Roma,
25 febbraio 2015
Uff.-Prot.n° US/2953/88/F7/PE
Oggetto:
Selezione rassegna stampa 14-20 febbraio 2015
Federfarma propone una selezione ed un commento dei principali articoli di interesse della
categoria pubblicati dal 14 al 20 febbraio 2015.
Ricetta fuori farmacia: tutti i no alla vigilia del Ddl
Alla vigilia del varo del disegno di legge sulla concorrenza (Consiglio dei ministri del 20 febbraio
ndr) sono state molteplici le voci contrarie all’ipotesi di deregolamentare la vendita dei farmaci di
fascia C con ricetta, a partire dal ministro della salute Beatrice Lorenzin che ha definito la proposta
“insostenibile dal punto di vista tecnico” Sole 24 Ore – 17 febbraio 2015 (Il testo del ddl uscito dal
Consiglio dei Ministri non contempla la deregolamentazione del mercato dei farmaci con ricetta, la
cui vendita resta riservata alle farmacie; prevede però l’ingresso di società di capitali nella
proprietà delle farmacie ndr).
“Nessun Paese europeo permette la dispensazione di farmaci etici al di fuori delle farmacie
regolarmente autorizzate” ha dichiarato il Raggruppamento farmaceutico dell’Unione Europea nella
nota inviata ai ministri della Salute e dello Sviluppo economico. “Non è vero quindi che sia
l’Europa a chiedere la deregolamentazione della distribuzione dei farmaci” ha osservato Federfarma
in un comunicato stampa. Newsletter Il Sole 24 Ore Sanità – 16 febbraio 2015
“Se l'obiettivo della liberalizzazione era quello di rappresentare un vantaggio per i pazienti, con una
riduzione dei prezzi tramite una vera concorrenza e un complessivo risparmio a loro vantaggio, i
dati obiettivi e certificati evidenziano il completo fallimento di tale presupposto”. Lo ha rilevato
l’Agenzia del farmaco in un’analisi dell’andamento del mercato dei farmaci C (Sop e da banco) dal
2006 ad oggi. Lo studio evidenzia che non ci sono stati risparmi per i cittadini, visto che la spesa a
loro carico ha avuto una crescita del +9,7% dal 2006 al 2013, nonostante una riduzione dei consumi
pari al -7,4%. Il Farmacista on line – 18 febbraio2015
“La normativa sul servizio farmaceutico presenta caratteristiche peculiari, che sono state
riconosciute, negli ultimi anni, sia dalla giurisprudenza della Corte costituzionale che da quella
amministrativa in alcune sentenze assai importanti. Da queste sentenze emerge un quadro molto
preciso, nel quale la farmacia viene individuata come strumento imprescindibile per il
soddisfacimento del fondamentale diritto alla salute, garantito dall’articolo 32 della Costituzione”.
Ha ricordato Federfarma in un’altra nota diffusa alla stampa, nella quale sottolinea anche
l’importanza di “alcune sentenze della Corte di giustizia dell’Unione Europea che, nell’arco di oltre
un decennio, ha respinto una serie di richieste di liberalizzazione dell’attività delle farmacie,
avanzate da alcuni gruppi economici, nel tentativo di mettere in discussione le fondamenta del
regime applicato nella maggioranza dei Paesi europei”. Il Velino – 18 febbraio 2015
L’ipotesi di ulteriori interventi di deregolamentazione del sistema delle farmacie, ha sottolineato il
presidente di Federfarma Marche Pasquale D’Avella, “rischia di far scomparire le farmacie rurali e
di creare costi enormi per il Sistema sanitario delle Regioni, già pesantemente penalizzato dalle
ultime manovre di aggiustamento finanziario, a causa dei sussidi che si troverebbero a dover
riconoscere alle farmacie, sempre più piccole in dimensioni economiche”. Corriere Adriatico – 19
febbraio 2015
La ricetta deve restare in farmacia: Federfarma risponde alla Gdo
Federfarma risponde alla Grande distribuzione organizzata che “continua a sbandierare il proprio
ruolo di paladina dei consumatori, ma vende farmaci in meno del 10% dei propri punti vendita
scegliendo quelli più redditizi e trascurando le persone che hanno piu' difficoltà a raggiungere i
centri commerciali, soprattutto gli anziani e i malati fragili”. Inoltre, continua Federfarma, “nei
propri punti vendita la Gdo mette a disposizione della clientela solo poche decine di prodotti
farmaceutici, guarda caso proprio quelli più venduti. Le farmacie invece hanno migliaia di referenze
e garantiscono la disponibilità di un farmaco mancante in poche ore”. Newsletter il Sole 24 Ore
Sanità – 18 febbraio 2015 La Coop, dal canto suo, ha pubblicizzato lo slogan “Liberalizzazioni
vuol dire anche essere liberi di spendere meno” acquistando pagine sui quotidiani. Il Sole 24 Ore,
Corriere della Sera, la Repubblica, Il Messaggero – 16 febbraio 2015
Intesa Federfarma e Federazione Sanità-Confcooperative
Federfarma e Federazione Sanità-Confcooperative siglano l’intesa per avviare una collaborazione
che, attraverso accordi di natura economica e organizzativa stipulati a livello locale, agevolerà
l’offerta di nuovi servizi ai cittadini. Il progetto, commenta il presidente di Federfarma Annarosa
Racca, “rientra nell'ottica di lavorare per mettere le farmacie in grado di svolgere al meglio i nuovi
compiti che vengono loro affidati. Ai cittadini e alla collettività possiamo dare più servizi e più
salute solo se il Governo confermerà la sua volontà di continuare a garantire un elevato livello di
assistenza farmaceutica ed eviterà scelte che favoriscono interessi meramente economici a scapito
di tutta la popolazione ma soprattutto di malati e persone fragili”. Newsletter Il Sole 24 Ore Sanità
– 18 febbraio 2015
Management della farmacia
Fornire aggiornate competenze in materia di gestione economica e organizzativa della farmacia. È
l’obiettivo del programma formativo offerto da Altems (Alta scuola di economia e management dei
sistemi sanitari) in collaborazione, tra gli altri, con Federfarma. Il progetto si arricchisce ora grazie
all’accordo siglato con la Facoltà di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli. Altems ritiene
che la rete delle farmacie possa migliorare il funzionamento del SSN grazie allo sviluppo dei nuovi
servizi. E' evidente però “che l'attuale progetto di liberalizzazione delle farmacie proposto dal
governo potrebbe rappresentare un serio ostacolo a un processo di cambiamento ed evoluzione della
farmacia – commenta il direttore di Altems Americo Cicchetti - e renderebbe impossibile cogliere le
opportunità del nuovo modello di farmacia e delle nuove competenze del farmacista”. Newsletter Il
Sole 24 Ore Sanità – 19 febbraio 2015
Il medico? Lo trovi al centro commerciale. Contrari i medici di famiglia
Si sta espandendo dall’Emilia Romagna ad altre Regioni l’ingresso delle Coop nelle prestazioni
sanitarie territoriali. “Fatturare per i singoli medici dentro una coop – spiegano dalla cooperativa comporta una condizione favorevole, perché c’è una riduzione dei costi del 15% rispetto alle altre
forme societarie”. Senza contare, aggiunge l’articolo, “che le coop di questo tipo pagano le tasse
solo sul 40% degli utili, viste le loro particolari agevolazioni fiscali”. Libero – 20 febbraio 2015
I medici criticano l’ingresso delle coop nel settore della medicina di base: “Non possiamo diventare
dipendenti di strutture di fatto estranee al servizio sanitario nazionale” commenta il segretario di
Fimmg Bologna Fabio Maria Vespa. “Infatti - osserva il quotidiano - mettere i medici e le attività
sanitarie di base alle dipendenze dei grandi colossi coop potrebbe stravolgere il settore e trasformare
ancor di più la sanità in una struttura industriale che deve produrre profitti. I medici di base sono
liberi professionisti convenzionati con il servizio sanitario regionale e pagati in base a numero di
pazienti e prescrizioni”. Libero – 20 febbraio 2015
Tremila posti letto in meno negli ospedali. Sarà questa una delle conseguenze dell’applicazione
del regolamento sui nuovi standard ospedalieri sui quali governo e regioni hanno raggiunto
l’accordo lo scorso agosto. Dal 1^ gennaio 2017 non potranno essere accreditate le case di cura o
private con meno di 60 letti per acuti (le monospecialistiche saranno oggetto di valutazione dalle
singole regioni). Gli ospedali gestiti da infermieri avranno dai 15 ai 20 posto letto e l’assistenza
medica sarà assicurata da medici di medicina generale, pediatri o altri medici convenzionati con il
ssn. Corriere della Sera – 16 febbraio 2015
Tesoro in ansia. Si comincia a guardare con qualche ansia la data di venerdi’ 27 febbraio quando la
Commissione Juncker renderà noto il triplice giudizio sull’Italia. Superato lo scoglio della legge di
stabilità (nessuna manovra correttiva in primavera) sono all’esame le riforme strutturali ma “la vera
gatta da pelare” sarà la regola del debito. Bruxelles potrebbe compiere il primo passo formale che
apre la strada alla procedura per mancata riduzione del debito. La Repubblica – 15 febbraio 2015
Previsioni Istat e Ocse. Due milioni e mezzo di giovani che non studiano e non lavorano, Pil pro
capite inferiore del 2,2% alla media europea, una famiglia su quattro in situazione di disagio
economico che si traduce in grave difficoltà per il 12,4%. Questo il quadro tracciato dall’Istat
nell’edizione 2015 del rapporto “Noi Italia”. Un quadro che, stando alle previsioni dell’Ocse,
potrebbe già appartenere al passato: secondo l’Ocse, infatti, l’Italia “ha finalmente imboccato la
strada giusta, quella delle riforme, e già quest’anno potrebbe crescere dello 0,6%, per arrivare al
+1,3% l’anno prossimo”. (La Repubblica – 20 febbraio 2015)
Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO
Dott. Alfonso MISASI
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Annarosa RACCA