunge e che sconfigge Megres, liberando i compagni. Raggiunto il palazzo di Ilda, si riunisce ai compagni per lottare contro Orion venendo però messo al tappeto. Col sopraggiungersi del Cavaliere di Nettuno Sirya, che rivelò che tutta la guerra era stata architettata dal suo dio, Orion capì finalmente la verità e decise di portare il Cavaliere nello spazio, sacrificandosi. Infine Pegasus con l'armatura e con la spada di Odino, libera Ilda dal sortilegio dell'anello. Nella serie di Nettuno incontrerà il suo ex d'allenamento compagno Abadir, che lo aveva salvato dall'annegamento a spese, apparentemente, della propria vita: si scopre invece che era riuscito a salvarsi ed era stato reclutato da Nettuno come Generale degli abissi a difendere la colonna dell'Oceano Artico. Abadir si dimostra subito ostile verso il suo ex-compagno, imputandogli di aver ucciso il Maestro dei Ghiacci e poi Aquarius in nome di Atena. Cristal si fa ferire volontariamente all'occhio sinistro e per tutto l'incontro non oppone resistenza, incapace di ferire un vecchio amico. Quando però Kiki si trova in pericolo, il Cavaliere si rialza e ribalta la situazione, sconfiggendo Abadir e distruggendo la colonna. Il Generale degli abissi prima di spirare chiede perdono all'amico e rivela la vera identità di Dragone del Mare. Giunto da Nettuno combatte indossando l'armatura d'oro dell'Acquario insieme a Pegasus e Sirio, riuscendolo a sconfiggerlo insieme per poi distruggere l'ultima colonna e salvare Atena. Nella storia di Hades Cristal sconfigge alcuni spectre insieme a Sirio, e, giunto al Muro del Pianto, si scontrerà contro Minos di Grifon prima di varcare la super-dimensione. Arrivato nei campi elisi ottiene l'armatura divina e insieme a Sirio sconfigge Hypnos, il dio del sonno, e aiutato da suoi compagni e Atena batte Hades, il dio dell'Oltretomba. DELUCIDAZIONI DA TAIZEN: Sua madre Natassia, una donna russa, dorme un sonno eterno all'interno di una nave sprofondata negli abissi del mare. Hyōga non ottiene la sua Cloth, nonostante abbia tutte le caratteristiche per essere un Saint. Ma, infine, la ottiene per ordine del Santuario. Poiché si tratta di una Cloth generata all'interno di un banco di ghiaccio eterno rimasto immutato sin dal quarto periodo del Pleistocene, può essere indossata solo dai Saint che fanno uso delle energie fredde. Hyōga indossa la Cloth di Cygnus. La tecnica che Hyōga impiega più di frequente, il Diamond Dust, aumenta la sua potenza battaglia dopo battaglia, fino a riuscire ad annientare degli spectre con un solo colpo. Camus, che non sopporta l'idea che il suo discepolo Hyōga venga sconfitto da un altro Gold Saint, disubbidendo agli ordini del Santuario, quando Hyōga giunge alle Dodici Case, dopo averlo atteso al palazzo della Bilancia, lo chiude infine in una bara di ghiaccio. Durante la battaglia con Camus, Hyōga si impadronisce fino in fondo della tecnica segreta delle energie fredde, l'Aurora Execution. A riprova della grande abilità di Hyōga, la Cloth del Cigno sarà tra le cinque quella meno danneggiata, ma prima di introdursi nel regno di Poseidon, verrà rivitalizzata dal sangue di Milo. Hyōga indossa la Cloth del Cigno resa simile a una Gold Cloth dal sangue d'oro di Milo. Viene ferito gravemente all'occhio sinistro in battaglia con Isaac, una volta suo compagno d'addestramento sotto la guida di Camus. Nel momento della battaglia decisiva contro il signore dei mari, Hyōga indossa la Gold Cloth dell'Acquario, ma verrà in ogni caso costretto a una lotta sfiancante al cospetto della forza di un dio. All’ armatura del cigno viene infusa nuova linfa vitale, prima della battaglia nell'Oltretomba. Quando Hyoga si troverà a muoversi nell'Ultradimensione che conduce all'Elisio, gli spunteranno delle grandi ali. Hyōga indossa la Cloth di Cygnus dotata di ineguagliabile vitalità grazie al sangue di Athena. Per quanto riguarda i combattimenti negli Inferi, dato che la sua ferita all'occhio non era ancora guarita, per riuscire a portare avanti le battaglie, si decide a usare un bendaggio. Il suo aspetto dopo l'evoluzione in God Cloth. Muta in una forma straripante di vitalità rispetto alla figura simbolica originaria. Le sembianze esterne della God Cloth, pur se la Cloth eredita il design della Bronze, assumono una configurazione che ricopre tutto il corpo. Hyoga indossa la Cloth del Cigno divenuto God Cloth e somigliante come vitalità a una Kamui. LA BRONZE CLOTH DEL CIGNO: PUGNO: 5 CALCIO: 3 ARMI SPECIALI: 2 SPIRITO: 2 GITTATA: 2 Poiché si tratta di una Cloth generata all'interno di un banco di ghiaccio eterno rimasto immutato sin dal quarto periodo del Pleistocene, può essere indossata solo dai Saint che fanno uso delle energie fredde ed è dotata di una resistenza superiore rispetto alle altre alle rigide temperature glaciali. È un maestro nell'uso delle energie fredde. Come prevedibile da chi è stato addestrato dal Gold Saint Camus in persona (nel Manga, in quanto nell’ Anime il suo mentore è il Maestro dei Ghiacci, che a sua volta era stato allievo di Camus dell’ Acquario), la sua forza come Saint, paragonata a quella degli altri Bronze Saint è straordinaria. LA COSTELLAZIONE DEL CIGNO: Il Cigno (in latino Cygnus) è una costellazione settentrionale. È una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo, ed è anche una delle 88 moderne costellazioni. A causa della disposizione delle sue stelle principali, è a volte chiamato la Croce del Nord (in contrasto con la Croce del Sud). La forma dell'uccello si estende sulla Via Lattea estiva, volando verso sud. Quella del Cigno è una costellazione brillante e di grandi dimensioni; si tratta di una delle figure più tipiche dell'emisfero boreale, disposta lungo la Via Lattea, in un suo punto molto ricco e in cui questa appare divisa in due da una serie di nebulose oscure note come Fenditura del Cigno. La sua forma, ben riconoscibile nei cieli da giugno ad ottobre, ricorda una grande croce, con l'asse maggiore formato dalle stelle Deneb e Albireo, e l'asse minore formato da Gienah e Rukh; il punto di intersezione delle assi è la stella Sadr. Stelle Principali: • Deneb, α Cygni, è una stella di prima grandezza, nonostante la sua notevole distanza (stimata in circa 1.800 anni luce). Si tratta quindi di una stella intrinsecamente molto brillante, circa 60.000 volte più luminosa del Sole. Se fosse posta alla stessa distanza di Sirio, la stella più luminosa del cielo, brillerebbe quasi quanto la Luna. Questa supergigante blu forma la coda del cigno, la parte più settentrionale della Croce del Nord, e uno dei vertici del cosiddetto Triangolo Estivo. • Sadr, γ Cygni, è una stella gialla di magnitudine apparente 2,23; nei suoi dintorni è presente un vastissimo complesso di nebulose, mentre a sud di questa stella si estende un ricco campo stellare della Via Lattea. • Gienah, ε Cygni, una stella arancione di magnitudine apparente 2,48 che forma l'ala orientale del Cigno. • Rukh, δ Cygni, di magnitudine apparente 3,01, una stella tripla di colore azzurro, l'ala occidentale del Cigno; la sua magnitudine complessiva apaprente è 2,86. • Albireo, β Cygni, è il becco del cigno. È una delle stelle doppie più belle del cielo, una stella giallo dorato facilmente separabile dalla sua compagna blu con un piccolo telescopio. Tra le altre stelle, appare interessante 61 Cygni. È una delle stelle più vicine a noi, distante solo 11,4 anni luce. Mostra uno dei moti propri più alti, ed è stata una delle prime stelle di cui si riuscì a misurare la distanza. La stella 16 Cygni B ha un sistema planetario con un pianeta confermato, con un massa di 1,5 volte quella di Giove. Nei confini del Cigno si trova anche la sorgente a raggi X Cygnus X-1, che è considerato uno dei migliori candidati buchi neri. Oggetti del Profondo Cielo: La Via Lattea percorre per intero la costellazione del Cigno; tra le stelle Deneb e γ Cygni questa è oscurata da un complesso sistema di nubi, il quale poi percorre la Via Lattea verso sud dividendola in due parti nei pressi dell'equatore galattico; questa "spaccatura" viene chiamata Fenditura del Cigno. Nel Cigno quindi sono visibili molti ammassi aperti e nebulose. Tra i primi, due furono osservati dal Messier; il primo fu M29, il più piccolo, visibile 1,5 gradi a sud di γ Cygni, il secondo M39, a nord-est di Deneb e al limite della visibilità ad occhio nudo. Altri ammassi importanti sono NGC 6871, a sud di γ Cygni, e IC 5146, noto come Nebulosa Bozzolo a causa della presenza di una nebulosa oscura.Tra le nebulose, spicca NGC 7000, la Nebulosa Nord America, che si trova poco a est di Deneb. La sua somiglianza col continente nordamericano si nota più sulle fotografie che nell'osservazione visuale, che è estremamente difficile. Per poterla osservare visualmente è necessario un cielo buio d'alta montagna e un buon binocolo. Viste particolamente acute unite ad un cielo non toccato dall'inquinamento luminoso possono scorgerla anche ad occhio nudo. La Nebulosa Velo è un altro oggetto straordinario, ma poco visibile, sul confine con la Volpetta. Vale la pena di esplorare i ricchi campi stellari a sud di γ Cygni, per la presenza di innumerevoli piccoli ammassi. Tra gli oggetti al di fuori della Via Lattea, va citata la bellissima NGC 6946, una grande galassia spirale barrata, posta sul confine con Cefeo. MITOLOGIA: La costellazione del Cigno prende spunto da vari personaggi della mitologia greca di nome Cicno, trasformati in cigno. Una denominazione diffusa del Cigno è quella di Croce del Nord, e in effetti la sua forma è molto più larga e distinta di quella della famosa Croce del Sud. Nella sua foggia a croce i Greci vedevano il lungo collo, le ali spiegate e la coda mozza di un cigno che volava lungo la Via Lattea in cui è incastrato. I mitografi ci dicono che il cigno è una mimetizzazione di Zeus che si reca da una delle sue innumerevoli amanti, ma non sono d'accordo su chi sia la meta di quella particolare visita. La versione del racconto che risale a Eratostene dice che Zeus un giorno s'invaghì della ninfa Nemesi che abitava a Ramno, a nord est di Atene. Per sfuggire alle avance sgradite del dio assunse le forme di vari animali, dapprima tuffandosi in un fiume, poi scappando per terra, e infine volando via sottoforma di oca. Senza arrendersi, Zeus la inseguì nonostante tutte le trasformazioni, ogni volta trasformandosi in un animale più grande e più veloce, finché non si tramutò in cigno e con quelle fattezze l'acchiappò e la violentò. Igino racconta una storia simile, ma non cita le metamorfosi di Nemesi. Dice, invece, che Zeus finse di essere un cigno che stava sfuggendo a un'aquila e che Nemesi gli offrì rifugio. Solo dopo essersi addormentata con il cigno in grembo si rese conto dell'errore compiuto. In entrambe le versioni il risultato fu che Nemesi fece un uovo che fu poi donato alla Regina di Sparta, Leda, alcuni dicono da Ermete e altri da un pastore che trovò l'uovo in un bosco. Dall'uovo uscì la bella Elena (che doveva diventare poi famosa come Elena di Troia). Una versione più semplice recita che Zeus, trasformato in cigno sedusse Leda sulle sponde del fiume Euroto; con in mente questa storia, Germanico Cesare si riferisce al cigno come a «l'adultero alato». Leda era la moglie del Re Tindaro di Sparta, e questo fatto complicò ulteriormente le cose perché quella stessa notte la donna giacque anche con il marito. Secondo una delle interpretazioni, Leda procreò un solo uovo da cui uscirono i gemelli Castore e Polluce e anche Elena. Il guscio di quest'uovo fu, nella leggenda, esposto in un tempio di Sparta, legato a nastri che pendevano dal tetto. Un racconto contrastante dice che Leda fece due uova, da uno vennero fuori Castore e Polluce e dall'altro Elena e sua sorella Clitennestra. Ad aumentare la confusione si deve aggiungere che Polluce ed Elena erano notoriamente figli di Zeus, mentre Castore e Clitennestra avevano per padre Tindaro. Castore e Polluce sono commemorati nella costellazione dei Gemelli. La stella più brillante del Cigno, Deneb, segna il punto della coda del cigno; il nome le viene da dhanab che in arabo significa «coda». I Greci non diedero un nome a questa stella ben visibile. Deneb infatti è una stella supergigante molto brillante, quasi 2000 anni luce distante, la più lontana di tutte le stelle di I grandezza. Forma un angolo del cosiddetto Triangolo Estivo, triangolo completato da Vega nella costellazione della Lira e Altair in quella dell'Aquila. Il becco del cigno è segnato da una stella che si chiama Albireo che, vista con un piccolo telescopio, si rivela una bella stella doppia color ambra e verde, quasi un semaforo celeste. Lo storico tedesco Paul Kunitzsch ha tracciato il percorso tortuoso seguito dal nome Albireo. Iniziò con una traduzione in arabo della parola greca che stava per «uccello», ornis, il nome con il quale questa costellazione era nota sia ad Arato di Soli che a Tolomeo. Nel Medioevo questo nome arabo fu tradotto in latino, ma male, e divenne ab ireo, implicando che si credeva derivasse dal nome di una certa erba. Questa definizione fu a sua volta erroneamente ritenuta di provenienza araba e riscritta albireo. Ecco che il nome Albireo, sebbene possa sembrare arabo, non ha nessun significato. Il Cigno si trova sulla Via Lattea, e quindi contiene molti campi stellari belli da osservare con un binocolo. Ma il suo oggetto più famoso che non può però essere visto neanche attraverso strumenti ottici perché forte fonte di raggi X è un buco nero, chiamato Cigno X-1, che si trova a metà del collo dell'animale. OnLine Reader: ibWiki copyright © CJVJ Invision Power Board (http://www.invisionboard.com) © Invision Power Services (http://www.invisionpower.com)