PROGETTO ALTERNANZA: Dal “Gabinetto di Scienze” al museo virtuale. Musealizzazione
del materiale scientifico del Liceo Gioia – A.S. 2011-12
compilazione scheda a cura di Caprioli Giada, Vincini Giulia - 3° sc.A
DENOMINAZIONE
Macchina dinamoelettrica
CONTESTUALIZZAZIONE
Macchina del tipo ideato da Gramme (1826-1901) nel1870.
La storia di questa macchina, che ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo tecnologico, è stata
piuttosto tormentata, vista la annosa questione della sua paternità; ancora oggi c’è chi attribuisce
l’invenzione a Teofilo Zenobio Gramme, un belga che lavorava nell’officina parigina "Froment",
piuttosto che al pisano Antonio Pacinotti (Pisa, 1841-1912).
Nel 1865 Pacinotti intraprese un viaggio a Londra e Parigi, per alcune ricerche; fu proprio in quella
occasione che incontrò Teofilo Zenobio Gramme, colui che sarebbe diventato l’usurpatore (così lo
definì Werner Siemens in una lettera inviata a Pacinotti nel 1875) della sua invenzione.
Con questa invenzione venne apportata una vera e propria rivoluzione scientifica al modo di
produrre corrente elettrica, è per questo che nel Museo Nazionale degli Strumenti per il Calcolo
(Pisa) è dedicata una zona a questo strumento.
CATALOGAZIONE
Costruttore, anno di costruzione: Gramme, 1870
Anno di acquisizione nella scuola: 1890
Numero/i d’inventario: 2
Collocazione: vetrina B (terzo piano)
Destinazione d’uso:
X Strumento scientifico
X Strumento didattico
DESCRIZIONE
Nella sua forma più semplice consiste di una spira conduttrice (rotore) immersa in un campo
magnetico generato ad esempio da una coppia di magneti permanenti, i quali formano lo statore e
messa in rotazione da un albero. Per la legge di Faraday sull'induzione un conduttore che si muove
in un campo magnetico non parallelamente ad esso vede nascere una forza elettromotrice indotta
(fem); chiudendo quindi la spira su un carico elettrico (ad esempio una lampadina, o un
accumulatore) si può osservare e misurare la corrente che scorre nella spira stessa e nel carico (la
lampadina si accende). La corrente prodotta è “alternata” infatti la differenza di potenziale nella
singola spira varia con legge sinusoidale con l'angolo di rotazione e quindi cambia segno ogni
mezzo giro. È quindi necessario connettere i capi della spira ad un sistema "collettore" o
"commutatore", calettato sul rotore e solidale ad esso, che, attraverso un contatto strisciante con
spazzole (dette carboncini), scambia i capi della spira ogni mezzo giro mantenendo la tensione in
uscita sempre dello stesso segno (corrente continua).
STATO di CONSERVAZIONE
Non sono state apportate modifiche, funzionalità al 100%, non necessita di restauro.
GRADO di UTILIZZABILITA’
X alla portata di tutti
solo da parte di personale esperto
UTILIZZO DIDATTICO
Con il nome di dinamo si intende una macchina che produce una corrente elettrica. La macchina in
esposizione produce corrente continua quando si agisce sulla manovella mettendo in rotazione il
rotore. Si possono osservare agevolmente, date le dimensioni, i componenti della macchina: rotore,
statori costituiti da magneti permanenti, i commutatori destinati a rendere continua la corrente
alternata generata dalla macchina. In quanto funzionante, può essere utilizzata oltre all’osservazione
per esperienze di produzione, di misurazione, di utilizzo di corrente continua.
FOTO/DISEGNO
DIMENSIONI
Base d’appoggio: 20x25cm
Diametro ruota: 32 cm
Altezza da terra: 42 cm